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Vecchio 30-05-2009, 17:50   #1
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riflessione particolare...nonostante la mia situazione di M (il fatto che non comunico, converso e divento teso quando interagisco con le altre persone perchè ho timore che non saprò cosa dire e non ho argomenti(cosa che accade quasi sempre)), beh vuoi la fortuna, vuoi perchè nonostante i miei problemi gli ultimi mesi ho cercato di aggrapparmi agli specchi pur di riuscire ad uscire di casa, beh mi ritrovo un gruppetto di 4-5 persone (con in mezzo qualche caso disperato + uno che ha dei ritardi --> insomma...capito...) da 3-4mesi con cui volendo al sabato posso uscire; inoltre grazie al mio unico vero amico ho conosciuto altri 2-3 ragazzi e volendo beh al sabato passano serate tranquille per pub e posso fare un colpo di telefono anche a loro se non so cosa fare...
infine c'è un gruppetto di miei ex compagni di classe con cui una volta ogni 3-4 mesi mi vedo (con poca confidenza e non sentendoci praticamente mai in quei 3-4 mesi, ma comunque grazie a dei rapporti trasversali con uno di loro posso infiltrarmi di tanto in tanto).

Perchè dico tutto questo? perchè...perchè mi sono reso conto che queste conoscenze me le sono fatte nel giro di poche settimane...
cioè...in pratica avevo solo questo amico e invece mi sono reso conto che nel giro di poche settimane ho avuto potenzialmente l'opportunità di conoscere diversa gente...
poi vabbeh...io non so conversare e quindi i rapporti restano non confidenziali...
con quelli con cui ho un pelo più di confidenza (parolone...diciamo quelli di cui ho un recapito perchè l'ho richiesto io il primo giorno) ci si invia un messaggio al sabato dopo una settimana che non ci si sente e si dice "allora x stasera qualcosa in programma?" e si decide con uno o con l'altro...

Ecco. Da qui vorrei fare la riflessione sulla natura estroversa e introversa...e la mia natura...

Di fatto c'è gente che ha la lista amici sui vari facebook, netlog strapiena...ma di questi...quanti sono effettivi amici? quanti sono rapporti tipo i miei? quanti addirittura ancora meno confidenziali (della serie "ti aggiungo, ma non ti parlerò mai più"?).
Mi sono isolato così a lungo dal mondo che davvero non ricordo le tappe delle relazioni umani...sono normali certe situazioni? in cui non si è in confidenza, ma visto che una sera x caso ci si è ritrovati allo stesso tavolo (magari perchè è stato il tuo amico a presentarvi) beh allora si inizia ad uscire così al sabato sera...poi non ci si sente durante la settimana...poi magari si riesce al sabato? diventano rapporti del sabato sera? amici da pub su cui non sai nulla...

E invece su di me...penso proprio di aver cambiato carattere...mi rendo conto che da una parte vorrei conoscere ogni giorno 1000 persone differenti, ma...ma...mi rendo conto anche che non "sopporterei" tutta quella sfilza di "400" amicizie/conoscenze su facebook che hanno le mie conoscenze estroverse...gente con cui magari ho questi rapporti....con cui esco al sabato sera e poi non sento più x l'intera settimana e con cui non ho confidenza...esco 1 volta e poi x 3 mesi non so se sono vivi o morti...

Mi rendo conto che sto cercando di ritornare a socializzare pian piano...e così facendo spero di reiniziare a conversare, ma...forse mi rendo anche conto che le continue conoscenze non fanno per me.
Cioè...si da una parte mi alletta l'idea di conoscere ogni giorno 10 coetanee/i nuove/i...dall'altra...sento di aver bisogno di vedere giusto una decina di visini familiari con cui sentirmi davvero vicino.
Questi rapporti di "uscita e non confidenza" non fanno per me....al momento sto utilizzando questi rapporti e mi sto sforzando ad uscire con questi gruppi perchè spero di trovare prima o poi persone con cui mi ci ritrovo e reimparare a relazionarmi.

