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30-06-2012, 14:46
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#1
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Esperto
Qui dal: Jan 2011
Ubicazione: Matera
Messaggi: 701
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Salve colleghi, dopo tre giorni di mare (rigorosamente da solo), il caldo comincia a dare alla testa e produce risultati come questo topic.
Ordunque, in un thread precedente avevo detto di non essere sociofobico, o almeno, non sempre, in quanto ci sono momenti in cui sono un perfetto estroverso, con tanto di viva loquacità.
Tuttavia ci sono momenti della giornata in cui sto chiuso in me stesso.
Al me estroverso, che da ora chiameremo Smeagol, piace stare in mezzo agli altri.
Al me sociofobico (o meglio, evitante), che da ora chiameremo Gollum, piace stare da solo.
Smeagol è intelligentissimo, la sua mente fa collegamenti veloci ed ha sempre la risposta pronta, riesce ad analizzare le situazioni sociali ed a modificarle a proprio vantaggio. Smeagol riesce a capire la psicologia degli altri ed i loro comportamenti.
Gollum, invece, è assorto in mille pensieri, ed ha come centro se stesso, non per egoismo, quanto per una volontà di cambiare i propri atteggiamenti per omologarli a quelli degli altri, per essere accettato. Gollum è come un origami, ripiegato su se stesso, sempre opaco: spesso non capisce quanto gli viene detto, è come se non ascoltasse.
Dopo tali premesse, c'è da dire che Gollum prevale su Smeagol per la maggior parte del tempo, e ciò determina che i giorni più felici della vita dei due, siano stati quelli vissuti da Smeagol. Il passaggio da Smeagol a Gollum e viceversa, il come, il perchè questo avvenga non è ancora chiaro, a volte basta un sorriso degli altri perchè Gollum se ne vada ad appaia il buon Smeagol, altre volte avviene e basta.
A voi. ( Non mi fucilate)
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30-06-2012, 21:36
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#2
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Esperto
Qui dal: Jan 2011
Ubicazione: Matera
Messaggi: 701
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Non abbiate paura non sono veramente cosi brutto
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30-06-2012, 22:44
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#3
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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non so che dirti phoenix. E' la mia stessa situazione.
Da uscirne pazzi.
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30-06-2012, 23:42
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#4
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Ubicazione: NA
Messaggi: 1,318
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Quote:
Originariamente inviata da Phoenix
Al me estroverso, che da ora chiameremo Smeagol, piace stare in mezzo agli altri.
Al me sociofobico (o meglio, evitante), che da ora chiameremo Gollum, piace stare da solo.
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Sei sicuro che i tuoi problemi siano solo questi?
No, perchè se uno usa Smeagol e Gollum per spiegare qualcosa francamente mi preoccupo un po'...
Scherzo...
Effettivamente mi ritrovo un po' in questa tendenza alla doppia personalità.
In me varia in base all'umore.
Per te in base a cosa?
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30-06-2012, 23:42
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#5
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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oggi a letto, depresso, ci pensavo. Ho elaborato la seguente metafora:
è come se tendessi a scomparire, tendessi all'invisibilità. Allora un omuncolo che sta dentro di me, che mi controlla come ne "esplorando il corpo umano" s'è inventato un marchingegno che permette al mio corpo di ritornare visibile. Solo che ha qualche problema, non riesce a farlo funzionare in maniera automatica.
Mi immagino questo marchingegno come costituito da una grossa leva, da far girare al costo d'immensa fatica muscolare. E l'omino allora è lì che gira, e intanto controlla una lancetta, che segna il grado di "visibilità".
L'omino è stanco, ma quando la lancetta arriva pericolosamente in fondo, sa che non ha altra scelta che mettersi a girare ancora, e se non lo fa in quel frangente di tempo io sono condannato all'invisibilità: le persone mi scansano o io scanso loro.
Succede alle volte che il marchingegno sembra invece prendere a girare di suo: l'omino si esalta e dice "forse è la volta buona che avviamo il motore, così posso smettere di far girare sta minchia di leva". Esaltato comincia a spingere come un forsennato, e il mio grado di visibilità va alle stelle.
In quei momenti comincio a sentirmi brillante, intelligente, perfettamente integrato.
