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Vecchio 20-03-2015, 18:31   #1
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Quello che viviamo oggi è un periodo dalle connotazioni estremistiche. Si passa con grande facilità dal tessere lodi per l'incontrovertibilità della scienza fino al relativismo più dispersivo, da ideologie autoritarie a idee libertarie e altruistiche, purtroppo spesso caratterizzate da dubbi verso la bontà del prossimo. Queste posizioni sempre più estreme e rigide derivano essenzialmente dal forte culto della personalità dei giorni nostri; noi tutti tendiamo a non avvicinarci agli altri. Vogliamo essere gli intellettuali più brillanti, gli scrittori più dotati, i musicisti più creativi. In sostanza, vogliamo essere originali, unici. Questo porta ad una bassa mescolanza delle idee che tendono ad assumere una connotazione caratteristica che dipende da chi le esprime e quindi sono in genere piuttosto estreme.

Questi estremismi funzionano come delle gabbie e ci impediscono, in generale, di ascoltare realmente le altre persone e di entrare in contatto con loro. Faccio qualche esempio pratico.

Mettiamo che io creda nell'oggettività sempre e comunque. La scienza è verità, ha portato l'evoluzione della specie umana oltre i limiti immaginabili, ha allungato la speranza di vita, ha curato malattie, attraverso il suo metodo meticoloso di stampo matematico. A questo punto io sarò incapace di ascoltare chi dirà che l'oggettività non è tutto e rimarrò ingabbiato nei miei ragionamenti per tutta la vita. Il problema è che quella persona, dicendomi che l'oggettività non è tutto, non mi stava facendo una ramanzina, ma cercava di includermi in un mondo fatto di ascolto e di comunicazione.

Praticamente, a mio parere, l'idea è un oggetto, e questo ha degli effetti perché c'è una distinzione fondamentale fra oggetto e persona. L'oggetto può essere posseduto, controllato e modulato, quindi possiamo identificarci in esso. La persona è un'entità esterna a noi ma identica, cioè è una creatura che prova emozioni, ha desideri e volontà.

Se l'idea che noi abbiamo non include altre persone e non è pronta a piegarsi alle necessità di altri essa impedisce automaticamente la comunicazione in quanto tendenzialmente noi in una conversazione cercheremo di nutrire più l'idea piuttosto che dare credito alla creatura senziente quale è l'interlocutore.

E' anche per questo secondo me che su internet ci sono questi enormi conflitti. Coloro che scrivono sono più assimilabili ad oggetti che a persone. Non ci mostrano facilmente di essere senzienti e di avere una volontà, scrivono solo parole, parole che noi vogliamo controllare e modulare. E' molto più raro che si voglia far cambiare idea a qualcuno dal vivo.

Lo scopo di questo post è provare a riflettere quanto dare la priorità ad una idea che abbiamo piuttosto che all'interlocutore rende le idee stesse vane, se esse sono tese ad un aumento del bene del prossimo, e provare quindi ad incitare all'ascolto prima di tutto, e poi alla ricerca di un bene comune in base all'ascolto.
Vecchio 20-03-2015, 18:45   #2
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L'avatar di notime
 

no

scherzi a parte, spero non ti scocci se rispondo più o meno a casaccio.

1) perché uno dovrebbe "voler entrare in contatto con altre persone"? se io ci parlo in chat o dovunque, sto entrando in contatto, in ogni caso. Che cambia?

2) è un es., lo so, ma stò fatto della scienza che è verità è una cagata. La scienza è una chiave inglese, non è vera, semplicemente funziona e ti aiuta a smontare le ruote della macchina o cazzo ne so.

3) se tratti l'idea come un oggetto, sei nella prospettiva del potere e del controllo, come dicevi peraltro. Ma se esprimo un'idea, è perché fa parte di me, dice qualcosa di quello che sono, non me la tolgo e smetto come un vestito. Non solo, ma le idee isolate sono morte. Devono essere condivise e mettere in moto processi, per valere qualcosa.

Altrimenti è il circo che si vede un po' dappertutto, anche qui per certi aspetti.
Ringraziamenti da
Dedalus (20-03-2015)
Vecchio 20-03-2015, 18:54   #3
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Originariamente inviata da notime Visualizza il messaggio
no

scherzi a parte, spero non ti scocci se rispondo più o meno a casaccio.

1) perché uno dovrebbe "voler entrare in contatto con altre persone"? se io ci parlo in chat o dovunque, sto entrando in contatto, in ogni caso. Che cambia?

2) è un es., lo so, ma stò fatto della scienza che è verità è una cagata. La scienza è una chiave inglese, non è vera, semplicemente funziona e ti aiuta a smontare le ruote della macchina o cazzo ne so.

3) se tratti l'idea come un oggetto, sei nella prospettiva del potere e del controllo, come dicevi peraltro. Ma se esprimo un'idea, è perché fa parte di me, dice qualcosa di quello che sono, non me la tolgo e smetto come un vestito. Non solo, ma le idee isolate sono morte. Devono essere condivise e mettere in moto processi, per valere qualcosa.

