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22-04-2014, 11:02
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#41
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Banned
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Torino
Messaggi: 1,455
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Quote:
Originariamente inviata da tizio
abbiamo gente che ci dice che "ribellarci è inutile" e che "la situazione è questa e quindi bisogna adattarsi e sottomettersi"
ogni volta che anche solo accenno a un "cambio di cose" coi miei "coetanei" mi sento ridere in faccia
la mentalità è "la situazione è questa e dobbiamo faticare e sudare per conquistarci il pane quotidiano. non possiamo cambiare alcunchè, quindi o ti adegui o sei uno che non riuscirà mai a campare decentemente"
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Ero un ribelle già ai tempi della scuola
tenevo i capelli lunghi e infrangevo tutte le regole
Me ne stavo seduto ad ascoltare i miei dischi tutto il giorno
con grandi ambizioni su dove avrei potuto andare a suonare
I miei genitori mi insegnarono com'era fatta la vita
e io crebbi esattamente diventando il tipo che mi avevano dissuaso dal diventare
Dicevano che i miei amici erano solo un branco di sbandati
e che dovevo darmi una tagliata ai capelli e trovarmi un vero lavoro
"datti una tagliata ai capelli e trovati un vero lavoro!
Comincia a comportarti a modo e non essere un balordo
Fai come fa il tuo fratello maggiore Bob
perchè non ti dai una tagliata a quei capelli e non ti trovi un vero lavoro!?"
Ho anche provato quella scena di "Nine to Five"*
Mi sono detto che era tutto un brutto sogno
Ho trovato una band e alcune buone canzoni da cantare
e adesso faccio party tutte le notti e dormo tutto il giorno
Ho incontrato questa ragazza, era il mio fan numero uno
Mi ha portato a casa sua a conoscere la sua mammina e il padre
Mi hanno dato un occhiata e han detto "Oh cazzo!"
datti una tagliata ai capelli e trovati un vero lavoro!
"trovati un vero lavoro!
trovati un vero lavoro!
perchè non ti trovi un vero lavoro!?
trovati un vero lavoro!"
Sono arrivato al top con la mia rock 'n' roll band
Il futuro è più roseo adesso di quanto avessi mai pianificato
Sono dieci volte più ricco di mio fratello maggiore Bob
di lui, che si è dato una tagliata ai capelli e si è trovato un vero lavoro
"trovati un vero lavoro!
trovati un vero lavoro!
perchè non ti trovi un vero lavoro!?
trovati un vero lavoro!
perchè non ti trovi un vero lavoro!?"
*un musical
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Ultima modifica di Hal86; 22-04-2014 a 11:05.
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22-04-2014, 15:07
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#42
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Esperto
Qui dal: May 2013
Messaggi: 3,760
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Quote:
Originariamente inviata da tizio
bisognerebbe colpire gli imprenditori che prendono a lavorare, approfittandosene, gli immigrati a poco e nulla, sfruttandoli
mentre tra gli italiani si diffonde la mentalità che "gl'immigrati fanno bene a farsi sfruttare mentre noi siamo troppo pigri per lavorare nelle loro condizioni"
è ovvio che gli immigrati si adeguano a lavorare a poco e nulla...loro campano con poco e nulla
e non sto generalizzando o dicendo cose semplicistiche, ne conosco perchè sono circondato da stranieri anche nel mio paesello...li ho pure come vicini di casa
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fanno lo stesso all'estero con gli italiani che emigrano. vedi i ristoranti o le gelaterie italiane se non pagano di meno per la stagione un italiano di quanto dovrebbero pagare un autoctono che conosce i suoi diritti. Certo per carità rispetto agli stipendi italiani non c'è paragone
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22-04-2014, 15:52
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#43
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 1,934
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La cosa triste e che se non hai esperienza nel settore di rifermento,non ti prendono neanche per sfruttarti,purtroppo non c'è lavoro ma c'è richiesta,quindi i datori di lavoro possono permettersi di sfruttare i dipendenti.
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22-04-2014, 16:10
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#44
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 9,206
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Fortunatamente una simile discriminazione su base etnica o territoriale è vietata dalla Costituzione.
