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30-10-2017, 22:12
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#41
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Banned
Qui dal: Aug 2017
Messaggi: 435
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Pure van gogh sosteneva l ultilità di diventare bravi in una cosa, cosi da poter trarre insegnamenti da applicare anche in altri ambiti
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30-10-2017, 22:16
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#42
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,249
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Quote:
Originariamente inviata da alleny82
Varykino verso l'ignoto In questa ottica tu sei più Indiana Jones di Reinhold, certo.
Può essere. Comunque lui non stava dicendo che se fai quello che sai fare sei più appagato e vivi meglio. Affermava che i mestieri non dovrebbero esistere e che bisogna fare solo quello che si sa fare perché è quello CIO' CHE SI È. Un po' come dire"conosci te stesso ".. e CONTINUA ad approfondire te stesso perché non basta quasi una vita per capirlo e per entrare in contatto con la natura e sentire come siamo uniti spiritualmente a lei e al tempo stesso quanto siamo deboli rispetto alla grandezza delle cose.
Comunque se fai tante cose rischi di farle superficialmente, se ti dedichi a una sola puoi affrontarla con profondità (questo hanno fatto tutti i grandi artisti se ci pensi). Pensa che nel medievo leggevano solo 4 libri nella vita per approfondirli veramente
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aaa capito , beh si c ha ragione in quel caso .
purtroppo per sapere quello che uno sa fare deve provarne un boato di cose prima , e certe volte manco lo scopri , però si come concetto ci sta .
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30-10-2017, 22:27
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#43
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Ubicazione: Bologna
Messaggi: 8,162
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Quote:
Originariamente inviata da alleny82
Comunque lui non stava dicendo che se fai quello che sai fare sei più appagato e vivi meglio. Affermava che i mestieri non dovrebbero esistere e che bisogna fare solo quello che si sa fare perché è quello CIO' CHE SI È. Un po' come dire"conosci te stesso ".. e CONTINUA ad approfondire te stesso perché non basta quasi una vita per capirlo e per entrare in contatto con la natura e sentire come siamo uniti spiritualmente a lei e al tempo stesso quanto siamo deboli rispetto alla grandezza delle cose.
Comunque se fai tante cose rischi di farle superficialmente, se ti dedichi a una sola puoi affrontarla con profondità (questo hanno fatto tutti i grandi artisti se ci pensi). Pensa che nel medievo leggevano solo 4 libri nella vita per approfondirli veramente
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Sono d'accordo con lui.
Perché pensavi che non mi sarebbe piaciuto quello che ha detto?
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30-10-2017, 22:44
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#44
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da alleny82
Eccolo sei riuscito a dire tutto il contrario di quello che in realtà ha detto ti aggiudichi il premio della critica come il più fantasioso. In realtà lui stava spiegando che secondo lui ognuno deve fare solo quello che sa fare veramente e mai altro.
E quindi... ci sarebbe l'ultima riflessione più filosofica e originale...
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Si pone soltanto un problema: e se non ti piacesse per nulla quel che sai fare veramente?
Equivarrebbe a fare nella vita solo quel che a te non piace.
Comunque l'ultima riflessione potrebbe anche essere questa: siccome nessuno sa fare veramente bene alcunché, nessuno dovrebbe fare assolutamente nulla. E' una scemenza questa comunque .
La cosa che ho scritto prima invece per me risulta più problematica davvero.
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Ultima modifica di XL; 30-10-2017 a 22:56.
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31-10-2017, 00:14
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#45
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Banned
Qui dal: Aug 2017
Messaggi: 435
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Si pone soltanto un problema: e se non ti piacesse per nulla quel che sai fare veramente?
Equivarrebbe a fare nella vita solo quel che a te non piace.
Comunque l'ultima riflessione potrebbe anche essere questa: siccome nessuno sa fare veramente bene alcunché, nessuno dovrebbe fare assolutamente nulla. E' una scemenza questa comunque .
La cosa che ho scritto prima invece per me risulta più problematica davvero.
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Puoi fare un esempio concreto?
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31-10-2017, 00:34
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#46
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Intermedio
Qui dal: Jun 2017
Ubicazione: 引きこもり
Messaggi: 135
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sinceramente la considero una boiata, ci sono tante persone che hanno tentato di fare una determinata cosa tante volte fallendo allo stesso identico modo però si tende sempre a considerare coloro che ce l'hanno fatta dimenticando quelli che hanno fallito.. probabilmente c'è posto solo per i più "fortunati", per i "vincenti" nella società mentre per quelli come noi o ancora meglio, per quelli come me no
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31-10-2017, 07:17
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#47
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da Usuaroo
Puoi fare un esempio concreto?
