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24-08-2017, 14:47
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#21
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,120
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Quote:
Originariamente inviata da S.Marco91
ogni volta che esco o sto all'aperto mi vengono i "rimorsi di coscienza" per le giornate passate sul letto. Ma poi niente, passo sul letto a vegetare praticamente tutto il tempo libero e buona parte di quello che dovrei usare per studiare.
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Il saggio cinese dice "letto essere buono solo per dormire".
A parte gli scherzi. mezza giornata passata a letto a leggere, a sentire musica, può andar bene. E' il troppo che stroppia.
Lo stare sempre a letto dovrebbe essere relegato alla fase acuta di una malattia, in attesa della guarigione: frattura, forte febbre, forte depressione, ma deve avere un termine. Adesso è prassi far alzare presto dal letto anche chi ha subito importanti interventi chirurgici, allo scopo di far rimanere in forma il paziente.
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24-08-2017, 16:10
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#22
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,906
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Il saggio cinese dice "letto essere buono solo per dormire".
A parte gli scherzi. mezza giornata passata a letto a leggere, a sentire musica, può andar bene. E' il troppo che stroppia.
Lo stare sempre a letto dovrebbe essere relegato alla fase acuta di una malattia, in attesa della guarigione: frattura, forte febbre, forte depressione, ma deve avere un termine. Adesso è prassi far alzare presto dal letto anche chi ha subito importanti interventi chirurgici, allo scopo di far rimanere in forma il paziente.
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sono più di 2 settimane che vegeto sul letto, che è il mio divano. Dovrei studiare e mi sto mettendo nei guai.
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24-08-2017, 16:16
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#23
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Ubicazione: Sottozero
Messaggi: 745
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Uscivo spesso da sola con le cuffie, e guarda caso andavo proprio nelle strade del centro di Roma, dove c'era più gente.
Mi sedevo in un bar, possibilmente all'angoletto con più visuale, oppure sulla panchina che mi ispirava di più, mi bevevo la mia birra, mi fumavo la mia cicca e mi sentivo parte di quel brulicare di società, solo che stavo al mio posto, sola, dove avevo piacere di stare.
Certo, vedere miei coetanei che ridevano, scherzavano e facevano i matti tra loro mi lasciava un po' di dolce-amaro, mi sarebbe piaciuto poter fare lo stesso in quel momento, con i miei amici (immaginari, poiché difficilmente ho trovato persone adatte ad amicizie vere)... Ma alla fine è come se mi saziassi attraverso la semplice vista della vita sociale altrui. Accettavo il mio stato (in parte voluto) e mi accontentavo di starmene per cavoli miei a guardare, come le vecchie di paese. Mi potevo godere un'ottica molto più ampia in solitudine.
Il piacere di stare con gli altri è qualcosa che dipende dallo stato d'animo, ma anche da quanto è forte il rapporto con chi mi trovo a condividere il tempo e lo spazio. Alla fine so che potrei essere parte del gruppetto di amici che si diverte e nel frattempo starmi a massacrare le meningi perché parte di ciò non mi ci sento affatto, il che è ciò che succede ora (perché sono conoscenze acquisite) e che è sempre successo in passato, perché non erano amicizie autentiche. Non sono mai riuscita a sentirmi parte di niente, se non del mio personale universo.
Avrei l'invidia dell'aperitivo se avessi degli amici veri, che conosco bene e con cui ho avuto il tempo di sentirmi completamente a mio agio.
E anche ce li avessi, so che per mia natura rimarrei spesso a casa a farmi gli affari miei, senza particolari sofferenze.
Pensa che una volta sono andata al ristorante da sola, e mi sono comprata pure una rosa Il fatto di non essere in compagnia non mi preclude dal fare cose che si fanno usualmente con altre persone, tipo uscite, bevute o altro.
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24-08-2017, 16:45
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#24
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,906
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Quote:
Originariamente inviata da xtal*
Uscivo spesso da sola con le cuffie, e guarda caso andavo proprio nelle strade del centro di Roma, dove c'era più gente.
Mi sedevo in un bar, possibilmente all'angoletto con più visuale, oppure sulla panchina che mi ispirava di più, mi bevevo la mia birra, mi fumavo la mia cicca e mi sentivo parte di quel brulicare di società, solo che stavo al mio posto, sola, dove avevo piacere di stare.
