electricfuneral

il motivo per cui mi vanno male le relazioni sociali e' uno solo,la fottuta timidezza,appena mi favccio conoscere si vede subito,anche perche' essendo introverso,non riesco ad aprirmi subito,non prendo confidenza subito come gli altri,insomma mi adocchiano in fretta e per gli altri io sono quello "vergognoso" come dicono loro,dicono proprio quel termine per farmi apparire peggio,e non c'e' modo di far cambiare loro la mia immagine,per loro sono quello,e anche se cerco di migliorare,loro mi identificano cosi,forse perche' il detto "la prima impressione e' quello che conta" e' vero...poi inutile dire che non riesco piu' a inserirmi,visto che tanto hanno i pregiudizi,e cercano di isolarmi,perche' sono razzisti...
quindi sono giunto alla conclusione,che l'unico modo per essere accettato e riuscire a inserirmi,per avere almeno qualche giro di amicizie e questa fottuta ragazza che ormai e' piu' un ossessione che un desiderio,e' apparire subito sicuro,per niente timido,e socievole,che ci so fare con le persone,come se io fossi stato sempre cosi....altrimenti per quanto mi riguarda e' impossibile,finisco sempre da solo.
la domanda e'..ma come fare? come si puo' riuscire in tale impresa? i farmaci potranno mai bastare? non credo,e allora che fare?
scusate il topic abbastanza stupido,non so neanche se porta a una discussione,boh lo volevo esternare....
questo e' il mio problema principale

Ulver

Prova a cambiere giro di amicizie e adottare atteggiamenti da sicuro di te .....potrebbe aiutarti. (Le etichette non sono facili da togliere, me ne rendo conto....)
Poi una volta accresciuta la tua autostima puoi riaffronatre le tue vecchie amicizie con maggiore disinvoltura....

P.s.
Io faccio volontariato, mi sto facendo nuove amicizie e a volte conosco anche ragazze carine:

VOLONTARIATO=COLLABORAZIONE=CONOSCENZE=POSSIBLI AMICIZIE=ARRICCHIMENTO DEGLI ALTRI=ARRICCHIMENTO DI NOI STESSI=EQUILIBRIO CON NOI STESSI=POSSIBILE PARTNER FEMMINILE

Sembra facile vero??? Non lo è affatto....ma pensaci perchè nel lungo termine ripaga...facci un pensierino...a me sta aiutando....

Spero di averti dato un buon consiglio

Woland12

Il nocciolo del tuo discorso è nel passaggio che ho evidenziato. Io posso dirti quella che è stata la mia esperienza. Anch'io ho spesso pensato in passato che la mia condizione era dovuta anche, e anzi, soprattutto, al pregiudizio che gli altri avevano verso di me: il fatto di sapere che tanto ormai ero "bollato" mi bloccava ulteriormente.

Il pensiero logico conseguente era quindi lo stesso identico tuo: "quando avrò l'occasione di fare nuove conoscenze mi mostrerò subito più aperto ed estroverso! Avrò la strada spianata!".

Beata la mia illusione In tutte le occasioni che mi sono capitate in futuro non sono mai diventato all'improvviso ciò che non ero, perchè poi in fondo la vita che invidiavo a molte altre persone, per il carattere che ho, non l'avrei né potuta, né voluta avere, a prescindere da qualsiasi idea che gli altri si potevano fare di me!

Attenzione: non sto dicendo che il discorso del "pregiudizio altrui" che io facevo allora, e che tu fai ora, era sbagliato! Quello era un elemento certamente influente, e non poco, tuttavia non era quello determinante.

Il mio consiglio è di non sperare troppo in chissà quale opportunità futura con altri gruppi di persone, che tu sia timido o introverso, prima o poi se ne renderanno conto, la mascherata non potrà durare a lungo... ed allora ti renderai conto che il problema non era solamente il pregiudizio altrui, ma era soprattutto il tuo carattere!

Needer

Secondo me il problema maggiore è da rintracciare nelle persone che scegli di frequentare. Mi spiego meglio: se fossero "amici" o quantomeno persone mature ed educate, di certo non ti etichetterebbero in quel modo, creandoti disagio. Il mio consiglio, anche se sembrerà banale, è di cercare altre amicizie, possibilmente meno superficiali.

Martello

I farmaci possono aiutare, poi devi evitare la gente che ti bolla come un appestato e frequentare gente più aperta, non tutta la colpa è nostra ma anche di chi ci fa pesare il nostro modo di essere