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27-06-2020, 09:21
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#1
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Principiante
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lontano
Messaggi: 14
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Ultima modifica di Persistente; 04-12-2020 a 08:32.
Motivo: Pp
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27-06-2020, 09:28
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#2
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,111
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bah se uno deve ogni giorno trovare ed analizzare un modo per andare avanti , diventa troppo pensante vivere .... si vive nel presente , basta co sti progetti , cioè tutto ti dice di nn fare progetti , basta che uno guarda come funziona la vita ..... fai una passeggiata con tuo figlio e ti crolla un muro addosso , ti svegli in mezzo a una pandemia , cioè nn ha proprio senso pensare a quelle cose a meno che nn vuoi rovinarti il presente .... uno fa quello che riesce a fare , del resto sti cazzi , i verbi condizionali fanno perdere solo tempo ed energie
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27-06-2020, 09:34
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#3
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,306
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Io penso che nulla ha senso..questo mi tranquillizza..e odio la competizione
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27-06-2020, 09:42
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#4
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,697
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Sono tutte concezione fittizie e relative. Una persona affetta da depressione non prova nulla anche in presenza di cose che teoricamente dovrebbero instillare tali sentimenti. Per me il benessere è non pensare a nulla, per me il benessere è la solitudine in un luogo dimenticato da Dio. Ma sono solo palliativi temporaneo perché la vita vuoi o non vuoi ti costringe a "metterti in gioco" con la solita merda trita e ritrita che ti da il voltastomaco appena sveglio la mattina ma che "devi" affrontare.
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27-06-2020, 09:44
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#5
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Io avrei voluto avere più relazioni slegate dal fatto di dover metter su famiglia e gli impegni che l'altro sesso spesso chiede alle persone simili a me, è una cosa per pochi, ma penso che questo mi avrebbe reso più felice.
Se per amore ricambiato si intende questo, lo avrei voluto, se per amore ricambiato si intende una persona che fa pressioni per portare avanti questi progetti qua, non la vorrei accanto a me una persona così, e che dio me ne liberi.
La famiglia con figli casetta ecc.?
Per me sarebbe stata un peso in più da trascinare e non una cosa che avrebbe riempito la mia esistenza. Non mi rammarico di queste mancanze, perché per me non sono mancanze, sono cose che non desideravo davvero, io se non altro l'ho capito, altri non lo afferrano e poi combinano un mucchio di guai a catena, fanno i figli e poi non sanno come liberarsene perché mica li possono abbandonare come un cane sull'autostrada.
Mi è sempre mancata un certo tipo di condivisione con l'altro sesso slegata da questi altri investimenti, l'amore con la A maiuscola di cui parlano tante donne, per me non sarebbe stato vero amore.
Ho una percezione già diversa, individuale e personale di molte cose.
Mi verrà in mente di sicuro altro, aggiungerò altri messaggi, l'argomento è interessante
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Ultima modifica di XL; 27-06-2020 a 10:16.
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27-06-2020, 11:05
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#6
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Ubicazione: Avalon
Messaggi: 782
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La felicità è utopia ,ci possono essere dei momenti di felicità molto brevi ma una vita felice non credo .si può parlare di serenità e benessere che sono sensazioni che può avere una persona normale ma non una depressa e/o fobica. Per come sono messa io non so cosa potrebbe rendermi serena ,una famiglia mia sicuramente no perché sarebbe solo fonte di preoccupazioni e responsabilità di cui non sei in grado di farmi carico e poi diciamolo, chi è quello che vorrebbe stare con una come me ,una che non ha una vita normale e mai potrà averla ?nessuno. Avere un lavoro mi darebbe qualche sicurezza economica in più ma con la consapevolezza che dovrei lavorare come una schiava fino a 70 anni e oltre .
Sono sicuramente grata di avere (per ora ) un tetto sulla testa ,del cibo e tutta un altra serie di cose che purtroppo molti altri non hanno la fortuna di avere tuttavia rimango depressa .
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27-06-2020, 11:15
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#7
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,739
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Quote:
Originariamente inviata da Persistente
E a voi, cosa rende (o renderebbe) felici?
