Voglio raccontarvi le vicende politiche dello stato USA dell'Alaska degli ultimi anni e provare a fare delle riflessioni insieme.
Come immagino sappiate in Alaska c'è il petrolio. Ciò significa che lo stato ricava grosse somme dalle concessioni di estrazione.
Una parte di questi ricavi vengono usati per coprire le spese di alcuni servizi pubblici mentre tutta l'eccedenza dal 1982 viene messa in un fondo statale investito in titoli, azioni, obbligazioni, indici ecc...
Questi investimenti ogni anno generano interessi e questi interessi vengono distribuiti alla popolazione sotto forma di un universal basic income. In pratica ogni cittadino a fine anno riceve dal governo un assegno che è andato crescendo dai $1000 dei primi tempi ai $2000 degli ultimi anni. Non è molto ma i dati riportano un calo del 20% nei tassi di povertà.
Cosa è successo?
Nel 2015 il prezzo del petrolio è crollato quindi i ricavi sono stati sensibilmente inferiori a quelli degli ultimi anni.
La decisione del governatore è stata quella di tutelare i servizi pubblici a scapito delle rendite del fondo.
Come conseguenza però l'assegno di fine anno nel 2016 e nel 2017 è stato ridotto a 1000$.
Alle successive elezioni l'avversario politico del governatore in carica ha deciso di puntare tutto sulla promessa di un assegno da 6.700$.
Quella cifra non era assolutamente sostenibile ma ciò non ha fatto alcuna differenza: gli ha fatto stravincere le elezioni.
Come era ovvio che accadesse però l'unico modo per mantenere la promessa è stata sputtanare i bilanci del fondo e tagliare pesantemente i finanziamenti a scuola, sanità e ferrovie nel 2018.
L'ex governatore ha provato a tornare alla carica cavalcando il malcontento per i tagli ma si ritrova sempre davanti allo stesso problema: qualsiasi discussione politica alla fine arriva al punto "vuoi un assegno da 6.700$ o da 1.000$?" e lì tutto finisce.
Non importa se i tagli danneggiano tutti, se i conti dello stato vanno a puttane o se continuando così si arriverà alla chiusura del fondo: nessuno vuole rinunciare a quei 5000$ in tasca qui e ora.
È accettabile avere un dibattito politico così distorto da una leva così potente? Che tipo di evoluzione può avere un dibattito pubblico dominato da promesse impossibili? Può un paese sopravvivere ad esse?
Secondo me questo tema è importante nel contesto italiano perché quel tipo di argomenti ci hanno intossicato fino al midollo. Sia a sinistra che a destra ormai non si discute più di cose reali ma solo di roba irrealizzabile o che nel migliore dei casi ha difficoltà enormi e/o conseguenze imprevedibili.
Che ne pensate?