Nel mentre...con questi rapporti...beh cosa devo dire? come mi devo comportare?...cioè...mi rendo conto che sono persone con cui inizio ad uscire da poco...con cui non ho confidenza...di che devo parlare? si parla un po di ragazza xx, un po' di musica xx...ma....davvero...sono stato così tanto tempo fuori dal mondo che non so proprio cosa devo fare e come devo essere e cosa dire x trasformare queste frequentazioni per lo meno in rapporti più "amichevoli" da pub vero e proprio.
Cioè...persone con cui arrivare al sabato sera e dire "non sai che giornata ho passato oggi"...così spensieratamente come faccio con quel mio amico...
non so i passaggi che devo fare x passare dallo stato di non confidenza, allo stato di uscita del sabato sera a quello di "amico".
Sento quasi come mancasse un pezzo del puzzle...dalla presentazione al rapporto d'amicizia in mezzo cosa c'è? la "conoscenza" come si forma? di cosa diavolo si parla? io a volte riesco ad essere simpatico x via dei miei modi a volte spiritosi, ma solitamente astutamente mi aggrappo alla coda degli altri...
della serie "giova non sembra, ma ci sa fare con le ragazze..." ed io "certo che ci so fare...mi basta uno sguardo e sono mie"...ecco...l'interazione "amichevole" magari la creo....ma non perchè percepisco un legame d'amicizia, ma semplicemente eprchè nell'arco della serata mi viene offerto l'assist (e x loro basta x trasformare il rapporto in uscita del sabato sera...)...ma...ma...x approfondire la conoscenza? di cosa si parla inizialmente? voglio dire non il primo giorno...ma magari la seconda, terza, quinta volta che vi vedete in cui il rapporto è ancora a metà.
Discorso che vale sia con i rapporti dello stesso sesso e in maniera differente anche con l'altro...
Vecchio 30-05-2009, 17:59   #2
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Originariamente inviata da giova88gforwell Visualizza il messaggio
mi rendo conto che sono persone con cui inizio ad uscire da poco...con cui non ho confidenza...di che devo parlare? si parla un po di ragazza xx, un po' di musica xx...ma....davvero...sono stato così tanto tempo fuori dal mondo che non so proprio cosa devo fare e come devo essere e cosa dire x trasformare queste frequentazioni per lo meno in rapporti più "amichevoli" da pub vero e proprio.
Cioè...persone con cui arrivare al sabato sera e dire "non sai che giornata ho passato oggi"...così spensieratamente come faccio con quel mio amico...
non so i passaggi che devo fare x passare dallo stato di non confidenza, allo stato di uscita del sabato sera a quello di "amico".
Sento quasi come mancasse un pezzo del puzzle...dalla presentazione al rapporto d'amicizia in mezzo cosa c'è? la "conoscenza" come si forma? di cosa diavolo si parla? io a volte riesco ad essere simpatico x via dei miei modi a volte spiritosi, ma solitamente astutamente mi aggrappo alla coda degli altri...
Se ci fosse metacomunicazione queste domande le potresti fare direttamente a loro. Potresti cominciare a fare queste domande direttamente alle persone che incontri, così almeno dai un esempio di meta-comunicazione, e contribuisci a migliorare la qualità della comunicazione umana.
Vecchio 30-05-2009, 18:13   #3
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arghhh...su questo c'hai ragggione hurry...la metacosa...come la chiami tu...una volta al pub...è stata una delle mie prime serate da estroversone ed ero carico come un leone in astinenza da 10 anni...beh...mi sono alzato dal tavolo dei miei amici, mi sono avvicinato ad un tavolo di 5-6 ragazze...ho iniziato a fare qualche battuta...le ho convinte a farmi sedere tra loro e fare posto anche ai 4-5 ragazzi del mio gruppo.
Da lì a 2 secondi mi sono messo a chiacchierare x 40 minuti con una della ragazze (credo che non ho mai parlato/conversato così tanto negli ultimi 5 anni...)...beh...mentre ci si conosceva sono saltate fuori cose del tipo:
"è strano vedere ragazzi avvicinarsi così a delle ragazze ad un pub...a primo impatto ti fa rimanere spiazzata...però...ogni tanto è bello che qualche ragazzo tiri fuori gli attributi...in fondo dovrebbe essere una cosa spontanea e bella conoscere qualcuno e parlare tanto per parlare e consocersi.
Poi si è parlato della loro reazione iniziale (e il tutto mezzora dopo che ci eravamo conosciuti), del mio atteggiamento che avevo mantenuto io x farmi avanti e di come eravamo noi al di fuori...

insomma...hai ragione...solo...solo che mi sono reso conto che molto dipende dallo stato psicologico....dalla carica...cioè quella volta ho parlato con una sicurezza incredibile...parlando anche di certe cose...

ma certe cose vengono dette più a fatica se psicologicamente parti già nervoso, non sapendo come comportarti e non sapendo come iniziare la relazione...

invece inizialmente pensandoci non sono male come cose x conoscersi...in fondo inizialmente non sai niente dell'altro...quindi dopo aver parlato del posto in cui vi trovate e poco altro...beh non è male x iniziare un discorso...anche abbastanza profondo...però...però c'è sempre qualcosa che blocca...perchè se dentro di te non senti la carica a mille forse non percepisci nemmeno una grande metacosa con l'altro...