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a volte mi scrivo delle scenette di vita ideale, frammenti di vita sognata in cui la felicità sarebbe massima. Ne riporto due
Sono a Genova. Sono in piazza Banchi. C’è il sole. Un leggero piacevole venticello. Sto guardando i libri in vendita in una bancarella. Mi sento bene. Mi piace guardare i libri di quella bancarella; li vorrei leggere tutti; li vorrei possedere tutti; vorrei mettermi in un posto carino a leggere e starci fino all’alba, preso da una foga incredibile, come un Rimbaud desideroso di sapere tutto, ardente di passione…; li vorrei ricordare tutti; vorrei vivere a Genova. Vorrei vivere a Genova. Alzarmi alle 6:30 del mattino a guardare l’alba. Uscire in strada, salutare qualcuno, fare colazione, sorridere. Vestirmi come un personaggio della swinging London. Avere una camera piena di dischi e poster psichedelici, e poster di film: Solaris, Femina Ridens, Profondo Rosso, Blow Up, 2001 A Space Oddity. Vorrei avere una chitarra e saperla suonare. Vorrei avere tanti libri. Vorrei essere almeno un po’ felice. Almeno po’ trovare un senso nella mia vita. Vorrei amare la mia casa. Vorrei avere progetti. Svegliarmi energico, pieno di voglia, di passione, pronto per fare cose che amo, cose in cui credo. Sentirmi pieno di forza, sentire che ogni attimo ha un suo senso, che non è buttato via. Avere un progetto, qualcosa che mi spinge ad agire, qualcosa di molto motivante. Un progetto artistico, politico… Essere come i giovani degli anni ’60 o ’70 che credevano di poter cambiare il mondo. Come un hippy in marcia contro la guerra del Vietnam, come un militante di Lotta continua che prepara una molotov.
Giocherello colle frange della mia giacca di pelle. Mi sento bene. Appunto lo sguardo sugli alberi del giardino, sulle loro fronde ampie come braccia stese; mi sovviene il giardino di Micòl e Alberto e la speciale abilità che aveva Micòl nel riconoscere ogni pianta. Al mio fianco, sulla panchina, Ida si sveglia; si stropiccia gli occhi colle punte delle dita, con delicatezza, dunque li sbarra, mi guarda, sorride. Le carezzo i capelli con la mano sinistra e subito le riferisco del pensiero avuto a proposito del giardino e di Micòl. Alle mie parole, Ida mormora ridendo il nome dell’albero tanto amato dalla simpatica figlia di Ermanno: « Washingtonia gracilis » .
(ovviamente è tutto finito. al momento non c'è nessuna possibilità che questi sogni si realizzino: non c'è nessuna Ida e nessuna bella casa genovese)
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Ultima modifica di Darby Crash; 27-06-2020 a 11:21.
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27-06-2020, 11:52
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#8
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,102
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Quote:
Originariamente inviata da Astrid
La felicità è utopia ,ci possono essere dei momenti di felicità molto brevi ma una vita felice non credo
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infatti, credo che in un certo senso ci sia una proporzionalità inversa tra durata ed entità della felicità. E poi se si vive una vita costantemente felice sai che paura della morte (eccetto per i credenti, che però sarebbero meno colpiti dal bisogno di una continua felicità terrena), che renderebbe molto tristi...
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27-06-2020, 12:13
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#9
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Banned
Qui dal: Dec 2009
Ubicazione: Inferno
Messaggi: 2,707
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A me piace starmene tranquilla più che altro. La felicità non so cosa sia, ma mi sta bene essere serena. Per esserlo non dovrebbero mancare i genitori, i soldi, una persona con cui uscire e che mi vuole bene, i miei hobby.
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27-06-2020, 12:20
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#10
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Esperto
Qui dal: Apr 2020
Ubicazione: A casa mia
Messaggi: 836
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Io la vivo come te da guerriero. Secondo me la felicità va oltre le cose materiali. Poni caso raggiungi tutto ci che hai elencato in principio, una bella casa, famiglia ,lavoro ecc, all'improvviso perdi una di queste cose; la tua "felicità" se ne andrà o diminuirà. È una felicità superficiale.
La meta che voglio raggiungere è quella che hanno raggiunto alcuni uomini. In quello stato la felicità è incondizionata.
