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Vecchio 05-08-2016, 21:51   #1
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L'avatar di Dreamer97
 

È da un mese a questa parte che non va per niente bene.... sono sempre in balia dei brutti pensieri.
Tra un po' dovrei iscrivermi anche all'università, ma in realtà non vorrei andare.
Frequentare l'università significherebbe restare ancora per altri 5 anni a casa, in una città che col tempo ho imparato soltanto ad odiare.

I miei amici mi tengono solo per convenienza, mentre i miei genitori cercano di "porteggermi" come meglio credono, in una sorta di campana di vetro psicologica.
Nessuno mi capisce… nessuno cerca di comprendere davvero i miei desideri.
I miei genitori hanno tanti problemi e il "loro" desiderio sarebbe quello di mandarmi all università e farmi trovare un buon lavoro in campo economico, remunerato e di successo.
I miei amici vogliono soltanto che io li faccia compagnia, che li ascolti sempre parlare dei loro problemi, e mi tengono solo per convenienza… vogliono che io sia un'amica con cui uscire sempre ed andare ad ubriacarsi nelle discoteche.
Mi considerano noiosa semplicemente perché sono una ragazza semplice che ama si divertirsi, ma di certo senza fare cose eccessive come ubriacarsi e drogarsi.
Al contrario per il resto della "società" sono la classica ragazza, studiosa e brava, quindi anche tutti quelli che conosco si aspettano che io vada all università e trovi come impiego uno di quei lavori di ufficio.

In realtà io non sono nessuna di queste cose … vorrei far capire a tutti che i MIEIdesideri non sono i LORO desideri; vorrei essere libera e realizzare i miei sogni.
A volte mi sembra di scoppiare in mezzo a questo "tira e molla" emotivo… sento che se darò ascolto a loro, avrò una vita appagata solo esteriormente, perché in realtà sarò per sempre infelice dentro.

Vorrei liberarmi dalle costrizioni sociali; vorrei avere il coraggio di mollare tutto, andarmene, ed essere davvero felice… purtroppo non ho il coraggio di fare tutto questo… perche ho paura di deludere le persone che mi sono più vicino, e sono le uniche persone che tengono (?) a me. .

“la solitudine è il prezzo che deve pagare l uomo libero"... non ricordo da chi sentii questa frase, ma mi entrò nel cuore e al momento esprime al meglio il mio stato d'animo.
Scusate lo sfogo… ma questo è un periodo segnato da molte scelte e mi sento emotivamente instabile.

Allora rilancio la domanda a voi… è possibile liberarsi delle convenzioni sociali nell'epoca moderna? Con quali rischi? Ci avete mai provato? E se si con quali risultati?
Vecchio 05-08-2016, 22:07   #2
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Non si nasce schiavi, non è necessario accettare la solitudine per essere liberi.
Puoi rifiutare la religione dei tuoi genitori, rifiutare un percorso scelto da altri, essere felice o triste per le conseguenze delle tue scelte.
Personalmente sono cresciuto sentendomi dire che quello che facevano gli altri non era importante, ma che era importante quello che facevo io.
Ho sempre avuto molta libertà, forse anche troppa, ho sempre scelto io, costretto dalle possibilità e dai limiti certo, ma libero di seguire il mio percorso e di decidere della mia vita. Accettando successi e fallimenti come conseguenze delle mie azioni.
Nessuno dovrebbe annullare sè stesso nei suoi rapporti con il prossimo, anche perchè genitori e amici veri non si perdono per una scelta contro corrente.
Ringraziamenti da
Dreamer97 (05-08-2016)
Vecchio 05-08-2016, 22:08   #3
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Originariamente inviata da Dreamer97 Visualizza il messaggio
È da un mese a questa parte che non va per niente bene.... sono sempre in balia dei brutti pensieri.
Tra un po' dovrei iscrivermi anche all'università, ma in realtà non vorrei andare.
Frequentare l'università significherebbe restare ancora per altri 5 anni a casa, in una città che col tempo ho imparato soltanto ad odiare.