e comunque poi una volta metacosati? come si procede? metacosando ancora scommetto? e riguardo cosa?
Vecchio 30-05-2009, 18:17   #4
Esperto
L'avatar di JohnReds
 

Oddio Giova secondo me finisce che diventi un adepto di Hurry, ci scommetterei
Vecchio 30-05-2009, 19:03   #5
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al max hurry diventa un mio discepolo che è diverso

argghh....comunque il thread è serio....argghh....come si sviluppa la situazione?
Vecchio 30-05-2009, 19:14   #6
Esperto
L'avatar di HurryUp
 

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Originariamente inviata da JohnReds Visualizza il messaggio
Oddio Giova secondo me finisce che diventi un adepto di Hurry, ci scommetterei
Estremamente improbabile. La sua mente bazzica in luoghi troppo ironici per poter accogliere i miei memi. La meta-comunicazione è una cosa seria, anche se si applica nelle situazioni non serie
Vecchio 30-05-2009, 19:15   #7
Esperto
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Originariamente inviata da giova88gforwell Visualizza il messaggio
al max hurry diventa un mio discepolo che è diverso
Cosa mi offriresti?
Vecchio 30-05-2009, 19:19   #8
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L'avatar di Bianca
 

Secondo me potresti provare a proporre argomenti di conversazione che non sono troppo intimi per dei semplici conoscenti, ma sono abbastanza significativi da far emergere il carattere di una persona e farla sentire coinvolta...ad esempio: "credi in dio o nell'aldilà?" ora non me ne vengono n mente altri, spero che si capisca cosa intendo...
Vecchio 30-05-2009, 19:21   #9
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hurry mi sottovaluti...l'ironia è il primo passo verso la metacomunicazione...

Presente pirandello? parlava di maschere...ma non diceva sempre direttamente "siamo mascherati"...a volte te lo faceva capire diversamente...

io solo perchè a volte uso l'ironia non significa che non prendo in considerazione molti altri aspetti....anzi è proprio la consapevolezza di quanto possa essere varia la comunicazione, le reazioni che mi fanno assumere di volta in volta il mio atteggiamento...il mio essere al 70% è un atteggiarsi...
Vecchio 30-05-2009, 19:22   #10
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ma bianca non saprei....così...dal punto in bianco "credi in dio?"....argghhh....boh...io di certe cose a 4 occhi così mai ne ho parlato...non so proprio come ci si arrivi conversando a certi gradi....non so conversare tappa x tappa ergo mi isolo...
Vecchio 30-05-2009, 19:27   #11
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Originariamente inviata da giova88gforwell Visualizza il messaggio
hurry mi sottovaluti...l'ironia è il primo passo verso la metacomunicazione...

Presente pirandello? parlava di maschere...ma non diceva sempre direttamente "siamo mascherati"...a volte te lo faceva capire diversamente...

io solo perchè a volte uso l'ironia non significa che non prendo in considerazione molti altri aspetti....anzi è proprio la consapevolezza di quanto possa essere varia la comunicazione, le reazioni che mi fanno assumere di volta in volta il mio atteggiamento...il mio essere al 70% è un atteggiarsi...
Non ti sottovaluto, ma l'ironia non ha a che fare con la meta-comunicazione. L'ironia fa parte dell'estetica, serve solo a rendere la comunicazione esteticamente bella. Ma per la comunicazione l'ironia non è affatto uno strumento utile, anzi, è il meno economico, perchè costruisce continui meta-significati e meta-messaggi, in antitesi con l'obiettivo della meta-comunicazione, che è comunicare il messaggio in modo perfetto.
Vecchio 30-05-2009, 19:31   #12
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eh?? che cosa? quando? devo andare...meta-bagno :P