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Ultima modifica di Newage; 27-06-2020 a 16:55.
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27-06-2020, 12:33
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#11
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,306
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Quote:
Originariamente inviata da Black_Hole_Sun
Sono tutte concezione fittizie e relative. Una persona affetta da depressione non prova nulla anche in presenza di cose che teoricamente dovrebbero instillare tali sentimenti. Per me il benessere è non pensare a nulla, per me il benessere è la solitudine in un luogo dimenticato da Dio. Ma sono solo palliativi temporaneo perché la vita vuoi o non vuoi ti costringe a "metterti in gioco" con la solita merda trita e ritrita che ti da il voltastomaco appena sveglio la mattina ma che "devi" affrontare.
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Puoi provare a estraniarti..ma non dura a lungo
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27-06-2020, 13:12
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#12
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Esperto
Qui dal: Apr 2017
Ubicazione: Genova
Messaggi: 2,419
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C'è ub bkog molto carini a tema "ricerca della felicità", si chiana Mangia Vivi Viaggia, ed è gestito da Gianluca Gotto, un ragazzo che vive in camper e gura il mondo, mantenendosi scrivendo articoli. Credo che la strada oer la felicità sia da ricercare in ognuno di noi, ma è un percorso che ci accompagna per tutta la vita, non necessariamente felicità significa possedere ricchezza materiale e poter fare la bella vita.
Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash
a volte mi scrivo delle scenette di vita ideale, frammenti di vita sognata in cui la felicità sarebbe massima. Ne riporto due
Sono a Genova. Sono in piazza Banchi. C’è il sole. Un leggero piacevole venticello. Sto guardando i libri in vendita in una bancarella. Mi sento bene. Mi piace guardare i libri di quella bancarella; li vorrei leggere tutti; li vorrei possedere tutti; vorrei mettermi in un posto carino a leggere e starci fino all’alba, preso da una foga incredibile, come un Rimbaud desideroso di sapere tutto, ardente di passione…; li vorrei ricordare tutti; vorrei vivere a Genova. Vorrei vivere a Genova. Alzarmi alle 6:30 del mattino a guardare l’alba. Uscire in strada, salutare qualcuno, fare colazione, sorridere. Vestirmi come un personaggio della swinging London. Avere una camera piena di dischi e poster psichedelici, e poster di film: Solaris, Femina Ridens, Profondo Rosso, Blow Up, 2001 A Space Oddity. Vorrei avere una chitarra e saperla suonare. Vorrei avere tanti libri. Vorrei essere almeno un po’ felice. Almeno po’ trovare un senso nella mia vita. Vorrei amare la mia casa. Vorrei avere progetti. Svegliarmi energico, pieno di voglia, di passione, pronto per fare cose che amo, cose in cui credo. Sentirmi pieno di forza, sentire che ogni attimo ha un suo senso, che non è buttato via. Avere un progetto, qualcosa che mi spinge ad agire, qualcosa di molto motivante. Un progetto artistico, politico… Essere come i giovani degli anni ’60 o ’70 che credevano di poter cambiare il mondo. Come un hippy in marcia contro la guerra del Vietnam, come un militante di Lotta continua che prepara una molotov.
Giocherello colle frange della mia giacca di pelle. Mi sento bene. Appunto lo sguardo sugli alberi del giardino, sulle loro fronde ampie come braccia stese; mi sovviene il giardino di Micòl e Alberto e la speciale abilità che aveva Micòl nel riconoscere ogni pianta. Al mio fianco, sulla panchina, Ida si sveglia; si stropiccia gli occhi colle punte delle dita, con delicatezza, dunque li sbarra, mi guarda, sorride. Le carezzo i capelli con la mano sinistra e subito le riferisco del pensiero avuto a proposito del giardino e di Micòl. Alle mie parole, Ida mormora ridendo il nome dell’albero tanto amato dalla simpatica figlia di Ermanno: « Washingtonia gracilis » .
