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14-02-2013, 12:54
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#1
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Esperto
Qui dal: Nov 2006
Ubicazione: Brianza
Messaggi: 1,483
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Ciao, sto seguendo un corso di reti informatiche (networking) a Milano.
Finchè si trattava di seguire lezioni, seppure con poca voglia e motivazione (è sempre carente, sarà la depressione, o che ne so), più o meno ci stavo dentro.
Quasi nessuna interazione con i miei compagni ma per fortuna pc a disposizione, praticamente sono in ultima fila con un pc da solo con internet a farmi i cavoli miei. Studio pochino, ma ci provo.
Questo mese però si sta organizzando il tirocinio di 2 mesi annesso al corso teorico.
Qui viene la parte difficile: l'unico colloquio che mi hanno proposto finora riguarda help desk tecnico.
Come potete immaginare, l'idea di lavorare a stretto contatto con i clienti che chiamano (magari pure incavolati perchè la connessione non va e via dicendo) è per me un incubo.
Se fosse solo rispondere alle e-mail sarei felicissimo. Ma vallo a spiegare agli altri.
Ho scelto l'ambito informatico dopo aver rigettato quello delle scienze naturali che non mi dà nessun futuro in Italia, non avendo nè studi specifici nè esperienze nell'IT.
Purtroppo è anche passato molto tempo e sono arrivato a 31 anni.
Ho solo questo corso che mi ha dato sicuramente qualche base, ma non pretendo di saper già padroneggiare il networking.
Fuori dal networking le mie conoscenze si fanno rade e sporadiche, so poco di web design, zero di programmazione, e anche come sistemista classico sarei in grossa difficoltà.
Ho scelto questo settore sperando di aver poco a che fare con le persone e rischio di dover rispondere a un telefono
Mi pare assurdo.
Ditemi che c'è qualche speranza per me.
Lavorare in ambito informatico vi ha aiutato a conciliare meglio le vostre problematiche sociali con l'esigenza di un'interazione (seppure ridotta) con gli altri presupposta con il lavoro?
E' indispensabile una laurea? o una formazione specifica?
Sarei curioso di sapere esperienze di informatici-sociofobici.
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Ultima modifica di enemyofthesun; 15-02-2013 a 22:45.
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15-02-2013, 22:45
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#2
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Esperto
Qui dal: Nov 2006
Ubicazione: Brianza
Messaggi: 1,483
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50 visite e nessuna risposta, nemmeno in privato.
Nessuno lavora nell'ambito dell'informatica qui? e che altro fate? sarei curioso.
In generale, sembra che il problema del lavoro su questo forum sia trattato in maniera secondaria. Forse perchè chi lavora ha poco tempo e chi studia ancora non pensa al lavoro.
Diciamo pure che poi l'unico problema nella vita per molti sembra essere il rapporto con l'altro sesso.
A 30 anni forse si capisce che, una volta che lo studio non ti ha aperto nessuna strada certa verso il lavoro, è una situazione spinosa, e cominci a sudare freddo.
E non parlo di trovare un lavoro, problema generale, ma di non trovare un lavoro fattibile da un sociofobico.
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15-02-2013, 23:37
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#3
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,495
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Bah personalmente io neanche so esattamente cosa fare alla fine.
Adesso probabilmente lavorerò questa estate.. ma poi non so proprio. Nel campo dell'informatica tutto quello che so lo so da autodidatta. Però mi chiedo quali competenze e figure siano richieste.
La cosa buffa è che non è questione di essere fobici nel mio caso un lavoro come quello non lo rifiuterei...
E nemmeno ho tanto paura di non essere in grado.
Proprio non so da dove cominciare neanche per cercare. Non ho attestati.. le competenze che ho non sono dimostrabili... e non saprei neanche quali attestati sarebbe utile avere. Boh^^ Mi sono informato a suo tempo per fare il grafico 3D e mi dissero su un forum che sostanzialmente non c'era nessun corso da fare riconosciuto. Quindi? lol..
Quello del lavoro è un sistema che lascia totalmente spiazzati e confusi. Non mi stupisce il fatto che tanti giovani non cerchino nemmeno più. Non si capisce un cazzo. Non si capisce cosa deve fare uno. Mi mancano delle competenze? Ok. Benissimo. Dimmi dove posso acquisire tali competenze allora. Niente. Non si sa. Mboh.
