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11-04-2006, 23:42
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#1
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Intermedio
Qui dal: Mar 2006
Messaggi: 158
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12-04-2006, 00:24
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#2
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Banned
Qui dal: Nov 2000
Messaggi: 2,258
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per vivere si possono percorrere due strade..ognuna necessita di una forza specifica..
o hai una grande forza per cambiare le cose , ti metti in gioco , potresti migliorare la tua situazione ma anche peggiorarla..
oppure una grande forza per accettare le cose cosi come sono , non arrivarai alla vetta ma correrai meno rischi...
quale sia la strada migliore non è dato sapere , dipende dalla personalita e dalla storia di ognuno...
alla fine pero qualsiasi strada si prenda , si dovra abbandonare tutto ..e sapendo cio , cosa è veramente importante ???
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12-04-2006, 11:47
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#3
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Esperto
Qui dal: Feb 2006
Messaggi: 1,683
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quant'è vero...l'unica cosa ke mi fa stare meglio è il rinunciare a ciò ke era x me motivo di agitazione...rinunciare ad uscire con gli amici, rinunciare a frequentare università o corsi....rinunciare a un lavoro insignificante (ma pur sempre un lavoro)....rinunciare a tutto ciò ke rappresenta una difficoltà.....e alla fine cosa rimane? una vita ke non è + tale...e se qualke volta è capitato ke ho stretto i denti e sono andato avanti, dopo è cmq arrivato il momento in cui ho rinunciato....e finkè hai qualkuno alle spalle ke provvede a te, si continua a vivere....ma quando questo qualkuno non ci sarà +, cosa succederà? finalmente capirò ke è arrivato il momento di affrontare la vita, oppure rinuncerò anke a vivere?
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13-04-2006, 19:30
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#4
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Messaggi: 1,072
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io invece se rinuncio a una cosa mi fà entrare nel rimorso di non averla fatta mi sento una vigliacca infatti cerco sempre di superare tutti gli ostacoli.. credimi la vita ci rincorre prima o poi dovrai prenderti le tue responsabilita si è costretti ma si è sempre in tempo per cambiare gradatamente passo per passo si può iniziare a vivere in modo che il cambiamento di vita avvenga nel tempo senza paure per il futuro..
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14-04-2006, 00:48
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#5
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Principiante
Qui dal: Mar 2006
Messaggi: 33
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Quote:
Originariamente inviata da ignotus-
Noi, come tutti, desideriamo. Io desidero. Desideri quasi sempre trattenuti, inespressi, per il timore di rivelarsi. Desideri il più delle volte non realizzati, per quanto modesti... e questo fallimento è umiliante, demotivante. Tuttavia, per paradosso, si desidera e si teme contemporaneamente; e quanto liberatoria appare la rinuncia, che rappresenta la fine di uno stato di tensione, di una situazione di disagio, perchè non ci si deve più sforzare e mettere in gioco e rischiare per ottenere ciò che si desidera, a cui si è ormai rinunciato. La tranquillità, illusoria, di una situazione stabile... ci si abitua a tutto ed anche a ciò che è brutto e detestabile; si giace in una situazione inappagante solo perchè in qualche modo appare, sul momento, più rassicurante. Poi, in certi momenti di lucidità, riflettendo con calma ci si rende conto di ciò che si perde, che si è perso. Si rimanda a domani ciò che non si è in grado di fare oggi, ma chi ci assicura che in futuro sarà diverso? Il mondo intorno a noi cambia: cambia il nostro mondo. I nonni muoiono, i genitori invecchiano, gli amici vanno e vengono; legati come siamo ad una visione ancora infantile dell'esistenza, ci aggrappiamo ad essa e non sempre ci rendiamo conto che finirà, che crollerà il castello di rassicuranti certezze che ci siamo costruiti; un pezzo alla volta viene giù finchè non ne resterà nulla, se non nei ricordi. Rinunciando ai nostri desideri, a sostituire un pezzo alla volta i matttoni caduti di quel castello, cosa ci aspetta?