(ovviamente è tutto finito. al momento non c'è nessuna possibilità che questi sogni si realizzino: non c'è nessuna Ida e nessuna bella casa genovese)
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Che immagine bucolica però credo che tu abbia una visione un po troppo idealizzata di Genova dovessi viverci oggi te ne scapperesti dopo una settimana, col traffico asfissiante dato dalle autostrade sempre intasate, il degrado e la sporcizia che c'è. I vicoli sono belli e poetici ma anche molto degradati e poco sicuri la sera. Una casa bella in quartieri sicuri puoi averla a Quinto o ad Albaro ma devi cacciare fuori un bel po di sghei se vuoi vivere in quelle zone
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27-06-2020, 13:14
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#13
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Super Moderator
Qui dal: Jan 2012
Messaggi: 3,539
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Sarei stata non dico felice ma serena, se all'età giusta avessi continuato a studiare e mi fossi realizzata, tutto il resto (amici, relazioni sentimentali, famiglia) ho sempre pensato sarebbe venuto di conseguenza. Ma tutto ciò sarebbe avvenuto se io fossi stata una persona sana e funzionale. Ma siccome non sono nè sana nè funzionale, non ho niente di tutto ciò e mai potrò averlo.
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27-06-2020, 13:48
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#14
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,306
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Quote:
Originariamente inviata da Lùthien.
Sarei stata non dico felice ma serena, se all'età giusta avessi continuato a studiare e mi fossi realizzata, tutto il resto (amici, relazioni sentimentali, famiglia) ho sempre pensato sarebbe venuto di conseguenza. Ma tutto ciò sarebbe avvenuto se io fossi stata una persona sana e funzionale. Ma siccome non sono nè sana nè funzionale, non ho niente di tutto ciò e mai potrò averlo.
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dai..magari in futuro starai un pò meglio e potrai riprendere
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27-06-2020, 14:33
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#15
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,739
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Quote:
Originariamente inviata da Palmiro
C'è ub bkog molto carini a tema "ricerca della felicità", si chiana Mangia Vivi Viaggia, ed è gestito da Gianluca Gotto, un ragazzo che vive in camper e gura il mondo, mantenendosi scrivendo articoli. Credo che la strada oer la felicità sia da ricercare in ognuno di noi, ma è un percorso che ci accompagna per tutta la vita, non necessariamente felicità significa possedere ricchezza materiale e poter fare la bella vita.
Che immagine bucolica però credo che tu abbia una visione un po troppo idealizzata di Genova dovessi viverci oggi te ne scapperesti dopo una settimana, col traffico asfissiante dato dalle autostrade sempre intasate, il degrado e la sporcizia che c'è. I vicoli sono belli e poetici ma anche molto degradati e poco sicuri la sera. Una casa bella in quartieri sicuri puoi averla a Quinto o ad Albaro ma devi cacciare fuori un bel po di sghei se vuoi vivere in quelle zone
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la scenetta bucolica è ambientata in un luogo imprecisato, non certo Genova.
Ci ho vissuto cinque giorni non consecutivi dormendo in b&b; in effetti del degrado l'ho notato, ma evidentemente quando ho scritto la scenetta non ho pensato agli aspetti negativi della città
Il centro storico è bello; mi piacciono quelle bancarelle; le vie lungo il mare; il panorama dalla spianata del Castelletto...
Lo conosco il blog "mangia, vivi, viaggia". Mi affascina molto lo stile di vita di cui parlano gli articoli, ma non ho sufficiente coraggio per farlo mio. Non ho ben capito come si procuri i soldi per campare
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27-06-2020, 16:10
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#16
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,610
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Quote:
Originariamente inviata da Persistente
Poi c'è la risposta che io definisco nonsensiente, ovvero il rassegnarsi che i propri problemi non siano risolvibili, iniziare a credere di esser finiti in un girone infernale in terra e che non ci sia nulla da fare, un'esistenza da aspettare che finisca o fare in modo che finisca.
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Aimè sono io; la vita per me ha perso completamente senso, sono diventato solo uno spettatore del mondo, della vita e della felicità altrui (il confronto ormai è schiacciante, non c'è più competizione per me, ho perso sotto ogni punto di vista), che attende la fine (e spera arrivi il prima possibile) e mi sono ormai rassegnato.
L'ho fatto dopo 10 anni di psicoterapia, di psicofarmaci, di ansia, di confronti e di sofferenza che non hanno portato a nulla.
