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06-02-2014, 16:43
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#1
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
Messaggi: 736
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Qui non stiamo parlando di dualismo intro/estro, brutti/belli o ricchi/poveri, ma delle persone che, indipendentemente dalla loro condizione e aspetto fisico, hanno successo nella vita a occhi chiusi, riscuotendo invariabilmente successo, senza sforzo, in ogni cosa che fanno. Ne conosco a vagonate, e il bello è che li riconosci subito.
Non mi riferisco a chi ha magari i genitori ricchi, o un talento veramente mostruoso, o una cattiveria e un arrivismo che compensano capacità nella media. No, sto proprio parlando di una categoria di persone "trasversale" a ceto sociale e provenienza geografica, magari gente che vive lontanissimo da casa e non ha nemmeno ricevuto il minimo aiuto dai familiari né spintarelle dalle conoscenze che non ha. E spesso non è neppure una cima, ma ad ogni prova della vita si presenta con un sorriso largo così e passa avanti a tutti, non si sa come.
Li riconosci subito. All'università sono quelli che "si provano l'esame ma non sanno nulla", e capisci da quello che dicono e dalle domande che ti fanno che non sono come certe secchie che lo fanno per atteggiamento, ma che è proprio vero. Non hanno studiato e se la tentano, eppure invariabilmente il prof gli fa l'unica domanda che loro sanno, magari una cosa fuori programma che è considerata difficilissima, e si beccano la lode. A suon di lodi si beccano il 110, bacio accademico, pubblicazione.
Poi spariscono qualche mese e ricompaiono su Facebook, e scopri che vivono a Londra, Berlino, Tokyo (evidentemente non devono neppure scontrarsi con problemi economici, o di famiglia, o cose così), già mezze celebrità nel loro campo, che spesso è l'unica cosa che sanno fare in assoluto.
Ne conoscete?
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06-02-2014, 16:49
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#2
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
Messaggi: 736
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Quote:
Originariamente inviata da Konkurs
Ne conosco a frotte, ma ho una mia teoria sul perché
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Ce la esponga allora, mi interessa!
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06-02-2014, 16:55
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#3
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,892
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In pratica le persone con cûlo grande cosi.
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06-02-2014, 16:59
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#4
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
Messaggi: 736
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Quote:
Originariamente inviata da Konkurs
Sono alieni o automi programmati al successo.
Un po' come in questo film praticamente
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Ommammamia, il film più inquietante che abbia mai visto.
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06-02-2014, 17:21
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#5
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 1,107
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Ma, ho l'impressione che voi confondiate la sicurezza in sè stessi e l'equilibrio emotivo con la fortuna.
Non credo che esistano persone che fanno tutto senza sforzo. Il fatto è che se una persona è serena "sembra" che ciò che fa non gli costi fatica.
Il fatto è che per chi è in condizioni di disagio o peggio depressione anche dare un esame è uno sforzo titanico (poi dipende dall'esame: io ho dato esami all'università studiando due settimane, ma non si trattava certo di fisica quantistica)
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06-02-2014, 17:26
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#6
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
Messaggi: 736
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Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis
no davevro,queste persone sono la maggioranza, gente che non studia mai perchè proprio non ne ha il tempo e poi in materie molto ostiche prende voti assurdi andando a dare l'esame come se andasse al cinema,menefreghismo e sciallaggine totale,e maagri hanno studiato tipo 3 giorni prima quando tu dopo un mese di studio prendi meno della metà del loro voto.
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All'università ero abbastanza così anch'io, ero tipo da 30 e lode dopo i tre giorni di full immersion, cosa che mandava a volte in bestia alcuni miei compagni di corso.
