varykino

è pieno di deficenti laureati , è un falso mito quello dello studioso = piu intelligente.

se uno è deficente puo studiare quanto gli pare resta sempre un deficente.

Phoenix

Io credo che il titolo sia ben rappresentativo di un certo pensiero positivista di cui però non vi rendete conto.
Le parole e le frasi sono importanti ed hanno un loro significato preciso, non è che gli si può attribuire un significato a seconda di come gira

Annie81

vabè ascolta... pensate quello che vi pare... non sono una giornalista e il titolo mi sembra assolutamente irrilevante se poi si va a leggere il contenuto dell'articolo...quindi di che stiamo parlando?

Phoenix

Che schifo.
(si può dire o si deve essere additati con le solite etichette prive si significato?)

alien boy

Malattia è stare male o non riuscire ad avere la lucidità o capacità di fare. Quindi l'omosessualità non è una malattia.

assiolo

L'omosessualità è una condizione che rende l'individuo incapace di procreare, come la sterilità, l'impotenza, l'ipogonadismo ecc. Se riteniamo queste condizioni come malattie, l'omosessualità è una malattia a tutti gli effetti.

Tuttavia, in una società come la nostra, in cui ormai la procreazione è sempre più separata dal piacere sessuale (si fa sesso con precauzioni per non avere figli, si fanno figli in provetta o tramite utero in affitto) allora l'omosessualità diventa una condizione che non ha nulla di patologico e anzi può risultare molto piacevole. Dovessi rinascere oggi, sceglierei assolutamente di essere omosessuale.

alien boy

È diverso, l'omosessuale pur avendo, in genere, la capacità di procreare a livello fisico è attratto da un'altra persona con cui non ha la possibilità di riprodursi per il fatto che appartengono allo stesso sesso. Nell'accoppiarsi con il partner non presenta, generalmente parlando, una 'malattia' che lo limita in qualcosa. Entrambi possono essere fisiologicamente normali, ciò che impedisce la riproduzione è la coesistenza dello stesso sesso, non qualche elemento patologico dei singoli, quale può essere la sterilità.

varykino

m e' venuto in mente una volta ho parlato con una prof del liceo che dopo il tornado che s e' abbattuto qui tempo fa , guardando un gatto ha detto che col vento del tifone i cani e i gatti sono volati e sono atterrati in altri luoghi della citta . Cioe' quella insegna lol.

Krieg

C'è differenza però a non poter procreare per impossibilità fisica (sterilità) e per impossibilità morale.
Potrei essere in una condizione di "improcreabilità" anche io se ad esempio avessi standard altissimi riguardo le donne.

Introverso

Letto l'articolo.
Veramente grave, che esistano persone di questa ottusità e idiozia. Il giornalista ha fatto bene a fare questo e non gli può essere imputato nulla secondo me. Quanto alla psichiatra... in Cina usan far pagare le pallottole alla famiglia... radiata dall'albo... intanto però può continuare ad inquinare la razza umana, potrebbe avere dei figli (se già non li ha) e crescerli... con idee malate...

Ps: esagero sulle pallottole, anche se io farei così (se fossi al potere) ma non dovete imitarmi.

Kenshin Himura

"Sì, si può considerare una patologia, una malattia!"

Annie81

vero...la cultura non è sinonimo di intelligenza....come del resto l'ignoranza non è sinonimo di stupidità...

zoe666

questi interventi mi mettono tanta tristezza addosso.
E si, nel 2016 ancora c'è tanta strada da fare, altro che.

Se non si arriva ( ancora nel 2016, ribadisco ) a capire che la disforia di genere non ha nulla di schifoso in se ma è solo l'essere nato/a in un corpo che non si riconosce ( e quindi le operazioni per avvicinarsi al cambio di sesso son necessarie per restituire equilibrio tra quello che si è dentro e quello che si vede fuori ), allora è davvero triste.

onisco

che scena bellissima al di là di tutto

lauretum

È il modo in cui una persona la vive

Se la vive male, allora è una malattia, altrimenti no

Rebecca~

Immagine faziosa, che cerca di muovere a sdegno presentando in chiave parodistica (e discriminatoria) la transessualità. Non è una malattia, è stata depatologizzata, e liquidare la questione col "diventare ciò che non si è" non è davvero il modo corretto per presentarla... Quoto dalla risposta di Zoe:
No, non si può dire che una categoria di persone ti fa schifo. Il termine che cercavi è transfobia.

