An.dream

Christine (1983) di John Carpenter

Kitsune

risorto (2016), per Pasqua
il sacrificio del cervo sacro, ok boh? recensioni strepitose ma a me non è piaciuto
il cervello di frankenstein (1948), non mi ha divertito

zoe666

il buco - carino, seppur molto didascalico. Finale mediocre.

the hunt - anche qui, comincia col botto e poi nella seconda metà scaga.

the wicker man - l'avevo già visto, ma sempre bellissimo

gosford park - rivisto anche questo, dopo la prima visione al cinema, precursore di dowton abbey, di cui ha lo stesso sceneggiatore.

l'uomo invisibile - bello, bello e bello. E lei, sempre magnifica.

An.dream

Lara Croft Tomb Raider: The Cradle of Life (2003) di Jan de Bont

NatoMorto

Permette? Alberto Sordi... Molto bello

An.dream

Accident (1967) di Joseph Losey



Bello anche questo.

cancellato21736

-Star wars skywalker rises

-Gemini man

An.dream

Horrible Bosses 2 (2014) di Sean Anders



Ormai ci ho preso gusto, mi è piaciuto più del primo.

Odradek

Under the skin, dopo sei anni... Alla prima visione non mi entusiasmò, ora mi piace molto... Unheimlich

Warner84

Maccio Capatonda mi fa sempre sbudellare

Kitsune

Cargo (2018) è ok anche se speravo in qualcosina di più
Tully me l'ha fatta 7/10
You Were Never Really Here - 2017 carino ma mette tristezza considerando che sono cose reali 7/10

An.dream

Tromeo and Juliet (1996) di Lloyd Kaufman

Labocania

Molto meglio di quello con Di Caprio

Calcifer94

Il tanto discusso Parasite

zoe666

-ragione e sentimento
- l inquilino del terzo piano ( rivisto )

Hazel Grace

.

Immagini allegate

acqua.jpg‎ (60.1 KB, 2 visite)

An.dream

Bombshell (2019) di Jay Roach



Carino, ma non lo consiglio ai misoggini, o forse sì.

Kitsune

Mistery train, 1989 un po' noioso
Hostile, 2017 3/4 del film sono noiosissimi flashback e per il resto del film non si vede niente di interessante
The invoking 3 paranormal dimensions, 2016 una raccolta di tante storielle sul paranormale ma sono di qualità amatoriale e un po' stupide
Hard candy, 2005 carino

Leni Kollontaj

"La città incantata" di Hayao Miyazaki

Dello studio Ghibli mi sono rimasti impressi nei ricordi Il castello Errante Howl e La città incantata: giusto qualche fotogramma al quale attribuivo, poi, il nome del film. Mi capitava di vedere qualche spezzone quando, al tempo, avevamo Sky - praticamente millenni fa - ma non riuscivo mai a capire bene la trama (anche perché non lo seguivo tutto) e mi faceva un po' impressione lo stile del disegno. Ero una ragazzina, abbastanza piccola, e guardavo praticamente quasi tutto il giorno solo Disney Channel e poco altro: è chiaro che lo stile dei disegni ma anche il senso stesso delle trame non possono essere per niente paragonati. Mentre con la Disney è tutto molto familiare e "confortevole" (nelle linee, nelle voci, nelle canzoni, nei discorsi), qualcosa che già si conosce anche a livello simbolico e di cui è facile riuscire ad immaginarne l'evoluzione, con i film dello Studio Ghibli si incontrano l'orrido ed il tenero, la disarmonia, l'esagerazione, colpi di scena che riguardano il passato ed una forte incertezza sul come si concluderà (se ci sarà una conclusione definitiva e non resterà sospesa) la trama; elementi quasi del tutto assenti nei film della Disney.
Recentemente li ho rivisti entrambi, ultimamente proprio La città incantata e ovviamente rivederli con gli occhi di una persona un po' più adulta è diverso: i cartoni animati giapponesi hanno quella malinconia, quel misto di modernità e tradizioni, di cultura e simbologie differenti da ciò che è possibile trovare in altri film d'animazione occidentali. Andrebbero analizzati per bene, tutti i vari elementi, cercando radici nella cultura e nello sviluppo stesso del Giappone.

HelterSkelter

Pity di Babis Makridis

Immagini allegate

Pity_(film).jpg‎ (11.8 KB, 2 visite)