Altrimenti è il circo che si vede un po' dappertutto, anche qui per certi aspetti.
Sei molto aggressivo con me. Cosa ho fatto di preciso per meritarmi questo trattamento?

Prima di tutto, entrare in contatto col prossimo è una necessità prioritaria per chiunque perché vivere una vita da eremiti è impossibile, è una sofferenza, infatti stiamo cercando tutti un po' di contatto qui sul forum, visto che altrove manca. Inoltre, praticamente tutto ciò che possediamo ed abbiamo provato è associato a qualche altra persona. Il contatto sociale è una componente essenziale della nostra vita, quindi tanto vale favorirla

La frase sulla scienza nel mio post era un esempio, non credo a quella frase, l'ho messa per illustrare il mio pensiero.

La questione sull'idea è riferita soltanto ad un aspetto, non voglio fare una riflessione su tutte le cose rappresentate da un'idea, ma solo sul fatto che un'idea estrema e rigida, se autoreferenziale, è molto spesso associata ad una bassa voglia di condividere e quindi a difficoltà nei rapporti sociali che, come detto, sono centrali ed è meglio coltivare.
Vecchio 20-03-2015, 19:01   #4
Esperto
L'avatar di notime
 

aggressivo? non mi sembrava di essere tale, non intendevo in ogni caso.

quindi se capisco bene tu dici che uno parte che vuole o non vuole "condividere", e in base a questo difende con maggiore o minore intensità un'idea.

ci leggo un individuo solo davanti al mondo, e un individuo non ha idee, solo opinioni. D'altra parte sono queste che appunto si può scegliere di difendere o meno a seconda di una decisione "presa prima".

Le idee, quelle sì, sono tali alla luce della verità, non del nostro comodino.
Ringraziamenti da
Dedalus (20-03-2015)
Vecchio 20-03-2015, 19:18   #5
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Non volevo essere così schematico. Semplicemente penso sia abbastanza evidente il grado di rapporto col prossimo che una persona vuole avere in base alla rigidità e anche all'estremismo, se autoreferenziale, delle sue idee nel momento del confronto. Accogliere l'idea di un'altra persona è un atto che indica una volontà di apertura verso ciò che qualcun altro dice, che è un forte indice di voglia di relazionarsi, mentre rifiutare tutte le idee degli altri e costruirsene una totalmente diversa e quant'altro può indicare un disagio nei confronti di queste persone, che potrà avere varie cause e può essere legittimo ma è senz'altro meglio cercare di comprendere tale disagio e rimediare per evitare la frammentazione di questo povero mondo.

Facciamo un esempio. Su facebook mi ero iscritto ad un gruppo di meccanica quantistica. Postano un video fatto come un cartone animato dove viene presa in giro una ragazza che crede in tante cose che la scienza ha smentito, tipo l'omeopatia. Io ho trovato la cosa molto brutta e ho detto che non necessariamente una persona che crede in cose dimostrate false dalla scienza non è affidabile, e ho fatto esempi di persone molto affidabili in tal senso. Mi è stato detto che non ero degno di studiare fisica (!) e che praticamente ero un idiota. Per me è abbastanza evidente che le persone che mi hanno detto così rifiutano completamente il contatto con persone che non condividono le loro idee, dando la priorità a tali idee piuttosto che all'accoglienza del prossimo.

Un'opinione si difende solo se ha un valore applicata al nostro mondo. Difendere l'idea che la scienza deve scardinare le credenze di fronte a qualcuno che dice che le credenze le hanno anche persone affidabili non ha senso. L'idea è uno strumento il cui scopo è, possibilmente, costruttivo. Quando si difende un'idea in quanto tale stiamo dando la priorità all'oggetto piuttosto che al suo uso...

Ultima modifica di cancellato15306; 20-03-2015 a 19:24.
Vecchio 20-03-2015, 21:46   #6
Esperto
L'avatar di QuantumGravity
 

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Originariamente inviata da notime Visualizza il messaggio
ci leggo un individuo solo davanti al mondo, e un individuo non ha idee, solo opinioni. D'altra parte sono queste che appunto si può scegliere di difendere o meno a seconda di una decisione "presa prima".

Le idee, quelle sì, sono tali alla luce della verità, non del nostro comodino.
Non sono sicuro di aver capito, potresti spiegarlo meglio per favore?
Vecchio 21-03-2015, 01:08   #7
Intermedio
L'avatar di Alessandra
 

Difendere un'idea e voler convincere qualcuno della sua fondatezza non è necessariamente sbagliato secondo me se si rispettano i toni e ci si pone nel modo giusto. Convincere qualcuno non per forza significa sottomettere l'altro alla nostra opinione non rispettando la sua.. può voler anche essere un segno di aiuto verso l'altro, in quanto si ci preoccupa per l'altra persona e si desidera aiutarla a comprendere
Vecchio 21-03-2015, 09:45   #8
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Originariamente inviata da Alessandra Visualizza il messaggio
Difendere un'idea e voler convincere qualcuno della sua fondatezza non è necessariamente sbagliato secondo me se si rispettano i toni e ci si pone nel modo giusto. Convincere qualcuno non per forza significa sottomettere l'altro alla nostra opinione non rispettando la sua.. può voler anche essere un segno di aiuto verso l'altro, in quanto si ci preoccupa per l'altra persona e si desidera aiutarla a comprendere
Vabbè, evidentemente ho posto il topic in maniera sbagliata. Che sia chiuso
Vecchio 21-03-2015, 09:51   #9
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Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Se non fanno i medici ovviamente .
Vabbè certo Intendevo in generale. Nel video che hanno fatto vedere quella ragazza veniva aggredita e sfottuta in malo modo da un tizio che crede nell'oggettività e incontrovertibilità della scienza perché sembrava che lei non potesse avere un solo pensiero che avesse senso, e lui esplicitamente se la godeva.