Certo, vedere miei coetanei che ridevano, scherzavano e facevano i matti tra loro mi lasciava un po' di dolce-amaro, mi sarebbe piaciuto poter fare lo stesso in quel momento, con i miei amici (immaginari, poiché difficilmente ho trovato persone adatte ad amicizie vere)... Ma alla fine è come se mi saziassi attraverso la semplice vista della vita sociale altrui. Accettavo il mio stato (in parte voluto) e mi accontentavo di starmene per cavoli miei a guardare, come le vecchie di paese. Mi potevo godere un'ottica molto più ampia in solitudine.
Il piacere di stare con gli altri è qualcosa che dipende dallo stato d'animo, ma anche da quanto è forte il rapporto con chi mi trovo a condividere il tempo e lo spazio. Alla fine so che potrei essere parte del gruppetto di amici che si diverte e nel frattempo starmi a massacrare le meningi perché parte di ciò non mi ci sento affatto, il che è ciò che succede ora (perché sono conoscenze acquisite) e che è sempre successo in passato, perché non erano amicizie autentiche. Non sono mai riuscita a sentirmi parte di niente, se non del mio personale universo.
Avrei l'invidia dell'aperitivo se avessi degli amici veri, che conosco bene e con cui ho avuto il tempo di sentirmi completamente a mio agio.
E anche ce li avessi, so che per mia natura rimarrei spesso a casa a farmi gli affari miei, senza particolari sofferenze.
Pensa che una volta sono andata al ristorante da sola, e mi sono comprata pure una rosa Il fatto di non essere in compagnia non mi preclude dal fare cose che si fanno usualmente con altre persone, tipo uscite, bevute o altro.
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A Roma una cosa del genere è molto più fattibile, qua da me (50 mila ab) saresti subito bollato a vita come "strano" e sfigato.
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24-08-2017, 17:47
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#25
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Avanzato
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: Modena
Messaggi: 308
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Sono tantissime le persone con pochi amici. Magari li vedete felici che scherzano, ma che ne sapete, potrebbe essere l'unico amico che hanno e che non vedono da mesi e poi se ne vanno a casa da soli a guardarsi qualcosa su youporn...
Quindi non crediate di essere così originali a sentirvi disadattati...
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24-08-2017, 19:23
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#26
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Ubicazione: Ovest Alpi
Messaggi: 2,109
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Quote:
Originariamente inviata da mmmax
Sono tantissime le persone con pochi amici. Magari li vedete felici che scherzano, ma che ne sapete, potrebbe essere l'unico amico che hanno e che non vedono da mesi e poi se ne vanno a casa da soli a guardarsi qualcosa su youporn...
Quindi non crediate di essere così originali a sentirvi disadattati...
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A parte poi che ci sono tantissime persone con problemi, anche gravi (di salute, di lavoro, ecc)...
questi momenti di "leggerezza" (chiacchiere, qualche risata,..) possono aiutare sicuramente a dimenticare per un attimo i problemi...
Comunque questi aperitivi sono più una "moda" o "convezione sociale" che altro, se voglio parlare un attimo con un amico posso farlo anche in un semplice bar davanti ad un caffè o mangiandoci una pizza.
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Ultima modifica di Boyyy82; 24-08-2017 a 23:03.
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24-08-2017, 20:35
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#27
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Ubicazione: Italia
Messaggi: 4,205
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Ricordo il periodo che non andavo in vacanza per problemi di salute, tornavo al lavoro più depresso di prima.
Ora è solo un lontano ricordo , vado in ferie e chissà che piano piano ne vengo fuori.
L'aperitivo va preso in due possibilmente, che tristezza l'aperitivo da soli...
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24-08-2017, 23:07
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#28
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Ubicazione: Sottozero
Messaggi: 745
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Quote:
Originariamente inviata da S.Marco91
A Roma una cosa del genere è molto più fattibile, qua da me (50 mila ab) saresti subito bollato a vita come "strano" e sfigato.
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Sicuro, ma ti dico, per buona parte della mia vita ho vissuto in provincia ed il discorso era esattamente lo stesso...
Sta a noi attribuire l'importanza alle etichette che ci danno gli altri, e so che non è facile, essendo io la prima.
