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Vecchio 27-02-2013, 23:34   #1
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Sono stanco. Per quanto io mi impegni a migliorarmi negli aspetti sociali mi rendo sempre conto di stare indietro rispetto a gli altri... Un po' come una tartaruga che cerca di inseguire un giaguaro, sento che a ogni piccolo passo in avanti che faccio comunque mi allontano sempre di più dal resto del gruppo. Nessuna soddisfazione, nessun premio. In cambio ricevo solo pugni nello stomaco!
A questo punto ha ancora senso continuare a camminare?? Chi o cosa me la fa fare??
Come posso competere con gli altri se se condizioni di partenza sono completamente diverse?? Ma soprattutto, HA SENSO competere in queste condizioni?
Vecchio 27-02-2013, 23:38   #2
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Secondo me non abbiamo altra scelta che combattere, però io penso che più che con gli altri si debba combattere con se stessi. Il miglioramento avviene superando i propri limiti, non quegli degli altri
Vecchio 27-02-2013, 23:51   #3
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Originariamente inviata da Pablo's way Visualizza il messaggio
Secondo me non abbiamo altra scelta che combattere, però io penso che più che con gli altri si debba combattere con se stessi. Il miglioramento avviene superando i propri limiti, non quegli degli altri
Non mi interessa migliorare me stesso, mi piaccio per quello che sono e non ho problemi di autostima (anche se ripeto che condizioni di partenza rispetto agli altri sono obittivamente diverse). Voglio solo stare meglio con gli altri. Ma per fare questonon riesco ad avere nessun appoggio, ricevo solo odio e indifferenza!
Vecchio 27-02-2013, 23:53   #4
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Infatti lottare è sbagliato. Non siamo obbligati a relazionarci. Lo facciamo perchè è piacevole.
Deponi le armi e comincia a goderti la vita così come viene. Arrenditi e ricomincerai a vivere.
Non farti mai aspettative e non potrai che essere piacevolmente stupito. E poi il resto vien da sè. Si sta bene in compagnia quando si è sereni.. senza continuo confrontarsi o competizioni.
Pensa solo a divertirti e a stare bene. E rilassati. Non è una gara.
Vecchio 27-02-2013, 23:53   #5
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Originariamente inviata da MeStessa93 Visualizza il messaggio
"Io combatto unicamente per me stesso!" (cit.)
Questa frase per me non ha alcun senso. Non ho nessun conflitto interiore.
Vecchio 27-02-2013, 23:58   #6
Principiante
 

Guarda, anch'io per anni ho vissuto la socializzazione come una lotta, una prova da superare. E a volte ho delle "ricadute" anche oggi, eh. (Ma vanno accettate come parte della guarigione!)
Il punto secondo me è smettere di sentirsi giudicati, come se ogni conversazione fosse un esame da superare. E per non sentirsi giudicati dagli altri prima bisogna fare pace con la propria introversione: sembra un paradosso ma è stato solo quando ho smesso di sentirmi in colpa per la mia timidezza che ho cominciato ad aprirmi di più!

Perché poi scopri che gli altri non sono dei giudici severi come inconsciamente li consideriamo...non sono tanto più sicuri di noi, di insicurezze ce ne hanno tantissime anche loro, ma le vivono in altro modo.
Vecchio 28-02-2013, 00:02   #7
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Originariamente inviata da Halastor Visualizza il messaggio
Infatti lottare è sbagliato. Non siamo obbligati a relazionarci. Lo facciamo perchè è piacevole.
Deponi le armi e comincia a goderti la vita così come viene. Arrenditi e ricomincerai a vivere.
Non farti mai aspettative e non potrai che essere piacevolmente stupito. E poi il resto vien da sè. Si sta bene in compagnia quando si è sereni.. senza continuo confrontarsi o competizioni.
Pensa solo a divertirti e a stare bene. E rilassati. Non è una gara.
Non sono assolutamente d'accoro con te. Nel regno animale si lotta per la sopravvivenza. Noi siamo animali, anche se dotati di un BRICIOLO di logica e razionalità. E questa scompare non appena ci si affaccia al mondo. Gli animali lottano con gli artigli, i denti, ecc. noi con le parole i soldi ,ecc.. Quale è la differenza?? Il premio, comune ad animali e umani, sono accesso al potere (in senso molto vasto del termine), riproduzione e cibo (cioè soldi)...
Vecchio 28-02-2013, 00:06   #8
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Originariamente inviata da DrZoidberg Visualizza il messaggio
Non mi interessa migliorare me stesso, mi piaccio per quello che sono e non ho problemi di autostima (anche se ripeto che condizioni di partenza rispetto agli altri sono obittivamente diverse). Voglio solo stare meglio con gli altri. Ma per fare questonon riesco ad avere nessun appoggio, ricevo solo odio e indifferenza!
Bè sai il concetto del migliorare se stessi non ha a che fare solo con l'autostima e cose di questo tipo, ovviamente non conoscendoti posso solo fare supposizioni ma magari è possibile che tu debba lavorare su di te per fare in modo di migliorare il tuo rapporto con gli altri, non pensare che i problemi dipendano solo dagli altri.