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Non è questione di etnia.
La mia è un'opinione personale.
Io privilegio la tutela di coloro che appartengono alla mia comunità locale da tempo a costo di mettere barriere artificiali all'ingresso.
Sono per impedire la migrazione se c'è un lavoro e per impedire che questo lavoro venga dato a chi chiede molto di meno.
Un'alternativa può essere il salario minimo legale.
Quote:
L'unica via d'uscita è ampliare le tutele, non riservarle solo a certuni.
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Non basta perché nessuno va ad intentare una causa di lavoro col rischio di rimanere senza.
Quote:
Originariamente inviata da tizio
bisognerebbe colpire gli imprenditori che prendono a lavorare, approfittandosene, gli immigrati a poco e nulla, sfruttandoli
mentre tra gli italiani si diffonde la mentalità che "gl'immigrati fanno bene a farsi sfruttare mentre noi siamo troppo pigri per lavorare nelle loro condizioni"
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Questa mentalità però si deve propagare anche all'italiano che accetta di lavorare in grigio/nero oppure si accontenta di basse retribuzioni perché tanto è ggiovane ed ha una stanza in condivisione oppure vive con i suoi e lo stipendio gli basta per mangiarsi una pizza con gli amici, estremizzando.
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22-04-2014, 16:24
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#45
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Banned
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Torino
Messaggi: 1,455
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Quote:
Originariamente inviata da _Diana_
Quindi io che ho lavorato a nero, che punizione dovrei avere?
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Dovresti essere arrestata.. e manganellata... e poi portata alla pubbliga gogna.. poi la gente ti dovrebbe tirare la frutta.. e poi il boia dovrebbe chiederti se vuoi ancora ripensarci e dichiarare la tua sottomissione al re d'inghilterra.. e a quel punto dovresti sputargli in faccia e gridare "libertààààà" e lo faresti.. se fossi mel ghibson e se avessi un amico grosso irlandese capace di lanciare uno spadone a due mani a 60 mt di distanza.
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Ultima modifica di Hal86; 22-04-2014 a 16:27.
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22-04-2014, 18:08
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#46
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Messaggi: 1,207
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Ma.. sta paga infima a quanto ammonterebbe all ora in definitiva ??
Perchè ciò che è infimo per uno potrebbe essere molto per altri... senza cifre il caso non si può giudicare
C è chi non lavorerebbe mai per 6 euro l ora e anche chi dice che per meno di 2000 euro al mese a fare 8 ore non alzerebbe le chiappe dal letto, per dire...
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Ultima modifica di RhyenaN; 22-04-2014 a 18:29.
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22-04-2014, 18:22
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#47
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Esperto
Qui dal: Jul 2013
Messaggi: 641
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Quote:
Originariamente inviata da tizio
oggi stavo parlando con un tale che conosco che lavora in un ristorante da mane a sera
gli ho fatto notare che i suoi orari di lavoro erano ai limiti dello sfruttamento (a volte, dalle otto di mattina a volte anche prima fino a mezzanotte anche e passa senza soste per via della continua affluenza di clienti)
gli ho fatto notare che oltretutto il fatto che era in nero e che lavorasse senza un minimo di copertura assicurativa in un lavoro pericoloso in cui maneggia coltelli e oggetti con cui potrebbe scottarsi non è per nulla bello nè regolamentare per legge
il tutto ricompensato da una paga reputabile infima, anche da lui stesso
...
beh, in ordine, si è messo a ridere, ha "insultato" il mio modo di vedere la cosa, mi ha condannato riguardo al fatto che con la mia mentalità non troverò mai lavoro, e in poco mi ha fatto comprendere che bisogna arrendersi all'evidenza e sottomettersi al sistema per tirare a campare
a questo punto il discorso non è più "gli imprenditori sfruttano"
bensì "la gente nel bisogno accetta passivamente di farsi sfruttare", e, anzi, "il farsi sfruttare è normalità", tanto che chi la pensa diversamente "è un disadattato, un pigro, uno che di soldi non ha bisogno e può permettersi di pensarla diversamente", anche se così magari non è e si tratta di un bisognoso che non accetta di sottostare al sistema del "sottomettersi"
conosco alcuni che oltretutto hanno un ragionamento del tipo:
sarò sfruttato, ma fatico da mane a sera, ti sono superiore, a te che non fai un cavolo
insomma, dato che stanno andando forte i tread riguardanti le assurdità sociali e che già si è parlato dello sfruttamento da parte dei datori di lavoro
cosa vogliamo dire riguardo a coloro che accettano passivamente di farsi sfruttare, per bisogno, senza far capire al datore di lavoro che certo, saranno anche bisognosi, ma han pur sempre una dignità che dovrebbe permettergli di lavorare dignitosamente?