Come già scritto su un altro thread ''strana'' per me è un complimento, della sfigata mi do da sola, quindi tutto torna
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25-08-2017, 09:01
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#29
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Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
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Io non invidio più queste cose,sono oltre.Invidio tutti i normali che non hanno paura di tutto,poi che vita facciano è relativo.Un eremita che non ha la fs io lo invidio.È la fs la peggio cosa,vedere il peggioramento di essa e non sapere cosa farci.Fine ot.
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25-08-2017, 14:20
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#30
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,205
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se proprio bisogna fare comunella che almeno la si faccia davanti ad una importante coppa gelato
invece non lo si fa mai perchè in generale l'happy hour è pensato e fatto per i povery, o comunque per chi ha le braccine corte, diciamolo -__-
nulla contro i pocotenenti, ma almeno non lo spaccino per grande idea, perchè allora vadano a cena a far comunella, perchè una cedrata o un san bitter bevuto in piedi in mezzo ad una specie di folla che si contende salatini è tutto tranne che espressione di brillante spensieratezza -__-
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27-08-2017, 21:57
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#31
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Esperto
Qui dal: Feb 2017
Ubicazione: Camelot
Messaggi: 583
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non so se ho capito male il significato del topic, ma personalmente ho una visione diversa della cosa.
l'aperitivo e' un modo come un altro per stare insieme e fare due parole.. di tanto in tanto vado anche io, con amici, i colleghi per concludere la settimana lavorativa, ecc... insomma, quando mi guardo attorno si, vedo parecchia gente che fa aperitivo, nella mia citta' ci sono locali che sono full tutte le sere.. non tutti sono necessariamente felici e non tutti devono per forza festeggiare qualcosa. in mezzo potrebbero esserci gli amici che "brindano" all'inizio dell estate, due che hanno fissato il loro primo appuntamento, un padre che vuole sorseggiarsi il drink per fare una pausa mentre magari porta a passeggio il cane, due amanti che programmano il loro successivo appuntamento, colleghi di lavoro che pianificano un lavoro da sviluppare in team..e chi piu' ne ha piu' ne metta.
insomma, non ci vedo per forza il male o la falsita'.. sono solo momenti in cui la gente vive la socialita'.. se si fanno la pausa sigaretta insieme o vanno a mangiare la pizza non cambia nulla.. semplicemente l'aperitivo va di moda.
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27-08-2017, 22:15
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#32
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,906
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Quote:
Originariamente inviata da PrincessGinevra
non so se ho capito male il significato del topic, ma personalmente ho una visione diversa della cosa.
l'aperitivo e' un modo come un altro per stare insieme e fare due parole.. di tanto in tanto vado anche io, con amici, i colleghi per concludere la settimana lavorativa, ecc... insomma, quando mi guardo attorno si, vedo parecchia gente che fa aperitivo, nella mia citta' ci sono locali che sono full tutte le sere.. non tutti sono necessariamente felici e non tutti devono per forza festeggiare qualcosa. in mezzo potrebbero esserci gli amici che "brindano" all'inizio dell estate, due che hanno fissato il loro primo appuntamento, un padre che vuole sorseggiarsi il drink per fare una pausa mentre magari porta a passeggio il cane, due amanti che programmano il loro successivo appuntamento, colleghi di lavoro che pianificano un lavoro da sviluppare in team..e chi piu' ne ha piu' ne metta.
insomma, non ci vedo per forza il male o la falsita'.. sono solo momenti in cui la gente vive la socialita'.. se si fanno la pausa sigaretta insieme o vanno a mangiare la pizza non cambia nulla.. semplicemente l'aperitivo va di moda.
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la questione era leggermente più complessa, da cui il titolo "l'invidia dell'aperitivo".
L'aperitivo di per sé è una cosa di gran moda, semplice e banalissima. L'invidia un sentimento esecrabile. Il fatto che l'invidia venga associata all'aperitivo, poi è grottesco.
Il fatto che una cosa così banale sia associata ad un sentimento che dovrebbe essere riservato a passioni ben più grandi, è per me, che ho aperto la discussione, emblematico del nostro fallimento sociale, del nostro essere "altro" rispetto a buona parte del resto del mondo. Poi "il resto del mondo" avrà anche i suoi gravi problemi, ma non è questo il punto.
Lo scopo del topic è discutere sul fatto che un banale pomeriggio estivo può scatenare una riflessione esistenziale di portata ben maggiore rispetto all'oggetto de suo titolo, ovvero il "semplice" aperitivo.