Sono convinzioni che ho sperimentato prima di tutto su di me, purtroppo gli altri non possiamo cambiarli, perciò non ci rimane che lavorare su di noi per migliorare in alcuni aspetti che ci ostacolano nella vita di tutti i giorni o che viceversa potrebbero facilitarla.

Cerca di capire da cosa dipende l'ostilità degli altri e se puoi davvero fare qualcosa
Vecchio 28-02-2013, 00:10   #9
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Originariamente inviata da Evita Visualizza il messaggio
Guarda, anch'io per anni ho vissuto la socializzazione come una lotta, una prova da superare. E a volte ho delle "ricadute" anche oggi, eh. (Ma vanno accettate come parte della guarigione!)
Il punto secondo me è smettere di sentirsi giudicati, come se ogni conversazione fosse un esame da superare. E per non sentirsi giudicati dagli altri prima bisogna fare pace con la propria introversione: sembra un paradosso ma è stato solo quando ho smesso di sentirmi in colpa per la mia timidezza che ho cominciato ad aprirmi di più!

Perché poi scopri che gli altri non sono dei giudici severi come inconsciamente li consideriamo...non sono tanto più sicuri di noi, di insicurezze ce ne hanno tantissime anche loro, ma le vivono in altro modo.
Anche questo aspetto sento di averlo superato. Non me ne importa più niente delle opinioni altrui. Ma non basta! Occorre avere doti sempre maggiori, le richieste sono troppe, eccessive, profondamente inguste! E ci si rende conto che è tardi, e poi vedi che quello che per me è stato un ostacolo difficilissimo da superare per gli altri era il nulla, come bere un sorso d'acqua fatto magari decenni prima...
Vecchio 28-02-2013, 00:15   #10
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Originariamente inviata da Pablo's way Visualizza il messaggio
Bè sai il concetto del migliorare se stessi non ha a che fare solo con l'autostima e cose di questo tipo, ovviamente non conoscendoti posso solo fare supposizioni ma magari è possibile che tu debba lavorare su di te per fare in modo di migliorare il tuo rapporto con gli altri, non pensare che i problemi dipendano solo dagli altri.

Sono convinzioni che ho sperimentato prima di tutto su di me, purtroppo gli altri non possiamo cambiarli, perciò non ci rimane che lavorare su di noi per migliorare in alcuni aspetti che ci ostacolano nella vita di tutti i giorni o che viceversa potrebbero facilitarla.

Cerca di capire da cosa dipende l'ostilità degli altri e se puoi davvero fare qualcosa
Più che di ostilità parlerei di indifferenza, o meglio essere trattato come il nulla, il chè è forse peggio... E' come se tutti gli sforzi fatti sono nulla e valgono nulla, e solo perchè la società li ritiene talmente semplici da ritenerli banali
Vecchio 28-02-2013, 00:21   #11
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Originariamente inviata da DrZoidberg Visualizza il messaggio
Non sono assolutamente d'accoro con te. Nel regno animale si lotta per la sopravvivenza. Noi siamo animali, anche se dotati di un BRICIOLO di logica e razionalità. E questa scompare non appena ci si affaccia al mondo. Gli animali lottano con gli artigli, i denti, ecc. noi con le parole i soldi ,ecc.. Quale è la differenza?? Il premio, comune ad animali e umani, sono accesso al potere (in senso molto vasto del termine), riproduzione e cibo (cioè soldi)...
Personalmente continuerò a passeggiare e godermi il panorama come ho sempre fatto senza problemi di sorta... ma se ritieni che sia più giusto lottare va bene fallo pure.. ....potrei azzardare a questo punto l'ipotesi che le delusioni di cui parlavi in ambito sociali potrebbero essere dovute proprio al fatto che la tua idea di rapportarti alla vita come una lotta continua risulti stressante ed ansiogena per gli altri ..

