http://www.fobiasociale.com/postt6743.html
qua parlavo del rapporto con la mia famiglia...tra le tante cose contesto loro un metodo educativo non appropriato:
dal mio punto di vista il bimbo va educato/consigliato e le cose gli vanno fatte capire.
Il metodo applicato solitamente dai miei invece era un proibire/ordinare (raramente con spiegazione annessa...).
Soprattutto era un "educare" con le "mani".
Se una cosa la fai capire (educhi)...io la comprendo e posso impegnarmi a non rifarla.
Se mi dai la botta e non mi spieghi il motivo per cui non dovevo fare quella cosa al massimo faccio il collegamento "stare 2 ore al pc = botte = male".
Appena le botte vengono meno però faccio il collegamento "stare 2 ore al pc = indifferenza/bene".
Da piccolo ricevevo mattarelli in testa (ed io ovviamente cercavo di proteggermi con il braccio),ciabattate anche solo quando portavo a casa un sufficiente anzichè distinto/ottimo...
E come ho detto di là da una parte sono felice x questa educazione, dall'altro schifato.
"Felice" (ovviamente come contentino) perchè ho imparato ad incassare; sarà stupido, ma se a 9 anni le punture mi facevano una paura boia, a 10-11 quando ne dovevo fare 5-6 al giorno x l'appendicite quasi provavo piacere a sentire quel leggero dolorino e non più paura.
Quando alle elementari c'era il bimbo cattivone che mi buttava la terra dentro la canotta io lo spintonavo giù e gli davo tanti calci negli stinchi;
poi crescendo grazie a Dio ho maturato una certa sensibilità/maturità, ma credo che mi sono formato un caratter ecosì forte (o almeno forse sensibile dentro, ma capace di tenere una corazza robusta sulle spalle) che il bullo temeva di avvicinarsi a me, è stata la stessa forza che fino a 16 anni m'ha fatto diventare un estroversone, allegro fuori di casa, spiritoso fuori di casa, carismatico e forte.
E poi negli ultimi anni con una + leggere introversione, ma capacità di difendere comunque l'amico debole dal bullo e farlo sentire protetto e di difendere me stesso; difendere le mie idee anche con la rabbia; difendere il mio cuore/sensibilità e con la stessa forza farmi andare fiero di non esser euno dei tanti della massa superficialona.
Dall'altra parte un male: perchè lo sento....sento rabbia dentro di me...è brutto da dire...sento di essere la persona + sensibile e dolce a sto mondo, ma sento di tenere sotto scacco una riserva di rabbia infinita.
E quando trattengo troppo (magari perchè proprio non voglio ferire gli altri, perchè capisco cosa significa sentirsi feriti sia fisicamente, ma anche a parole) poi magari finisce che arrivo al punto di dovermi sfogare con rabbia: non so quante volte ho tirato pugni ai muri, quante volte ho urlato negli ultimi 2 anni in viso a mio padre, mio fratello, mia madre quanto mi dispiace di aver avuto loro come famiglia con liti e "risse" epocali.
E sento che in qualche modo ha forgiato anche il resto del mio carattere..sono sicuro che ha contribuito sia quando estro un estroversone, sia quando sono diventato più introverso.
Non so di quanto...però sono contento di essere così: di sentire qualcosa battermi dentro, magari sentire qualche debolezza, ma anche sentire i miei punti di forza