E' dopo, nel mondo del lavoro, che mi sono perso, per colpa delle pressioni esercitate dalla mia famiglia. Hanno voluto che prendessi una seconda laurea, più o meno nello stesso campo. di cui non mi fregava nulla, e che mi "focalizzassi" su quel lavoro, che non richiede troppo talento ma che per loro era "utile", quando io avrei voluto, con la prima laurea in tasca come "salvaspalle", sfruttare le numerose abilità fuori dal comune, quelle sì, che so di avere (e lo dico per i numerosi premi vinti e le proposte ricevute, non certo solo per vantarmi). Col risultato che ora sono perso nella infinita compagine dei pocopiùchetrentenni-sfruttati-malpagati che non si eleveranno mai dal loro livello, mentre quelli tra i miei ex compagni di studi che avevano qualche abilità in più e che facevano cose tipo le mie ora sono artisti, scenografi e simili nelle grandi capitali europee oppure oltreoceano.
Certo ha giocato anche il mio ritenermi incapace di gestire le situazioni "grosse", l'aver spesso pensato "quelli possono farlo, perché sono furbi, io non so distinguere una proposta valida da una fregatura e chissà come finirei". Ma anche qui hanno contato parecchio le pressioni dei miei, che quando tentavo goffamente di sottrarmi al loro guinzaglio spesso mi ripetevano che a far di testa mia mi sarei trovato in galera o sottoterra senza nemmeno rendermene conto. E probabilmente anche il solito senso di colpa di chi cresce nelle famiglie così: "gli altri possono farlo, perché i genitori da loro non si aspettano niente. Se io facessi come loro li deluderei, li abbandonerei, li...". Ma non sono giustificazioni. La verità è che ho sempre preferito poltrire e lamentarmi piuttosto che agire, come fanno invece quelli del titolo del topic.
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Ultima modifica di Evandro Flores; 06-02-2014 a 17:28.
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06-02-2014, 17:48
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#7
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 1,107
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Quote:
Originariamente inviata da Evandro Flores
All'università ero abbastanza così anch'io, ero tipo da 30 e lode dopo i tre giorni di full immersion, cosa che mandava a volte in bestia alcuni miei compagni di corso.
E' dopo, nel mondo del lavoro, che mi sono perso, per colpa delle pressioni esercitate dalla mia famiglia. ...
Col risultato che ora sono perso nella infinita compagine dei pocopiùchetrentenni-sfruttati-malpagati che non si eleveranno mai dal loro livello, mentre quelli tra i miei ex compagni di studi che avevano qualche abilità in più e che facevano cose tipo le mie ora sono artisti, scenografi e simili nelle grandi capitali europee oppure oltreoceano...
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Appunto: non è questione di fortuna o di facilità, ma di fiducia nelle proprie capacità e voglia di rischiare. Atteggiamenti che spesso sono influenzate dai messaggi dei genitori.
Messaggi a cui ci si può ribellare, certo, ma al prezzo di una certa solitudine e del senso di colpa (quante volte le spese per l'università vengono rinfacciate in maniera diversa quando i figli osano andare in università lontano da casa o lontane da quelle che erano le indicazioni genitoriali?)
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06-02-2014, 19:43
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#8
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Nella mia testa, e occasionalmente nel mondo reale.
Messaggi: 2,681
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Oh, sì, ne vedo spesso per così!
Mi fanno dannare.
Non capisco perchè la natura ha dato così tanta fortuna a loro e meno agli altri. Tipo me.
Mi chiedo perchè non sono capitati a loro dei famigliari rompicoglioni o altre cose.
Li invidio a morte, mi fanno rodere lo stomaco d'acido e mi fanno deprimere.
Forse da loro bisognerebbe prendere esempio, ma io non riesco a fare altro che detestarli!
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06-02-2014, 20:28
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#9
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Ubicazione: Nord-Est
Messaggi: 955
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Non ne conosco nessuno. Conosco persone che raccontano un sacco di frottole, questo sì. E conosco degli stupidi a cui proprio la loro stupidità facilita la vita. E i raccomandati di ogni genere, ovviamente.
