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Vecchio 14-09-2014, 12:28   #1
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Si sente parlare spesso, anche su questo forum, delle conseguenze del mancato o inadeguato affetto / amore ricevuto durante l'infanzia dai propri genitori o dalla famiglia in generale. In realtà ci sarebbe anche il caso del troppo amore avuto e di eccessive attenzioni sul bambino che potrebbe portare a problematiche nella vita della persona. Anche se spesso si dice che in quel caso non era vero amore ma un bisogno di possesso o di voler vedere realizzato il proprio figlio secondo le proprie egoistiche aspettative o di un bisogno del genitore di sentirsi indispensabile per il bambino stesso avendo in genere nella vita una scarsa autostima (questo è diffuso più che altro tra le madri). Ma in ogni caso l'amore puro è sempre difficile da definire. Dunque sarebbe interessante vedere come un eccesso (anche se il temine può sembrare strano) di amore o pseudo-amore (che pur non essendo pseudo porta a un forte legame affettivo) in età infantile possa incidere sul carattere e i sentimenti del soggetto.
Aggiungendo, inoltre, un altro aspetto da non trascurare, ovvero: se uno dei genitori ha un'attenzione e un legame molto forte nei confronti del bambino, e l'altro mostra più distacco e in alcuni casi disistima.
Vecchio 14-09-2014, 12:42   #2
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Ho letto che l'eccesso di amore o di cura dalla madre porta il bambino a non prendere consapevolezza ( o a trascurarli ) dei propri bisogni , sentimenti ( se stesso ) perche ce semre una fonte esterna che decide sempre tutto.
Il mancato amore invece insegna al bambino a dubitare di se stesso .
Il risultato e quasi simili.

Poi da piccoli non conosciamo il mondo quindi il rischio di credere a cose assurde o di interpretare male gli adulti e molto elevato.

Ultima modifica di cancellato13248; 14-09-2014 a 12:45.
Vecchio 14-09-2014, 12:46   #3
Esperto
L'avatar di Drifter
 

Quote:
Originariamente inviata da alien boy Visualizza il messaggio
Si sente parlare spesso, anche su questo forum, delle conseguenze del mancato o inadeguato affetto / amore ricevuto durante l'infanzia dai propri genitori o dalla famiglia in generale. In realtà ci sarebbe anche il caso del troppo amore avuto e di eccessive attenzioni sul bambino che potrebbe portare a problematiche nella vita della persona. Anche se spesso si dice che in quel caso non era vero amore ma un bisogno di possesso o di voler vedere realizzato il proprio figlio secondo le proprie egoistiche aspettative o di un bisogno del genitore di sentirsi indispensabile per il bambino stesso avendo in genere nella vita una scarsa autostima (questo è diffuso più che altro tra le madri). Ma in ogni caso l'amore puro è sempre difficile da definire. Dunque sarebbe interessante vedere come un eccesso (anche se il temine può sembrare strano) di amore o pseudo-amore (che pur non essendo pseudo porta a un forte legame affettivo) in età infantile possa incidere sul carattere e i sentimenti del soggetto.
Aggiungendo, inoltre, un altro aspetto da non trascurare, ovvero: se uno dei genitori ha un'attenzione e un legame molto forte nei confronti del bambino, e l'altro mostra più distacco e in alcuni casi disistima.
La parte che ho messo in grassetto è esattamente quello che hanno fatto i miei con me (ma li "riconosco" anche in tutto il resto del post)
I miei ancora prima che nascessi avevano praticamente già "programmato" tutta la mia vita in tutto e per tutto; mio padre non voleva un figlio, ma una fotocopia di sé stesso, mia madre ha sempre visto in mio padre una specie di divinità, quindi anche lei voleva la stessa cosa.
Mia madre ha sempre avuto una forte dipendenza affettiva nei miei confronti (tuttora che sono adulto è così); mio padre non ha nemmeno mai saputo di avere una famiglia, per lui esiste soltanto il lavoro e mi ha sempre considerato un fallito in tutto, probabilmente per il fatto che poi ho fatto di testa mia e non mi sono fatto "indottrinare" da loro, ma anche mia madre mi ha sempre considerato un incapace, e probabilmente lo pensano ancora.
E si meravigliano pure del fatto che io non vada d'accordo con loro.
Vecchio 14-09-2014, 12:47   #4
Intermedio
L'avatar di Alley
 

Io personalmente nell'infanzia ero molto legato a mia madre, e lo sono tutt'ora.

Lei mi ha aiutato in tutto e per tutto quando ero bambino e soffrivo di alcuni problemi personali abbastanza gravi, quindi direi che nella mia ''formazione affettiva'' il legame tra me e mia madre era fortissimo, ma non c'è mai stata iperprotettività o altro che mi ha minato l'intraprendere futuri rapporti interpersonali con terzi, poiché è stato sempre dipeso da me.

Mio padre, d'altra parte, se ne fregava di noi figli e io non ho mai ricevuto affetto da parte sua.
Vecchio 14-09-2014, 13:42   #5
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La mia infanzia è stata molto bella, infatti ne sento spesso la nostalgia. Nessuno ci crede quando lo dico ma da piccola ero una bambina super socievole, spesso quella che trascinava gli altri bambini in "avventure" e li istigava a combinare "casini", tanto che i genitori dei miei amichetti mi odiavano, quando stavo seduta e in silenzio la gente diceva "ma che ha stefania90? Per stare così buona deve stare davvero male." Per cui ho un ricordo piacevole della mia infanzia, il periodo forse più felice della mia vita. Non so perchè sono diventata così...
Vecchio 14-09-2014, 14:35   #6
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Ultima modifica di cancellato15252; 05-02-2015 a 01:36.
Vecchio 14-09-2014, 15:23   #7
Esperto
L'avatar di An.dream
 

Padre affettuoso, ma io sono sempre stato molto schivo.
Madre schiva, mi vuole bene ma non riesce a dimostrarlo.
Entrambe persone di gran cuore, molto disponibili, troppo disponibili, infatti spesso la gente se ne approfitta.
Spesso mia madre si occupava di questioni e faccende fuori dal nucleo familiare, correndo a destra e manca per aiutare qualche parente, e io vedevo tutto ciò come un abbandono o un tradimento perché avrei voluto che restasse sempre accanto me. Col tempo comunque ho compreso che è il suo modo di essere e che era anche un po' egoista da parte mia volerla tutta per me, ma da piccolo ovviamente non capivo.
In ogni caso ho avuto un'infanzia felice, ero solo un po' timido (cit. )
Vecchio 14-09-2014, 16:40   #8
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Penso di avere avuto un'infanzia normale, ma la spensieratezza mi è sempre mancata a prescindere da quello che possono aver fatto o non fatto i miei.
Non so a chi spetti attribuire meriti o colpe di un genitore nei confronti di un figlio. In questo senso ho sempre cercato di addossarmi le responsabilità di quel che sono, soprattutto in età adulta. Siamo tutti figli di qualcuno che a sua volta è stato figlio di qualcun altro.
Di sicuro la mia famiglia, tutta, ha contribuito a formarmi per quel che sono, nel bene e nel male. Una buona parte ce l'ho messa io. E un pezzettino di me è anche il risultato di quello che mi è stato dato da tutta la feccia di esseri umani che ho incontrato nel corso degli anni.
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