Lav Pat'Nab

Ho appena finito di scrivere una lettera di addio per il mio eventuale suicidio. Non l'ho fatto perché ho intenzione di morire; al contrario l'ho fatto perché sentivo che, se non l'avessi scritta, sarei morto a breve. Era un mesetto che ormai non avevo pensieri autolesionisti così violenti, ma non so perché stasera, rientrando a casa, ho sentito come uno tsunami travolgermi e spingermi a chiudere la mia esistenza il più presto possibile. Mi sono messo al computer e ho cercato di vomitare tutto fuori. Ho scritto due pagine e adesso mi sento piuttosto calmo. E' come se avessi appiccicato quei pensieri lì e li avessi rinchiusi in un file - e spero che ci rimangano per un pezzo.
Vi è mai successo?

Bluevelvet93

Mi sta accadendo una cosa simile in questo periodo dove al suicidio ci sto pensando abbastanza. Avevo pure intenzione di aprire un topic qua dentro sui modi più indolori per uccidersi. Che dire, la vita è uno schifo, bisogna sperare e lottare e tante altre robe simili.

Crystal

Io non sono arrivato a tanto solo per il fatto che se l'avesse trovata qualche mio famigliare non sarebbe stato bello.
Cosa hai scritto nella lettera?

sato

forse avevi solo voglia di parlare, di sfogarti e di liberarti in qualche modo di tutti questi pensieri che ti opprimevano...

Krieg

Beh per molti la scrittura è terapeutica, prendi Baudelaire ad esempio.
Io non lascerò nessuna lettera, solamente una email post datata di circa boh 10 ore

sato

io se mai deciderò di farla finita non penso che scriverò qualcosa... porterò tutto con me e finirà tutto così

The_Sleeper

Ho un vecchio blocco note, pieno di questi "pensieri", ben nascosto in fondo ad un cassetto da anni.

Penso che mettere nero su bianco questo malessere sia un ottimo passo per iniziare a razionalizzarlo.
Scrivendo e cercando di trovare le parole giuste per esprimerli si rielaborano anche i pensieri.
Questo aiuta a non far coincidere i propri problemi con la propria persona.

Blue Sky

Anch'io penso che, nella malaugurata e triste ipotesi, lascerei qualcosa di scritto. Più che altro per far stare tranquilli i miei genitori, sarebbe questa la mia sola preoccupazione.

pokorny

Io non credo che ne spiegherei le ragioni più profonde, sono molto private e sarebbero da perculata epica nei miei riguardi, mista a compatimento; sì anche se sono convinto che non le potrei sentire.

Ma potrei iniziare a spiegare le prime conseguenze delle cause recondite, che credo sarebbero comprese e andare avanti a delineare come la sfiducia, l'amarezza e la infelicità abbiano finito per dominare.

Alla fine nemmeno questo è nel mio carattere. A pare mia madre - e non lo dico per piangermi addosso ma come semplice constatazione - di me importa zero a qualsiasi essere vivente. Scrivere qualcosa vorrebbe dire che sono così presuntuoso da pensare che qualcuno sia interessato a leggerla e non arrivo a questo grado di autoinganno.

In sostanza forse quattro o cinque righe per almeno inquadrare il contesto delle motivazioni e poi solo cose pratiche: esempio, destinerei una somma alla difesa legale di chi dovesse avermi fornito i farmaci ammesso che venisse tanato, elenco di tutti i miei hard disk (ora ne ho una cinquantina) con istruzioni per distruggere il contenuto e poco altro. Insomma, qualcosa di più vicino a un testamento che a certi polpettoni di accusa al mondo cattivo o altrettanto sbagliati di auto-denigrazione. E poi basta, che altro si deve scrivere in una lettera d'addio? Non avrei manco qualcuno da accusare: le tegole mi sono arrivate ma sono stato io a non avere le spalle larghe, inutile prendersela col lanciatore di tegola di turno.

sato

io spesso mi immagino le varie reazioni di parenti e conoscenti dopo la mia morte, credo di sapere già chi piangerà chi farà finta di essere dispiaciuto, a chi non fregerà niente e chi addirittura schernirà, come a dire solo un coglione come lui poteva ammazzarsi...

An.dream

Non ho mai scritto una lettera di suicidio, ma di addio, semplicemente perché pensavo di poter morire nel sonno a breve. La cosa positiva è che dopo averla scritta riuscivo a dormire meglio.

Hazel Grace

Non è meglio tenere un diario? secondo me è molto utile per registrare emozioni e pensieri e capire perché li abbiamo..io non riesco ad essere costante ma è molto rilassante scrivere

alice89

qualche volta ho scritto dei pensieri su fogli volanti (che poi ho cestinato per paura che li trovasse qualcuno) o su dei quadernini (ben nascosti poi ...) ma non ricordo di aver mai scritto nulla che riguardasse il suicidio. erano però degli sfoghi. A volte anche se si ha qualcuno con cui parlare, questo non basta.
Non sempre si riesce a tirar fuori tutto e nel modo più soddisfacente.
Per me è fondamentale a volte mettermi con calma seduta, di fronte ad una pagina bianca e scrivere tutto quello che mi passa per la testa. Alla fine mi sento più tranquilla, come se avessi fatto ordine mentale diciamo, almeno per un po'.

cancellato16177

Si, quando avevo 17 anni e si, mi sentii meglio dopo averlo fatto, da quel momento non ebbi più pensieri autolesionistici, fu come se mettendo nero su bianco quelli che erano solo pensieri e "fantasie" mi resi conto dell'assoluta non fattibilità di quello che immaginavo, non ne sarei stata capace ne infondo ne avevo la reale intenzione.

NatoMorto

Quando non prendevo gli antidep ho fatto anche quello oltre a tante altre cose

Lùthien.

Anch'io ho pensato che se un giorno dovessi ricorrere al suicidio lascerei una lettera per spiegare il mio gesto alle uniche persone a cui ritengo di dover dare una spiegazione: i miei genitori. Tutto quello che pensano gli altri non mi interessa.
Il problema è che, oltre al bullismo ed esperienze negative varie, anche loro c'entrano nella nascita dei miei problemi psicologici e se volessi essere completamente sincera (come voglio essere) non so quanto sarebbe produttivo confidargli che anche loro c'entrano nel mio suicidio. Sarebbe veramente orribile, ma io vorrei fargli capire davvero il perchè di una scelta così drastica raccontando tutte le cose che mi hanno distrutto, senza farli sentire però in colpa. Adesso qualcuno mi prenderà per stronza, ma vabbè.

Ippocrates

Non sei stronza ..anche nel mio caso è colpa loro per alcune problematiche , e non mi sento stronzo . Mi sento onesto.

reknub

Non sento bisogno della lettera anche perché sarebbe un inutile riversare la mia rabbia sulle persone vicine... Creando ulteriore danno anche da morto...

Buttala via e sfogati qua

IO&EVELYN

non mi sprecherei a scriverla. sarebbe inutile, e poi cosa scriverei.... che mi ammazzo per EMY? che mi ammazzo perchè non so vivere, perchè questa vita non fa per me....


non capirebbero comunque niente.

Confusion

Credo che tu abbia messo nero su bianco ciò che molti di noi fanno ogni giorno qui.
Sputiamo fuori frustrazioni e cattivi pensieri per soddisfarli mentalmente e non attuarli in realtà dato che sarebbero autodistruttivi e noi,per quanto fobici, abbiamo ancora l'istinto alla sopravvivenza.

Ne hai mai parlato con uno psicoterapeuta? Penso che ti direbbe che è utile come sfogo.