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Vecchio 11-01-2013, 02:13   #41
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Originariamente inviata da Sverso Visualizza il messaggio
questi topic mostrano la frustrazione di uno che non riesce a suicidarsi, un po come quelli del compianto LatrinLover
esatto -.-

Che fine ha fatto LatrinLover???

Ultima modifica di filosofo; 11-01-2013 a 02:17.
Vecchio 11-01-2013, 02:16   #42
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esatto -.-
Mi spiace ma non comprendo la logica del suicidio vista anche la brevità e rarità della vita
Vecchio 11-01-2013, 02:21   #43
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esatto -.-

Che fine ha fatto LatrinLover???
bannato per istigazione al suicidio e a fare stragi

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Originariamente inviata da razorback Visualizza il messaggio
Mi spiace ma non comprendo la logica del suicidio vista anche la brevità e rarità della vita
non stai abbastanza male evidentemente

Ultima modifica di Sverso; 11-01-2013 a 02:30.
Vecchio 11-01-2013, 02:21   #44
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Mi spiace ma non comprendo la logica del suicidio vista anche la brevità e rarità della vita
Quello della brevità è un concetto piuttosto soggettivo.

Quello della rarità, se intendi il fatto che ne abbiamo solo una a disposizione, è oggettivamente vero. Però questa viene vissuta soggettivamente, e talvolta è un vero inferno.
Vecchio 11-01-2013, 02:24   #45
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Quello della brevità è un concetto piuttosto soggettivo.

Quello della rarità, se intendi il fatto che ne abbiamo solo una a disposizione, è oggettivamente vero. Però questa viene vissuta soggettivamente, e talvolta è un vero inferno.
Si ho pensato effettivamente che non sto abbastanza male.Ma quanto si può star male per pensare al suicidio,a parte il dolore fisico intenso perpetuo,emotivamente non concepisco star male al punto da suicidarsi?
Vecchio 11-01-2013, 02:34   #46
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Si ho pensato effettivamente che non sto abbastanza male.Ma quanto si può star male per pensare al suicidio,a parte il dolore fisico intenso perpetuo,emotivamente non concepisco star male al punto da suicidarsi?
Avevo cominciato a scrivere un elenco, ma sarebbe troppo lungo.. Diciamo che le cause psicologiche ed esistenziali possono essere davvero tante.
E se agiscono in simultanea son dolori.
Vecchio 11-01-2013, 02:41   #47
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L'avatar di Tararabbumbieee
 

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Si ho pensato effettivamente che non sto abbastanza male.Ma quanto si può star male per pensare al suicidio,a parte il dolore fisico intenso perpetuo,emotivamente non concepisco star male al punto da suicidarsi?
(Citazione da Infinite Jest, capolavoro del compianto David Foster Wallace, morto suicida nel 2008)

"La persona che ha una così detta "depressione psicotica" e cerca di uccidersi non lo fa aperte le virgolette "per sfiducia" o per qualche altra convinzione astratta che il dare e avere nella vita non sono in pari. E sicuramente non lo fa perché improvvisamente la morte comincia a sembrarle attraente. La persona in cui l'invisibile agonia della Cosa raggiunge un livello insopportabile si ucciderà proprio come una persona intrappolata si butterà da un palazzo in fiamme. Non vi sbagliate sulle persone che si buttano dalle finestre in fiamme. Il loro terrore di cadere da una grande altezza è lo stesso che proveremmo voi o io se ci trovassimo davanti alla finestra per dare un'occhiata al paesaggio; cioè la paura di cadere rimane una costante. Qui la variabile è l'altro terrore, le fiamme del fuoco: quando le fiamme sono vicine, morire per una caduta diventa il meno terribile dei due terrori. Non è il desiderio di buttarsi; è il terrore delle fiamme. Eppure nessuno di quelli in strada che guardano in su e urlano "No!" e "Aspetta!" riesce a capire il salto. Dovresti essere stato intrappolato anche tu e aver sentito le fiamme per capire davvero un terrore molto peggiore di quello della caduta."
Vecchio 11-01-2013, 02:50   #48
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se proprio vogliamo fare questo esempio volendo si può provare a spegnere l'incendio

Ultima modifica di Sverso; 11-01-2013 a 02:52.
Vecchio 11-01-2013, 02:56   #49
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Continuo a non capire,cos'hai tu che ti fa soffrire tanto da tentare il suicidio?
Vecchio 11-01-2013, 03:22   #50
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L'avatar di filosofo
 