certo, dalla loro hanno "o accetti o verrai soppiantato da qualcun'altro che non si fa i tuoi problemi"
"se non ti fai sfruttare tu si farà sfruttare qualcun'altro, in pratica
e così per colpa di coloro che si fanno sfruttare si continua ad essere sfruttati e gli imprenditori che possono permettersi di sfruttare chiunque perchè chiunque si lascia sfruttare possono continuare tranquillamente a sfruttare
a questo punto "l'assurdità" non è nello sfruttamento attivo degli imprenditori, ma in quello passivo dei "dipendenti" (se così possono definirsi dato che spesso lavorano pure in nero)
mi chiedo cosa accadrebbe se tutti i lavoratori in nero o comunque sfruttati si coalizzassero e si rifiutassero di lavorare, tutti, TUTTI
TUTTI nel senso che a quel punto nessuno andrebbe a lavorare al posto loro
chi rimarrebbe a tirare avanti le baracche degli imprenditori sfruttatori e irregolari?
che ne pensate?
il vero problema dove risiede, in chi sfrutta o in chi si lascia sfruttare?
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Sono abbastanza d'accordo col tuo discorso, il sistema è bas7ardo, ma certo che i lavoratori non sono certo maestri nel farsi rispettare..quello che non comprendono queste persone è che più sottosteranno a questo stato di cose e più le cose peggioreranno, questo perchè i datori di lavoro da un dito si prenderanno il braccio..fra 10 anni saremo un paese di lavoratori sottopagati (e contenti). Il bello è che queste persone continuano a credere al ritornello "il lavoro rende nobili" e sono sicuro che sono cosi cretini che lo ripeteranno anche quando faranno 20 ore di lavoro a 300 euro al mese..
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22-04-2014, 18:27
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#48
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Intermedio
Qui dal: Jan 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 96
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Io credo che viga la sacrosanta legge della domanda e offerta, e poi si tende sempre a considerare il datore di lavoro come il ricco grassone che conta i soldi sotto la scrivania, mentre i poveri lavoratori sono sfruttati per il suo traculento benessere.... beh non è quasi mai così, spesso l'imprenditore vive di grande stress e sacrifici e rischia anche quello che ha per l'idea imprenditoriale a volte portandola avanti anche se non riesce, per salvaguardare i suoi dipendenti e per i sacrifici che ha fatto fino a quel momento. Questo per inciso rispetto all'immagine che spesso le persone hanno della differenza tra datore di lavoro e dipendente; senza aggiungere che poi viviamo in uno stato sindacale dove i dipendenti vengono protetti (dai datori di lavoro onesti ) rendendo spesso troppo oneroso e rischioso assumere vuoi per i costi esosi di un dipendente assunto (costa il doppio di quel che prende al mese ) vuoi perchè se gli capita il dipendente disonesto lo fa impazzire e tribolare.