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28-08-2017, 01:20
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#33
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,120
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Quote:
Originariamente inviata da S.Marco91
la questione era leggermente più complessa, da cui il titolo "l'invidia dell'aperitivo".
L'aperitivo di per sé è una cosa di gran moda, semplice e banalissima. L'invidia un sentimento esecrabile. Il fatto che l'invidia venga associata all'aperitivo, poi è grottesco.
Il fatto che una cosa così banale sia associata ad un sentimento che dovrebbe essere riservato a passioni ben più grandi, è per me, che ho aperto la discussione, emblematico del nostro fallimento sociale, del nostro essere "altro" rispetto a buona parte del resto del mondo. Poi "il resto del mondo" avrà anche i suoi gravi problemi, ma non è questo il punto.
Lo scopo del topic è discutere sul fatto che un banale pomeriggio estivo può scatenare una riflessione esistenziale di portata ben maggiore rispetto all'oggetto de suo titolo, ovvero il "semplice" aperitivo.
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E non riusciamo neanche a essere fieri del nostro essere "altro".
In effetti l'invidia dell'aperitivo è quanto di più surreale ci possa essere
Anche l'invidia da vacanza è grottesca, però quest'anno l'ho sentita e brucia ancor di più dell'aperitivo.. ti mette davanti alla tua realtà di persona sola.. che poi un buon 50% se non di più di questa solitudine potrebbe essere volontà inconscia nostra. Magari cerchiamo la compagnia solo per conformismo o istinto ancestrale di animali sociali.
Guarda a me ormai basta anche una frase detta da estranei per scatenare una reazione emotiva. Sono talmente ricettivo ormai che basta anche un soffio di vento.
Ero a cena fuori col mio amico fobico. Già è un evento che io vado a cena fuori. Anche perché lo so che, da una parte sto bene e mi rilasso, ma basta poco x turbarmi.
C'erano due ragazzi e due ragazze al tavolo dietro di noi, uno dice "è da stamattina alle 8 che stiamo in giro vi rendete conto?" erano le 22. In quel momento mi è passato per la testa di tutto. Ansia da immedesimazione perché mi immaginavo io fuori casa per 14 ore e mi venivano gli scompensi. Due bei ragazzi e due belle ragazze. Con i caschi, quindi avevano le moto..chissà che bei giri avranno fatto. Io lì col mio amico..due sfigatelli un po' agè.. per carità, almeno un'amico ce l'ho..però un po' di disparità l'ho vista, ma ho avuto un bel sentimento dentro, sono stato contento per loro, mi sembravano bravi ragazzi a vederli.
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28-08-2017, 01:34
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#34
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,906
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[quote=syd_77;1986051]
Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Anche l'invidia da vacanza è grottesca, però quest'anno l'ho sentita e brucia ancor di più dell'aperitivo.. ti mette davanti alla tua realtà di persona sola.. che poi un buon 50% se non di più di questa solitudine potrebbe essere volontà inconscia nostra. Magari cerchiamo la compagnia solo per conformismo o istinto ancestrale di animali sociali
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L'invidia della vacanza c'è da sempre, non è ancora esplosa perché mi sono dato come scusa che tra esami e lavoro non ho tempo. Ma tra un po' esploderà pure quella.
Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Guarda a me ormai basta anche una frase detta da estranei per scatenare una reazione emotiva. Sono talmente ricettivo ormai che basta anche un soffio di vento.
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idem. Aprii una discussione sul tema settimane fa, qualsiasi frase mi venga detta mi distrugge, non riesco più a vedere nessuno
Quote:
Originariamente inviata da syd_77
ho avuto un bel sentimento dentro, sono stato contento per loro, mi sembravano bravi ragazzi a vederli.
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purtroppo, e me ne vergogno, non sono mai contento per nessuno, ma sempre invidioso e senza buoni sentimenti.
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28-08-2017, 01:42
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#35
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,120
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[quote=S.Marco91;1986057]
Quote:
Originariamente inviata da syd_77
purtroppo, e me ne vergogno, non sono mai contento per nessuno, ma sempre invidioso e senza buoni sentimenti.