Nel frattempo l'omino cerca di allentare la corsa, ma si rende conto che il marchingegno non ne vuol sapere di continuare a girare in autonomia. A volte l'omino continua a far lavorare i suoi muscoli per mantenere il più a lungo possibile la visibilità al massimo (salvo poi crollare esausto all'improvviso). Altre volte rallenta inesorabilmente.
In entrambi i casi dopo una giornata di esaltazione ho sempre un tracollo.
E mi sento come se svanissi nel nulla...
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01-07-2012, 03:10
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#6
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Ovunque... e da nessuna parte...
Messaggi: 6,762
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hai mai provato a far combaciare la figura di Smeagol con quella di Gollum? Sfruttare questa tua doppia personalità per congiungere i tuoi alter ego e formare un unico carattere versatile e dinamico, più flessibile.
Non ho capito qual è la linea di confine che separa Smeagol da Gollum.
Smeagol forse è fin troppo sicuro di sé e finisce per rimanere illuso dalle sue stesse capacità e, perciò, ripiega su Gollum; che invece, col suo egocentrismo, crea una specie di "muro protettivo" verso il mondo esterno.
Prova a far conciliare le tue personalità.
Con gli altri parla da Gollum e agisci da Smeagol: sii freddo, circonciso e ragionevole nelle risposte, mai banale e spigliato e socievole nel comportamento.
Con te stesso parla da Smeagol e agisci da Gollum: parla con scioltezza, anche da solo (ascoltare i propri pensieri ad alta voce aumenta la nostra autostima), ma resta Gollum nell'atteggiamento, non dare troppa importanza a quel che ti circonda
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01-07-2012, 11:38
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#7
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Esperto
Qui dal: Jan 2011
Ubicazione: Matera
Messaggi: 701
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Belle risposte, grazie ragazzi. Si Marco, anche la tua metafora dell'omino che aziona la leva andrebbe bene nel mio caso, in quanto non c'è modo di spiegare il passaggio da una fase all'altra (io i pochi giorni felici che ho vissuto da Smeagol li chiamo "in stato di grazia" ). Una cosa che ho verificato è che non parto mai Da Smeagol, ci vuole sempre una fase di rodaggio, è come se il cervello fosse spento e avesse bisogno di accendersi pian piano. Durante questa fase faccio mille pensieri, del tipo: "Ce la devo fare, devo diventare Smeagol, voglio passare alla fase on". A volte ci riesco, altre volte, deluso, mi ritiro nel mio letto o al pc. In taluni casi basta un sorriso ad una mia battuta ( ho notato che il sorriso degli altri mi fa quest'effetto) per attivare il cervello.
Se questo è il passaggio dalla fase "off" a quella "on", ancora più inspiegabile è il processo inverso. A volte dopo un giorno "in stato di grazia", vado a letto e la mattina, felice ancora per il giorno precedente, carico, mi butto a capofitto in situzioni sociali, per scoprire che , purtroppo, durante la notte la mente si è resettatta e sono tornato ad essere Gollum.
Per Rainy: dubito che Smeagol e Gollum siano conciliabili, quando c'è uno non c'è l'altro e viceversa. C'è anche da dire che Gollum è una versione di Smeagol a ridotte capacità (o almeno cosi la vedo io) , con una bella spruzzata di introversione
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01-07-2012, 12:13
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#8
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Banned
Qui dal: Feb 2012
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dedalus quella dell'omuncolo è chiaramente una metafora, ovvio che non c'è nessun omino del cervello...
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01-07-2012, 19:17
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#9
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Ovunque... e da nessuna parte...
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Quote:
Originariamente inviata da Phoenix
dubito che Smeagol e Gollum siano conciliabili, quando c'è uno non c'è l'altro e viceversa. C'è anche da dire che Gollum è una versione di Smeagol a ridotte capacità (o almeno cosi la vedo io) , con una bella spruzzata di introversione
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veramente è proprio qui che ti sbagli. Smeagol e Gollum vivono nello stesso corpo, ospitati dalla stessa persona
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01-07-2012, 19:23
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#10
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Banned
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Somewhere over ther rainbow
Messaggi: 2,996
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Potrebbe essere depressione bipolare , ciclotimica, o addirittura borderline(mutamento repentino dell'umore in pochi minuti).
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