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Vecchio 11-12-2012, 12:17   #1
Esperto
L'avatar di ciarliera
 

Più di due anni fa ho avuto una brutta crisi... non saprei se definirla "esaurimento nervoso" o "crisi depressiva" etc. Sono stati mesi infernali, pregni di sofferenza e senso di vuoto. Ho vissuto in isolamento, in seguito ho ripreso pian piano ad avere contatti sporadici, per lo più con familiari o qualche persona conosciuta qua e là. Mi sentivo diversa. Non avevo più ansia nelle interazioni, parlavo "meccanicamente", spesso a domanda non mi importava neppure di rispondere, mi limitavo a qualche cenno con la testa o qualche mezza frase sussurrata. Però niente ansia.
Così è subentrata in me l'assurda (e poi scoprirò infondata) convinzione di essere guarita dall'ansia sociale. Ho pensato che il post crisi, come la quiete dopo la tempesta, avesse spazzato via una grossa fetta di problemi. C'erano dei piccoli elementi che confermavano la mia (felice) autodiagnosi: qualche telefonata in cui potevo addirittura risultare brillante e che durava più del solito (in genere non uso mai il telefono), oppure qualche conversazione strappata in treno a uno sconosciuto in cui ci davo dentro. E, ripeto, zero ansia... ma una strana sensazione di non aver più nulla da perdere, accompagnata da un senso profondo di vuoto.

Negli ultimi due mesi, però, mi sono trovata in determinate situazioni in cui ho dovuto affrontare interazioni anche in situazioni di gruppo. E sono sprofondata nella disperazione più totale: era solo un'illusione, resto sempre la fallita sociofobica di sempre, il fenomeno da baraccone che strappa in giro qualche risata compatita quando cerca goffamente di parlare.

Che stupida illusione! Sto peggio di prima! Forse ho pensato di esser guarita perchè in realtà non vedevo quasi più nessuno, quindi non c'era neanche modo di provare ansia... non so, sono terribilmente delusa da me stessa, ero semplicemente più nichilista del solito, non me ne fregava più niente di far cattiva figura o altro. Ma resto quella di sempre. Ho un enorme senso di fallimento, mi sento doppiamente sconfitta. Sarebbe stato meglio non avere questa temporanea illusione, perchè adesso sto ancora più male! Ero convinta di poter finalmente affrontare il mondo intero con le unghie e con i denti, e invece il leone rabbioso si è trasformato in un gattino impaurito. Che stupida.
Vecchio 11-12-2012, 12:45   #2
Banned
 

Non saprei aiutarti perchè io mi rispecchio in tutto e per tutto nella tua "seconda fase".. e cioè non me ne frega sostanzialmente niente di quello che pensa la gente. E non me ne importa neanche niente di cercare di estroversare o "la socialità"...secondo me eri giunta ad una bella verità.. un bell'equilibrio quello in cui eri senza ansia.. da lì dovevi solo trovare persone con cui potessi mantenere quell'equilibrio sempre senza ansia.. invece di tornare a cercare l'approvazione di persone a te non congeniali. E non serve proprio avere chissà quale vita sociale.. basta una sola persona che ti apprezzi e ti capisca secondo me.

Ultima modifica di Halastor; 11-12-2012 a 12:50.
Vecchio 11-12-2012, 12:52   #3
ivi
Esperto
L'avatar di ivi
 

Non leggo di una stupida, tutt'altro... Sembri una persona lucida e determinata, forse un po' troppo severa nei tuoi confronti, non é che magari pretendi troppo?
Io da ormai un anno non ho ricadute, né di ansia né depra. Ma é stato un periodo lungo in cui ciclicamente ritornavano. Si hanno sempre dei picchi, prima verso l'alto e poi giú... Poi sempre meno.
Nonostante ora possa dire di stare bene, non credere che talvolta non mi tremi la voce quando dal tabaccaio domando da fumare o quando il mio datore mi fa domande inaspettate...
Possiamo essere davvero dei giudici inflessibili con noi stessi, i piú duri... Ma a che pro? Nessuno.
Concediti di essere umana, di avere debolezze e ricadute; sottolinea invece i progressi, anche quelli che ti sembrano minimi, ma che in realtá costano tanto...
Vecchio 11-12-2012, 12:54   #4
Esperto
L'avatar di ciarliera
 

