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08-12-2014, 18:56
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#1
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 512
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Mi rivolgo soprattutto a coloro i quali hanno già terminato le superiori.
Io ho 31 anni, frequento l'università (sono alla mia seconda laurea) e vivo ancora nel costante timore d'essere etichettato come uno sfigato, peggio ancora, d'essere riconosciuto come tale anche da quelli che mi conosco da poco.
Quando entro in un nuovo contesto sociale (classe, tirocinio, gruppi vari) tento sempre di spingere al massimo affinchè possa venir accettato come un membro attivo e non mi si associ all'idea dell'asociale borderline dalle movenze quasi inquietanti. Tuttavia, dopo un po' comincio a perdere colpi, comincia ad emergere "il vero me", mi riempio di paranoie e comincio ad incasinarmi, ad evitare le interazioni all'essenziale e farmi diventare un problema serio anche il saluto.
E' una cosa che mi tormenta e, scusate il termine, mi fa inc***are in quanto non avrei mai creduto di poter avere ancora questo genere di patemi a quest'età.
Era solo uno sfogo personale, ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensate e se anche voi attraversate le stesse fasi che ho descritto.
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08-12-2014, 19:08
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#2
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Esperto
Qui dal: Apr 2009
Ubicazione: Provincia di Torino
Messaggi: 6,306
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Secondo me, se cerchi di socializzare a tutti i costi appari ancora più sfigato..
Io anche facendo l'asociale qualche conoscenza/amicizia l'ho sempre fatta..con le ragazze però questo metodo non ha mai funzionato..
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08-12-2014, 19:13
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#3
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Banned
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 3,059
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Più che sfigato io userei il termine problematico, hai paura che gli altri si accorgano dei tuoi problemi, anche io avevo e ho tuttora questa paura, ma più fai finta di essere una persona che non sei più apparirai innaturale, non spontaneo e dunque "problematico", devi accettare il tuo modo di essere e farti accettare per come sei.
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08-12-2014, 19:52
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#4
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,384
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sfondi una porta aperta, cmq in generale questa fase ->Quando entro in un nuovo contesto sociale (classe, tirocinio, gruppi vari) tento sempre di spingere al massimo affinchè possa venir accettato come un membro attivo e non mi si associ all'idea dell'asociale borderline dalle movenze quasi inquietanti" durava esattamente fino a quando non attraversavo l'uscio di casa per dirigermi verso il "nuovo contesto sociale". Ora evito,di attraversarlo.
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11-12-2014, 14:09
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#5
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Principiante
Qui dal: Nov 2014
Messaggi: 42
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Quote:
Originariamente inviata da Manny
Mi rivolgo soprattutto a coloro i quali hanno già terminato le superiori.
Io ho 31 anni, frequento l'università (sono alla mia seconda laurea) e vivo ancora nel costante timore d'essere etichettato come uno sfigato, peggio ancora, d'essere riconosciuto come tale anche da quelli che mi conosco da poco.
Quando entro in un nuovo contesto sociale (classe, tirocinio, gruppi vari) tento sempre di spingere al massimo affinchè possa venir accettato come un membro attivo e non mi si associ all'idea dell'asociale borderline dalle movenze quasi inquietanti. Tuttavia, dopo un po' comincio a perdere colpi, comincia ad emergere "il vero me", mi riempio di paranoie e comincio ad incasinarmi, ad evitare le interazioni all'essenziale e farmi diventare un problema serio anche il saluto.
E' una cosa che mi tormenta e, scusate il termine, mi fa inc***are in quanto non avrei mai creduto di poter avere ancora questo genere di patemi a quest'età.
Era solo uno sfogo personale, ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensate e se anche voi attraversate le stesse fasi che ho descritto.
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Mi rispecchio talmente tanto in quello che hai scritto che potrei averlo scritto addirrittura io !!!
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11-12-2014, 14:19
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#6
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 2,982
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Uguale a te, all'inizio mi sforzo di inserirmi poi spesso e volentieri finisco con il fallire. Poi già dai primi giorni in classe mia capirono come sono e cominciarono con frasi tipo "sembri uno che non fatica mai" o "lo dicevo io che eri esperto di cose come computer" o "lo dicevi io che eri nerd" e cose del genere, che poi fortunatamente sono finite.
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11-12-2014, 15:30
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#7
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Esperto
Qui dal: May 2014
Messaggi: 604
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Stesse situazioni, ti capisco. Come ho già suggerito secondo la mia esperienza, più ci provi e più vieni emarginato... non saprei spiegarne il motivo, forse diventi pesante non volendo.
Anch'io ho preso la via del "chissenefrega", se la gente mi vuol cercare sono qui. Non prendo più iniziative, non mi tormento più come una volta. Tanto sembra che mi peggiorino le cose... meglio vivere, da soli e con il fastidio.
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12-12-2014, 15:45
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#8
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 512
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E' il tipo di atteggiamento che provo ad attuare anch'io, una volta ogni tanto, ma l'eterna ricerca dell'approvazione altrui è sempre lì che incombe, anche quando mi ripeto che non mi importa.
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12-12-2014, 16:39
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#9
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Esperto
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 3,043
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La soluzione per non essere visti come degli sfigati èèèèèèè
*** rullo di tamburi ***
Non farsi vedere proprio!
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12-12-2014, 19:12
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#10
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Esperto
Qui dal: Sep 2011
Ubicazione: Brianza
Messaggi: 997
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Anche io ho lo stesso problema, temo che mi vedano come uno sfigato, un imbranato, a volte anche come uno che se la tira (è facile che le persone pensino così di uno molto timido).
Non interagisco molto con gli altri, ma ne soffro tantissimo perché mi piace socializzare (il problema è riuscirci)
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12-12-2014, 19:32
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#11
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Il titolo del topic avrebbe dovuto essere: l'eterno tormento del vedersi come degli sfigati
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12-12-2014, 19:35
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#12
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Banned
Qui dal: May 2013
Ubicazione: Nagual
Messaggi: 1,950
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o l'eterno sfigato visto come l'essere tormentato
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12-12-2014, 20:19
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#13
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 512
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Quote:
Originariamente inviata da Drifter
Anche io ho lo stesso problema, temo che mi vedano come uno sfigato, un imbranato, a volte anche come uno che se la tira (è facile che le persone pensino così di uno molto timido).
Non interagisco molto con gli altri, ma ne soffro tantissimo perché mi piace socializzare (il problema è riuscirci)
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Stra-quoto e condivido quanto hai detto.
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