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Io ho capito proprio cio' che dice a tarda età. Ed ora sto facendo i salti mortali per avere un futuro più bello di cio' che il passato non mi ha dato e che mi sono tolto.
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24-05-2006, 15:12
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#6
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Esperto
Qui dal: May 2006
Ubicazione: Sud Lazio
Messaggi: 1,785
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Ragazzi però molte volte la colpa di come siamo è anche e soprattutto di chi ci sta vicino, ad esempio, parlo nel mio caso, genitori straprotettivi che alla maledetta età di 21 anni pretendono di esserti sempre affianco, non ti lasciano fare da solo ciò che per tutti è naturale e pretendono di pianificarti la vita lasciandoti una dose di autonomia che definire risicata è un complimento molto ma molto esagerato. Mio padre fa così e crede di farmi del bene. Ho deciso di lasciar perdere ogni discorso perchè tanto non sono riuscito a farglielo capire in nessun modo che ho bisogno di essere libero anche xnon sentirmi da meno verso gli altri, non capisce non capisce... ma in ogni caso la sofferenza è mia: sia se cerco di farglielo capire (e qua litigi a gogo) che se taccio. Purtroppo però al momento non ci sono antidoti e penso che troppo comodo è rompermi i maroni ora con la prospettiva che quando morirà se ne andrà a quel paese e lascerà un forse 50enne che ancora non saprà come sbrigarsela e avrà ancora una mentalità da bambino... A volte se ci penso vorrei scappare! E' drammatica come cosa...
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24-05-2006, 17:24
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#7
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Intermedio
Qui dal: May 2006
Messaggi: 121
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Mah, io penso che non sia giusto dare la colpa di come siamo agli altri: siamo sottoposti ad una serie di condizionamenti incredibili fin da quando nasciamo, ma curiosamente ognuno segue una strada tutta sua.
Dire che il tuo carattere è in un certo modo per colpa dei tuoi genitori mi sembra esagerato. Senz'altro il loro comportamento nei tuoi confronti ti può influenzare, ma questo vale anche per il resto del mondo che ci circonda. Comunque anche i miei sono molto protettivi, direi asfissianti, quindi posso capire il tuo disagio, ma da qui a dire che sono diventata così incredibilmente timida per colpa loro... :roll:
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24-05-2006, 17:41
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#8
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Esperto
Qui dal: May 2006
Ubicazione: Sud Lazio
Messaggi: 1,785
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Quote:
Originariamente inviata da Molihua
Mah, io penso che non sia giusto dare la colpa di come siamo agli altri: siamo sottoposti ad una serie di condizionamenti incredibili fin da quando nasciamo, ma curiosamente ognuno segue una strada tutta sua.
Dire che il tuo carattere è in un certo modo per colpa dei tuoi genitori mi sembra esagerato. Senz'altro il loro comportamento nei tuoi confronti ti può influenzare, ma questo vale anche per il resto del mondo che ci circonda. Comunque anche i miei sono molto protettivi, direi asfissianti, quindi posso capire il tuo disagio, ma da qui a dire che sono diventata così incredibilmente timida per colpa loro... :roll:
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Aspetta aspetta... non concludiamo affrettatamente... io non ti ho detto che la colpa è tutta la loro ma un pò di responsabilità ce l'hanno e come almeno nel caso che mi riguarda... Eppoi non è una colpa che dò agli altri in generale ma a persone che stando con me sempre, costringendomi a sopportare il loro bello e cattivo tempo, richiamandomi anche per sciocchezze, hanno contribuito a forgiare questo carattere che ho. Tutta la colpa no ma dire che non hanno responsabilità non ci stò proprio e se te lo dico è perchè mi baso sulla dura realtà di tutti i giorni e dei continui o comunque soventi litigi per delle cose stupidissime che purtroppo devo sorbirmi a volte come parte in causa...
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24-05-2006, 17:56
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#9
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Messaggi: 827
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La "colpa" del nostro carattere la si può dare a chiunque, se questo può farci stare meglio, purtroppo la responsabilità di cambiare le cose grava totalmente sulle nostre spalle...
