Ultimamente in alcune occasioni guardandomi allo specchio ho rivisto lo sluccichio negli occhi. Una luce che avevo dmenticato esistesse. La luce della vita, la luce della creatività.
Mi è tornata in due occasioni molto diverse tra loro: prima, dopo un incontro con una persona che mi sta aiutando con alcune dritte e consigli per tentare di tornare in carreggiata. In seguito all'incontro me ne sono andato con una fiducia nel cuore che mi è durata anche per tutto il giorno dopo. Mi sentivo presente, forte. Ma calmo e fermo.
E' stata la prima volta che dopo una decina di anni mi sentivo così e che rivedevo, guardandomi allo specchio, quella luce.
L'altra occasione in cui mi è capitato è stato quando stavo per farmi avanti con una lei. Avevo deciso di farlo accettando la paura e, anzi, traendone forza. Poi non è successo nulla, ma il moto c'è stato, l'intenzione c'era. E' stata la seconda volta in cui ho rivisto lo sluccichio. Anche stavolta la cosa mi ha lasciato un senso di libeazione e di presenza che non sentivo da tanto.
Ritengo si tratti della forza creativa, dell'atto creativo necessario per muoversi spontaneamente verso una lei cosiccome per avere l'intenzione di lavorare per il cambiamento e di creare, di mettersi all'opera, ma non in modo meccanico. Creando.
Ora quando questa luce scompare lo vedo subito, mi vedo diverso, mi vedo morto, mi vedo malato.
La differenza su come mi vedo allo specchio è radicale. Come se non solo vedessi quella luce, ma come se con quella luce vedessi, qualcosa in me che altrimenti non vedo.
Vi caita di avere sensazioni simili, di vedervi radicalmente diversi, avendo la sensazione che non si tratti semplicemente di qualcosa di esteriore, ma proprio di un'essenza che la depressione si porta via?