Ultima modifica di Halastor; 28-02-2013 a 00:24.
Vecchio 28-02-2013, 00:23   #12
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Originariamente inviata da DrZoidberg Visualizza il messaggio
Anche questo aspetto sento di averlo superato. Non me ne importa più niente delle opinioni altrui. Ma non basta! Occorre avere doti sempre maggiori, le richieste sono troppe, eccessive, profondamente inguste! E ci si rende conto che è tardi, e poi vedi che quello che per me è stato un ostacolo difficilissimo da superare per gli altri era il nulla, come bere un sorso d'acqua fatto magari decenni prima...
Ma non capisco perché parli di abilità richieste, di requisiti necessari...dici di aver superato questa fase, ma da come ne parli sembra che vivi ancora i rapporti con gli altri come una prova da superare, più che come un occasione di stabilire delle amicizie
Vecchio 28-02-2013, 00:39   #13
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Originariamente inviata da Evita Visualizza il messaggio
Ma non capisco perché parli di abilità richieste, di requisiti necessari...dici di aver superato questa fase, ma da come ne parli sembra che vivi ancora i rapporti con gli altri come una prova da superare, più che come un occasione di stabilire delle amicizie
infatti lo sono. Migliorarsi vuol dire superare delle prove. Se dovessi seguire i miei istinti, non ci sarebbe mai nessuna occasione. Sono io che cerco le occasioni, non mi è mai capitato di riceverne per grazia divina. MA QUESTO ANCORA NON BASTA. Occorre sepre di più! Come se ade esempio per un posto di lavoro occorresse conoscere l'inglese. Ok, lo impariamo (come se fosse una bazzecola!). Poi vogliono abilità professionali, doti comunicative, ecc... e non bastasse una vita di studi per raggiungere i requisiti minimi per rispondere all'annuncio...
Vecchio 28-02-2013, 00:45   #14
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il segreto è non competere
Vecchio 28-02-2013, 00:45   #15
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Originariamente inviata da Halastor Visualizza il messaggio
Personalmente continuerò a passeggiare e godermi il panorama come ho sempre fatto senza problemi di sorta... ma se ritieni che sia più giusto lottare va bene fallo pure.. ....potrei azzardare a questo punto l'ipotesi che le delusioni di cui parlavi in ambito sociali potrebbero essere dovute proprio al fatto che la tua idea di rapportarti alla vita come una lotta continua risulti stressante ed ansiogena per gli altri ..
Quindi in pratica mi confermi di fermarmi e non far nulla, e arrendersi ad una vita di mediocrità (sociale, sentimentale, lavorativa, ecc)
Vecchio 28-02-2013, 01:36   #16
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Originariamente inviata da DrZoidberg Visualizza il messaggio
Quindi in pratica mi confermi di fermarmi e non far nulla, e arrendersi ad una vita di mediocrità (sociale, sentimentale, lavorativa, ecc)
Senti questo aneddoto. Qualche tempo fa ero apatico. Volevo fare qualcosa ma non riucivo a fare niente! E stavo a perdere tempo.. ed ero lì che fremevo e mi tormentavo per questo. In realtà ero stanco. Non volevo dare ascolto dentro di me al desiderio di mettermi a letto.. mi sembrava come un qualcosa di inutile che mi facesse perdere ancora più tempo "come se non ne avessi perso abbastanza!".
Pensavo che ,se mi fossi messo a letto, ci avrei perso tutta la giornata e questo pensiero mi faceva sentire ancora più apatico.
Alla fine, molto titubante, mi sono messo a letto a fare niente e a guardare il soffitto.
Sai quanto ci son stato? 10 minuti. Dopo quei 10 minuti ho sentito una voglia.. il piacere di alzarmi e fare qualcosa. L'ho fatta e poi mi è venuta voglia di fare un altra cosa e così via.
Se non avessi assecondato quel desiderio di "fermarmi un attimo" avrei sprecato molto più che 10 minuti nel tentativo inutile di forzarmi a fare qualcosa.
Secondo me da quello che dici è palese il fatto che stai "spingendo troppo" ti sei impuntato troppo.
Anche quando lavori, se ti fissi troppo, alcuni problemi non vanno mai a posto. Paradossalmente devi dimenticarteli. Metterli da parte. Li riprenderai più tardi.. con più calma. E così ti vengono subito! Se invece ti impunti.. puoi starci lì anche tutta la vita e non cavare un ragno dal buco.