I miei amici mi tengono solo per convenienza, mentre i miei genitori cercano di "porteggermi" come meglio credono, in una sorta di campana di vetro psicologica.
Nessuno mi capisce… nessuno cerca di comprendere davvero i miei desideri.
I miei genitori hanno tanti problemi e il "loro" desiderio sarebbe quello di mandarmi all università e farmi trovare un buon lavoro in campo economico, remunerato e di successo.
I miei amici vogliono soltanto che io li faccia compagnia, che li ascolti sempre parlare dei loro problemi, e mi tengono solo per convenienza… vogliono che io sia un'amica con cui uscire sempre ed andare ad ubriacarsi nelle discoteche.
Mi considerano noiosa semplicemente perché sono una ragazza semplice che ama si divertirsi, ma di certo senza fare cose eccessive come ubriacarsi e drogarsi.
Al contrario per il resto della "società" sono la classica ragazza, studiosa e brava, quindi anche tutti quelli che conosco si aspettano che io vada all università e trovi come impiego uno di quei lavori di ufficio.

In realtà io non sono nessuna di queste cose … vorrei far capire a tutti che i MIEIdesideri non sono i LORO desideri; vorrei essere libera e realizzare i miei sogni.
A volte mi sembra di scoppiare in mezzo a questo "tira e molla" emotivo… sento che se darò ascolto a loro, avrò una vita appagata solo esteriormente, perché in realtà sarò per sempre infelice dentro.

Vorrei liberarmi dalle costrizioni sociali; vorrei avere il coraggio di mollare tutto, andarmene, ed essere davvero felice… purtroppo non ho il coraggio di fare tutto questo… perche ho paura di deludere le persone che mi sono più vicino, e sono le uniche persone che tengono (?) a me. .

“la solitudine è il prezzo che deve pagare l uomo libero"... non ricordo da chi sentii questa frase, ma mi entrò nel cuore e al momento esprime al meglio il mio stato d'animo.
Scusate lo sfogo… ma questo è un periodo segnato da molte scelte e mi sento emotivamente instabile.

Allora rilancio la domanda a voi… è possibile liberarsi delle convenzioni sociali nell'epoca moderna? Con quali rischi? Ci avete mai provato? E se si con quali risultati?
Il mio consiglio è semplice: trova la tua strada. E' l'unico tuo vero compito. Non devi soddisfare i desideri di nessuno. Da quello che scrivi si vede tra l'altro che hai le idee chiare,hai capito la questione benissimo,e sai già cosa porterà a cosa.
Liberarsi si può e si deve. Non puoi vivere per soddisfare aspettative altrui. E fai attenzione che anche se decidi di farlo,non vuol dire che un giorno,magari fra dieci anni tu non faccia il botto, e non finisca per rompere allora le convenzioni sociali generando ancora più dolore di quello che forse temi di generare ora.
Pensaci bene. O meglio, forse devi pensarci il meno possibile e ascoltare te stessa.
Vecchio 05-08-2016, 22:09   #4
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L'avatar di Dreamer97
 

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Originariamente inviata da wendani Visualizza il messaggio
Conosco bene il bivio che hai descritto. Però io una cosa te la voglio dire. Le persone che ti vogliono bene vogliono per te il meglio. E se il meglio per te non è quello che pensano loro, tu vai comunque per la tua strada. Capiranno. Vivere assecondando gli altri è la strada per l'infelicità. E io l'ho capito a mie spese

