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25-11-2015, 02:13
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#1
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Principiante
Qui dal: Aug 2015
Messaggi: 33
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E niente, sono di nuovo qui a scrivere che le cose non vanno come vorrei.
E la cosa è strana perché se uno ha degli amici (e fortunatamente ne ho qualcuno), dovrebbe parlare con loro delle cose che non vanno bene per farsi aiutare....peccato che riesco solo a immaginare le loro facce (terrorizzate o mentre scoppiano a ridere) quando gli dico: sai ho circa 25 anni e non ho ancora capito come bisogna comportarsi per essere amici.
E niente il problema è sempre quello...come mi faccio dei nuovi amici? Come posso mantenere un'amicizia?
Mah...mi rendo conto che bene o male ho seguito sempre questo "dogma": se una cosa è buona, falla, così gli altri vedono che è buona e la faranno anche a te....e forse ho sbagliato, visto quanti amici/conoscenti/contatti hanno le persone che reputo opportuniste.
Boh..semplicemente vorrei che le persone mi chiedessero come sto, come va, come io faccio con loro..e invece niente...se contatto/parlo con 10 persone in questo senso, forse 1 me lo chiederà.
Mmm...forse bisogna guardare la cosa da un'altra prospettiva.. Ovvero siccome sono un ragazzo, sono io che devo chiedere agli altri/e come stanno, organizzare serate etc..come se i maschi fossero "predatori di amici" e le ragazze (e i ragazzi più timidi) "prede" (scusatemi per questa cosa, ma devo ancora trovate una teoria che funzioni...)
E poi c'è la vita reale...ovvero io, che esco sempre con lo stesso gruppetto di amici (ne avevo un altro, ma si è sgretolato nel frattempo). Però c'è un'altra cosa.. Siccome mi piacciono i giochi da tavolo sto giocando con un nuovo gruppo di conoscenti, però con loro non sono mai uscito..e diamine, mi odio perché non capisco se è il caso di chiedere di uscire tutti insieme per diventare amici. Anche perché mi dà proprio fastidio pensare che uno si vede solo ed esclusivamente per giocare a un gioco....
E per finire c'è il fatto che essendo un fuori sede, praticamente gli "amici" della mia città di origine si contano sulle dita di una mano, perché non esco più con loro il sabato visto che sono in un'altra città, e dulcis in fundo, odio usare la tecnologia (FB, WA etc..) per parlare con loro..r quindi potete immaginare come si evolverà la cosa...sigh...
Insomma, nonostante ho qualcosa, vorrei di più, e questo mi rende triste.
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25-11-2015, 12:18
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#2
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,703
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Posso essere brutalmente sincera?
Meno pare.
Davvero.
Gli amici non ti chiedono come stai? Li senti in qualche modo distanti?.
Diglielo. Fai notare la cosa, magari con una battuta.. scherzando.
Vorresti uscire con i tuoi nuovi conoscenti?.
Non c'è nulla di male, fai loro una proposta.
Vedi, l'amicizia non ha bisogno di grandi regole o formalità.
Certi pensieri negativi sono soltanto frutto dell'insicurezza ma la realtà è molto più semplice.
Prova ad essere più spontaneo e lasciati un pochino andare.
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25-11-2015, 12:40
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#3
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Banned
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 2,920
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Ti capisco
Non ho altro da aggiungere rispetto a quello che hai già scritto, sono in una situazione piuttosto simile.
Quote:
Originariamente inviata da Xchénnpossoreg?
Posso essere brutalmente sincera?
Meno pare.
Davvero.
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A me pareva un'analisi piuttosto lucida... poi sarò sicuramente di parte, perché conosco bene certi meccanismi, di quando si semina, ci si impegna e si conosce (condivido l'immagine del "predatori di amici") ricevendo in cambio assolutamente poco, e alla lunga il fastidio per questa cosa ci sta, guardando altri che solo con una piccola frazione degli sforzi e del merito (sì, parlo proprio di merito) ricevono attenzioni di tutti i tipi, anche per circostanze fortuite tipo il sesso o la collocazione geografica.
Notarlo e lamentarsene, specie argomentando i propri sforzi, non mi pare meritevole di venir considerato tra le pare.
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Ultima modifica di Genesis_R; 25-11-2015 a 12:53.
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25-11-2015, 15:32
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#4
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,703
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Quote:
Originariamente inviata da Genesis_R
Notarlo e lamentarsene, specie argomentando i propri sforzi, non mi pare meritevole di venir considerato tra le pare.
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Conosco anch'io certi meccanismi e proprio per questo mi sono permessa di fare un intervento politicamente scorretto. E lo ribadisco, meno pare per tutti!.
Ti ricordi il vecchio slogan pubblicitario della Colmar? Più o meno faceva così: in caso di bisogno, Colmar".
Ecco, per molto tempo mi sono sentita alla stregua di uno pneumatico da neve .
Ho cercato di essere presente per gli amici, ho fatto il possibile per confortarli.
Ho ricevuto gli stessi riguardi? No. Una minima parte di interessamento? Raramente.
