dottorzivago

LA mia autostima sta crescendo sempre piu, ma ho capito che questo non è cosi fondamentale, è molto piu importante l'esperienza.

Ecco cosa è successo ieri.

Sempre periodo di stage universitari, di questo periodo avrei già dovuto finire ma devo recuperare delle ore.
Quindi ieri invece di stare a casa me ne vado a lavoro pensando di non trovarci nessuno al mio posto, anche se ero consapevole della possibilità che fosse gia stato preso.
Arrrivo lì e c'è un'altra nuova stagista.Penso "pazienza....me ne vado a casa, telefonerò al responsabile degli stage e mi farò indirizzare in un'altra destinazione tanto sono solo 2 giorni,li recupererò da domani,chiederò di essere assegnato in un posto vicino casa tanto non c'è nessun stagsta ed è cosi meglio per me e loro"
Ecco per far capire questa cosa hai dipendenti ci sono voluti 45 minuti, hanno voluto telefonare loro per risolvere o incasinare ancor di piu la mia situazione......e alla fine, gli sono sembrato "buffo"?! parole loro!!!
Non metto in dubbio che essere dalla parte del torto mi abbia agitato e quindi potevo sembrare uno sfigato appunto, ma sarebbe bastat un pò di esperienza nel saper gestire una situazione dove ero al centro dell'attenzione.....cosi invece io sono passato da sfigato davanti a persone che hanno il cervello che gli và come la moviola!!!

Finale della favola.....è finita come avevo proposto io, ma dopo 2 ore di attesa telefonate e chiacchiere inutili

julien_cd

bè l'esperienza,l'esperienza...cazzo l'esperienza....

Aleydis

che vuoi fare...c'est la vie!
ti racconto invece una mia esperienza disastrosa di qualche giorno fa, che si è protratta per molte più ore: avevo un esame, sono andata in facoltà, e non so come ero convinta che sarei stata tra le prime e che non ci sarebbe stata molta gente. Sbagliavo! c'erano più o meno un centinaio di persone e la mia prenotazione era finita all'ultimo. Subito entro nel panico. Io, sola in mezzo a un mare di persone che non conosco, ad aspettare con 40° per una giornata intera, senza nè soldi nè mangiare. ho chiamato i miei, ero caduta nel panico più totale, volevo addirittura tornarmene a casa e non fare l'esame! è venuto mio padre, che doveva andare al lavoro, ma mi ha proposto di stare con me per farmi compagnia, dato che ero sola come un cane. io ho rifiutato, non volevo far fare questo sacrificio a mio padre...così lui se n'è andato, io sono rimasta sola come una demente, non ho mangiato quasi niente tutto il giorno, non avevo nemmeno acqua fresca, nè soldi a monete per comprarmi qualcosa alle macchinette, e ho passato ben 9 ore totalmente da sola, incapace di parlare con nessuno nonostante ci fosse un mare di gente. l'unica cosa buona di quella giornata è stata che alla fine l'esame l'ho passato (non credevo nemmeno in quello ormai, credevo di aver dimenticato tutto)..ma è stata una brutta esperienza e mi ha fatto capire che è impossibile non avere il coraggio di parlare con qualcuno, soprattutto in condizioni simili in cui avevo assolutamente bisogno di parlare, se non altro per sostegno morale data anche la circostanza dell'esame. devo proprio fare qualcosa...non posso più continuare ad essere così, non lo accetto più.