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02-09-2016, 23:24
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#21
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,825
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Quote:
Originariamente inviata da Jupiter
Il fatto è che qualcuno potrebbe aiutarti ad aprirla, la cazzo di gabbia. Ma se i tuoi cari non la vedono (o fanno finta di non vederla) allora è un mare di merda, con rischio di affogo.
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I "cari" sono quelli che l'hanno messa com'è possibile che la levino.
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02-09-2016, 23:33
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#22
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Esperto
Qui dal: Feb 2012
Messaggi: 1,719
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la famiglia è la prima scuola della vita.
Prendiamo il fatto che, le cose più importanti per vivere (camminare, parlare, mangiare ecc) si imparano da piccoli, ecco, da piccoli ancora non si va a scuola, ancora non si hanno amici o comunque si passa davvero pochissimo tempo con altri che non siano la famiglia. Un bambino quindi apprende da chi sta intorno a lui (quindi la famiglia) il ''comportamento'', come sono gli altri (cioè non il bambino stesso). Oltretutto un bambino dà, per forza di cose, molta fiducia a quello che dicono i genitori (o i ''grandi'') quindi, se ad esempio in presenza di estranei il bambino non parla (per ovvi motivi, infatti cosa voiete che debba dire un bambino in un discorso tra adulti??!?!?!?!?), si sente dire:<<è timido!>>, il bambino si convince di essere timido anche perchè gli altri adulti fanno sembrare il fatto di essere timidi una cosa bella e quindi, il bambino ne è contento senza capire.
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02-09-2016, 23:36
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#23
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Banned
Qui dal: Feb 2015
Messaggi: 1,665
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Quote:
Originariamente inviata da yuiop.
Mio fratello, una volta, mi disse "Tanto morirai da solo". Non capiscono che peggiorano la situazione e ci feriscono ulteriormente
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Io non so come si abbia il "coraggio" di dire certe cose..mi vengono i brividi solo a leggerle
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02-09-2016, 23:43
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#24
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Ubicazione: in un tunnel arredato in stile minimal
Messaggi: 1,485
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Jupiter,
mai accontentarsi
MAI
MAI
MAI
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03-09-2016, 00:09
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#25
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Nella mia testa, e occasionalmente nel mondo reale.
Messaggi: 2,679
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Quote:
Originariamente inviata da yuiop.
Mio fratello, una volta, mi disse "Tanto morirai da solo". Non capiscono che peggiorano la situazione e ci feriscono ulteriormente
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Che cattiveria...
A me fu detto "non avrai mai un ragazzo", per offendermi.
Peccato che fin ora ci abbia preso.
Quote:
Originariamente inviata da Weltschmerz
I "cari" sono quelli che l'hanno messa com'è possibile che la levino.
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Se i cari la gabbia l'hanno messa inconsapevolmente, pensando di avere comportamenti corretti, e quindi non apposta, allora in linea teorica possono anche capire che è ora di farti uscire.
Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Approvare sè stessi prescindendo dall'approvazione genitoriale significa rinunciare all'approvazione genitoriale, cioè rinunciare a qualcosa di molto piacevole che non si potrà mai avere per qualcosa che è meno (forse molto meno) piacevole, ma che si può avere.
E' una scelta scontata su un piano reale, ma di difficile realizzazione su un piano psicologico.
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Bravo.
Per me il non sentirmi approvata è straziante.
E pensare che l'unica cosa che posso fare per vivere tranquilla è accettare di non essere accettata, è molto deprimente.
Quote:
Originariamente inviata da filosofo
Jupiter,
mai accontentarsi
MAI
MAI
MAI
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Concordo, che cavolo!!!!!!
Quando lo dico io a casa mia, mi guardano come un'alienaaaaaa
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03-09-2016, 01:13
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#26
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,825
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Quote:
Originariamente inviata da Jupiter
Se i cari la gabbia l'hanno messa inconsapevolmente, pensando di avere comportamenti corretti, e quindi non apposta, allora in linea teorica possono anche capire che è ora di farti uscire.
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Non è questione di consapevolezza è che a loro volta sono in una gabbia.
Sono dei pattern che partono quasi in automatico.
