solo85

Ieri ho aperto un blog...E' riservato, nelle impostazioni ho messo che non compaia nei motori di ricerca...
Parlare a me stesso mi fa star bene.
Ci sto scrivendo un sacco di cose, e mi fa sentire piu leggero.

Vi consiglio di farlo anche voi...Che sia sotto forma cartacea o elettronica nn importa...Ma scrivere le proprie emozioni e', almeno per me, liberatorio.

vetro

E' il diario personale del 2000.

solo85

infatti il mio blog e' pressoche' come un diario segreto...quelli che nn deve leggere nessuno e che hanno il lucchettino...

Solo che con carta e penna mi sento a disagio, mi trovo meglio con una tastiera e un monitor.

E poi dentro questa casa non riesco ad avere un minimo di privacy, non riesco a nascondere niente...Non ho un cassetto da cui i miei ne stanno alla larga.
L'unico posto dove ho un po di privacy sono i miei computer

Mau

tenere un diario fa molto bene...io ho cominciato all'incirca in quinta superiore, e da allora non ho mai smesso...certo, a volte capita che scriva tutti i giorni lunghe pagine, a volte per un mese nn scrivo nulla, ma lui c0'è sempre...ho notato che scrivo soprattutto nei momenti brutti, quando sto male, sono giuù, quando piango per qualcosa o anche x niente. Lui c'è sempre quando ho bisogno, pronto ad accogliere le mie confessioni, i miei pensieri ecc..Penso che sia davvero un ottimo strumento di sfogo, che dopo ti faccia stare meglio. A volte ho scritto cose che magari non riuscivo a definire, mentre buttarle su carta me le ha fatte comprendere. Penso che ci sia una differenza tra diario classico e elettronico: nel caso della carta e penna, il rapporto è più intimo, più personale. Ho anche cominciato, da qualche mese, a scrivere poesie. Certo se uno va a leggere il mio diario e questo quadernino di poesie, mi prenderebbe x uno sull'orlo del suicidio, semplicemnte perchè scrivo solo di ciò che mi fa stare male.

sfigato

anche io ho un diario segreto elettronico, ma non su internet, con microsoft excell. E' protetto da password così sono sicuro che mio fratello non lo leggerà mai. Io al contrario di mau scrivo di più quando sono più felice, quando avviene qualche episodio positivo. ad ogni giornata do un voto da 1 a 100 e poi mi faccio i grafici per vedere qualè stato il giorno migliore. poi faccio la media mensile, per vedere qual è stato il mese migliore, ed infine la media annuale. ho iniziato nel 2003.
Anche io penso che scrivere faccia bene, anche se passare ogni singolo giorno al setaccio, analizzando le minime cose che sono successe non è positivo.
Spero che un giorno possa scrivere su quel diario di aver trascorso una serata con una ragazza, che mi sono divertito..fino ad ora quel diario contiene solo discorsi tristi e pessimistici.

paccello

Io dico qualcosa di me sul mio Windows Live Space. Ho scritto dei messaggi in passato tristi ma allusivi e sono stato "sgamato", d'altronde se gli amici li possono leggere...

solo85

il mio blog l'ho protetto con una password

Mau

lo space nn ti da la possibilità di essere davvero te stesso, proprio per la paura di quello che le persone possono pensare di te. Un diario segreto è invece un effettivo sfogo, perchè sai che, ameno di una tua libera scelta, nessuno potrà leggere quei discorsi

Maya

..

KOBE

è vero scrivere aiuta, molto. Io lo faccio da un mesetto e sto leggermente meglio. ci sono giorni che scrivo come un disperato per pagine e pagine, ed altri che non scrivo niente. non uso diari segreti o blog protette, ma scrivo su un semplice quaderno, che non cerco neanche di nascondere, forse voglio che qualcuno lo trovi.

Milo

Lo sapevate che con il minimessenger ci si possono automandare i messaggi?

Jeanne

Caspita, mi auto-invito subito!

hurinthalion

W LE libertà :roll:
A me scrivere è servito molto e poi anche questa cosa che mi faceva fare la mia psicologa: passare una mezz'ora al giorno in cui cercavo di stare il peggio possibile e sentire tutti i sintomi dell'ansia, pensare le peggio cose...
E' stata la mia mezz'ora di paura ed è servita anche 8O
Penso mi aiutasse a canalizzare le mie emozioni,a cercare di controllarle, e anche a farmi capire quanto mi stessi quotidianamente autoinducendo un malessere insostenibile e come il tutto avesse davvero poco senso... :roll: :wink: [/b]

calivero

io ne ho uno da un'annetto, lo leggono solo determinate persone che stan facendo la stessa cosa che sto facendo io
l'ho aperto x gioco, per conservare alcune date importanti, alcuni successi
non centra nulla con questo mondo e per quanto io parli di me, a me, o meglio di quello che faccio, qualcuno ogni tanto interviene, e la cosa un po' mi fa piacere
cmq si, a volte aiuta scrivere ciò che si pensa, soprattutto quando ti sembra di scriverlo a te stesso e pochi altri

solo85

io nn credo troverei mai il coraggio di farlo leggere a qualcuno, anche se in effetti se si trattasse di persone fidate sarebbe una cosa utile....

caliserio

bè tieni presente che spesso un punto di vista esterno ti può illuminare non poco su alcune cose che percepisci dal tuo interno
a volte capita che non centra niente quello che tu vedi con quello che gli altri vedono... e forse quello che mostri, se vuoi vivere nel mondo, è quello che in realtà conta di più, quello che dai, come appari
l'ideale sarebbe allineare le 2 vedute, ma non è sempre possibile

solo85

verissimo...
pero' come ho detto sto scrivendo delle cose estremamente intime e riservate...
molte sono semplicemente delle seghe mentali, ne sono perfettamente cosciente, pero' metterle per iscritto mi fa sentire meglio....

e' proprio per questo che credo che nn faro' mai leggere a nessuno il mio blog

Gravis

Credo che una cosa positiva del mettersi per iscritto sia la possibilità di guardare a se stessi con ordine e avere la situazione sotto controllo. Cioè, è difficile conoscere se stessi (almeno per me è così): il fatto di raccontarmi a me stesso in uno scritto, mi consente di leggermi, di avere una panoramica sulla mia situazione, che altrimenti mi sfuggirebbe di mano, perché molto complessa. Credo sia lo stesso motivo per cui quando si studia una materia ampia e articolata occorre schematizzarla. Insomma, un modo per non perdere il filo del discorso...