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Esempi concreti se ne possono fare tanti.
Una persona potrebbe avere un talento, che so saper giocare a calcio, suonare uno strumento musicale, insomma saper fare bene qualcosa davvero al di sopra della media, ma potrebbe non piacerle fare questa attività in modo assoluto per svariati motivi.
Capita spesso che i genitori osservando che il figlio ha un certo talento in qualche campo vorrebbero che questo debba occuparsi soprattutto di questo.
Ma chi lo ha detto che al figlio interessi occuparsi soltanto di queste cose?
Occuparsi solo di quel che si sa fare bene ha senso se a te piace in modo assoluto anche quello di cui dovresti occuparti. Io penso che sia utile anche fare qualcosa non così bene ma che in fin dei conti piace e dà senso alla propria esistenza piuttosto che fare qualcosa alla perfezione ma che per noi risulta detestabile.
Bisognerebbe trovare un equilibrio tra questi fattori per me, saper fare qualcosa bene non implica che piaccia farla in modo esclusivo ed assoluto, per questo non trovo poi così saggio usare questo tipo di impostazione.
Trovare un equilibrio tra soddisfazione personale e riconoscimenti oggettivi è cosa tutt'altro che facile, a volte bisogna per forza di cose separare certi ambiti perché magari l'attività che si sa svolgere bene e riconosciuta socialmente non piace poi tanto.
Occuparsi soltanto di questa distruggerebbe l'anima della persona, viceversa investire tutte le risorse in attività che non si sanno svolgere bene in modo professionale poi produrrebbe altri malanni perché poi magari si ha bisogno di uno stipendio e riconoscimenti sociali. Per questo poi penso che sia meglio occuparsi di più cose, come dice varykino, le possibilità di trovare completa soddisfazione dei propri bisogni oggettivi ed interiori in un'unica attività secondo me sono scarsissime perché devono trovarsi allineate molte variabili per poterlo fare concretamente.
Magari un chirurgo nel tempo libero dipinge, ora questa cosa ha senso perché il chirurgo non possiede il talento per svolgere questa attività in modo professionale ma gli dà soddisfazione occuparsi di queste cose. Occuparsi soltanto del suo lavoro lo frustrerebbe in maniera totale, viceversa trasformare quel che gli piace davvero fare in professione lo ridurrebbe sul lastrico, al chirurgo conviene occuparsi perciò di più cose e anche di cose che non sa fare poi così bene. Le sue competenze nel dipingere saranno più superficiali in senso tecnico ma più profonde in termini di soddisfazione.
Le persone introverse tendono più facilmente a non riconoscersi soltanto in quel che sanno fare bene, perché tutte queste tendenze le sentono più degli estroversi che si identificano subito soltanto nell'attività riconosciuta socialmente.
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Ultima modifica di XL; 31-10-2017 a 08:10.
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31-10-2017, 08:36
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#48
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Esperto
Qui dal: Dec 2012
Ubicazione: Emilia-Romagna
Messaggi: 8,348
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Mi interessa più cosa ne pensa Reynolds.
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31-10-2017, 13:08
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#49
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da alleny82
Perché non ti piacciono gli indovinelli?
I libri gialli non ti piacciono?
Indagare nella mente umana?
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I libri gialli di solito si muovono sulla base di elementi concreti in base ai quali si deduce il movente e la colpevolezza di qualcuno. Tirare a indovinare sulla base del nulla, invece, non mi interessa.
Per quanto riguarda la frase di Messner, trovo che spesso non sia affatto facile capire cosa si è in grado di fare bene, e una volta capito potervisi dedicare appieno.
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31-10-2017, 14:09
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#50
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Esperto
Qui dal: Jul 2016
Messaggi: 1,412
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Tirare a indovinare sulla base del nulla, invece, non mi interessa.
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E' più rischioso perché meno impersonale.
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31-10-2017, 19:17
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#51
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 1,883
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Quote:
Originariamente inviata da Kaspar Almayer
Sono d'accordo con lui.
Perché pensavi che non mi sarebbe piaciuto quello che ha detto?
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perché sottintende che uno deve seguire il suo essere, la sua strada anche a costo di diventare un senzatetto e ho la sensazione che sia difficile essere disposti a tanto.
