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24-06-2008, 18:46
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#21
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 586
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Originariamente inviata da bardamu
All'italiano medio interessano le veline, i culi, le tette, interessa che non gli si rompano le scatole e che non gli si mettano le mani nel portafogli.
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A me piace il BELLO perchè ho una vita SOLA: quindi viva le VELINE, i BEI CULI, le TETTE, la cultura quel che basta per godermi e capire il BELLO, l'ARTE, la NATURA, il BEL PAESE, il mio TEMPO LIBERO, la BUONA CUCINA.
E chissenefotte della politica, tanto con il mio voto non cambio un cazzo, la mia vita non cambia, quindi è tempo perso quello dedicato alla politica. E la vita è una. Il mio impegno verso il prossimo preferisco che sia il tempo che passo tra i fobici sociali, non quello che passo ad interessarmi di politica.
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24-06-2008, 20:29
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#22
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Esperto
Qui dal: Sep 2006
Messaggi: 5,489
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Originariamente inviata da bardamu
All'italiano medio la cultura non interessa, a livello europeo siamo sempre fra gli ultimi posti come numero di libri letti in un anno.
All'italiano medio interessano le veline, i culi, le tette, interessa che non gli si rompano le scatole e che non gli si mettano le mani nel portafogli.
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Caspita, la storia della mia vita 8)
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24-06-2008, 23:00
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#23
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 6,848
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Il post iniziale potrei averlo scritto io. Inizio a sentirmi a disagio in questo paese di mammaluk, pronti a farsi prendere per il sedere dalla stessa persona ogni tot anni ed attenti solo al proprio portafoglio. Non mi ci riconosco, mi sento diverso. Per carità: non sono l'unico, ma siamo sempre minoranza.
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25-06-2008, 00:31
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#24
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: nella vera capitale d'Italia
Messaggi: 10,358
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Originariamente inviata da bardamu
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Originariamente inviata da calipelo
scusate, ma voi entrate nelle case della gente x sapere che sono meno acculturati di voi?
o magari giudicate la gente solo perchè guarda il grande fratello?
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La gente la giudichi (culturalmente) quando sa a memoria tutti i nomi di tutti i partecipanti di ogni edizione del grande fratello e non sa chi è il presidente della repubblica. E se fai un giro in strada ti accorgi che di gente così è pieno. Ricordo gli agghiaccianti servizi delle iene, con deputati e senatori che sbagliavano (di secoli, non di qualche anno) la data della rivoluzione francese o della scoperta dell'America.
All'italiano medio la cultura non interessa, a livello europeo siamo sempre fra gli ultimi posti come numero di libri letti in un anno.
All'italiano medio interessano le veline, i culi, le tette, interessa che non gli si rompano le scatole e che non gli si mettano le mani nel portafogli.
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scusa ma poi, la cultura quale sarebbe?
la letteratura?
e noto che non hai nominato il calcio, forse perchè anche qui il calcio che dovrebbe essere culturalmente paragonato al gf è guardato dai fobici?
credo che non abbiate il diritto di giudicare come la gente passa il tempo libero, se legge, se guarda un dvd o se guarda il gf... soprattutto quando questa gente poi anche senza cultura, nella vita se la cava molto meglio di voi, nun trovate?
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25-06-2008, 00:56
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#25
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,122
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Parlando in termini generali, in Italia si assiste ormai da anni ad un declino economico senza apparenti possibilità di ripresa. Parallelamente si sta verificando anche un declino culturale. Le due cose sono in relazione? Quale fra le due è la causa e quale la conseguenza? Sarebbe facile dire che il declino economico sia alla base di quello culturale ma secondo me esiste un rapporto dialettico tra i due, ovvero si influenzano reciprocamente. Ad esempio in Italia l'economia non tira, l'impresa non è competitiva perché non investe sull'innovazione e innovazione significa cultura. Quando si da' meno peso alla cultura si resta fermi quindi. E nella storia, così come nella vita di tutti i giorni, sono state le menti grandi e acculturate a spianare la strada.
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25-06-2008, 01:01
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#26
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Esperto
Qui dal: Jun 2008
Messaggi: 993
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ma va là con sta cultura che salva il mondo
basta una buona economia e meno corruzione
e non centra una cippa la cultura
sono giochi di potere e di azioni poco morali
basterebbe una sola persona con le buone idee ed il potere x metterle in pratica e tutti gli altri potrebbero sguazzare nell'oro con la terza media
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25-06-2008, 01:04
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#27
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,122
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La cultura ci rende liberi e più svegli.