Se tu ti rassegnassi.. non saresti, come dici tu, condannato ad una vita di mediocrità. Niente affatto. Perchè quello che tu dici: "se fosse per il mio istinto non farei niente", è falso.

Ti ricordo: "prima di mettermi a letto pensavo che se mi ci fossi messo avrei perso tutta la giornata poi mi ci sono messo e nel giro di pochissimo mi è venuta voglia di fare qualcosa". Se smetti di "forzarti" sarai portato ad interagire con gli altri con più spontaneo interesse e maggiori risultati. E' inevitabile. Sentirai proprio il desiderio di farlo. Non più come "auto-imposizione".. ma desiderio spontaneo, sincero, piacevole. Non puoi sentire il piacere e la voglia di fare le cose se non smetti di sforzarti di farle.

E' sempre la solita storia...la disciplina per alcuni risultati serve. Ma non sottovalutare la spinta data dalla passione e dal piacere di fare le cose. Perchè è immensamente più grande. Ti faccio un esempio: Mettiamo che vuoi fare il pianista. Non ti piace suonare ma lo vuoi fare. Ti metti a studiarlo come un animale.. ti fermi solo per mangiare. Suoni e suoni finchè non ti sanguinano le dita. Odierai suonare il piano. Alla fine lo saprai suonare bene? Tecnicamente molto bene? Si.
Ma non sarai mai neanche lontanamente vicino all'abilità di chi invece l'avrà suonato sempre per passione e per il piacere di farlo. A che pro quindi farsi muovere solamente dalla disciplina e dal senso del dovere?

Inoltre c'è un altro piccolo dettaglio: Prima hai parlato di soldi, potere e quant'altro. Sei pronto a massacrarti con la disciplina per raggiungere quegli obbiettivi. wow! E se invece l'importante non fosse l'arrivo, ma godersi il "durante".. il viaggio della vita? Ti servono quelle cose per essere felice? Senza non puoi esserlo, pensi.
Quanto aspetterai per esserlo? Quando avrai il sesso aspetterai i soldi. E quando avrai i soldi cosa aspetterai? Il tempo libero?
Se non riesci a trovare la felicità dentro di te -adesso- con quello che hai, non riuscirai a trovarla nemmeno in futuro indipendentemente da ciò che otterrai.
Vecchio 28-02-2013, 02:06   #17
Esperto
 

FInchè respiri, cosa vuoi fare?lasciarti andare?
Vecchio 28-02-2013, 08:13   #18
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Originariamente inviata da DrZoidberg Visualizza il messaggio
Sono stanco. Per quanto io mi impegni a migliorarmi negli aspetti sociali mi rendo sempre conto di stare indietro rispetto a gli altri... Un po' come una tartaruga che cerca di inseguire un giaguaro, sento che a ogni piccolo passo in avanti che faccio comunque mi allontano sempre di più dal resto del gruppo. Nessuna soddisfazione, nessun premio. In cambio ricevo solo pugni nello stomaco!
A questo punto ha ancora senso continuare a camminare?? Chi o cosa me la fa fare??
Come posso competere con gli altri se se condizioni di partenza sono completamente diverse?? Ma soprattutto, HA SENSO competere in queste condizioni?
trovati na donna
almeno hai 1 ragine di uscire
Vecchio 28-02-2013, 12:41   #19
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Quote:
Originariamente inviata da Belindo Visualizza il messaggio
trovati na donna
almeno hai 1 ragine di uscire
lol come se fosse facile, basta uscire e chiedere a tizia se vuole uscire con noi. E' semplice ragà!
ah, dimenticavi la lampada.
Vecchio 28-02-2013, 13:10   #20
Esperto
L'avatar di barclay
 

Devo dire che Zoidberg lo capisco: se si vuole star insieme agli altri, PER SVAGO, è indispensabile un minimo di apprezzamento da parte loro, altrimenti è come andare al lavoro: quelli che incontri sono soltanto persone che le circostanze ti costringono a frequentare
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