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24-05-2006, 17:59
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#10
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Esperto
Qui dal: May 2006
Ubicazione: Sud Lazio
Messaggi: 1,785
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Quote:
Originariamente inviata da jackal
La "colpa" del nostro carattere la si può dare a chiunque, se questo può farci stare meglio, purtroppo la responsabilità di cambiare le cose grava totalmente sulle nostre spalle...
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jakal non vorrei essere passato per uno ke non si assume le sue responsabilità... però penso di non avere totalmente torto... quando cè qaualcuno che invece di aiutarti a cambiare fa di tutto per farti peggiorare...
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24-05-2006, 19:38
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#11
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Messaggi: 827
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Quote:
Originariamente inviata da mariobross
Quote:
Originariamente inviata da jackal
La "colpa" del nostro carattere la si può dare a chiunque, se questo può farci stare meglio, purtroppo la responsabilità di cambiare le cose grava totalmente sulle nostre spalle...
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jakal non vorrei essere passato per uno ke non si assume le sue responsabilità... però penso di non avere totalmente torto... quando cè qaualcuno che invece di aiutarti a cambiare fa di tutto per farti peggiorare...
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No, il mio ragionamento era generale, credo che la parte più importante sia la seconda, e purtroppo se c'è qualcuno che rema contro le cose non sono certamente facili.
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24-05-2006, 21:30
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#12
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Intermedio
Qui dal: Mar 2006
Messaggi: 158
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...
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25-05-2006, 18:26
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#13
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Esperto
Qui dal: May 2006
Ubicazione: Sud Lazio
Messaggi: 1,785
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Quote:
Originariamente inviata da ignotus-
Sul fatto che gli altri possano influenzarci, non c'è alcun dubbio; ciò vale a maggior ragione nell'età della crescita e particolarmente con riferimento ai genitori. Quando questo condizionamento, però, è fatto in buona fede, io non parlo di colpa, ma semplicemente dico "dipende da". Un'espressione che uso anche nei confronti di me stesso: se in una occasione non sono riuscito ad essere disinvolto come avrei voluto, non dico che "è colpa mia" ma che "è dipeso da me". Infatti, oggettivamente, determinati fatti negativi li causiamo noi, dipendono da noi appunto, ma non sono accaduti "per colpa nostra". La differenza secondo me è importante. Alla fine il risultato è lo stesso, è chiaro. Sentirsi anche colpevoli, però, per qualcosa che non abbiamo voluto noi e che va oltre le nostre capacità di controllo, non mi pare giusto. Il tutto, ovviamente, vale anche se riferito agli altri che in buona fede siano, o siano stati, la causa (o concausa) del problema.
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TI QUOTO AL 100%!!!!
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11-08-2006, 12:08
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#14
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Principiante
Qui dal: Aug 2006
Messaggi: 6
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Io penso che sia importante capire l'importanza della non-rinuncia per darci lo slancio necessario, ad esempio io mi proietto sulla gioia che il raggiungimento di quel risultato potrà darmi x trovare l'energia necessaria a superarlo.
Ciao :wink:
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11-08-2006, 14:23
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#15
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Principiante
Qui dal: Aug 2006
Messaggi: 32
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Già desiderare è un buon punto, quando non desideri nulla è peggio.
Dire che dovrebbe essere in un modo rispetto ad un altro per me è sbagliato, nessuno ha il manuale d'istruzioni della vita.Magari!!!
A volte si focalizza solo sul problema e si vive da schifo... e a volte mi è successo che proprio non pensandoci più è arrivata la soluzione da sola.
La meditazione, che mi ha aiutato moltissimo, per esempio si basa sulla concentrazione e il controllo/non controllo dei sensi. Il yoga insegna che più si forza una cosa meno la si ottiene, è come tenere la sabbia in una mano... più la stringi e meno ne ottieni....
Non si possono eliminare pensieri negativi e quindi brutte abitudini e brutte opinioni di se stessi senza sostituirle con qualcosa di positivo.
