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22-11-2015, 05:49
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#1
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 3,959
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La gente che nella vita è "abituata" a piacere agli altri (ad alcuni, almeno: non a tutti) non si rende pienamente conto di cosa significhi non piacere - mai e sistematicamente - a nessuno - e cosa comporti, di estremamente distruttivo e logorante, nei confronti della propria identità.
Non è una questione di ego o di narcisismo: quando il piacere agli altri è completamente e perennemente assente ciò inizia a minare la tua identità.
I complimenti che si ricevono, i segnali di interesse ed attenzione da parte degli altri, i riscontri che si ottengono nel rapportarsi con le persone, non sono - materialmente - quello che può cambiare la vita ad una persona, ma sono comunque essenziali (e te ne rendi pienamente conto quando non ne ricevi mai) perché il cambiamento sia almeno possibile: essi hanno un effetto, seppur indiretto, profondissimo sulla percezione di noi stessi che abbiamo e - di conseguenza - sull'identità.
La singola persona può pure remare contro sé stessa e non considerare mai i feedback positivi che riceve dagli altri, ma - comunque - anche il solo riceverli produce nell'animo del ricevente (l'ho visto spesso accadere - sia nella vita reale che in ambienti virtuali) un "effetto" benefico, di trascinamento.. di aumento dell'autostima e migliore consapevolezza di sé.
Io è da una vita che non ricevo feedback positivi (neanche di negativi ne ho ricevuti molti: soltanto quei pochi che mi son ostinatamente andato a cercare) ed per questo non riesco più ad avere una percezione netta di me stesso.
Non so chi sono.
Nemmeno le cose di base.
Non ho fatto le esperienze più comuni, non so sostanzialmente niente di me stesso, come persona ma neanche come uomo (a parte che mi piacciono le donne, di questo son certo), non so praticamente NULLA della mia sessualità.
Non so cosa sia una relazione, non so cosa significhi essere desiderati o voluti (so solo cosa significa desiderare invano), non so cosa significa avere accanto qualcuno che, se non la gioia, provi almeno del "banale" piacere nell'averti accanto.
Tutto questo non sapere quasi nulla di me stesso - il non conoscermi sotto nessun aspetto - inficia in maniera disastrosa e irreparabile ogni mio sforzo di approcciarmi (efficacemente) agli altri.
Perché gli altri, invece, più o meno (chi più, chi meno) sotto molti aspetti si conoscono: hanno sperimentato, esplorato, conosciuto, toccato.. per questo sanno precisamente cosa vogliono (e anche cosa non fa per loro. )
Io no.
Io devo ancora conoscere tutto.
Io devo ancora sperimentare qualsiasi cosa.
E ho 43 anni e sto in queste condizioni qui, di lontananza ed isolamento (non più scelti, ma subiti) da tutto e tutti.
Dall'anno scorso non so neanche proprio più cosa ho dentro.
Sto anche dubitando che qualcosa ci sia, di buono e di bello, in me (qualcuno - mi dico- lo dovrebbe sentire, vedere. E in quel caso dovrebbe importargliene qualcosa. E "volerlo").
Mi sento...
..un entità astratta, assurda.. a metà tra il niente assoluto e uno strano mostro "buono", brutto e indesiderabile (per quanto inoffensivo e innocuo).
Non so più chi sono e l'assenza totale di contatti umani, l'impossibilità di trovare persone che abbiano interesse o voglia d'interagire concretamente con me, che mi diano dei feedback almeno in parte positivi, il non ricevere mai complimenti o segnali d'interesse, oltre che a farmi soffrire, mi sta facendo perdere, smarrire sempre di più.
Non so più cosa fare.
E non riesco più a vivere in questa invisibilità totale a livello umano.
In questa assoluta "immaterialità".
Non ce la faccio più.
Avrò 44 anni fra poco.
Non 19 o 20.
E ho l'esperienza di vita relazionale e consapevolezza di me come uomo di un (timido, complessato, inibito) dodicenne.
Come ne esco ? Come posso trovare chi sono, trovarMI ADESSO.. partendo ..da tutto questo?