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25-06-2008, 01:10
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#28
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Esperto
Qui dal: Jun 2008
Messaggi: 993
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
La cultura ci rende liberi e più svegli.
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secondo me siete voi che non avete abbastanza cultura da riconoscere le altre culture moderne che nascono ogni giorno
ma parlami della tua cultura, in cosa consiste, a cosa ti è servita fino ad ora, cosa hai capito della vita?
siete troppo classici e categorici
credete che se uno segue una cosa non conosce altre cose
e cmq peccate di superbia
oltre al fatto che potete essere considerati gnurant da un elettricista, xchè non sapete nulla sulla sua materia
la cultura ti da l'illusione di capire la vita
ma la vita per esser compresa va prima vissuta
ed un very fobic in questo punto pecca
ohmmmmm
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25-06-2008, 01:49
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#29
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,122
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Qui non si parla di cultura a compartimenti stagni: lo scibile umano è troppo vasto per poter essere racchiuso in una sola mente. Ognuno si specializza nella sua branchia, nel suo settore. Il problema è un altro, ovvero la superficialità nell'affrontare ogni argomento tipica dell'homo italicus, la presunzione che informarsi e approfondire le cose sia inutile, la cieca fiducia riposta nel sentito dire dell'informazione televisiva.
Oggi nessuno sembra più vergognarsi di non sapere, anzi l'ignoranza è diventata un vanto da esibire ai quattro venti. Conosco gente plurilaureata che si vanta di non aver mai letto un libro di sua spontanea iniziativa e questo dice tutto.
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25-06-2008, 13:46
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#30
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 1,051
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Quote:
Originariamente inviata da calinero
credo che non abbiate il diritto di giudicare come la gente passa il tempo libero, se legge, se guarda un dvd o se guarda il gf... soprattutto quando questa gente poi anche senza cultura, nella vita se la cava molto meglio di voi, nun trovate?
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Sì che ce l'ho questo diritto,chi me lo impedisce?Nel momento in cui io biasimo le persone che guardano il gf,le persone che si vantano di non aver mai letto un libro in vita loro,le persone che credono a tutto ciò che la tv racconta,io le giudico negativamente perchè le faccio rientrare nella categoria di esseri umani non pensanti,e facendo questo faccio una generalizzazione che,come tutte le generalizzazioni,è fuorviante e faziosa,ma che-in questo caso-è anche necessaria:certo,può anche essere che certe persone dedite alle attività di cui sopra siano le stesse che leggono Pirandello,o che si dedicano al sociale,o che sono comunque 1000 volte migliori di me per umanità,altruismo,generosità,però io non posso ogni volta fare le dovute distinzioni,tocca generalizzare o non se ne esce più.
Esattamente come ci sono persone che vivono meglio di me pur essendo ignoranti e zotici:se si intende il "vivere meglio" in termini economici il discorso che stiamo facendo non c'entra un tubo,nel senso che se si dovesse dare un valore alla cultura solo in quanto può farci guadagnare vuol dire che non si è capito una mazza e che siamo fuori strada;se si parla appunto in termini di qualità umane...beh,come ho detto sopra:la cultura non è una bacchetta magica che se ce l'hai allora vai alla grande in tutto e se non ce l'hai non hai speranze in nessun senso,questo mi pare ovvio.
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25-06-2008, 15:08
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#31
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: In the clouds...
Messaggi: 1,185
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Penso anch'io, come Muttley, che la cultura renda più liberi, perchè in grado di offrire quegli strumenti che ci permettono di pensare autonomamente, senza affidarci acriticamente alla parole altrui o ai luoghi comuni. Ovviamente non bisogna confondere la cultura col nozionismo, Calimero. Ovvio che conoscere la data di nascita e morte di Dante non importa a nessuno: è semmai necessario capire che tipo di cultura, mentalità e situazione storica ha generato un'opera enciclopedica e tanto complessa come la Divina Commedia, interrogandoci sull'utilità che può avere nel presente un'opera scritta ormai secoli fa.
Si dà sempre meno importanza alla cultura e questo lo si vede anche da come è ridotta la scuola (siamo agli ultimi posti in Europa), da come ragionano i ragazzi già in giovanissima età: c'è tra di loro l'esaltazione della furbizia e della nullafacienza e viene bollato come secchione chi - giustamente - si sforza e suda sui libri per ottenere dei risultati validi. Si punta alla mediocrità anzichè all'eccellenza, perchè l'importante è tirare a campare faticando il meno possibile.
In fondo abbiamo anche dei modelli in politica, per cui conta di più la faciloneria e il "buttarla in caciara" con le battute e la finta simpatia (che non è altro che ruffianeria) che la reale sostanza.