Quante volte ho cercato di analizzare la situazione!. Ho passato giornate intere a pensare e ripensare e cosa ho ottenuto?. Nulla, a parte la sgradevole sensazione di sentirmi ancora più incompresa dal mondo.
Vedi, certe disamine sono deleterie, fanno male e rischiano di portarci fuori strada.
Ad esempio, per quanto riguarda il predatore di amici. Si tratta di una semplificazione, un barbatrucco per esprimere un concetto.. ma è pur sempre un'etichetta (proprio come la preda). I giochi delle parti a lungo andare creano una sorta di dipendenza mentale, una schiavitù. Ci convinciamo della loro validità e così cediamo gran parte della nostra libertà d'azione per dei preconcetti dalle fondamenta traballanti.
Come fanno gli altri ad avere tanti amici, a stringere nuovi legami?
Semplice, si buttano. Non si fanno troppi problemi, interagiscono, parlano. E soprattutto si sentono sullo stesso piano dell'interlocutore.
Non ci sono ruoli.
Non c'è nulla di male ad esprimere un disagio ad un amico. Gli altri non possono sapere cosa ci passa per la testa, per questo dobbiamo sforzarci di comunicare. Ci sentiamo trascurati? Diciamolo una volta, due, tre. Nel caso litighiamo pure :P . E cerchiamo anche di capire veramente con chi abbiamo a che fare. Magari si tratta di persone egoiste e nel caso starà a noi decidere come comportarci (con tutte le conseguenze del caso).
E per il resto, perché dobbiamo farci dei problemi per proporre una cena o altro ad un gruppo di conoscenti? Le amicizie nascono anche così, è normale.. e male che vada ci risponderanno di no.
Un rifiuto può capire ma insomma, non è nulla di grave.
Ohibò, ho scritto un papiro.
Genesis, è tutta colpa tua.
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Ultima modifica di Xchénnpossoreg?; 25-11-2015 a 15:34.
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25-11-2015, 16:17
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#5
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Principiante
Qui dal: Aug 2015
Messaggi: 33
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Wow...cioè..è tutto giusto..
Il fatto sai qual'è? Che quanto uno ha preso diverse fregature, magari vuole evitarne in futuro. Così, protegge quello che ha per non rischiare di perderlo. E non rischiando non si peggiora, ma nemmeno si migliora.
E se uno vuole cambiare, è invariabilmente triste perché non ci riesce.
E poi c'è l'atto pratico e come si suol dire e qui sono ........ Tra l'altro, una delle cose che ho notato è che se uno è sempre triste, non viene "accettato" o meglio non è una persona che ti fa piacere avere intorno..ma non è nemmeno facile far finta di essere contenti.
P.S.: se mi facessi meno pare, probabilmente non sarei qui XD
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25-11-2015, 17:53
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#6
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,703
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Quote:
Originariamente inviata da FraK
Il fatto sai qual'è? Che quanto uno ha preso diverse fregature, magari vuole evitarne in futuro. Così, protegge quello che ha per non rischiare di perderlo.
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Ti capisco e non sai quanto.
Però ora come ora non stai proteggendo i tuoi rapporti di amicizia.
Forse ti sembra di farlo ma non è così.
Non ti senti apprezzato (il termine probabilmente non è esatto ma ci siamo capiti). Questa sensazione rischia di mettere in discussione tutto, magari non oggi. Ma domani?.
Prima o poi la frustrazione arriverà a un livello critico e incomincerai a percepire gli altri in modo diverso. Ti sembreranno distanti, alieni. Forse proverai persino una punta di livore nei loro confronti. E a quel punto ti renderai conto che non sono più tuoi amici.
Per questo ti consiglio di correre ai ripari, sei ancora in tempo.
Quote:
Originariamente inviata da FraK
Tra l'altro, una delle cose che ho notato è che se uno è sempre triste, non viene "accettato" o meglio non è una persona che ti fa piacere avere intorno..
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I tuoi amici sanno perché sei triste? Hai mai provato a parlare dei tuoi problemi con loro? E - nel caso - hanno fatto qualcosa per aiutarti?
Ti faccio queste domande perché mi dai l'idea di essere un ragazzo introverso.
L'introversione crea sempre un po' di nebbia e rende le persone difficili da "leggere".
Gli altri possono travisare, ecco.
Frak comprendo i tuoi timori e figurati, conosco bene certi giri di testa.
Mannaggia, guarda da quanto tempo sono iscritta a questo sito .
Tuttavia gli amici non sono lì per giudicarti o prenderti in giro. Sono dalla tua parte, devi soltanto aprirti con loro. Prova per gradi, inizia con qualche battuta sciocca tipo "mi raccomando, non chiedermi mai come sto". E poi passa a un discorso più serio. Non c'è nulla di male, tra amici si parla. Confrontati, spiega il tuo punto di vista. Le discussioni servono a rinforzare i legami.
Non avere paura.
Pensaci.
In bocca al lupo
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Ultima modifica di Xchénnpossoreg?; 25-11-2015 a 18:00.
