The_artist

Secondo i miei genitori io avrei tutto: giovinezza (l’età è tutto nella vita), bellezza (molta gente – che conoscono solo loro – lo ha confermato), una personalità interessante (alle donne piacciono i ragazzi un po’… misteriosi), serietà, intelligenza, ironia… l’unico problema è che non lo capisco e dunque mi nascondo. Se non lo facessi avrei amici, ragazze ai miei piedi al solo schioccare delle dita… So solo farmi del male da solo, dicono.

Naturalmente non mi aspetto che un genitore dica che il figlio è un cesso o un poveraccio, ma qui siamo all’assurdo. È come se non mi conoscessero. Avrò pure le mie paranoie, ma se la vita spesso non mi ha sorriso non è solo perché non mi accorgo di quanto valgo. E se anche fosse, non ci posso fare niente. Sarebbe più credibile un genitore che dicesse “se facessi qualche tentativo in più potresti stare un po' meglio”. È banale, è quello che deve dire, ma è credibile, o quantomeno tollerabile.

Anche i vostri genitori vedono in voi dei potenziali vincenti e non si capacitano che voi non siate d’accordo? E la cosa vi aggrada o vi infastidisce?

Kody

A me lo hanno sempre detto. Mi infastidiva. Allo stesso modo mi hanno inculcato pensieri disfunzionali. Mi hanno danneggiato più che incoraggiato, ma 1 anno fa ho preso il mio destino nelle mie mani invece di lasciarlo al destino, alla società o a chi altro. Adesso se mi fanno complimenti ringrazio, ma non do peso ad alcun loro giudizio.

Zanna92

La mia situazione è praticamente uguale alla tua, inoltre mio padre dà la colpa dei miei insuccessi socialie sentimentali ai miei (ormai si può dire ex) amici che a detta sua "mi affossano". Allora dovrebbe spiegarmi perché cazzo questi ultimi sono pieni di amici e ragazze ed io sono solo come un cane.

alessietto

vabe è risaputo che "ogni scarrafone è bello a mamma sua", l'obiettività dei genitori in questo ambito è NULLA.

D'altronde se uno ha qualche disturbo anche la propria obiettività in questo ambito è nulla, dovreste chiedere ad altre persone se proprio volete sentirvi dare una risposta, positiva o negativa che sia

anonimo

No, non sono credibili. Ma per loro è incredibile la situazione del figlio, la sua rispetto a quella degli altri. Vedono una maggioranza di cessi raccapriccianti babbuini ignoranti che sono nonostante ciò pieni di amici e di ragazze e di gioia. Non si capacitano, non ci credono. Evidentemente il loro errore è quello di pensare puramente in termini di condizioni propedeutiche. Non si capacitano, dovremmo capire questo.

The_artist

Sono tentato dal fargli leggere queste risposte, ma probabilmente sarebbe crudele... e poi come dice Alessietto anche la nostra obbiettività è scarsa. E' come la valutazione di alcune discipline sportive come i tuffi, bisogna eliminare il voto più alto (genitori) e quello più basso (il nostro o di qualche denigratore) e poi fare una media. Sarebbe bello venisse considerato anche il coefficiente di difficoltà percui ok il nostro tuffo non sarà granchè però vale di più considerate le nostre difficoltà. Lo so, sono scemate.

E' vero, pensano in termini di condizioni propedeutiche. Ma fossero obbiettivi anche in questo. Si può essere belli, intelligenti, interessanti, benestanti eppure pieni di problemi. Ma se non si hanno nemmeno queste qualità? Il massimo credo l'abbiano raggiunto quando hanno citato i miei nonni. "Tua nonna dice che sei così e cosà" insomma un grand'uomo. Ma che cavolo me ne frega! Comica inobbiettività al quadrato.

anonimo

Sì, il problema ultimo è quello dell'incondizionatezza ultima di felicità e infelicità.

barclay

Per tutta l'infanzia e l'adolescenza, i miei genitori (soprattutto mia madre) mi hanno ripetuto che io ero più maturo e più intelligente degli altri… ovviamente nessuno se n'è ancora accorto

TãoSozinho

Secondo i miei sono bellissimo perché sono alto (peccato che si vede palesemente che c'è qualcosa che non va, forse devo ancora finire di svilupparmi - a quasi 23 anni -), perché sono intelligente (a loro basta che io abbia passato le medie con "ottimo" e sono diventato un genio, poco importa se sono fuoricorso e non sto facendo niente per andare avanti), mi diverto sempre e sono felice (quando si ha 20 anni automaticamente si è felici, me ne sto sempre chiuso in casa col broncio, ma sono felice). Mi chiedono continuamente se ho la morosa (ma mi vedete?! vedete se esco di casa?! vedete quello che faccio, i discorsi, come mi comporto?!?!).
E' impossibile parlare con loro e avere un parere sincero... diffida di tutti i tuoi parenti perché il loro parere non conta.

TãoSozinho

Bellissima!
In effetti è vero, il fatto che si siano comportati come persone normali fa sì che siano anni luce lontani dal nostro modo di vivere.
Sarebbe perfetto essere figli di persone single, solitarie, brutte e con parecchi problemi di socializzazione che non hanno permesso loro di farsi una famiglia. In quel caso saremmo perfettamente compresi... ehehhe

anonimo

Dai però un po' hanno ragione, no? È vero che ci poniamo un sacco di limiti per cazzi nostri.

The_artist

Nessuno con dei genitori, sempre ovviamenti positivi, ma un tantino più realisti? Una statistica schiacciante.

Certo che siamo noi stessi ad autolimitarci ed a vedere noi stessi un pò come dei prodotti da immettere sul mercato. Il punto è che non si può fare molto per cambiare, sono quasi dei dati di fatto. Il fatto che sia io stesso la causa del mio problema non significa che disponga anche della soluzione. Tutte le volte che sono stato meglio la mia volontà aveva non più di un 10% di merito. Di conseguenza perchè devo star male per qualcosa di cui non ho colpa o quasi. E' vero, siamo delle puttane, ma non riesco a uscire dal giro. D'altra parte, chi starebbe con una donna bruttissima? C'è per forza un mercato... forse bisogna solo accettarlo e però allo stesso tempo non negare la dignità a nessuno.

Atomino

Giusto. Senza contare che non sempre si è la causa del proprio problema. O almeno, se uno si autosminuisce è perché è portato a farlo da millemila fattori esterni. Io non riuscirei mai ad attribuirmi dei meriti: proverei una repulsione senza pari nei miei stessi confronti, e mi farei schifo.