In realtà c'è una parte di me che è tentata ad emigrare fuori i confini di un paese che avverto sempre più angusto e ottuso, dove la cultura di massa la fa da padrone.
Ormai in televisione è sempre più rara l'occasione di poter vedere qualche buon film in prima serata, perchè le programmazioni delle diverse reti pullulano ormai di reality (volgari) e fiction di bassa lega (qualunquiste, buoniste ecc). Puoi sperare di beccare un film d'autore solo alle 2 di notte e questo significa che è il pubblico stesso a favorire un certo tipo di programma, anche se a volte mi sorge il dubbio se sia nato prima l'uovo o la gallina; mi chiedo se programmi tanto squallidi nascano da una richiesta implicita degli italiani o se sia invece il potere ad utilizzare la tv come mezzo di controllo sociale, rimbambendo i suoi utenti con programmi sciocchi con lo scopo di formare generazioni di cittadini acritici, incapaci di analizzare i reali problemi del paese e paghi solo di soddisfare i bisogni più materiali ....
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25-06-2008, 15:48
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#32
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Intermedio
Qui dal: May 2008
Messaggi: 242
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giusto clizia, il nozionismo è quello che insegnano a scuola, purtroppo, e forse è proprio per questo che i gggiovani d'oggi (ma anche quelli di ieri!) rifiutano un metodo di apprendimento così lontano dalla realtà in cui si vive e si rivolgono alle facili soluzioni furbette che portano alla mediocrità.
la cultura è curiosità, è voler sapere cosa c'è oltre al culo e le tette delle veline di striscia, è emozionarsi nel leggere, guardare, osservare, è sapere chi comanda e perchè lo fa, è in poche parole passione.
la cultura rende l'uomo libero, non ricco.
e non c'entra nulla con la fobia sociale: non facciamo diventare i nostri problemi una scusa per essere pigri e "ignoranti".
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25-06-2008, 15:52
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#33
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Principiante
Qui dal: Jan 2008
Ubicazione: Warp
Messaggi: 53
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25-06-2008, 16:51
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#34
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: In the clouds...
Messaggi: 1,185
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Quote:
Originariamente inviata da fuxxia82
giusto clizia, il nozionismo è quello che insegnano a scuola, purtroppo, e forse è proprio per questo che i gggiovani d'oggi (ma anche quelli di ieri!) rifiutano un metodo di apprendimento così lontano dalla realtà in cui si vive e si rivolgono alle facili soluzioni furbette che portano alla mediocrità..
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Sono d'accordo, anche se è normale, a scuola, che il primo stadio dell'apprendimento passi anche attraverso la nozione e la conoscenza concreta delle cose. Senza i fatti, i dati in sè per sè, non esisterebbero nemmeno le idee, che possono esercitarsi proprio sulla base di un appiglio reale e concreto.
Per me i ragazzi di oggi rifiutano tutto ciò che è fatica, ed è arduo per loro non solo apprendere le nozioni, ma anche esercitare lo spirito critico, perchè costa impegno e coinvolgimento pensare e mettere in moto il cervello.
A volte sono proprio loro che fanno appello al nozionismo perchè li rassicura.....
Il segreto è rendere attuali le cose, far capire che tutto ciò che ha a che fare con gli uomini - anche se si parla di uomini di secoli fa - ci riguarda sempre e comunque, perchè - come diceva Terenzio - nulla di ciò che è umano ci è estraneo...
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25-06-2008, 17:17
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#35
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Esperto
Qui dal: Jul 2007
Messaggi: 1,411
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Quote:
Originariamente inviata da calinero
scusa ma poi, la cultura quale sarebbe?
la letteratura?
e noto che non hai nominato il calcio, forse perchè anche qui il calcio che dovrebbe essere culturalmente paragonato al gf è guardato dai fobici?
credo che non abbiate il diritto di giudicare come la gente passa il tempo libero, se legge, se guarda un dvd o se guarda il gf... soprattutto quando questa gente poi anche senza cultura, nella vita se la cava molto meglio di voi, nun trovate?
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Calcio, gf et similia sono INTRATTENIMENTO, non cultura. L'intrattenimento va benissimo, ci mancherebbe, le partite dell'Italia me le sono viste pure io.
Ci sarebbe poi un discorso da fare su intrattenimento intelligente e intrattenimento stupido, ma ad un certo livello diventa una scelta personale, se coltivare sé stessi, mettere in discussione le proprie idee e acquisire una consapevolezza maggiore, oppure lasciarsi andare alla passività mentale. L'ignoranza in sé non è mai una colpa, il non desiderare di uscire da tale condizione invece si.