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Ma ti hanno buttato fuori dal gruppo?
Visto che non si tratta di una scuola ma di un gruppo di interesse se lo hanno fatto sono stati davvero scorretti.
E' chiaro però che chi crede che certe cose siano vere non può certo accettare e credere che sia vero il contrario... Ti trovi?
Il fatto è che io non ho sostenuto "l'omeopatia è reale", io ho detto che se delle persone credono nell'omeopatia, pur essendo essa falsa, non è che poi sono necessariamente persone che esprimono sempre e in ogni caso idee fuori luogo e prive di senso e non meritano di essere messe alla gogna [anche se io penso che in nessun caso ci si meriti di essere messi alla gogna, però questo è un altro discorso ]. Io personalmente non credo a teorie non scientifiche o che comunque non abbiano un senso abbastanza chiaro. Mi sono tolto io dal gruppo dopo la reazione aggressiva a ciò. Comunque ti parlo di un mese fa.

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Ma quando si parla di affidabili, c'è da chiedersi... Affidabili a fare cosa?

Se queste persone non devono fare i medici non è un problema il fatto che credano che l'omeopatia funzioni, in caso contrario, se le loro scelte in base a questa credenza coinvolgono anche altre persone, il problema relativo all'affidabilità sorge e non si può far finta di niente.
Ovviamente. Parlavo in generale; ad esempio ci sono due persone a me vicine che credono all'omeopatia, ma a parte questo, dicono parecchie cose sensate ed utili per tutti, fanno lavori che non toccano tali argomenti e sono persone piacevoli.
Ad esempio una di queste persone insegna a scuola e lo fa bene, garantisco.

Ultima modifica di cancellato15306; 21-03-2015 a 09:58.
Vecchio 21-03-2015, 20:40   #10
Esperto
L'avatar di notime
 

@quantum: l'uomo da solo non è niente, né può avere il controllo delle idee. Le idee esistono indipendentemente da quello che l'uomo sente e prova e crede. Riconoscere questo rende liberi nel ricercare le idee stesse insieme a quelli che condividono questa convinzione, e questo a sua volta generalmente rende le persone migliori, perché ci si riconosce su un piano di uguaglianza.

Viceversa, credere di avere il controllo delle idee, conduce a giudicare se stessi e gli altri su un criterio di potenza. Cioé, se ogni idea vale quanto qualunque altra, ne sceglierò una a caso sulla base dei benefici che posso ottenere, o se l'altro mi costringe per qualche motivo ad accettarla. Capisci bene che un mondo che si regge su equilibri di questo tipo è la classica giungla degli individui-isola che si relazionano in base a puri rapporti di forza, dove ad essere contesi sono di volta in volta soldi, sesso, potere, quello che vuoi.

Spero di essermi spiegato meglio.
Vecchio 21-03-2015, 20:55   #11
Esperto
L'avatar di QuantumGravity
 

Ti rispondo in un altro momento che io ho tempi molto, molto lunghi. Grazie intanto
Vecchio 21-03-2015, 21:27   #12
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Quote:
Originariamente inviata da notime Visualizza il messaggio
l'uomo da solo non è niente, né può avere il controllo delle idee. Le idee esistono indipendentemente da quello che l'uomo sente e prova e crede. Riconoscere questo rende liberi nel ricercare le idee stesse insieme a quelli che condividono questa convinzione, e questo a sua volta generalmente rende le persone migliori, perché ci si riconosce su un piano di uguaglianza.
E se uno non si riconosce in nessuna idea?

Quote:
Originariamente inviata da notime Visualizza il messaggio
Viceversa, credere di avere il controllo delle idee, conduce a giudicare se stessi e gli altri su un criterio di potenza. Cioé, se ogni idea vale quanto qualunque altra, ne sceglierò una a caso sulla base dei benefici che posso ottenere, o se l'altro mi costringe per qualche motivo ad accettarla. Capisci bene che un mondo che si regge su equilibri di questo tipo è la classica giungla degli individui-isola che si relazionano in base a puri rapporti di forza, dove ad essere contesi sono di volta in volta soldi, sesso, potere, quello che vuoi.
Come faccio a scegliere un'idea (escludendo ovviamente le due possibilità da te prospettate)? Non devo prima valutare in qualche modo le idee per decidere quale scegliere? E per fare ciò non dovrò ovviamente pormi inizialmente in modo distaccato rispetto all'idea in questione? Avere, diciamo, spirito critico per deciderne il valore?
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