Per il resto, mi sa che molti qui hanno una visione un po' distorta di se stessi e soprattutto degli altri, e pensano che tutti abbiano una vita migliore della loro ... in realtà, sotto sotto, la vita di tutti è la stessa: piena di infelicità, desideri irrealizzabili, problemi e sconforti.
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Ultima modifica di Nimo; 06-02-2014 a 22:45.
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06-02-2014, 22:14
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#10
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Banned
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 171
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onestamente,se vogliamo togliere i figli di papa,gente che oggi si é fatta da sola senza aiuti nn le conosco
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06-02-2014, 22:18
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#11
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Banned
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 171
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e cmq nn vedo il problema,anzi se si sono fatte da sole senza aiuti sono da prendere come esempio,francamente io cmq vedo solo che in giro c'é una manica di raccomandati
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07-02-2014, 00:14
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#12
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2013
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 7,579
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Quote:
Originariamente inviata da Evandro Flores
Qui non stiamo parlando di dualismo intro/estro, brutti/belli o ricchi/poveri, ma delle persone che, indipendentemente dalla loro condizione e aspetto fisico, hanno successo nella vita a occhi chiusi, riscuotendo invariabilmente successo, senza sforzo, in ogni cosa che fanno. Ne conosco a vagonate, e il bello è che li riconosci subito.
...
Ne conoscete?
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Ne conosco di persone così. E non sono poche.
Secondo me però non esistono persone dalla 'vita facile'...è solo apparenza...
Prima o poi tutti avranno qualche grosso problema, e la reazione di fronte ad esso rivelerà l'esperienza di vita maturata, e quindi il grado di 'facilità'.
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07-02-2014, 00:18
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#13
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Nord-est
Messaggi: 1,808
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Chi disse preferisco avere fortuna che talento percepì l’essenza della vita. La gente ha paura di ammettere quanto conti la fortuna nella vita. Terrorizza pensare che sia così fuori controllo. A volte in una partita la palla colpisce il nastro e per un attimo può andare oltre o tornare indietro.
Con un po’ di fortuna va oltre e allora si vince. Oppure no e allora si perde.
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Ultima modifica di TãoSozinho; 07-02-2014 a 00:20.
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07-02-2014, 00:28
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#14
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: where the sky is made of amethyst
Messaggi: 1,671
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Che culo immenso.
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07-02-2014, 01:23
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#15
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Ubicazione: Philadelphia (Light)
Messaggi: 1,102
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Quote:
Originariamente inviata da Al One
Ne conosco di persone così. E non sono poche.
Secondo me però non esistono persone dalla 'vita facile'...è solo apparenza...
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Io pure penso non esistano persone che non hanno nessun ostacolo nella vita, uno può anche avere tutte le fortune del mondo, ma potrebbe comunque venir travolto dagli ostacoli strada facendo se non ci mette del suo, se non fa comunque qualcosa di positivo...
Per avere una vita "più facile", basta anche il solo essere "sgombri" mentalmente, non continuamente oppressi: in questo modo penso ci siano più possibilità di superare uno dei tanti ostacoli che la vita ci pone davanti.
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07-02-2014, 01:31
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#16
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Ubicazione: Nord-Est
Messaggi: 955
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Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis
questa è la visione consolatoria se si vuole evitare di sentirsi dei falliti per me,
in realtà è chiaro che non sia così,fa comodo pensarlo quando si è infelici e pieni di problemi.
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Ma quale visione consolatoria, è il contrario: c'è chi si ostina a pensare che gli altri siano migliori di noi, vivano meglio, siano felici, ma ad una attenta osservazione ci si accorge che non è così ... non credo di aver mai conosciuto qualcuno veramente felice e soddisfatto, tranne forse qualche minorato mentale ...
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07-02-2014, 01:38
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#17
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Esperto
Qui dal: Dec 2012
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,700
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Quote:
Originariamente inviata da Nimo
Ma quale visione consolatoria, è il contrario: c'è chi si ostina a pensare che gli altri siano migliori di noi, vivano meglio, siano felici, ma ad una attenta osservazione ci si accorge che non è così ... non credo di aver mai conosciuto qualcuno veramente felice e soddisfatto, tranne forse qualche minorato mentale ...