Se hanno fatto lavoro su sé stessi magari possono correggerli ma senza psicoterapia e/o aiuto comunque sarà dura.
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Ultima modifica di Weltschmerz; 03-09-2016 a 01:16.
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03-09-2016, 01:17
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#27
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Nella mia testa, e occasionalmente nel mondo reale.
Messaggi: 2,679
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Quote:
Originariamente inviata da Weltschmerz
Non è questione di consapevolezza è che a loro volta sono in una gabbia.
Sono dei pattern che partono quasi in automatico.
Se hanno fatto lavoro su sé stessi magari possono correggerli ma senza psicoterapia e/o aiuto comunque sarà dura.
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Se tu gli fai capire che han fatto una cazzata, magari ti fanno passare dalla gabbia alla riserva naturale, che sai.
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03-09-2016, 01:32
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#28
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Esperto
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,421
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Non ho letto tutto.
Cmq, ho sempre avuto dalla mia famiglia il supporto necessario, in modo secondo me equilibrato. Due figli, uno a livello sociale perfettamente integrato da sempre, l'altro iscritto su fs.com. Timido ci sono nato e più di tanto non penso si possa cambiare.
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Ultima modifica di illumi; 03-09-2016 a 09:46.
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03-09-2016, 01:39
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#29
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,825
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Quote:
Originariamente inviata da Jupiter
Se tu gli fai capire che han fatto una cazzata, magari ti fanno passare dalla gabbia alla riserva naturale, che sai.
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Già fatto, hanno continuato ancora di più col loro pattern.
Non solo, non mi possono aiutare perché la gabbia dipende dai miei giudizi e dai miei pensieri.
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03-09-2016, 02:02
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#30
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,743
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I genitori sbagliano sempre ma pure loro sono persone, hanno problemi, debolezze, paure. Fare il genitore è difficile. Non si dovrebbero fare figli.
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03-09-2016, 09:45
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#31
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,248
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Quote:
Originariamente inviata da Leucina
I genitori sbagliano sempre ma pure loro sono persone, hanno problemi, debolezze, paure. Fare il genitore è difficile. Non si dovrebbero fare figli.
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Questo è vero ... però per fare un esempio non è che se un genitore picchia il figlio perchè ha avuto problemi da piccolo allora lo giustifico eh?
Era per fare un esempio, nessun violento in famiglia, anch'io come molti qua dentro ha avuto una famiglia esemplare , ma che qualcosa non vada lo dimostra il numero di fratelli che non hanno una vita sociale soddisfacente anzi non l'hanno per nulla
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03-09-2016, 10:07
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#32
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Banned
Qui dal: Feb 2015
Messaggi: 1,665
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Quote:
Originariamente inviata da Leucina
I genitori sbagliano sempre ma pure loro sono persone, hanno problemi, debolezze, paure. Fare il genitore è difficile. Non si dovrebbero fare figli.
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Hai ragione Leucina, fare il genitore è difficile...ma nessuno viene obbligato a diventarlo. Dal momento in cui decidi di formare una famiglia e sfornare dei figli sai benissimo di avere degli oneri nei confronti di quest'ultimi (e anche del partner ovviamente). Venire meno a questi oneri è un dolo a tutti gli effetti, non ci si può sempre nascondere dietro alla difficoltà di fare il genitore. Ci sono comportamenti giustificabili e comprensibili, altri che non stanno ne in cielo ne in terra.
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03-09-2016, 10:32
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#33
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,248
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Per me fare il genitore è la cosa più semplice del mondo , tanto è vero che tutte le popolazioni ne sono capaci e in tutte le era della umanità
l'importante è essere sereni come individui , non avere nevrosi : vedete un ciaffone dato da un genitore sereno non fa male , perché sapete che ve lo siete meritato , ma provate invece del ciaffone a sentirvi in colpa* e costantemente e in maniera immotivata : ho ancora il ricordo ti quando mia madre mi mise fuori della porta di casa perchè non avevo badato al fratellino... mi sentii smarrito , abbandonato mi avesse riempito il sedere di botte prob sarei stato più tranquillo
*il senso di colpa è micidiale
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03-09-2016, 10:48
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#34
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 1,573
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Certo non dobbiamo incolpare solo noi stessi, ma nemmeno farne una ragione di non-vita. Forse ci speri ancora che i tuoi genitori possano cambiare, ma non lo faranno eh.