posso essere daccordo, ma solo in parte...se dai solo messaggi diretti togli al rapporto lo stimolo...così rischi di far diventare il rapporto noioso...sai quando dopo 3-4 anni si dice "non mi dava più stimoli...il rapporto era piatto"...ecco x quello...
perchè puoi anche semplicemente dire "ti voglio bene perchè sei dolce", "non credo in dio per questo"....ma se togli i "si, no, forse", una battuta ogni tanto...togli lo spirito...rendi i rapporti solo meccanici...alla lunga noiosi...tristi...
Vecchio 30-05-2009, 19:32   #13
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Originariamente inviata da giova88gforwell Visualizza il messaggio
ma bianca non saprei....così...dal punto in bianco "credi in dio?"....argghhh....boh...io di certe cose a 4 occhi così mai ne ho parlato...non so proprio come ci si arrivi conversando a certi gradi....non so conversare tappa x tappa ergo mi isolo...
scusa, non sono stata chiara e quell'esempio era proprio eccessivo...
Quello che voglio dire è che potresti cercare di sfruttare magari l' "assist" fornito da qualcuno nella conversazione, o magari da un argomento di attualità, musica, gossip, anche una cavolata, per fare domande che spingano gli altri ad esprimere un'opinione, ad andare oltre il cazzeggio...così sarebbero loro a salire i gradini della confidenza.
Vecchio 30-05-2009, 19:35   #14
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a parole è semplice bianca, ma nei fatti...non sono abituato....cioè...magari posso anche farlo in un occasione...riuscire a fare una o due domande di seguito interessanti e provare a parlarne un po', ma....ma poi...inevitabilmente punto e a capo...si arriva al punto di nuovo che non so che altro dire...che argomenti affrontare...vuoto in testa...

e poi certi argomenti tra "amici da pub" non sono fattibili....mi ricordo una volta al pub che x caso ho tirato fuori l'argomento "dio"...con delle mie ex compagne di classe ...addirittura fu il mio amico introversone a dirmi "si...ma che noia parlare di ste cose..." argghh...eppure lo stavo facendo anche in modo interessante, ironico e argomentato...ma..
Vecchio 30-05-2009, 19:40   #15
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So cosa vuoi dire...do consigli ma io per prima non saprei applicarli!
da quello che dici però mi sembra che la gente che frequenti non sia solo estroversona, ma proprio superficiale! Non so che consiglio darti, perchè dovresti cercare delle persone più simili a te, ma per persone con nostri problemi è davvero difficile...
Vecchio 30-05-2009, 19:41   #16
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no vabbeh il problema non è solo quello...c'è anche gente abbastanza introversa...poi nella testa delle persone non posso entrarci e quindi non posso sapere se hanno la mia profondità sensibilità o no...però...è che proprio certe cose x fare amicizia non sono adatte...soprattutto con persone con cui esci in un pub...boh...si dovrebbe parlare di cose più "divertenti"...ma sinceramente non mi viene molto in mente...
Vecchio 30-05-2009, 19:46   #17
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L'avatar di Bianca
 

Purtroppo non ti posso aiutare! tra le persone che frequento quando riesco a uscire ci sono persone che fanno discorsi per così dire "seri" e allora qualche volta riesco a dire la mia, ma quando tutti fanno i "divertenti" resto zitta e mi isolo...sono proprio inutile!
Vecchio 30-05-2009, 19:51   #18
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Originariamente inviata da Bianca Visualizza il messaggio
Purtroppo non ti posso aiutare! tra le persone che frequento quando riesco a uscire ci sono persone che fanno discorsi per così dire "seri" e allora qualche volta riesco a dire la mia, ma quando tutti fanno i "divertenti" resto zitta e mi isolo...sono proprio inutile!
ci sposiamo?
Vecchio 30-05-2009, 19:54   #19
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comunque confermo...il mio problema è che ho formato il mio cervello diversamente da quella di una persona normale...che sia mio fratello, un coetaneo e/o un estraneo...
si parla del + e del -...il mio problema tante volte è di parlare di cose futili...non perchè non ne parlerei...magari ne parlerei pure...tipo se ho rischiato un incidente in macchina ne posso pure parlare...ma è che tutte ste cose del + e del - (salvo le più clamorose come può essere ad esempio un incidente) proprio non mi passano x la testa....in quei momenti davanti alle persone ho il vuoto in testa...terra bruciata...
e mi chiudo e inizio a provare disagio solo per questo...non so fare la cosa più importante che l'uomo può fare...conversare....conversare e conversare...boh...io ci provo...ma mi rendo conto che mi sono isolato e disabituato a parlare davvero troppo....in maniera quasi disumana...
Vecchio 30-05-2009, 20:02   #20
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anch'io parlo degli incidenti che rischio in macchina...
cmq, dipingere la cosa in modo troppo tragico non aiuta! io non credo che tu sia ncapace di conversare, e parlare del più e del meno non è la cosa più importante del mondo. Il motivo per cui non riesci a parlare del più e del meno non è magari che non fai molte cose nella vita a causa della fs? e che non pensi a cose futili perchè non sei superficiale? Quel blocco disumano secondo me viene dal tuo senso di inadeguatezza, non da una inadeguatezza reale...se trovassi delle persone che ti fanno sentire a tuo agio secondo me parleresti subito!
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