E' colpa mia di questo e quell'altro, non mi fà bene alla salute.
Finche sono io a pagare il prezzo dei miei sbagli, perchè devo anche poi punirmi per essi.. già sto pagando...
Ti do ragione Ignotus su quello che dici, ma se non sarebbe cosi difficile fare quella determinata cosa, ti imporresti di farla?
La paura è un'arma a doppio taglio, perchè potresti anche avere paura di un evento che non ti sarebbe interessato se non sarebbe esistita la paura.
E magari ti trovi a fare quella cosa solo per dimostrare a te stesso di poterla fare.... Uno spreco di energie.
Bisognerebbe chiedersi: mi interessa veramente?
Es: Vado da quella ragazza perchè mi piace veramente o solo perchè è una sfida?
Siamo attirati da quello che ci è difficile avere... accidenti!!!!
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11-08-2006, 17:21
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#16
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Esperto
Qui dal: May 2006
Messaggi: 614
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Quote:
Originariamente inviata da Batguano
Io penso che sia importante capire l'importanza della non-rinuncia per darci lo slancio necessario, ad esempio io mi proietto sulla gioia che il raggiungimento di quel risultato potrà darmi x trovare l'energia necessaria a superarlo.
Ciao :wink:
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Perfettamente concorde! Tra rinuncia e non rinuncia ci sta certezza che nulla possa cambiare o speranza di poter fare un passo avanti!
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11-08-2006, 22:00
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#17
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Intermedio
Qui dal: Mar 2006
Messaggi: 158
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12-08-2006, 01:49
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#18
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Esperto
Qui dal: May 2006
Messaggi: 614
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Quote:
Originariamente inviata da ignotus-
Non potrei mai dire queste cose ad alcuno. Il mio orgoglio ne sarebbe mortalmente ferito... non so se c'è qualcuno, qui, che mi capisca.
Mantenere un minimo di apparenza, di dignità, è una questione di vita o di morte, per me.
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Passa il tempo e contro ogni tentativo quel minimo di apparenza svanisce. E allora l'orgoglio viene ancora più ferito, perchè dire o non dire "queste cose" non fa differenza: è palese! E' evidente, tutti sanno, le carte sono scoperte.
L'altro giorno per la prima volta una amica molto cara inizia a parlarmi, il tema ero io. D'un tratto mi sento dire "forse dovresti fare aiutare da uno specialista!" Mi si è gelato il sangue, sicuro più che potevo ho detto no, è un momento, un periodo, non sapevo manco cosa dire. Ancora tempo fa mio fratello mi disse che alcuni conoscenti di me dicono che ho un blocco. Lo so da me che ho un problema, ma sapere che tutti sanno... D'altronde come ti dicevo...dire...non dire...che differenza fa?
E' per questa ragione che sto prendendo in seria considerazione l'ipotesi di rivolgermi davvero a qualcuno, per salvaguardare il mio orgoglio. Sto raccogliendo le forze, perchè sono convinto che sia come smettere di fumare...se sei convinto puoi farcela, altrimenti non serve a nulla e ti trovi in bocca la sigaretta che nemmeno te ne accorgi! Se tutto rimarrà così...pazienza almeno ci avrò provato.
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12-08-2006, 11:30
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#19
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Principiante
Qui dal: Aug 2006
Messaggi: 6
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Quote:
Originariamente inviata da pard
Si infatti c'e` sempre speranza, cazzo pensate potrebbero inventare il trapianto di cervello domani!! Me ne faccio mettere uno normale e questo lo lascio come cavia da laboratorio.
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Mi sembra proprio fuori luogo questa tua ironia da quattro soldi, allora mettiti braccia conserte ad attendere la morte o a ripeterti che gli altri non ti meritano...tu sei superiore o no?
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14-08-2006, 14:07
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#20
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Principiante
Qui dal: Aug 2006
Messaggi: 6
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Quote:
Originariamente inviata da pard
Attendere la morte e` sempre stato il mio hobby preferito!
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Annamo bene... :wink:
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