Ora hai chiara la situazione cerca di andare oltre, è l'unica. E te lo dice una che ci prova con tutte le sue forze, ma che fatica.
Penso che una possibilità, almeno per quanto mi riguarda, sia crearsi un ambiente più favorevole. Quindi laurearmi, trovare un lavoro e poi trovare un buco in affitto. Quello che mi abbatte è che ci vorrà ancora qualche anno per tutto questo.
Da quanto ho capito con lo studio hai finito. Ora pensi di continuare con qualche dottorato o master oppure vorresti cercare un lavoro?
P.s. l'intelligenza non si perde per strada, a 25 anni poi...Lo sei ancora, hai ancora quelle capacità quindi non mollare.
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03-09-2016, 12:21
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#35
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Nella mia testa, e occasionalmente nel mondo reale.
Messaggi: 2,679
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Quote:
Originariamente inviata da alice89
Certo non dobbiamo incolpare solo noi stessi, ma nemmeno farne una ragione di non-vita. Forse ci speri ancora che i tuoi genitori possano cambiare, ma non lo faranno eh.
Ora hai chiara la situazione cerca di andare oltre, è l'unica. E te lo dice una che ci prova con tutte le sue forze, ma che fatica.
Penso che una possibilità, almeno per quanto mi riguarda, sia crearsi un ambiente più favorevole. Quindi laurearmi, trovare un lavoro e poi trovare un buco in affitto. Quello che mi abbatte è che ci vorrà ancora qualche anno per tutto questo.
Da quanto ho capito con lo studio hai finito. Ora pensi di continuare con qualche dottorato o master oppure vorresti cercare un lavoro?
P.s. l'intelligenza non si perde per strada, a 25 anni poi...Lo sei ancora, hai ancora quelle capacità quindi non mollare.
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Dottorati non ne posso fare, non ho avuto risultati abbastanza alti, quindi non potrei competere.
Vorrei fare i soldi per potermi pagare un master così da poter avere accesso a un lavoro diverso da quello che dovrei fare. Poi trasferirmi in un'altra città, magari già durante il master, o già dopo qualche mese di lavoro.
Ma ho un mare di problemi che mi limitano. Insicurezza, il non guidare, il fatto che probabilmente i miei cercheranno sempre di distogliermi dall'idea di trasferirmi ("e poi stai da sola?", "e poi ce la fai?") - ricorda che per come sono stata educata non passo mai nemmeno una notte fuori casa - il non ricordare niente di quello che ho studiato (e che mi servirebbe sul lavoro) e il non avere la minima spinta a voler recuperare (giuro, ho il cervello così vuoto che sembra che l'università l'abbia frequentata un'altra persona!)...
Ho un lavoro così grosso da fare su me stessa per recuperare le mie capacità e conoscenze e per raggiungere un livello di sicurezza almeno accettabile, che potrebbero volerci anni. L'idea di dover fare ancora così fatica, dopo anni già passati giù di morale, e tutto solo per sentirmi un po' più normale... mi fa venire voglia di mollare in principio.
Insomma sono un po' demoralizzata...
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03-09-2016, 13:56
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#36
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Messaggi: 2,255
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Ci saranno anche pochi figli, ma ci sono ancora troppi genitori. (cit.)
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03-09-2016, 18:52
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#37
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,248
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Quote:
Originariamente inviata da Jupiter
Dottorati non ne posso fare, non ho avuto risultati abbastanza alti, quindi non potrei competere.
Vorrei fare i soldi per potermi pagare un master così da poter avere accesso a un lavoro diverso da quello che dovrei fare. Poi trasferirmi in un'altra città, magari già durante il master, o già dopo qualche mese di lavoro.
Ma ho un mare di problemi che mi limitano. Insicurezza, il non guidare, il fatto che probabilmente i miei cercheranno sempre di distogliermi dall'idea di trasferirmi ("e poi stai da sola?", "e poi ce la fai?") - ricorda che per come sono stata educata non passo mai nemmeno una notte fuori casa - il non ricordare niente di quello che ho studiato (e che mi servirebbe sul lavoro) e il non avere la minima spinta a voler recuperare (giuro, ho il cervello così vuoto che sembra che l'università l'abbia frequentata un'altra persona!)...