In bocca al lupo, qualsiasi sia la tua strada
Ti ringrazio tanto ...
Comunque è vero, almeno la mia famiglia vuole il meglio per me... Ma è proprio per questo che allora diventa più doloroso cercare di seguire davvero i miei sogni.
Loro mi vogliono bene, ma non mi capiscono del tutto, anzi reputano alcuni miei progetti delle "azioni sconsiderate", e penso che sarebbero davvero scontenti se decidessi di non seguire i loro progetti.
A questo punto mi chiedo: vale la pena persino andare "contro" la propria famiglia e restare soli pur di realizzarsi in ciò che si ama ed essere felici? : (
Vecchio 05-08-2016, 22:14   #5
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Originariamente inviata da Semifobico Visualizza il messaggio
Il mio consiglio è semplice: trova la tua strada. E' l'unico tuo vero compito. Non devi soddisfare i desideri di nessuno. Da quello che scrivi si vede tra l'altro che hai le idee chiare,hai capito la questione benissimo,e sai già cosa porterà a cosa.
Liberarsi si può e si deve. Non puoi vivere per soddisfare aspettative altrui. E fai attenzione che anche se decidi di farlo,non vuol dire che un giorno,magari fra dieci anni tu non faccia il botto, e non finisca per rompere allora le convenzioni sociali generando ancora più dolore di quello che forse temi di generare ora.
Pensaci bene. O meglio, forse devi pensarci il meno possibile e ascoltare te stessa.
Questo è vero.... Ad oggi penso di avere le idee abbastanza chiare sui miei sogni, purtroppo la paura di deluderli è troppa e indebolisce la mia motivazione .
Purtroppo uno dei problemi di noi fobici ma anche delle persone riflessive è che pensiamo troppo.
Vecchio 05-08-2016, 22:35   #6
Intermedio
L'avatar di Nocturne
 

Sono quasi nella tua stessa situazione. Un po' perchè anche io sono nel periodo post-maturità, e anche perchè non voglio banalizzare la mia persona (Senza offesa per nessuno) a seguire l'università (altri cinque anni avanti e indietro) e trovarmi anni dopo a fare un lavoro qualsiasi, da impiegato, che mi faccia ricordare la mia condizione statica che ho sempre vissuto. Non so cosa voglio ancora, ma non quello che ho descritto. Mi piacerebbe davvero tanto sparire e viaggiare, questo si; ma indovinate, servono SOLDI; quest'ultimi sempre in mezzo a rompere le balle e dobbiamo abituarci e quindi un lavoro è FONDAMENTALE. Sparire e far vedere a tutti quelli che mi sottovalutavano e sminuivano cosa son stato capace di fare.
Ma purtroppo so già che mi dovrò piegare al sistema di oggi...
Ringraziamenti da
Dreamer97 (08-08-2016)
Vecchio 05-08-2016, 23:11   #7
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Io oviamente non mi metto nelle tue decisioni e non ti dico niente.
Vecchio 05-08-2016, 23:11   #8
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Originariamente inviata da Dreamer97 Visualizza il messaggio
1)Frequentare l'università significherebbe restare ancora per altri 5 anni a casa, in una città che col tempo ho imparato soltanto ad odiare.

2)i miei genitori cercano di "porteggermi" come meglio credono, in una sorta di campana di vetro psicologica.
Nessuno mi capisce… nessuno cerca di comprendere davvero i miei desideri.
I miei genitori hanno tanti problemi e il "loro" desiderio sarebbe quello di mandarmi all università e farmi trovare un buon lavoro in campo economico, remunerato e di successo.

3)Al contrario per il resto della "società" sono la classica ragazza, studiosa e brava, quindi anche tutti quelli che conosco si aspettano che io vada all università e trovi come impiego uno di quei lavori di ufficio.

4)Allora rilancio la domanda a voi… è possibile liberarsi delle convenzioni sociali nell'epoca moderna? Con quali rischi? Ci avete mai provato? E se si con quali risultati?
1)Non vuoi andare all'università perché saresti obbligata a rimanere nella tua città o perché proprio non vuoi andarci, in quanto i tuoi desideri per esaudirsi ti conducono su altre strade?