Lo stesso Reinhold dice:"scalare montagne mica è un lavoro.. il mio non è un lavoro "ma ha avuto la fortuna di non diventare povero. Chi scala montagne ed è povero secondo il suo discorso dovrebbe continuare a farlo perché è la sua strada... per questo parlavo di verità ma pure di utopia..
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31-10-2017, 19:28
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#52
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Ubicazione: Bologna
Messaggi: 8,162
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Quote:
Originariamente inviata da alleny82
perché sottintende che uno deve seguire il suo essere, la sua strada anche a costo di diventare un senzatetto e ho la sensazione che sia difficile essere disposti a tanto.
Lo stesso Reinhold dice:"scalare montagne mica è un lavoro.. il mio non è un lavoro "ma ha avuto la fortuna di non diventare povero. Chi scala montagne ed è povero secondo il suo discorso dovrebbe continuare a farlo perché è la sua strada... per questo parlavo di verità ma pure di utopia..
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Capito.
Adesso che hai specificato meglio il contenuto del discorso, non mi sento tanto di condividerlo
Poi, non so, dipende.
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31-10-2017, 19:36
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#53
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 1,883
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Quote:
Originariamente inviata da Harakiri
sinceramente la considero una boiata, ci sono tante persone che hanno tentato di fare una determinata cosa tante volte fallendo allo stesso identico modo però si tende sempre a considerare coloro che ce l'hanno fatta dimenticando quelli che hanno fallito.. probabilmente c'è posto solo per i più "fortunati", per i "vincenti" nella società mentre per quelli come noi o ancora meglio, per quelli come me no
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Ma in questo discorso non rientra il solito concetto:fallire-vincere.
Fallire-vincere non c'entra niente quando si parla dell'esprimere se stessi, idem non c'entrano mastieri e denaro che non dovrebbero esserci.
Se Reinhold fosse rimasto povero avrebbe comunque continuato a scalare montagne perché si sente chiamato a quello e quando scali una montagna non c'è chi vince ne'chi perde, c'è l'uomo e la natura.
Questa società ti spinge a ottenere l'ammirazione degli altri o a diventare celebri o a fare un mestiere preciso ma se a te piace conoscere e collezionare foglie più di ogni altra cosa, quello devi fare. Perché esiste l' uomo.. e la donna e il loro bisogno di esprimersi.
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31-10-2017, 19:49
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#54
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 1,883
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Si pone soltanto un problema: e se non ti piacesse per nulla quel che sai fare veramente?
Equivarrebbe a fare nella vita solo quel che a te non piace.
Comunque l'ultima riflessione potrebbe anche essere questa: siccome nessuno sa fare veramente bene alcunché, nessuno dovrebbe fare assolutamente nulla. E' una scemenza questa comunque .
La cosa che ho scritto prima invece per me risulta più problematica davvero.
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Ho detto"fare solo ciò che si sa fare" ma non è detto che la cosa che si sa fare sia una sola.. magari sono due o tre... e tra quelle è probabile che ci sia una che ti piace.
Hai mai scalato una montagna, tirato con l'arco, canto gospel, cucinato, addestrato un cane ecc ecc. Immagino si debba trovare ciò che sappiamo fare ma che ci piaccia anche.. E Saper fare non vuol dire necessariamente essere dei genii o raggiungere la perfezione
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31-10-2017, 19:58
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#55
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 1,883
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
I libri gialli di solito si muovono sulla base di elementi concreti in base ai quali si deduce il movente e la colpevolezza di qualcuno. Tirare a indovinare sulla base del nulla, invece, non mi interessa.
Per quanto riguarda la frase di Messner, trovo che spesso non sia affatto facile capire cosa si è in grado di fare bene, e una volta capito potervisi dedicare appieno.
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Non si doveva indovinare sulla base del nulla ma basandosi sulle caratteristiche di un uomo molto conosciuto però se hai bisogno di più elementi perché la tua mente abbia voglia di sforzarsi, ok, freedom
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31-10-2017, 20:10
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#56
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 1,883
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Quote:
Originariamente inviata da varykino
aaa capito , beh si c ha ragione in quel caso .
purtroppo per sapere quello che uno sa fare deve provarne un boato di cose prima , e certe volte manco lo scopri , però si come concetto ci sta .
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Qualcosa che sai fare(senza per forza essere un genio) e che ti piaccia abbastanza. Penso che tutti, guardandosi dentro vedano una cosa o tre che li attira ed è da lì che si deve partire.
Ci sta bene quel detto: non importa se il bicchiere sia piccolo o grande, basta riempirlo.