Ho un lavoro così grosso da fare su me stessa per recuperare le mie capacità e conoscenze e per raggiungere un livello di sicurezza almeno accettabile, che potrebbero volerci anni. L'idea di dover fare ancora così fatica, dopo anni già passati giù di morale, e tutto solo per sentirmi un po' più normale... mi fa venire voglia di mollare in principio.
Insomma sono un po' demoralizzata...
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non ti fare bloccare dalla malia
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04-09-2016, 15:25
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#38
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 1,573
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Quote:
Originariamente inviata da Jupiter
Dottorati non ne posso fare, non ho avuto risultati abbastanza alti, quindi non potrei competere.
Vorrei fare i soldi per potermi pagare un master così da poter avere accesso a un lavoro diverso da quello che dovrei fare. Poi trasferirmi in un'altra città, magari già durante il master, o già dopo qualche mese di lavoro.
Ma ho un mare di problemi che mi limitano. Insicurezza, il non guidare, il fatto che probabilmente i miei cercheranno sempre di distogliermi dall'idea di trasferirmi ("e poi stai da sola?", "e poi ce la fai?") - ricorda che per come sono stata educata non passo mai nemmeno una notte fuori casa - il non ricordare niente di quello che ho studiato (e che mi servirebbe sul lavoro) e il non avere la minima spinta a voler recuperare (giuro, ho il cervello così vuoto che sembra che l'università l'abbia frequentata un'altra persona!)...
Ho un lavoro così grosso da fare su me stessa per recuperare le mie capacità e conoscenze e per raggiungere un livello di sicurezza almeno accettabile, che potrebbero volerci anni. L'idea di dover fare ancora così fatica, dopo anni già passati giù di morale, e tutto solo per sentirmi un po' più normale... mi fa venire voglia di mollare in principio.
Insomma sono un po' demoralizzata...
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Ok, allora niente dottorato. Anche io ci ho rinunciato e so che ci sono altre strade, per fortuna. E informandomi ho scoperto che ci sono dei corsi, oltre ai master da poter fare. I corsi costano molto di meno e durano pure di meno di un master. Non so se che tipo di laurea hai ottenuto ma ti consiglio comunque di informarti bene perché magari trovi qualcosa di fattibile. E nel frattempo magari riesci ad allontanarti da casa per qualche giorno, è pur sempre un inizio.
I problemi si affrontano, passo per passo. Dopo anni (quelli più delicati poi) passati in un ambiente soffocante e reprimente è normale non vedere una via d'uscita. Ma è un peccato non provarci almeno, forzandosi anche, se si pensa che una cosa sia giusta per se stessi (e nel tuo caso è così mi pare, quindi non mollare). I tuoi genitori non ti sostengono? Bene, ora sei abbastanza grande per fare le tue scelte, per quanto sia difficile a causa dell'insicurezza. Cerca di pensare in modo oggettivo, come se organizzassi tutto e ti informassi per un'altra persona e quando sei arrivata ad una conclusione, agisci e vai avanti con la consapevolezza che non riceverai supporto dai tuoi genitori anzi magari ti ostacoleranno anche.
Nemmeno io guido (tranne rare eccezioni), non è detto che sarà sempre così. Nel frattempo ci sono i mezzi pubblici.
Capisco benissimo la questione del "cervello vuoto". Ma è sempre dovuto all'insicurezza. Non pensare che per gli altri sia diverso, semplicemente vanno avanti e non si soffermano troppo a lungo su certe questioni tanto da finire per crederci e crearsi limiti.
"Ho un lavoro così grosso da fare su me stessa per recuperare le mie capacità e conoscenze e per raggiungere un livello di sicurezza almeno accettabile, che potrebbero volerci anni." Ecco questo è giustissimo. E sì, ci vorranno anni. Questo però non vuol dire fermarsi a riflettere ma di fare, agire e nel frattempo di conseguenza aumenteranno l'autoconsapevolezza e la sicurezza.
Scusa il mattone.
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