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Quello anche io, non è che spicco per nobili sentimenti, però stavolta ho avuto una sensazione di tranquillità, è stato un "buon per loro", ma non detto con astio, ma come fossero miei figli. Come età ci poteva stare. Questo può significare o una resa incondizionata per quella che è la mia felicità/realizzazione e allora neanche mi ci arrabbio più, oppure un fiorire di buoni sentimenti. Dubbioso per la seconda, propendo più per la prima
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28-08-2017, 02:02
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#36
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,906
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[quote=syd_77;1986062]
Quote:
Originariamente inviata da S.Marco91
Quello anche io, non è che spicco per nobili sentimenti, però stavolta ho avuto una sensazione di tranquillità, è stato un "buon per loro", ma non detto con astio, ma come fossero miei figli. Come età ci poteva stare. Questo può significare o una resa incondizionata per quella che è la mia felicità/realizzazione e allora neanche mi ci arrabbio più, oppure un fiorire di buoni sentimenti. Dubbioso per la seconda, propendo più per la prima
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fino a 2 anni fa non ero così. All'epoca mi credevo per molti versi migliore di molta gente che mi circondava e non facevo paragoni, se non di "stima costruttiva" verso i migliori di me. Poi ho cominciato a provare un invidia feroce, tutti mi sembra stiano meglio di me.
Allora voglio raccontare un "piccolo dramma":
Avendo i miei un ristorante, non ci è possibile consumare normalmente i pasti, ma mangiamo tutti, me compreso, col personale. Caso vuole che la fidanzata venga trovare uno dei camerieri e si fermi spesso per cena, su invito dei miei.
Tocca quindi consumare la cena con "estranei", nemmeno parenti, che si scambiano effusioni. Il tutto condito dalla "complicità" di mia madre con i fidanzati. Inutile dire che ogni boccone è amaro come il fiele, lo sguardo perennemente basso. La mia cena dura 5 minuti, per poi fuggire. Spesso cerco di mangiare solo come il più vile degli assassini.
bella vita he?
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28-08-2017, 11:25
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#37
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,120
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Quote:
Originariamente inviata da S.Marco91
fino a 2 anni fa non ero così. All'epoca mi credevo per molti versi migliore di molta gente che mi circondava e non facevo paragoni, se non di "stima costruttiva" verso i migliori di me. Poi ho cominciato a provare un invidia feroce, tutti mi sembra stiano meglio di me.
Allora voglio raccontare un "piccolo dramma":
Avendo i miei un ristorante, non ci è possibile consumare normalmente i pasti, ma mangiamo tutti, me compreso, col personale. Caso vuole che la fidanzata venga trovare uno dei camerieri e si fermi spesso per cena, su invito dei miei.
Tocca quindi consumare la cena con "estranei", nemmeno parenti, che si scambiano effusioni. Il tutto condito dalla "complicità" di mia madre con i fidanzati. Inutile dire che ogni boccone è amaro come il fiele, lo sguardo perennemente basso. La mia cena dura 5 minuti, per poi fuggire. Spesso cerco di mangiare solo come il più vile degli assassini.
bella vita he?
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Che non era bella lo sapevamo, ma almeno non rendiamocela un'inferno. Tua madre secondo me sbaglia a far mangiare insieme a voi la ragazza del cameriere, si, insomma, il lavoro è lavoro e non è che si possono incontrare i partner e mangiarci insieme. Io la vedo così. Tu magari cerca di non prendertela troppo, anche se so che è una cosa istintiva..non è che ci puoi fare tanto
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28-08-2017, 11:46
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#38
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,906
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Che non era bella lo sapevamo, ma almeno non rendiamocela un'inferno. Tua madre secondo me sbaglia a far mangiare insieme a voi la ragazza del cameriere, si, insomma, il lavoro è lavoro e non è che si possono incontrare i partner e mangiarci insieme. Io la vedo così. Tu magari cerca di non prendertela troppo, anche se so che è una cosa istintiva..non è che ci puoi fare tanto
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Io veramente quasi ringrazio Dio che ancora non me li ritrovo a sco.pa.re nel letto. Non mi stupirebbe affatto.
Mia madre potrebbe capire benissimo che mi da fastidio, ma è più forte di lei essere super accomodante coi dipendenti.
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28-08-2017, 12:07
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#39
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,120
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Quote:
Originariamente inviata da S.Marco91
Io veramente quasi ringrazio Dio che ancora non me li ritrovo a sco.pa.re nel letto. Non mi stupirebbe affatto.