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25-11-2015, 19:32
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#7
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 3,212
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Io ho fatto presente più di una volta alla mia amica quello che mi dava fastidio e mi faceva star male del suo comportamento, cosa ho ottenuto? Nulla e ora l'ho anche allontanata, per mia scelta,non posso sempre star male per gli altri,preoccuparmi, riflettere sui miei comportamenti e su quelli degli altri giornate intere per essere sempre io quella che alla fine la prende in quel posto.
Ho smesso di preoccuparmi, ho smesso di cercare di capire, ognuno fa quello che vuole, anche io.
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25-11-2015, 20:40
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#8
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Messaggi: 3,307
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Quote:
Originariamente inviata da FraK
E niente, sono di nuovo qui a scrivere che le cose non vanno come vorrei.
E la cosa è strana perché se uno ha degli amici (e fortunatamente ne ho qualcuno), dovrebbe parlare con loro delle cose che non vanno bene per farsi aiutare....peccato che riesco solo a immaginare le loro facce (terrorizzate o mentre scoppiano a ridere) quando gli dico: sai ho circa 25 anni e non ho ancora capito come bisogna comportarsi per essere amici.
E niente il problema è sempre quello...come mi faccio dei nuovi amici? Come posso mantenere un'amicizia?
Mah...mi rendo conto che bene o male ho seguito sempre questo "dogma": se una cosa è buona, falla, così gli altri vedono che è buona e la faranno anche a te....e forse ho sbagliato, visto quanti amici/conoscenti/contatti hanno le persone che reputo opportuniste.
Boh..semplicemente vorrei che le persone mi chiedessero come sto, come va, come io faccio con loro..e invece niente...se contatto/parlo con 10 persone in questo senso, forse 1 me lo chiederà.
Mmm...forse bisogna guardare la cosa da un'altra prospettiva.. Ovvero siccome sono un ragazzo, sono io che devo chiedere agli altri/e come stanno, organizzare serate etc..come se i maschi fossero "predatori di amici" e le ragazze (e i ragazzi più timidi) "prede" (scusatemi per questa cosa, ma devo ancora trovate una teoria che funzioni...)
E poi c'è la vita reale...ovvero io, che esco sempre con lo stesso gruppetto di amici (ne avevo un altro, ma si è sgretolato nel frattempo). Però c'è un'altra cosa.. Siccome mi piacciono i giochi da tavolo sto giocando con un nuovo gruppo di conoscenti, però con loro non sono mai uscito..e diamine, mi odio perché non capisco se è il caso di chiedere di uscire tutti insieme per diventare amici. Anche perché mi dà proprio fastidio pensare che uno si vede solo ed esclusivamente per giocare a un gioco....
E per finire c'è il fatto che essendo un fuori sede, praticamente gli "amici" della mia città di origine si contano sulle dita di una mano, perché non esco più con loro il sabato visto che sono in un'altra città, e dulcis in fundo, odio usare la tecnologia (FB, WA etc..) per parlare con loro..r quindi potete immaginare come si evolverà la cosa...sigh...
Insomma, nonostante ho qualcosa, vorrei di più, e questo mi rende triste.
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Mai avuto amici perché non so cosa sia l amicizia...ho pochissimo da "dare"...infatti mi trovavo più a mio agio quando eravamo una grande compagnia...era più dispersivo...adesso che siamo rimasti in due mi sento messo "alle strette"...io sopporto lui e lui me(forse)
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25-11-2015, 20:53
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#9
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Banned
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 2,920
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Quote:
Originariamente inviata da Xchénnpossoreg?
Ohibò, ho scritto un papiro.
Genesis, è tutta colpa tua.
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Comunque capisco il discorso, hai anche ragione, è che a me piace mantenere il diritto a lamentarmi.
Alla fine l'importante è non farsi bloccare, dopo ognuno ha i suoi modi
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Ultima modifica di Genesis_R; 25-11-2015 a 20:56.
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28-11-2015, 18:21
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#10
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Principiante
Qui dal: Aug 2015
Messaggi: 33
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Uffff...il problema è che poi è facile parlarne, ma poi dal vivo è tutto diverso...il solito maledetto circolo vizioso...che parte dalla mia preoccupazione dovuta agli obbiettivi che mi impongo (es: organizzo una serata a casa mia ed esigo che sia PERFETTA) o dal sentirmi inferiore rispetto agli altri..
In pratica:
Mi preoccupo -> provo comunque a fare le cose -> le cose non vanno in porto o comunque non vanno come dico io -> sono triste -> mi preoccupo di più
Oppure:
Mi preoccupo -> provo comunque a fare le cose -> nel raro caso in cui le cose vanno come devono andare capita che non vengo preso in considerazione (es: se organizzo una serata/uscita, magari un altro/a non mi invita) -> mi sento inadeguato -> mi preoccupo di più
Quindi riesco anche a individuare il circolo viziso in cui sono intrappolato e vorrei anche uscirne...e penso che se non mi facessi tutti questi mega-film mentali sarei apposto...come si dice "beata ignoranza".. Peccato che con un cervello inferiore (ma più spensierato) sarei comunque triste....
MA SI PUÒ!?!?
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