Introverso

"Parrot man" viene considerato un malato mentale perché viviamo in una società di me*da.

SamueleMitomane

È incredibile di come oggi, nell'era di internet, la gente non si informi nemmeno un po' su certe tematiche sociali verso le quali loro stessi hanno una forte opinione, opinioni ovviamente non supportate da fatti, ma formulate a partire da sensazioni. La gente si fida sempre di più del proprio modo di vederla e ha anche il coraggio di negare la realtà dei fatti!
Questo mi manda in bestia. Non tanto che uno possa essere omofobo (perché se uno odia i gay perché gli disgustano semplicemente,e gli disgusta anche solo pensare all'atto omosessuale, che gli si può dire?), ma proprio una persona, omofoba e non, che nega l'evidenza. Da poco ho avuto un piccolo "dibattito" con dei miei "amici", e nonostante io riesca benissimo ad accettare cose del tipo "non accetterei un figlio gay" (perché si tratta di opinioni personali, come "a me non piace il blu"), non riesco proprio a tollerare che si dica che l'omosessualità è una malattia o che sia contro natura addirittura. È stato DIMOSTRATO che l'omosessualità NON è una malattia (genetica o infettiva che sia) ed è una cosa NATURALE. Non solo l'omosessualità si riscontra negli animali (e da qui cade tutto il discorso del contro natura perché gli animali non lo fanno) , ma anche gli uomini in passato hanno accettato le pratiche omosessuali e non c'era nessunissimo problema, finché un giorno qualcuno ha deciso che fosse contro natura e contro il volere di dio perché dio ha creato l'uomo e la donna per procreare e via dicendo. Peccato però che la natura è più complessa di così, ci sono un'infinità di fattori da considerare e non sempre basta fare 2+2 per trovare la soluzione.

Detto questo vale la regola generale, se non fai del male a nessuno e non limiti la libertà di nessuno, puoi fare quello che ti pare, anche trasformarti in un pappagallo.
E inoltre, non mettiamo a tacere i nostri istinti, perché non so voi ma anche a me ha fatto leggermente disgusto quelle volte che ho visto due uomini baciarsi (forse perché ho/abbiamo una paura innata nel diverso,che ci mette allerta per qualcosa verso cui non siamo abituati, e questo potrebbe spiegare anche il razzismo o in generale la xenofobia), ma l'importante è distinguere le sensazioni dalla ragione, l'opinione dai fatti.

Rebecca~

Oltre ai fatti, è importante anche non incitare all'odio con le proprie parole.
Ad esempio, se uno dice che gli omosessuali gli fanno schifo, senza contesto, è molto più grave del dire che gli farebbe schifo l'idea di avere un rapporto con un omosessuale (poi io comunque sceglierei altre parole). Le persone omosessuali fanno parte di una categoria discriminata e soggetta a violenza ancora oggi.


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È vero che nel 2016 ci sono ancora tanti pregiudizi, e addirittura le cure (nonostante le condanne), però un appunto che ti farei è che l'articolo è datato 2012...

Phoenix

Non è una categoria di persone che mi fa schifo, ma piuttosto dei comportamenti che tali persone attuano.
Comunque non ho "paura" dei trans od omosessuali.
Paura =/= da schifo per certe cose, quindi la "transfobia" ci sta come i cavoli a merenda.

Per quanto riguarda le etichette del DSM, sinceramente fanno ridere. Quel manuale è una barzelletta continua, non era affidabile quando categorizzava l'omosessualità come una patologia (DSM 3 mi pare , o 2), non lo è adesso. Quindi possiamo anche sorvolarvi