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Originariamente inviata da Halastor Visualizza il messaggio
...secondo me eri giunta ad una bella verità.. un bell'equilibrio quello in cui eri senza ansia..
Bravo, avevo trovato un certo equilibrio! Per quanto disfunzionale, ma pur sempre un equilibrio su cui reggermi. E adesso ormai è stato spazzato via!
Qualcuno mi ha anche detto che in quel periodo sembravo assente. Ma ben venga, di fronte al mal di vivere l'assenza e l'imperturbabilità sono validi compromessi per tirare a campare.
Vecchio 11-12-2012, 12:57   #5
Esperto
L'avatar di ciarliera
 

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Originariamente inviata da ivi Visualizza il messaggio
Possiamo essere davvero dei giudici inflessibili con noi stessi, i piú duri... Ma a che pro? Nessuno.
Sai è proprio quella la sensazione, di voler dare a tutti i costi un voto alla mia prestazione sociale. Vorrei cercare in me l'indifferenza...
Vecchio 11-12-2012, 13:06   #6
Esperto
L'avatar di Allocco
 

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Originariamente inviata da ciarliera Visualizza il messaggio
Ma ben venga, di fronte al mal di vivere l'assenza e l'imperturbabilità sono validi compromessi per tirare a campare.
Quote:
Originariamente inviata da ciarliera Visualizza il messaggio
era solo un'illusione
Sinceramente Ciarliera, a che pro "tirare a campare"?
Non vuoi essere semplicemente umana, e farti sovrastare dall'intero arco delle esperienze ed emozioni correlato a tale condizione?

Non credo che ti convincerai con così poco, al momento vuoi confermare le tue idee iniziali.. ma..
Non avere interazioni, nascondere sè e ciò che si prova, è uno schifo.
Chi sostiene il contrario, si ricrederà, presto o tardi.
Vecchio 11-12-2012, 13:10   #7
Esperto
L'avatar di ciarliera
 

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Originariamente inviata da Allocco Visualizza il messaggio
Sinceramente Ciarliera, a che pro "tirare a campare"?
Non vuoi essere semplicemente umana, e farti sovrastare dall'intero arco delle esperienze ed emozioni correlato a tale condizione?

Non credo che ti convincerai con così poco, al momento vuoi confermare le tue idee iniziali.. ma..
Non avere interazioni, nascondere sè e ciò che si prova, è uno schifo.
Chi sostiene il contrario, si ricrederà, presto o tardi.
Ma è una sofferenza atroce Allocco. E io dopo tanti anni non ne posso più, smorzarsi come una candela sarebbe l'ideale. E invece la vita è crudele perchè vuoi o non vuoi ti mette sempre di fronte a delle situazioni insostenibili!
Vecchio 11-12-2012, 13:15   #8
Esperto
L'avatar di Allocco
 

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Originariamente inviata da ciarliera Visualizza il messaggio
Ma è una sofferenza atroce Allocco. E io dopo tanti anni non ne posso più, smorzarsi come una candela sarebbe l'ideale. E invece la vita è crudele perchè vuoi o non vuoi ti mette sempre di fronte a delle situazioni insostenibili!
Certo che lo è..

Ma l'apatia e le varie trasformazioni, che permettono alle persone di "chiudersi" e non sperimentare tale sofferenza non la cancellano.
E' come se cercassi di "spegnere" una fonte mettendoci una mano davanti..
Ogni tanto scappa qualche rivolo, magari perché vedi un film, o una vecchia foto..
Ogni tanto ti stanchi, vieni colpita.. e crolli, lasciando uscire tutto a forza 20 volte superiore al normale..
E più resisti, e più terribilmente soffri.