2)Dura trovare qualcuno che ci capisca nel profondo.. i tuoi genitori agiscono, ahimè, per luoghi comuni (ormai nessuna facoltà garantisce lavoro remunerato e di successo al termine degli studi) e anche per amore nei tuoi confronti sicuramente, ma "amore" e ciò che è giusto non sempre coincidono (in questo caso cozzano terribilmente). Esponigli i tuoi desideri, fa capire che non son cose campate in aria, ma meditate e maturate. Se non capiscono, prima o poi dovranno accettarlo, sei Dreamer97, non un'estensione del loro ego e dei loro desideri.

3)Tu alla società e ai tuoi conoscenti non devi alcunché, loro di certo non si curano di cosa ne pensi tu quando sono loro a scegliere...non vedo perché tu debba tenerli in conto.

4)E' difficile esserne totalmente immuni, pervadono tutti gli aspetti della vita di una persona ormai. Non ci ho mai provato, ma ogni tanto alcune idee malsane bazzicano nella mia testa xD e alcune di queste follie vorrei realizzarle..chissà, ma sento che per me il momento non è ancora giunto
Rischi? Sicuramente non avere nessuno che ti appoggia, essere soli..questo credo sia il rischio maggiore di scelte drastiche e controcorrente.
Vecchio 05-08-2016, 23:52   #9
Avanzato
L'avatar di argeo.94
 

Si, si può! Non penso sia necessario pagare il prezzo della solitudine, dipende da caso a caso.
Prima di tutto cosa vuoi diventare? Avrai i tuoi interessi...cosa ti piacerebbe fare? quale sarà la tua funzione sociale da adulta?
Secondo: come vuoi essere? Perchè in base a questo è meglio levarsi di torto chi ostacola il tuo percorso verso le meta.
Terzo: Conosco la situazione che stai passando, io ero molto preoccupato anni fa, alla fine è andata "quasi" bene...non preoccuparti, !

P.S. Fa esperienze, anche a costo di andare contro i tuoi, starà alla tua maturità, e al tuo senso di responsabilità, bloccarti quando sarà necessario, e non seguire chi ti porta verso una via sbagliata.

Ultima modifica di argeo.94; 05-08-2016 a 23:54.
Ringraziamenti da
Dreamer97 (08-08-2016)
Vecchio 05-08-2016, 23:58   #10
Esperto
L'avatar di captainmarvel
 

se fossi ricco mi importerebbe di meno delle convenzioni sociali.
Vecchio 06-08-2016, 00:08   #11
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con convenzioni sociali cosa intendi?

anche trovando la tua strada e facendo quello che ti piace non è detto che te ne liberi...
Vecchio 08-08-2016, 13:34   #12
Principiante
L'avatar di Dreamer97
 

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Originariamente inviata da Ippocrates Visualizza il messaggio
1)Non vuoi andare all'università perché saresti obbligata a rimanere nella tua città o perché proprio non vuoi andarci, in quanto i tuoi desideri per esaudirsi ti conducono su altre strade?
Direi entrambe le cose... Più che altro potrei realizzare anche il mio sogno quà nel mio paese, però oramai ho sofferto troppo quà, e diciamo che mi piacerebbe "ricominciare" altrove.
Invece se frequenterò l'università dovrò stare altri cinque anni quà... e per me è una sofferenza.
Vecchio 08-08-2016, 13:41   #13
Principiante
L'avatar di Dreamer97
 

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Originariamente inviata da Radice_ Visualizza il messaggio
con convenzioni sociali cosa intendi?