Mia madre potrebbe capire benissimo che mi da fastidio, ma è più forte di lei essere super accomodante coi dipendenti.
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28-08-2017, 12:51
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#40
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Banned
Qui dal: Aug 2017
Ubicazione: Ushuaia
Messaggi: 326
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Quote:
Originariamente inviata da S.Marco91
Oggi mi trovavo per delle commissioni nel centro della mia città. Visto che mi ero liberato prima ho deciso di farmi un giretto per le vie del centro e pian pianosono arrivato alla piazza principale ed al corso principale, luoghi per eccellenza deputati all'aperitivo.
Mi sono riempito i polmoni dell'aria di spensieratezza e socialità che si respirava. La gente che parla, passeggia, si ritrova in comitiva ai tavoli dei locali. Si ride, si scherza, si raccontano magari i fatti delle vacanze e dei viaggi fatti. Ognuno sbandiera le proprie esperienze, riprende i contatti con la vita cittadina. Ognuno ostenta, o anche solo simula, una piacevole leggerezza. Quella del fine agosto, di un'estate che va verso la fine, delle ferie trascorse, dei giorni di libertà ancora da godere, del tempo libero che magari si avrà ancora prima dell'inizio di settembre. Gli adolescenti si spandono felici tra i vicoli, ancora non c'è scuola, si chiacchiera, alcuni si baciano, altri si rincorrono in giro. I più giovani si abbandonano alla convivialità dell'ora dell'aperitivo, magari rivedono qualche vecchio amico che sta per ripartire oppure si organizzano per riprendere la routine di sempre. I turisti gironzolano ammirati per i vicoli medievali, tutti rigorosamente accoppiati. Le famiglie fanno le ultime commissioni o si preparano a dare l'assalto a pizzerie e ristoranti. Gli anziani occupano le panchine e si scambiano opinioni, immutabili nella loro routine. Molte sono le figure caratteristiche che animano le vie, alcune improbabili, altre amabili, sembra stiano li da sempre, a presidiare il loro solito sedile in pietra o il loro negozio preferito.
Tutti sono a loro agio, sembra un enorme recita, qualcuno deve aver dato loro un copione. E' evidente.
C'è un figuro che si aggira, conosce a memoria la sua città, ogni pietra, ogni vicolo, ogni aneddoto. Eppure sembra muoversi in direzione opposta a quella di tutti gli altri. Lui non fa parte dell'ingranaggio. E' altro dal resto della società. Passa nel vicolo ed invidia gli adolescenti che limonano in preda ai primi amori, attraversa il corso e rimpiange di non aver nessuno con cui darsi alle compere, si vorrebbe fermare ad ascoltare ciò che dice qualche vecchio personaggio caratteristico del luogo, ma sa che non può perché sarebbe troppo strano. Arriva nella piazza ed invidia quelli seduti ai tavoli a fare l'aperitivo. Nulla vieta lui di sedersi, ma lui sa che è impossibile, ma come l'aperitivo solo nella piazza principale, lo vedranno tutti, allora si che sembrera' strano e matto. Allora ripiega per un trancio di pizza, l'ora è consona ed uno può darsi che voglia tappare un buco nello stomaco. Quindi nulla di strano che uno consumi in piedi, camminando, il suo trancio di pizza, girovagando per il centro. Niente di male se poi si ha ancora fame e i tranci diventano 2 o 3, in varie pizzerie sparse per il centro,per potersi sentire anche lui,per un poco soltanto, parte dell'ingranaggio sociale. Sembrerà meno fuori luogo, pur se costretto ad improvvisare.
Anche se non sa quale sia la sua parte e quale il suo ruolo
D'altronde a lui il copione non l'hanno mai dato
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Mi ricorda tanto l'aperitivo a Milano.
Bravo, hai colto che si tratta di un copione: le facce sorridenti che vedi in realtà sono tutte maschere, che nascondono il fetido e spaventoso volto delle persone che le portano. Tutti pronti a parlottare amabilmente per bullarsi delle proprie esperienze quando si è faccia a faccia, tutti altrettanto pronti a pugnalarsi alle spalle e a mangiarsi le carogne degli altri non appena voltano lo sguardo da un'altra parte. Caro ragazzo, l'unico personaggio autentico in quell'odiosa messinscena sei tu, che rifiuti di indossare una maschera e si tiene lontano da quella melma di gente falsa e melliflua.
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