Io mi sono arreso, non trovo più motivazione per fare niente e i miei hanno deciso di prendere in mano la situazione e di giocarsi l'ultima carta possibile, il ricovero in una struttura psichiatrica.
Probabilmente questa sarà l'ultima settimana che scriverò sul forum e credo che la mia vita si concluderà qui, chiuso nella stanza che mi assegneranno.
Quote:
E a voi, cosa rende (o renderebbe) felici?
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Arrivato a questo punto non lo so neanche più; vorrei solo smettere di pensare, smettere di soffrire, mettere a tacere l'ansia e le paure che mi soffocano ogni giorno.
Vorrei farla finita subito ma sono troppo codardo per farlo da solo.
Credo che il suicidio assistito potrebbe rendermi "felice" un ultima volta.
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27-06-2020, 17:01
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#17
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Esperto
Qui dal: Apr 2020
Ubicazione: A casa mia
Messaggi: 836
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Quote:
Originariamente inviata da Noradenalin
Aimè sono io; la vita per me ha perso completamente senso, sono diventato solo uno spettatore del mondo, della vita e della felicità altrui (il confronto ormai è schiacciante, non c'è più competizione per me, ho perso sotto ogni punto di vista), che attende la fine (e spera arrivi il prima possibile) e mi sono ormai rassegnato.
L'ho fatto dopo 10 anni di psicoterapia, di psicofarmaci, di ansia, di confronti e di sofferenza che non hanno portato a nulla.
Io mi sono arreso, non trovo più motivazione per fare niente e i miei hanno deciso di prendere in mano la situazione e di giocarsi l'ultima carta possibile, il ricovero in una struttura psichiatrica.
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Cavolo mi dispiace per la tua situazione...🙁
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27-06-2020, 18:40
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#18
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Principiante
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lontano
Messaggi: 14
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Noradenalin non ti conosco, ma ho avuto modo di leggere molti tuoi post, e probabilmente siamo molto simili () non starò qui a dire forza ce la farai devi essere positivo e stronzate simili.
Ti auguro solo di trovare dentro di te quella forza e rabbia che sicuramente hai ma che probabilmente, non hai ancora trovato.
Io ogni tanto provo a guardarmi da fuori, in terza persona, ed inizio ad insultarmi pesantemente per alcuni miei comportamenti che visti da fuori non hanno assolutamente senso, sono stupidi, disfunzionali, autodistruttivi, ma perché un essere umano deve autospegnere la propria luce? Per la paura? Perché promuovere sofferenza all'infinito? Siamo fatti per brillare
Non so se conosci Mauro Scardovelli, lui mi ha aiutato molto quando son stato parecchio male, te lo consiglio.
Per quanto riguarda il centro, io ci conobbi ragazze davvero carine e le pazzarelle mi son sempre piaciute. E poi il non essere libero per un po di tempo fa venire voglia di vivere o almeno così è stato per me. Anche se ho dovuto fingere di essere una persona normale e che tutto mi fosse passato, che se no starei ancora li... A quelli più problematici li legavano e ad alcuni addirittura facevano l'elettroshock.
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Ultima modifica di Persistente; 28-06-2020 a 02:28.
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27-06-2020, 18:43
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#19
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,306
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Sembra di stare nelle sabbie mobili..più ti muovi e provi a risolvere più ci rimani invischiato
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28-06-2020, 03:27
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#20
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,610
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Quote:
Originariamente inviata da Persistente
Per quanto riguarda il centro, io ci conobbi ragazze davvero carine e le pazzarelle mi son sempre piaciute.
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Anche se trovassi ragazze carine, non sarò sicuramente in grado di socializzare.
Le mie capacità di socializzazione sono praticamente assenti e, in fin dei conti, non troverei nemmeno la motivazione per socializzare.
Spero solo che ci siano psicologi con cui poter parlare in caso di bisogno e operatori in grado di intervenire nel caso mi venisse un attacco di panico dovuto all'ansia dell'ambiente e delle persone nuove; mi ci vorrà un po' per abituarmi.
Quote:
Ti auguro solo di trovare dentro di te quella forza e rabbia che sicuramente hai ma che probabilmente, non hai ancora trovato.
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Io mi auguro spesso di trovare quella forza necessaria a permettermi di farla finita il prima possibile.
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