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Osservazione verissima, e che la dice lunga sul trasognato mito della felicità
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07-02-2014, 03:04
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#18
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Esperto
Qui dal: Oct 2010
Ubicazione: out
Messaggi: 4,345
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la mia psichiatra dice che sono stato sfortunato non che abbia avuto problemi di mio non ho la vita facile semmai il sogno americano no neanche quello cmq se prima rosicavo ora vado avanti col mio percorso e le mie forze risorse ad esempio non è colpa del trota di quello che è e ha ho detto colpa non merito è fortuna e che fa la differenza io sono figlio di un plebeo che guarda il cent dal benzinaio negli anni e una madre che lo ha divorziato ha scelto un altroora viaggia vive conosce il mondo si è presa tutti i soldi e lo ha lasciato un po in merda in pratica uno si spacca il culo la vita poi prende corna poi divorzio poi viene mandato via di casa e oltre all'affitto deve pagare gli alimenti c'è chi prende e chi da quelli della vita facile prendono e basta
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07-02-2014, 03:47
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#19
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 3,959
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Quote:
Originariamente inviata da Nimo
c'è chi si ostina a pensare che gli altri siano migliori di noi, vivano meglio, siano felici, ma ad una attenta osservazione ci si accorge che non è così ...
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Sull'essere migliori e l'essere felici hai senza dubbio ragione: sul vivere "meglio", invece, decisamente no.
C'è una marea di gente che vive "meglio".. Anche solo tra l'avere l'affetto o l'amore di qualcuno ogni tanto rispetto ad essere per tutta la vita in una situazione di assoluto isolamento affettivo ed esistenziale fa una bella differenza..
In generale è vero che la gente è sempre insoddisfatta (farà parte della natura umana) ma non per questo si può dire che la "qualità" dell'esistenza di ciascuno sia uguale a quella di chiunque altro.. magari fosse così.
Perché l'unico senso che può avere l'esistenza non è quello di conseguire una irraggiungibile felicità (che non esiste),una meta finale o del diventare migliori degli altri.. ma di "vivere", appunto. Amare, conoscere, scoprire, confrontarsi, scambiare.
La mia disperazione è legata al fatto che io non ho vissuto e non sto vivendo NIENTE di tutto questo, non certo al fatto di non aver conseguito chissà quali assurde mete o a insensati confronti "di merito" con gli altri.
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07-02-2014, 03:58
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#20
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Esperto
Qui dal: Oct 2010
Ubicazione: out
Messaggi: 4,345
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Quote:
Originariamente inviata da chrissolo
Sull'essere migliori e l'essere felici hai senza dubbio ragione: sul vivere "meglio", invece, decisamente no.
C'è una marea di gente che vive "meglio".. Anche solo tra l'avere l'affetto o l'amore di qualcuno ogni tanto rispetto ad essere per tutta la vita in una situazione di assoluto isolamento affettivo ed esistenziale fa una bella differenza..
In generale è vero che la gente è sempre insoddisfatta (farà parte della natura umana) ma non per questo si può dire che la "qualità" dell'esistenza di ciascuno sia uguale a quella di chiunque altro.. magari fosse così.
Perché l'unico senso che può avere l'esistenza non è quello di conseguire una irraggiungibile felicità (che non esiste),una meta finale o del diventare migliori degli altri.. ma di "vivere", appunto. Amare, conoscere, scoprire, confrontarsi, scambiare.
La mia disperazione è legata al fatto che io non ho vissuto e non sto vivendo NIENTE di tutto questo, non certo al fatto di non aver conseguito chissà quali assurde mete o a insensati confronti "di merito" con gli altri.
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si ma non sei nemmeno morto eppure parli sempre al passato
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