Il grado di civiltà di una società non si misura dal successo individuale acquisito da alcuni, in termini di denaro, potere o beni materiali. La cultura non è un mezzo per superare il prossimo, ma un qualcosa che permette di innalzare noi stessi, chi ci sta intorno e chi verrà dopo di noi, verso un'evoluzione delle idee sempre meno codificata e sempre più tesa in avanti. Lo scopo della cultura è mettere sempre in discussione l'umanità stessa, per permetterle di imparare dai propri errori.
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25-06-2008, 17:31
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#36
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 1,051
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Quote:
Originariamente inviata da fuxxia82
giusto clizia, il nozionismo è quello che insegnano a scuola, purtroppo, e forse è proprio per questo che i gggiovani d'oggi (ma anche quelli di ieri!) rifiutano un metodo di apprendimento così lontano dalla realtà in cui si vive e si rivolgono alle facili soluzioni furbette che portano alla mediocrità.
la cultura è curiosità, è voler sapere cosa c'è oltre al culo e le tette delle veline di striscia, è emozionarsi nel leggere, guardare, osservare, è sapere chi comanda e perchè lo fa, è in poche parole passione.
la cultura rende l'uomo libero, non ricco.
e non c'entra nulla con la fobia sociale: non facciamo diventare i nostri problemi una scusa per essere pigri e "ignoranti".
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Quoto,quoto e quoto
Non mi stupisce che gli studenti siano così poco interessati agli insegnamenti scolastici...al liceo dove andavo io sono stata fortunata,nel senso che gli insegnanti erano perlopiù capaci e appassionati al loro lavoro:però anche i miei professori preferiti hanno sempre avuto questo atteggiamento di disprezzo e chiusura verso "il mondo e i giovani d'oggi"(i loro alunni,insomma),non si sono mai sforzati di interagire con noi,ci hanno sempre dato l'idea che la Vera Cultura fosse una santuario sigillato con cura nel quale solo pochi eletti avessero accesso al prezzo di sacrifici e fatica.
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25-06-2008, 17:39
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#37
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
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..
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25-06-2008, 20:31
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#38
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: In the clouds...
Messaggi: 1,185
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Originariamente inviata da Chioccioccolata
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Originariamente inviata da fuxxia82
giusto clizia, il nozionismo è quello che insegnano a scuola, purtroppo, e forse è proprio per questo che i gggiovani d'oggi (ma anche quelli di ieri!) rifiutano un metodo di apprendimento così lontano dalla realtà in cui si vive e si rivolgono alle facili soluzioni furbette che portano alla mediocrità.
la cultura è curiosità, è voler sapere cosa c'è oltre al culo e le tette delle veline di striscia, è emozionarsi nel leggere, guardare, osservare, è sapere chi comanda e perchè lo fa, è in poche parole passione.
la cultura rende l'uomo libero, non ricco.
e non c'entra nulla con la fobia sociale: non facciamo diventare i nostri problemi una scusa per essere pigri e "ignoranti".
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Quoto,quoto e quoto
Non mi stupisce che gli studenti siano così poco interessati agli insegnamenti scolastici...al liceo dove andavo io sono stata fortunata,nel senso che gli insegnanti erano perlopiù capaci e appassionati al loro lavoro:però anche i miei professori preferiti hanno sempre avuto questo atteggiamento di disprezzo e chiusura verso "il mondo e i giovani d'oggi"(i loro alunni,insomma),non si sono mai sforzati di interagire con noi,ci hanno sempre dato l'idea che la Vera Cultura fosse una santuario sigillato con cura nel quale solo pochi eletti avessero accesso al prezzo di sacrifici e fatica.
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Sinceramente non si può imputare solo alla scuola o ai prof. la causa di un generale disinteresse verso la cultura da parte dei giovani....
Se la società che ci ciroconda bombarda continuamente il singolo di sciocchezze, se i ragazzi sono abituati ad essere sempre distratti dalla cultura di massa e metabolizzano degli stimoli che li porta a maturare un tipo di pensiero frammentario ed analogico, è normale che si sentano lontani da un tipo di apprendimento, basato invece sul pensiero logico-lineare, sulla concentrazione, sulla fatica del ragionamento....non si può dare ora la colpa solo ai prof. o alla scuola, che vive di riflesso tutti i contraccolpi di una società che cambia troppo velocemente, incapace di darsi una direzione chiara!