Detto questo, se io domani decido di produrre candele, e ho bisogno di aiuto o mi cerco un socio oppure cerco qualcuno che mi aiuti, e gli offro quanto decido io, in base alle mie possibilità e al rendimento dell'attività, poi sta a me per avere il dipendente produttivo, serio ed efficiente, dargli il giusto, e certo non punterei la pistola alla tempia della persona che viene a fare il colloquio costringendolo ad accettare. Ma se accetta non vedo perchè poi si dovrebbe lamentare quando se non gli sta bene basta che se ne stia a casa
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22-04-2014, 18:33
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#49
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Esperto
Qui dal: Jul 2013
Messaggi: 641
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Quote:
Originariamente inviata da hehehael
Io credo che viga la sacrosanta legge della domanda e offerta, e poi si tende sempre a considerare il datore di lavoro come il ricco grassone che conta i soldi sotto la scrivania, mentre i poveri lavoratori sono sfruttati per il suo traculento benessere.... beh non è quasi mai così, spesso l'imprenditore vive di grande stress e sacrifici e rischia anche quello che ha per l'idea imprenditoriale a volte portandola avanti anche se non riesce, per salvaguardare i suoi dipendenti e per i sacrifici che ha fatto fino a quel momento. Questo per inciso rispetto all'immagine che spesso le persone hanno della differenza tra datore di lavoro e dipendente; senza aggiungere che poi viviamo in uno stato sindacale dove i dipendenti vengono protetti (dai datori di lavoro onesti ) rendendo spesso troppo oneroso e rischioso assumere vuoi per i costi esosi di un dipendente assunto (costa il doppio di quel che prende al mese ) vuoi perchè se gli capita il dipendente disonesto lo fa impazzire e tribolare.
Detto questo, se io domani decido di produrre candele, e ho bisogno di aiuto o mi cerco un socio oppure cerco qualcuno che mi aiuti, e gli offro quanto decido io, in base alle mie possibilità e al rendimento dell'attività, poi sta a me per avere il dipendente produttivo, serio ed efficiente, dargli il giusto, e certo non punterei la pistola alla tempia della persona che viene a fare il colloquio costringendolo ad accettare. Ma se accetta non vedo perchè poi si dovrebbe lamentare quando se non gli sta bene basta che se ne stia a casa
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Si be, è molto stupido addossare tutte le colpe ai datori di lavoro, sono d'accordo, certo che quelli che ci marciano esistono, eccome! però esistono altrettanti lavoratori disposti a orari di lavoro massacranti sottopagati, è chiaro che alla base di tutto c'è un sistema a seminare zizzania...
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22-04-2014, 18:40
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#50
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Intermedio
Qui dal: Jan 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 96
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Si certo poi ci sono opportunisti, disonesti e truffaldini in tutte le categorie, quindi esistono certamente datori di lavoro aguzzini come dipendenti disonesti. Ma escludendo queste categorie ( purtroppo in ogni classificazione si nascondono le mele marce) io sarei per un totale liberismo dove a decidere è la domanda e l'offerta
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22-04-2014, 18:51
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#51
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Messaggi: 1,207
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Quote:
Originariamente inviata da hehehael
Si certo poi ci sono opportunisti, disonesti e truffaldini in tutte le categorie, quindi esistono certamente datori di lavoro aguzzini come dipendenti disonesti. Ma escludendo queste categorie ( purtroppo in ogni classificazione si nascondono le mele marce) io sarei per un totale liberismo dove a decidere è la domanda e l'offerta
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Eh.. però saremmo tutti fottuti e andremo verso una cinesizzazione del lavoro paurosa...
Enormi masse di persone starebbero peggio e ci guadagnerebbero in pochi.. il che sta già succedendo in realtà..
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22-04-2014, 19:01
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#52
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Intermedio
Qui dal: Jan 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 96
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Quote:
Originariamente inviata da RhyenaN
Eh.. però saremmo tutti fottuti e andremo verso una cinesizzazione del lavoro paurosa...
Enormi masse di persone starebbero peggio e ci guadagnerebbero in pochi.. il che sta già succedendo in realtà..
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Non so, penso che come l'acqua si distribuisce per occupare tutto lo spazio che ha intorno e raggiungere un equilibrio, anche per il lavoro sarebbe così, anche perchè, ritornando all'esempio di prima dove io decido di produrre candele, se continuo ad abbassare il salario, prima o poi qualcuno dei dipendenti capirà che gli conviene di più produrre anche lui candele che venire a produrle con me, e così piano piano si equilibra il mercato, anche in funzione della domanda di candele
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23-04-2014, 10:32
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#53
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da hehehael
io sarei per un totale liberismo dove a decidere è la domanda e l'offerta
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Il mercato lasciato completamente a sé stesso produce i guasti che stiamo piangendo negli ultimi anni.
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