Non ce la faccio più.
L'unica cosa che ho toccato con mano in questi disastrosi ultimi anni è che tutto quel che sono e che posso fare non basta mai .. non basta mai a nessuno .
Non riesco a sopportarlo più questo stato, questa condizione di isolamento ed emarginazione così assoluti, che peggiora sempre .. mentre io invecchio.. io invecchio .. invecchio e basta.. l'unico cambiamento presente nella mia esistenza è il mio corpo che invecchia .. la mia mente rallenta.. e le mie possibilità di stare "meglio" e uscire da questa situazione son sempre meno.
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22-11-2015, 11:37
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#2
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Esperto
Qui dal: Oct 2015
Messaggi: 4,200
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Quote:
Originariamente inviata da chrissolo
Come ne esco ? Come posso trovare chi sono, trovarMI ADESSO.. partendo ..da tutto questo?
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hai qualche ostacolo materiale che ti impedisce di cambiare RADICALMENTE vita?
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15-02-2016, 00:06
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#3
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Mi sento male anche io, non ho più quell'entusiasmo che mi permetteva di muovere qualche passo e non sopporto più niente e nessuno. Proprio come te poi non ho in mente nulla di praticabile che non mi sprofondi in stati ben peggiori.
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Ultima modifica di XL; 15-02-2016 a 00:09.
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15-02-2016, 00:12
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#4
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Quote:
Originariamente inviata da Antonius Block
hai qualche ostacolo materiale che ti impedisce di cambiare RADICALMENTE vita?
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Una volta lo accennò, ne ha parecchi. Sono sicuro che con 2-300.000 euro a disposizione sarebbe un'altra persona, come del resto vale per molti di noi.
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21-03-2016, 19:11
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#5
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Principiante
Qui dal: Mar 2016
Messaggi: 6
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Ciao, sotto certi aspetti rivedo un po' la mia situazione, Ho passato 2 anni davvero brutti per colpa della depressione, non che ne sia uscito totalmente, ma cerco in qualche modo di combatterla, da ragazzo ho avuto un incidente che mi ha compromesso di fare oggi tante cose, tendo a zoppicare, problemi alle articolazioni delle gambe, equilibrio non al TOP.
Faccio nuoto per stare meglio, ma non riesco a nuotare come dovrei, un tempo lo facevo, ora non piu', ho cercato di rimettermi in gioco facendo un po' di sport, ma i risultati non furono quelli sperati, il colpo di grazia fu 2 anni fa', mentre avevo finito di esecitarmi esco dalla piscina mi avvio all'uscita, e scambio 2 chiacchiere con un tizio alla reception.
Parlando del piu' e del meno, mi dice: "Ammazza ma sei proprio negato nel nuoto, mio figlio di 16 anni ha imparato in una settimana" a quelle parole chiaramente gli rispondo che il sottoscritto ha dei problemi che appunto dovrebbero essere palesi, resosi conto della figura di cacca, mi chiede scusa, arrivato in auto mi metto a pensare, tra me e me, dico "xche' io devo faticare cosi tanto, mentre altri riescono ad ottenere le cose subito? In 2 anni ero riuscito a fare pochissimo, mentre in una settimana una persona sapeva gia' nuotare, mi sono sentito davvero male, ho cominciato a lasciarmi andare, non sono andato piu' in piscina, ero devastato dentro, questo malessere e' durato parecchio, adesso ho iniziato nuovamente a riprendere l'attivita', ma ho capito che alla fine non era colpa mia, ma della mancanza di tatto di certe persone, poi mi sono detto, "Io ormai sono cosi, non posso essere quello che gli altri vogliono, o come la societa' ci impone di essere, tutti perfetti, belli, fichi, di successo, ho capito che non sono io il problema, non riesco a fare certe cose vero, ma accidenti chi sono gli altri per mancarmi di rispetto, o permettere loro per la loro ignoranza di ferirmi, allora mi sono detto, andiamo avanti, voglio vivere per stare meglio, per "ME" non per gli altri, noi tutti siamo simili, non UGUALI, la nostra schifosa societa' ci vuole tutti allo stesso modo, beh allora preferisco essere libero da queste schematizzazioni, godermi la mia liberta' e fare il possibile, ma senza farmene una croce, piaccio o non piaccio non mi interessa, quello che nel mio piccolo voglio dire a te e tanti altri, la cosa importante, anche se con tante difficolta', non vivete con l'ossessione di piacere, liberatevi dai condizionamenti dei media e sopratutto dalla TV spazzatura, che contribuiscono tanto a dare una visione distorta di come deve essere vissuta una vita, se qualcuno non vi vuole bene, voletevene voi.