Quote:
Originariamente inviata da razorback Visualizza il messaggio
Continuo a non capire,cos'hai tu che ti fa soffrire tanto da tentare il suicidio?
- Ho deluso tutti, soprattutto me stesso
- Ho mandato a puttane tutte le cose importanti che ho realizzato, inconsapevolmente
- Anche dove ho fatto bene, pure tanto, ora il mondo mi ha voltato completamente le spalle (già da oltre un anno)
- Ho ereditato una predisposizione verso stati depressivi da mia madre
- Ho scritto articoli e saggi che hanno aiutato centinaia di persone, ma nessuno ha aiutato me
- Ho cercato senso e speranze, ma non le ho trovate. Ho ritrovato ciò a cui ero "arrivato" fin dall'inizio, ma poi non me ne ero più curato (grave errore)
- Un socio mi ha dato pacco e mi son ritrovato senza nulla
- Ho limiti che non riesco a superare
- Ho commesso alcuni errori in "concorso di colpa", io mi sono messo in discussione, le altre persone che hanno sbagliato insieme a me no (e se la passano molto meglio di me... Molto!)
- Mi sento un pesce fuor d'acqua
- Non ho più motivazioni e interesse a trovare una compagna
- Il mondo è in mano ai ciarlatani
- Son dovuto tornare a casa, nel paesello che ho sempre detestato
- Ho odiato per poi amare successivamente, quando era troppo tardi
- Mi sono imbattuto in coincidenze assurde che sembravano estremamente positive, ma in un nonnulla si sono trasformate in incubi
- Sono stato una "benedizione" (a detta altrui) per una sompagnia, ma a fronte di situazioni decisamente poco sostenibili mi sono dimesso e da allora ho il marchio della persona "inaffidabile". Poco importa che sia, in quella professione, il più "segnalato" in italia su Linkedin. Le aziende con cui ho fatto i colloqui hanno sentito sempre e comunque una specifica persona stronza fino al midollo che non ha affatto digerito le dimissioni. Ho risolto un sacco di problemi in quella società... Anni di dedizione buttati nel cesso. Addio all'unica cosa che mi motivava.

Ce n'è ancora...Continuo?

E pensa che basterebbe solo una cosa a farmi ritrovare scopo, grinta, e voglia di spaccare il culo. ("illudendomi", naturalmente, perché in assoluto non è affatto importante)
Ma è "una", specifica. Tutto il resto è buio assoluto.
E non vuole affatto arrivare.

Oggi, sempre in tema di "strane coincidenze" un pezzo grosso della formazione e coaching che mi ha adocchiato attraverso dei blog mi ha inviato il primo capitolo di un suo libro, che parla proprio dell'importanza di avere uno scopo, di credere in qualcosa.
Lui non sa che scrivo tante cose motivanti, ma dentro ho l'inferno.

Cose da pazzi.
Vecchio 11-01-2013, 03:35   #51
Banned
 

filosofo se posti elenchi per ricevere l'approvazione sociale al tuo suicidio pensa che non ci sono riusciti casi come Welby o Englaro quindi la vedo dura
Vecchio 11-01-2013, 04:22   #52
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L'avatar di filosofo
 

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Originariamente inviata da Sverso Visualizza il messaggio
filosofo se posti elenchi per ricevere l'approvazione sociale al tuo suicidio pensa che non ci sono riusciti casi come Welby o Englaro quindi la vedo dura
Non farmici nemmeno pensare... Troppa gente è ma-la-ta.
Vecchio 12-01-2013, 01:14   #53
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Originariamente inviata da filosofo Visualizza il messaggio
- Ho deluso tutti, soprattutto me stesso
- Ho mandato a puttane tutte le cose importanti che ho realizzato, inconsapevolmente
- Anche dove ho fatto bene, pure tanto, ora il mondo mi ha voltato completamente le spalle (già da oltre un anno)
- Ho ereditato una predisposizione verso stati depressivi da mia madre
- Ho scritto articoli e saggi che hanno aiutato centinaia di persone, ma nessuno ha aiutato me
- Ho cercato senso e speranze, ma non le ho trovate. Ho ritrovato ciò a cui ero "arrivato" fin dall'inizio, ma poi non me ne ero più curato (grave errore)
- Un socio mi ha dato pacco e mi son ritrovato senza nulla
- Ho limiti che non riesco a superare
- Ho commesso alcuni errori in "concorso di colpa", io mi sono messo in discussione, le altre persone che hanno sbagliato insieme a me no (e se la passano molto meglio di me... Molto!)
- Mi sento un pesce fuor d'acqua
- Non ho più motivazioni e interesse a trovare una compagna
- Il mondo è in mano ai ciarlatani
- Son dovuto tornare a casa, nel paesello che ho sempre detestato
- Ho odiato per poi amare successivamente, quando era troppo tardi
- Mi sono imbattuto in coincidenze assurde che sembravano estremamente positive, ma in un nonnulla si sono trasformate in incubi
- Sono stato una "benedizione" (a detta altrui) per una sompagnia, ma a fronte di situazioni decisamente poco sostenibili mi sono dimesso e da allora ho il marchio della persona "inaffidabile". Poco importa che sia, in quella professione, il più "segnalato" in italia su Linkedin. Le aziende con cui ho fatto i colloqui hanno sentito sempre e comunque una specifica persona stronza fino al midollo che non ha affatto digerito le dimissioni. Ho risolto un sacco di problemi in quella società... Anni di dedizione buttati nel cesso. Addio all'unica cosa che mi motivava.