Recentemente ho avuto come un "click".
E ho deciso di perdonarmi per le mie imperfezioni.
Sembra semplice eh?
Per anni ho pensato che gli esseri umani fossero spregevoli, e ridicoli, in quanto tremendamente imperfetti e fragili.
E sorpresa sorpresa! Lo sono anche io!
*gran sospiro di sollievo*

Ultima modifica di Allocco; 11-12-2012 a 13:22.
Vecchio 11-12-2012, 13:26   #9
Esperto
L'avatar di ciarliera
 

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Originariamente inviata da Allocco Visualizza il messaggio
Certo che lo è..

Ma l'apatia e le varie trasformazioni, che permettono alle persone di "chiudersi" e non sperimentare tale sofferenza non la cancellano.
E' come se cercassi di "spegnere" una fonte mettendoci una mano davanti..
Ogni tanto scappa qualche rivolo, magari perché vedi un film, o una vecchia foto..
Ogni tanto ti stanchi, vieni colpita.. e crolli, lasciando uscire tutto a forza 20 volte superiore al normale..
E più resisti, e più terribilmente soffri.

Recentemente ho avuto come un "click".
E ho deciso di perdonarmi per le mie imperfezioni.
Sembra semplice eh?
Per anni ho pensato che gli esseri umani fossero spregevoli, e ridicoli, in quanto tremendamente imperfetti e fragili.
E sorpresa sorpresa! Lo sono anche io!
*gran sospiro di sollievo*
Ma se non mi chiudo e ci provo a tuffarmi nella realtà e a mettermi in gioco le conseguenze sono sempre punitive e generano un ulteriore senso di impotenza e adesso ho raggiunto il limite, non ne posso più. Forse dovrei prendere esempio dall'omino di Palazzeschi, non so
Vecchio 11-12-2012, 15:06   #10
Esperto
L'avatar di ciarliera
 

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Originariamente inviata da Halastor Visualizza il messaggio
IL'unica conoscenza che ti fa davvero smettere di essere sola è quella in cui puoi essere te stessa.
Infatti ci sono diversi stadi di conoscenza di una persona ed ironicamente quello più alto, di massima intesa, equivale per molti versi a quell'equilibrio che hai quando sei da solo. Quella persona non è più "un altro" a cui devi badare a come rapportarti. E' come se venisse ad essere parte di te.
Devi costruirti tu la tua società fatta delle persone con cui stai bene.. e per iniziare ....devi cominciare dall'inizio! Cioè da te. Tu da sola.
Le tue parole sono molto incoraggianti, anche perchè si sente che sono basate su un'esperienza reale in merito. Purtroppo in questo periodo mi ritrovo a dover affrontare forzatamente queste interazioni in gruppo... per una questione di formazione lavorativa. Quindi è un po' come se non potessi scegliere chi frequentare.
Mi piace molto il tuo modo di vedere la solitudine come una risorsa. Uno scrittore diceva che bisogna differenziare lo stare SOLI con lo stare DA SOLI. Stare soli è deleterio, ma stare DA soli, esattamente come intendi tu la solitudine come momento proficuo di raccoglimento per "coccolare" un po' se stessi, è importante. Anche io ne sento il bisogno.
Vecchio 11-12-2012, 15:25   #11
Esperto
L'avatar di Allocco
 

Quote:
Originariamente inviata da ciarliera Visualizza il messaggio
Le tue parole sono molto incoraggianti, anche perchè si sente che sono basate su un'esperienza reale in merito.
In armonia con la mia nuova natura umana mi sbilancio.. se posso..
A me sembra una visione molto, molto, molto idealizzata dei rapporti umani. (quella di Halastor dico, con tutto il rispetto per l'utente, uno dei miei prediletti da sempre)
Poi magari esiste un'esperienza reale di quel genere ma... io mai sentita... voi?

Ma sarò io che sbaglio sicuramente.

Ultima modifica di Allocco; 11-12-2012 a 15:34.
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