Un caloroso saluto a tutti i partecipanti del forum. Parto subito con la premessa che sono al settimo cielo per aver trovato voi, così come forse l'origine dei miei mali.
Dite di presentarsi come prima cosa..e se permettete lo farò come dio comanda. (so che le lunghe presentazioni non sono lette da molti, ma forse da coloro che sono interessati ad aiutare ed aiutarsi a vicenda, forse si, tanto mi basta..)
Ho scelto lo pseudonimo spirale e per adesso basta questo forse..come nome..
sono un ragazzo di 22 anni ormai quasi 23. Sono una persona che da sempre è stata molto timida e riservata (con un padre molto intelligente che diciamo non era solito nasconderlo ed entrami i miei genitori erano discretamente protettivi) ma con la consapevolezza di ciò ho sempre cercato di spingermi oltre, mascherando questa mia timidezza in modo estremo, attaccando bottone senza problemi parlando molto, partecipando ad eventi sociali, concerti , frequentare ragazze (ma tutto questo era comunque un qualcosa di artificiali, di freddo, sentivo la vergogna mooolto spesso) di fatti chi mi conosceva veramente bene sapeva che ero parecchio timido.
Finta la scuola ho deciso di prendermi un anno sabbatico e diciamo che da li è incominciato il mio inferno. Nel vero senso della parola.
In quel periodo cominciavo a frequentare sempre meno gli amici e a restare spesso chiuso in casa, l'unica persona che vedevo era la mia ragazza.
L'anno l'ho passato nel ozio più estremo tra boccali di birra e qualche sostanza. Tanto da trovarmi ormai al di fuori di quello che è inteso come un normale contesto sociale. In questo periodo passavo molto tempo a rimuginare su me stesso sulle mie imperfezioni e spesso cadevo nello sconforto.
E' da sempre che ho una bassissima considerazione di me e delle mie capacità tanto che odio espormi in prima persona.
Passato l'anno senza rendermene conto l'isolamento ha fatto aumentare la mia timidezza in maniera spropositata, l'impossibilità di trovare un lavoro mia ha portato ad un isolamento maggiore e anche ad uno stato di leggera depressione. Ora sono passati 3 anni ormai, senza una lavoro. mi seno affranto, avvilito, ancora più "merda" di come mi sentivo prima.
Quando esco in bar o con gli amici lo faccio sempre bevendo parecchio, disinibendomi per poter parlare liberamente e conversare. In caso contrario sento l'ansia che mi attanaglia, il viso che mi si arrossa tremori e paura.
Anche nei piccoli gesti quotidiani com andare dal tabaccaio o anche cambiare la solita strada vedendo nuove persone, o parlando per qualche tempo con qualcuno il viso comincia a scottarmi e vampate di calore mi avvolgono le guance, passo dal rosso al bordo, vorrei scappare in quei momenti provo una vergogna tremenda e darei la vita per trovarmi chiuso in casa.
Ho come la sensazione che tutti stiano li a prendermi per i fondelli, non sempre ma è una visione che si sussegue.
Darei la vita per poter essere sciolto nel approcciarmi con le persone, senza aver paura di trasformarmi in un pomodoro, di esprimermi in maniera goffa..
..sono veramente stanco di questa situazione..
Analizzando il mio comportamento le mie tendenze paure, insomma i miei mali, ho notato che si rispecchiano come una goccia d'acqua con la così detta fobia sociale. Per questo spero di poter trovare un aiuto concreto da questa comunità composto da pareri e consigli!
Dobbiamo uscire da questa situazione che ci rovina la vita, l'esistenza!!
O.T. Sarei curioso di sapere chi ha messo su questo foro ? in senso è qualche struttura ospedaliera che ha deciso la sua apertura o....
Un abbraccio a tutti