Ciao a tutti, mi sono appena iscritto...ho bisogno di sfogarmi, di parlare, di tirare fuori tutta la frustrazione che provo dentro.
La situazione è la classica, quasi banale. Mi piace una ragazza, carina, e forse anche io piaccio/piacevo a lei. “E allora?”, direte voi...già, e allora....
Partiamo dall’inizio:
Ho conosciuto questa ragazza durante un pranzo di lavoro, dagli sguardi che si siamo scambiati quel giorno ho creduto di piacerle, abbiamo chiacchierato un pò, ma niente di che. Ho pensato che piano piano avrei avuto l’occasione di instaurare un rapporto con lei e che potesse nascere qualcosa. Dopo quel pranzo, però, non c’è stata più occasione di pranzare insieme, ci siamo visti diverse volte in ufficio nei corridoi o durante le pause caffè, ma lei era sempre in compagnia di altre persone (è carina quindi tanti ragazzi intorno). In quelle occasioni la vocina dentro di me mi diceva di farmi avanti di cercare di parlarle, di rischiare. Purtroppo però la mia timidezza, la mia paura di non sapere che dire, ha fatto si che non mi avvicinassi affatto, anzi mi sono comportato come se lei non mi interessasse affatto istaurando conversazioni con altre persone ed ignorandola del tutto.
E’ questo il punto, il terrore di espormi ad un possibile rifiuto ha fatto si che io scappassi. Ma scappassi da che cosa? Alla peggio sarei stato rifiutato, ma se fosse andata bene avrei realizzato un sogno. Ora invece mi rimane soltanto il dubbio. Perchè sono capace di dire a parole cosa è giusto fare ma incapace nei fatti? Perchè non riesco a vincere questi blocchi mentali? E perchè li ho? Perchè è così tanto forte il terrore che ho del giudizio degli altri?
E’ inutile dire che lei ha cambiato atteggiamento, si è sentita snobbata da me (e lo è stata) ed ora nei corridoi a stento mi saluta, e chissà cosa pensa di me.
Non è la prima volta che mi capita qualcosa del genere, questa paura del giudizio del prossimo mi sta rovinando la vita, sia in campo lavorativo che, soprattutto, in quello amoroso. Non ce la faccio più a continuare così, è tutto così frustrante, ma come se ne esce?