anche trovando la tua strada e facendo quello che ti piace non è detto che te ne liberi...
Su questo concordo... forse non mi sono spiegata bene io.
Più che sottostare alle convenzioni sociali, mi sento ingabbiata nelle scelte altrui.
Loro credono di sapere quello che voglio, amici e parenti; (in particolar modo gli amici) ritengono che io debba comportarmi in un certo modo perché "è così che oggi fanno tutti".
In realtà io vorrei essere libera, libera di seguire la mia strada e di non aver paura di dire "questa cosa non mi va bene, non voglio farla".
Nella pratica sono insicura, non ho abbastanza spina dorsale per darmi valere. Alla fine mi piego sempre alle decisioni altrui, anche se so già che mi faranno stare male.
Vecchio 08-08-2016, 13:46   #14
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Originariamente inviata da Dreamer97 Visualizza il messaggio
Su questo concordo... forse non mi sono spiegata bene io.
Più che sottostare alle convenzioni sociali, mi sento ingabbiata nelle scelte altrui.
Loro credono di sapere quello che voglio, amici e parenti; (in particolar modo gli amici) ritengono che io debba comportarmi in un certo modo perché "è così che oggi fanno tutti".
In realtà io vorrei essere libera, libera di seguire la mia strada e di non aver paura di dire "questa cosa non mi va bene, non voglio farla".
Nella pratica sono insicura, non ho abbastanza spina dorsale per darmi valere. Alla fine mi piego sempre alle decisioni altrui, anche se so già che mi faranno stare male.
E' un problema di insicurezza tua,che fa si che tu ritenga il tuo pensiero,la tua opinione, di minor valore e più "pericolosa" di quella altrui. E' una cosa che conosco bene ed è dura da eliminare. Se ci metti un po' di paura del fallimento come condimento il piatto è servito!
Ma almeno sembra che tu sappia che piatto è,ci puoi già lavorare.
Ringraziamenti da
Dreamer97 (08-08-2016)
Vecchio 08-08-2016, 14:07   #15
Principiante
L'avatar di Dreamer97
 

Tanto per farvi un esempio della mia inefficacia nel far valere le mie idee....
Alla fine per far contenti i miei mi sono iscritta. Sono sicura che anche se gliene parlassi non capirebbero.
Comuqnue ringrazio a tutti gli utenti che hanno risposto. Avete dato molti punti di vista interessanti sull argomento.... Spero che in futuro crescendo sarò capace di acquisire più fiducia in me. ... Senza dipendere "emotivamente" da nessuno.
Vecchio 08-08-2016, 14:13   #16
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L'avatar di Dreamer97
 

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Originariamente inviata da Semifobico Visualizza il messaggio
E' un problema di insicurezza tua,che fa si che tu ritenga il tuo pensiero,la tua opinione, di minor valore e più "pericolosa" di quella altrui. E' una cosa che conosco bene ed è dura da eliminare. Se ci metti un po' di paura del fallimento come condimento il piatto è servito!
Ma almeno sembra che tu sappia che piatto è,ci puoi già lavorare.
Grazie mille... Lo spero .
Purtroppo è come se io sia sempre alla costante ricerca di approvazione dagli altri. E come sè avessi paura che, nel caso in cui vada contro il loro pensiero , mi venga negato l affetto di chi amo.
Vecchio 08-08-2016, 15:06   #17
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Originariamente inviata da Dreamer97 Visualizza il messaggio
Tanto per farvi un esempio della mia inefficacia nel far valere le mie idee....
Alla fine per far contenti i miei mi sono iscritta. Sono sicura che anche se gliene parlassi non capirebbero.
Comunque ringrazio a tutti gli utenti che hanno risposto. Avete dato molti punti di vista interessanti sull argomento.... Spero che in futuro crescendo sarò capace di acquisire più fiducia in me. ... Senza dipendere "emotivamente" da nessuno.
Più che inefficacia, direi rinuncia a farle valere (anche se probabilmente sarebbe stato un buco nell'acqua)..mi ricordi il mio atteggiamento nei confronti dello studio ..mi sfondo sui libri per mesi, poi arrivano i giorni pre-esame con crisi d'ansia acuta e finisco per non presentarmi, perché interpreto la bocciatura come un giudizio negativo sulla mia persona, non sulle mie conoscenze (retaggio di un'educazione severa e aspettative sin dalle elementari) Perdi sessioni su sessioni e finisci nella melma.
La rinuncia non é mai la scelta giusta, combatti, rischia anche di deludere chi ti sta vicino..se ti vogliono veramente bene come dici alle prime si incazzeranno, ma col tempo capiranno.
Non so se sia la strada giusta quella che stai imboccando, ma ti auguro il meglio
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