IfearEverything

Premetto che le persone con una certa cultura o semplicemente che si tengono aggiornate sugli eventi di attualità tendono a piacermi, però effettivamente ci sono degli individui la cui personalità si riduce alla citazione colta e all'elogio di se stessi e il fastidio che provo per loro è immenso. Non vi dico i ragazzini che si atteggiano ad intellettuali solo perché conoscono qualche gruppo rock anni '80.
Comunque quando ciò avviene in una persona adulta ho sempre il dubbio che abbia inconsciamente qualche tipo di problema esistenziale.

Maweeney

Sono più che d'accordo con chi suggerisce di mantenere una certa distanza critica verso la gente colta. Nonostante la cultura ostentata sia rilevante quantomeno in quanto modo di distinzione etc. (non ne sottovaluterei l'importanza) non bisogna farsi impressionare o buttarsi giù. L'unica cosa che conta è l'incontro e lo scontro di idee.
Edit: Concentrarsi ( il che significa limitarsi) sui contenuti ed approfondire paga sempre - secondo me)

Se mi è consentito riportare un osservazione a proposito: Negli ultimi anni ho frequentato diversi chatroom seri focalizzati su tematiche culturali in diverse lingue e ho notato delle differenze interessanti nel approcio a queste questioni.
Il personaggio ipercolto, apparentemente enciclopedico, che si rivela però quasi totalmente ignorante nella materia in cui ostenta conoscenze (attraverso associazioni a gogo, citazioni, nomi, conoscenze di fatti esteriori etc) è un fenomeno tipicamente italiano. Nei chatroom italiani – cioè focalizzati su una tematica, per esempio la filosofia o la letteratura – è pieno di gente che conosce tutto e tutti che però in una discussione vera puntualmente si sgonfia quasi totalmente. Ricordo un ragazzo che rigurgitava con una facilità impressionante l'intera storia del pensiero occidentale; dopo un pò ci rivelò che non aveva mai letto un testo originale in vita sua.
(L'opposto estremo è probabilmente l'utente americano, dove il culto della cultura è vissuto in maniera diversa e si vede. L' americano è molto meno appariscente ma conosce benissimo l'oggetto di cui parla)

pirata

conosco alcuni utenti del forum che non hanno proseguito gli studi per i soliti motivi, in particolare c'è gente con la terza media che dà la merda a qualche laureato.
quindi sì, in molti hanno pagato i loro disturbi.
uno di loro sarei io, ma io, a prescindere, non ho un buon livello culturale

cancellato8041

io sto cercando di pigliare un laurea in ingegneria meccanica
assolutamente vale zero culturalmente (sempre che non si parli di teoremi vari o motori e trasmissioni )
non mi ritengo nemmeno così colto, leggo giusto ciò che mi interessa (e non è molta roba)

Winston_Smith

Bisogna anche saper cercare

Comunque io penso che l'importante sia interiorizzare ciò che si apprende, e non ridurre tutto a sterile esercizio nozionistico. E' questo che intendo, quando parlo di interessi di per sé attivi

Lian

Sulla carta il mio curriculum scolastico è in alcuni punti tragico, in altri mediocre.
Ho un diploma professionale preso con il minimo dei voti, e una laurea triennale conseguita alla soglia dei 26 anni. Dai 16 anni in poi ho studiato soprattutto da autodidatta. Continuo a studiare con un'idea abbastanza precisa del campo in cui mi vorrei specializzare (ed è una cosa che ho scoperto sorprendentemente rara tra i miei compagni di corso), ma temo l'iper-specializzazione.
Mi piace l'idea dello studio come professione, ma temo l'aggressività del mondo accademico. A volte penso che potrei dedicarmi alla falegnameria, o fare un corso per diventare sistemista linux, o aprire un ristorante vegetariano. °_°

Sono sempre stata una persona enormemente dispersiva (velleitaria °_°).

Al momento tutto è di nuovo fermo a causa del ritorno dei miei problemi di salute, ma pur di far girare la ruota mi ci sono buttata pancia sopra. Finirò per farmi schiacciare sotto i raggi. °_°

muttley

Questi si che sono lavori! Sul primo non avrei dubbi in quanto a possibili esiti di successo, sul secondo invece sono un po' scettico...