Sinceramente io i ragazzi non li vedo solo come delle povere vittime degli insegnanti che non sanno appassionarli alla vera cultura; ho avuto quest'anno la mia prima esperienza di contatto coi giovani nelle scuole, e vi assicuro che è moooooolto difficile appassionarli, anche se tu la passione per le tue materie ce l'hai. Sono scazzati, annoiati e non sono affatto curiosi verso un tipo di cultura che usa codici espressivi e linguistici molto differenti rispetto a quelli a cui loro sono abituati.
Bisognerebbe avvicinarsi alla cultura dei giovani, ma dipende in che modo. Non sono d'accordo che ci si debba svendere per assecondare le sirene della cultura di massa. Ho dato ai miei ragazzi di II^ media una lista di libri da leggere, evitando con cura di infilarci Harry Potter o 3 metri sopra il cielo. Perchè se i ragazzi continuassero solo a leggere questo tipo di cose, non imparerebbero mai ad allargare la loro prospettiva, e resterebbero perennemente chiusi in un codice comunicativo povero ed autoreferenziale. Il compito della scuola è allargare i loro orizzonti e non confermare le loro certezze o i loro miti.
Non sono d'accordo con quei prof. che si piegano alla cultura giovanilistica pur di accontentarli e non indispettirli: non farei MAI vedere Troy ad un bambino delle medie solo per rendergli più digeribile l'Iliade. Però lo farei vedere ad una classe di un liceo - dotata di spirito più critico e di strumenti di un certo tipo - per operare un confronto tra l'opera classica e la sua rivisitazione moderna, destrutturando però il film e analizzandone il messaggio e le caratteristiche con spirito critico. Farlo vedere ad un ragazzino troppo immaturo sarebbe invece pericoloso, perchè tenderebbe ad appiattire acriticamente il poema sul film....
Insomma, è difficile trasmettere la cultura alle nuove generazioni, e se la scuola va incontro a tanti fallimenti è la società intera che si dovrebbe porre in discussione, cercando di capire il perchè di un generale declino culturale, senza cercare facili capri espiatori....
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25-06-2008, 20:41
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#39
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: Roma
Messaggi: 533
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Originariamente inviata da animaSola
Peccato che chi questa cultura la possiede,molto spesso la usi solo per discriminare il prossimo....o per sentirsi superiore ad esso...Non per nulla intelligenza e cultura non vanno sempre a braccetto.
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concetto estremamente semplice...eppure un sacco di gente quando cerco di spiegarglielo non lo vuole capire :roll:
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25-06-2008, 22:19
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#40
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Esperto
Qui dal: Jul 2007
Messaggi: 1,411
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Originariamente inviata da animaSola
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Originariamente inviata da bardamu
Lo scopo della cultura è mettere sempre in discussione l'umanità stessa, per permetterle di imparare dai propri errori.
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Peccato che chi questa cultura la possiede,molto spesso la usi solo per discriminare il prossimo....o per sentirsi superiore ad esso...Non per nulla intelligenza e cultura non vanno sempre a braccetto.
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Questo è un discorso generalista e qualunquista. Cosa vogliamo fare, buttare via millenni di tradizione e pensiero, gli sforzi immani che artisti e pensatori di ogni secolo hanno fatto per tentare di dare un senso alle cose che viviamo, o semplicemente per arricchire le nostre esistenze? L'ultima volta che è successa una cosa del genere non è stato un bel periodo...l'hanno chiamato MEDIOEVO. Bruciavano la gente per ignoranza.
Molti non se ne rendono conto, ma la cultura umanistica è indispensabile tanto quanto la scienza. Ad un livello superiore, per costruire un'autostrada o una lampadina, un filosofo è necessario tanto quanto un ingegnere, che ci crediate o no.
Per quel che riguarda la presunta discriminazione che la cultura porterebbe nei confronti di chi non ce l'ha, dovrebbe essere un buon motivo per inseguirla. Dalla notte dei tempi il padrone che conosce 1000 parole ha sempre comandato sul contadino che ne conosce 100. Leggiti Mistero Buffo, il giullare che con la satira (altissima forma d'espressione) irride il potente e lo dissacra. LA CULTURA E' LIBERTA'. Libertà per l'uomo di pensare i propri pensieri. Chi considera la cultura come una forma di superbia si sbaglia di grosso. Il desiderio di imparare sempre è la più grande forma di umiltà che esista. E' chi non vuole imparare nulla, chi crede di sapere già tutto e di non aver bisogno di nuove idee che è superbo e si crede al di sopra degli altri. Chi coltiva il desiderio di apprendere considera sempre e comunque sé stesso come un umile scolaro.
Intelligenza e cultura non vanno sempre a braccetto, ma l'intelligenza, senza cultura, è come un uccello con le ali troppo piccole per poter volare.
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