Ce n'è ancora...Continuo?

E pensa che basterebbe solo una cosa a farmi ritrovare scopo, grinta, e voglia di spaccare il culo. ("illudendomi", naturalmente, perché in assoluto non è affatto importante)
Ma è "una", specifica. Tutto il resto è buio assoluto.
E non vuole affatto arrivare.

Oggi, sempre in tema di "strane coincidenze" un pezzo grosso della formazione e coaching che mi ha adocchiato attraverso dei blog mi ha inviato il primo capitolo di un suo libro, che parla proprio dell'importanza di avere uno scopo, di credere in qualcosa.
Lui non sa che scrivo tante cose motivanti, ma dentro ho l'inferno.

Cose da pazzi.
Beh mica sei l'unico che ha sti problemi,anch'io ce li ho.Ma finche sono forte e sano mi può capitare di tutto ma al suicidio non ci penso
Vecchio 12-01-2013, 03:20   #54
Esperto
L'avatar di Jokerfs
 

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Originariamente inviata da filosofo Visualizza il messaggio
- Ho deluso tutti, soprattutto me stesso
- Ho mandato a puttane tutte le cose importanti che ho realizzato, inconsapevolmente
- Anche dove ho fatto bene, pure tanto, ora il mondo mi ha voltato completamente le spalle (già da oltre un anno)
- Ho ereditato una predisposizione verso stati depressivi da mia madre
- Ho scritto articoli e saggi che hanno aiutato centinaia di persone, ma nessuno ha aiutato me
- Ho cercato senso e speranze, ma non le ho trovate. Ho ritrovato ciò a cui ero "arrivato" fin dall'inizio, ma poi non me ne ero più curato (grave errore)
- Un socio mi ha dato pacco e mi son ritrovato senza nulla
- Ho limiti che non riesco a superare
- Ho commesso alcuni errori in "concorso di colpa", io mi sono messo in discussione, le altre persone che hanno sbagliato insieme a me no (e se la passano molto meglio di me... Molto!)
- Mi sento un pesce fuor d'acqua
- Non ho più motivazioni e interesse a trovare una compagna
- Il mondo è in mano ai ciarlatani
- Son dovuto tornare a casa, nel paesello che ho sempre detestato
- Ho odiato per poi amare successivamente, quando era troppo tardi
- Mi sono imbattuto in coincidenze assurde che sembravano estremamente positive, ma in un nonnulla si sono trasformate in incubi
- Sono stato una "benedizione" (a detta altrui) per una sompagnia, ma a fronte di situazioni decisamente poco sostenibili mi sono dimesso e da allora ho il marchio della persona "inaffidabile". Poco importa che sia, in quella professione, il più "segnalato" in italia su Linkedin. Le aziende con cui ho fatto i colloqui hanno sentito sempre e comunque una specifica persona stronza fino al midollo che non ha affatto digerito le dimissioni. Ho risolto un sacco di problemi in quella società... Anni di dedizione buttati nel cesso. Addio all'unica cosa che mi motivava.

Ce n'è ancora...Continuo?

E pensa che basterebbe solo una cosa a farmi ritrovare scopo, grinta, e voglia di spaccare il culo. ("illudendomi", naturalmente, perché in assoluto non è affatto importante)
Ma è "una", specifica. Tutto il resto è buio assoluto.
E non vuole affatto arrivare.

Oggi, sempre in tema di "strane coincidenze" un pezzo grosso della formazione e coaching che mi ha adocchiato attraverso dei blog mi ha inviato il primo capitolo di un suo libro, che parla proprio dell'importanza di avere uno scopo, di credere in qualcosa.
Lui non sa che scrivo tante cose motivanti, ma dentro ho l'inferno.

Cose da pazzi.

Insomma, se qualcuno leggesse la tua storia, forse potrebbe definirla una tragicommedia, vero?

Eppure... di primo acchito, a me sa tanto di una storia grandiosa a prescindere, in cui c'è un uomo che lotta e a cui va male, ma che può rialzarsi, anche se non vede arrivare "quella" cosa.

Secondo me sei il tipo di persona che trova, prima o poi, buoni motivi per emergere, e io, da km di distanza e senza averti mai visto, ho come la sensazione che ce la farai e basta, non so spiegare il perchè...
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