Lian

Perché non hai assaggiato il mio riso venere con cipolla, germogli di soia e cavolo fiolaro con salsa al masala indiano, e contorno di rondelle di patate croccanti con salsa di mele u_u

*fugge*

dentromeashita

per me è diverso....alle elementari disegnavo sui banchi e guardavo fuori dalla finestra,....alle medie,...i miei divorziarono nel frattempo...mia madre mi sbattè in collegio,mi interessavano solo educazione artistica e musica,volevo fare l'artistico,ma era a 30 km da casa,e i professori consigliarono mia madre di indirizzarmi a un professionale...ero un tipo chiuso e introverso e silenzioso,e gia sin da piccolo accettavo la vita come una gabbia e una sofferenza perenne....andai al professionale commerciale,tempo gennaio,mi ero gia ritirato,da scuola a 14 anni,...e chi ci stava con quella gente....nel frattempo coltivavo di nascosto disegno musica e iniziai a frequentare la compagnia di writers,skater,della mia citta e il centro sociale....lavorai da falegname fino a luglio....valutai...che anche se non sapessi che scuola fare,....non era il caso di lavorare fin dai 14 anni,ed andai ad un altro professionale industria e artigianato,tutto bene,non studiavo mai,e avevo buoni voti,un certo interesse per le lettere come materia in particolare....in una classe di zoticoni ero una specie di intellettuale,a confronto...in seconda capi...che non faceva per me...ma tant'è....andavo per i 16,e non osai ripartire dalla prima,all'istituto d'arte da un altra parte,che ora c'era sta posibilità,...cosi mi diplomai tranquillamente col diploma di terza...non avevo voglia di iniziare a lavorare nemmeno di studiare,mi interessava sempre l'arte,il fumetto,la pittura,la scrittura,la letteratura,e la musica,...cosi andai in quarta per non lavorare,persi l'anno per le assenze perchè bruciavo a nastro e andavo a scuola a tempo perso....insomma...ora ho trent'anni e passa,credo che la mia istruzione e successiva distruzione,io ne sono stato artefice....la fobia sociale mi è venuta dopo,quando sono fallito io come persona,e ho incominciato a nascondermi e ritirarmi da mondo e ad evitare....ora in queste problematiche mi ci riconosco,....credo che il motivo principale di tutto sia sempre stato che io mi sia sempre sentito meno forte degli altri,di conseguenza,meno rispettato,debole e via cosi....avrei potuto farcela,istruzione o no,ma non è andata....cmq...il diploma decisi...tanto per autostima di prenderlo alle serali,mi dipplomai nel 2005 come dirigente di comunita,al tecnico attivita sociali,...tanto per dire...ho il diploma,....forse ci ho anche creduto in quella strada,ma poi ho visto che non era cosi,...la gente del settore mi mangiava vivo,tranquillamente....

maury25

A me dicono che scrivo bene, ma se questo fosse vero, devo tutto alla lettura autodidatta, perchè io, come istruzione, non vado oltre la terza media.
Comunque si, ho mollato gli studi all'insorgere di pesanti pressione psicologiche, purtroppo. Anche se non credo che la mia vita o il mio percorso di crescita sarebbero cambiate di molto se avessi scelto diversamente. Insomma, il carattere è quello. Puoi sforzarti quanto ti pare, ma, prima o poi, le lacune e i limiti vengono a galla, non puoi nasconderle per eterno.
Ora però è un bel problema programmare la mia vita. E' finita, a meno che non succeda un qualche miracolo, il mio destino è segnato. Dovrò lavorare come un pidocchioso qualunque e vivere secondo principi che non mi rappresentano.

Yannis Akis

Concordo.

bunker

dalle università escono le capre più ignoranti, assistere a una tesi di laurea energetica sui benefici degli inceneritori ha messo la pietra tombale per me sull'argomento che già prima meditavo osservando gli economisti

Kid Omega

Io invece m vergogno come un ladro del mio non-livello d istruzione m sento ignorante e inferiore agli altri...x non parlare del lavoro penoso che faccio(l operaio)

bunker

tu costruisci cose, gli altri costruiscono carte per avere delle carte che forse portano a delle cose

Milo

Io ho mollato l'università dopo 3 mesi per gli attacchi di panico,sinceramente non me ne pento se mi laureavo probabilmente adesso sarei disoccupato.

Labocania

Capisco che possa risultare penoso per te, però da un punto di vista esterno la tua occupazione non è affatto imbarazzante, significa che qualcosa sai fare.

troll

tura ma cosa dici? lunga vita agli operai (sarà perchè io sono communista così come il padre di verdone ), massimo rispetto a chi lavora e porta avanti coi sacrifici il paese e non chi è arrivista e cerca di imbrogliarci.

Rhoda

Quoto al 100% anche perché io oltre a studiare non so fare praticamente nient'altro. Ciò mi inquieta alquanto.

amarlena