Magari il tuo vero essere ti porterà a dipingere parei in Polinesia e fare il pescatore
E'che prima bisogna sapersi ascoltare e non è per tutti facile.
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31-10-2017, 20:17
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#57
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,249
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Quote:
Originariamente inviata da alleny82
Qualcosa che sai fare(senza per forza essere un genio) e che ti piaccia abbastanza. Penso che tutti, guardandosi dentro vedano una cosa o tre che li attira ed è da lì che si deve partire.
Ci sta bene quel detto: non importa se il bicchiere sia piccolo o grande, basta riempirlo.
Magari il tuo vero essere ti porterà a dipingere parei in Polinesia e fare il pescatore
E'che prima bisogna sapersi ascoltare e non è per tutti facile.
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nn lo so per me quando riempi il bicchiere sei finito , sei morto ... devi divertirti a riempirlo
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31-10-2017, 21:16
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#58
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da alleny82
Ho detto"fare solo ciò che si sa fare" ma non è detto che la cosa che si sa fare sia una sola.. magari sono due o tre... e tra quelle è probabile che ci sia una che ti piace.
Hai mai scalato una montagna, tirato con l'arco, canto gospel, cucinato, addestrato un cane ecc ecc. Immagino si debba trovare ciò che sappiamo fare ma che ci piaccia anche.. E Saper fare non vuol dire necessariamente essere dei genii o raggiungere la perfezione
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Ma cosa significa in concreto allora saper fare?
Che bisogno c'è di affermare che nella vita bisogna fare quel che si sa fare veramente se poi in pratica questo livello di abilità è variabile praticamente a piacere e non c'è proprio alcun criterio per stabilire se io so far qualcosa o meno?
Se mi divertisse cucinare ma se andassi ad una gara di cuochi farei ultimo... Dovrei smettere di cucinare e decidere di fare altro perché non sono abbastanza bravo? Sì o no?
Decido io a piacere quel che so fare? O ci sono criteri che sovrastano questa mia decisione?
Saper fare qualcosa che significa?
E' poco chiara l'affermazione a monte per me.
Van Gogh è stato buttato fuori dall'accademia, per i criteri oggettivi dell'epoca non sapeva fare quel che ha fatto per tutta la vita.
Saper fare qualcosa a questo punto per me è un concetto piuttosto problematico, in base a cosa io posso verificare che so fare una certa cosa?
Io direi di fare quel che interessa davvero e che dà soddisfazione in vari sensi (compreso quello economico), saper fare o non fare non si sa bene che significa se non si prendono dei criteri oggettivi che eliminano molte persone classificandole come "incapaci" nello svolgere certe attività.
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Ultima modifica di XL; 31-10-2017 a 21:40.
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31-10-2017, 21:38
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#59
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 1,883
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Ma cosa significa in concreto allora saper fare?
Che bisogno c'è di affermare che nella vita bisogna fare quel che si sa fare veramente se poi in pratica questo livello di abilità è variabile praticamente a piacere?
Se mi divertisse cucinare ma se andassi ad una gara di cuochi farei ultimo... Dovrei smettere di cucinare? Sì o no?
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Inizio da questa ultima domanda: no, non dovresti smettere di cucinare, certo che no se guardandoti bene dentro vedi che fa parte di te. La società ci ha ossessionato con questa storia degli ultimi e dei primi, dei migliori e dei peggiori... roba da cancellare. Sono tantissime le cose che non sappiamo fare e solo alcune quelle che sappiamo fare(anche se magari non siamo perfetti).. ;c'è bisogno di affermare che bisogna fare ciò che si sa fare perché se non lo affermassimo, tutti arrivando ultimi in una gara di cuochi non cucinerebbero più senza nemmeno guardarsi dentro ma guardando solo il giudizio degli altri.
A non fare ciò che fa parte di noi però non saremmo più noi.
Il podio e il mestiere sono inganni e catene.
Esiste solo l'uomo e il suo essere che può evolvere nei modi più disparati e senza che qualcun altro se ne debba accorgere per forza
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31-10-2017, 21:44
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#60
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da alleny82
c'è bisogno di affermare che bisogna fare ciò che si sa fare perché se non lo affermassimo, tutti arrivando ultimi in una gara di cuochi non cucinerebbero più senza nemmeno guardarsi dentro ma guardando solo il giudizio degli altri.
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Ma questa affermazione può essere vera o falsa?
O è una cosa che creiamo direttamente noi?
C'è bisogno di una forma di condivisione sociale o se ne può fare a meno?
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Ultima modifica di XL; 31-10-2017 a 21:49.
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