Scusate se sono stato troppo lungo nel discorso, . ciao, alla prossima.
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Ultima modifica di darkgat73; 21-03-2016 a 19:14.
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23-03-2016, 15:43
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#6
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Principiante
Qui dal: Mar 2016
Messaggi: 16
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Ciao Chrissolo,
io ti capisco, davvero. Sono una persona apparentemente estroversa e a suo agio con gli altri, ma semplicemente perchè negli anni mi sono sforzata - o mi sono illusa - di non avere mai bisogno dell'affetto di nessuno. Ergo, quando interagisco con qualcuno socialmente, lo faccio perchè devo, ma nella speranza che finisca presto. La mia vita è fatta di saluti frettolosi, di visite "col ghiaccio in tasca", di scusa scusa ho da fare (ed ho davvero da fare... tutte cose che si possono fare da sola e che mi riescono benissimo!). A volte mi sento un po' strana e allora cerco di crearmi un rapporto intimo, ma dal momento che ci vuole tempo, finisco per forzarmi ad una visita o due, ad una telefonata, ad un impegno sociale, per poi ritornare alla mia soddisfacente, solitaria routine.
Non sono stata amata nè desiderata da bambina. Sono capitata. Sono stata trasportata come un pacco e di me si è parlato in terza persona fino a 16 anni. Nessuno si è mai davvero occupato di me o mi ha ascoltato. Mi è stato chiesto un parere su tutte le decisioni di casa - anche quelle economiche - dall'età di sei anni. Si è sempre fatto tutto l'opposto. Ancora oggi, mia madre mi chiama per confidarmi le sue paure, i suoi dubbi, le sue incertezze... io replico, do consigli, cerco di confortarla. Dall'altra parte, non c'è nessuno che ascolta. Io sono quella che ascolta, un testimone muto, una pianta grassa.
Perciò ti capisco benissimo. A volte mi domando se cade un albero nella foresta e non c'è nessuno nei dintorni, l'albero è caduto davvero?
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23-03-2016, 15:45
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#7
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,037
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come mai Chrissolo è stato bannato?
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26-03-2016, 07:16
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#8
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 3,959
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
come mai Chrissolo è stato bannato?
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A 'sto giro non lo so esattamente nemmeno io il perché del ban.. ( non che mi freghi particolarmente.. )
Comunque ti ringrazio dell'attenzione..
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26-03-2016, 07:25
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#9
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 3,959
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Quote:
Originariamente inviata da Margherita123
Perciò ti capisco benissimo. A volte mi domando se cade un albero nella foresta e non c'è nessuno nei dintorni, l'albero è caduto davvero?
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Che l'albero sia caduto o meno, se non c'è nessuno nei dintorni, è del tutto irrilevante.
Se vicino non hai mai nessuno, la tua vita diventa qualcosa di irrilevante. Tu stesso diventi irrilevante persino per te stesso, perché anche l'identità (come ho cercato di esprimere in questo e altri post) si origina e prende forma solo dal - e nel - confronto con gli altri.
La vera tragedia della solitudine concreta (non quella prettamente esistenziale), fatta di umana, materiale, fisica assenza.. è questa.
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26-03-2016, 09:29
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#10
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,037
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Quote:
Originariamente inviata da chrissolo
A 'sto giro non lo so esattamente nemmeno io il perché del ban.. ( non che mi freghi particolarmente.. )
Comunque ti ringrazio dell'attenzione..
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non te l'hanno detto?
Ban preventivo tipo guerra preventiva
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