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Ultima modifica di Halastor; 15-02-2013 a 23:40.
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15-02-2013, 23:51
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#4
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 3,952
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Quote:
Originariamente inviata da Halastor
Bah personalmente io neanche so esattamente cosa fare alla fine.
Adesso probabilmente lavorerò questa estate.. ma poi non so proprio. Nel campo dell'informatica tutto quello che so lo so da autodidatta. Però mi chiedo quali competenze e figure siano richieste.
La cosa buffa è che non è questione di essere fobici nel mio caso un lavoro come quello non lo rifiuterei...
E nemmeno ho tanto paura di non essere in grado.
Proprio non so da dove cominciare neanche per cercare. Non ho attestati.. le competenze che ho non sono dimostrabili... e non saprei neanche quali attestati sarebbe utile avere. Boh^^ Mi sono informato a suo tempo per fare il grafico 3D e mi dissero su un forum che sostanzialmente non c'era nessun corso da fare riconosciuto. Quindi? lol..
Quello del lavoro è un sistema che lascia totalmente spiazzati e confusi. Non mi stupisce il fatto che tanti giovani non cerchino nemmeno più. Non si capisce un cazzo. Non si capisce cosa deve fare uno. Mi mancano delle competenze? Ok. Benissimo. Dimmi dove posso acquisire tali competenze allora. Niente. Non si sa. Mboh.
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E' il problema dell'italia: si entra quasi esclusivamente grazie a qualcuno che ti presenta, e non intendo necessariamente una raccomandazione; basta un amico (chi ce li ha) che fa il tuo nome a qualcuno che è in cerca di lavoratori e ti prendono. Poi, a meno di non fare un lavoro particolare, le competenze le acquisisci quasi tutte lavorando, le ditte serie ti fanno pure un corso di formazione (pagato).
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16-02-2013, 00:29
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#5
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 3,195
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Non sono un informatico, mi piacerebbe molto esserlo, ma tra il dire e il fare... Comunque, per esperienza in settori analoghi, non riceverai quasi mai telefonate da persone competenti, ma spesso da completi ignoranti... siamo in Italia, e l'IT per le aziende è una gran rottura di c.....i. Gli informatici sono pagati male e di malavoglia perché i capi non hanno neanche l'idea di che cosa sia una rete, o un'intranet, o un NAS.... l'ignoranza regna sovrana.
E nel mio posto di lavoro (e parlo di un'azienda di importanza nazionale con circa 500 dipendenti) non ho neanche un indirizzo email, per mandare un'e.mail da Lotus (lotus!!!) devo chiedere l'autorizzazione in carta bollata al mio superiore, porca vacca, che ci faccio delle figure di mm con i clienti, a dirgli che non posso mandargli una mail né riceverla...
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16-02-2013, 00:43
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#6
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 9,190
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Quote:
Originariamente inviata da enemyofthesun
Lavorare in ambito informatico vi ha aiutato a conciliare meglio le vostre problematiche sociali con l'esigenza di un'interazione (seppure ridotta) con gli altri presupposta con il lavoro?
E' indispensabile una laurea? o una formazione specifica?
Sarei curioso di sapere esperienze di informatici-sociofobici.
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Eccomi a scrivere qualcosa...
Dovrei scrivere un libro ma sono pigro e scriverò molto poco.
Sono informatico, per ciclo di studi (diploma e laurea in informatica), per passioni (è da quando ho 8 anni che sono invasato con i computer), lavoro (a Milano) da 15 anni nel settore.
C'è solo un piccolo dettaglio: non sono sociofobico
Che dire... Anche senza diploma hai opportunità, fermo restando che c'è tanta mediocrità.
L'impresa d'IT tipica è la società di consulenza informatica ovvero un caporale che recluta tanti braccianti dei bit, pronti per essere spediti per mesi/anni presso un cliente.
Contratti? Tipicamente (complice l'ignoranza e propensione alla scarsa onestà morale del lavoratore) contratti a progetto oppure la richiesta di aprire la partita IVA per andare a lavorare da subordinato.
Le poché realtà serie offrono apprendistato, assunzione a TD o TI.
Trattamento economico? Si va dai 500 Euro al mese per il 20enne di belle speranze ma la media è intorno agli 800-1000 Euro al mese.
Cosa c'è di brutto tipicamente nel settore? Straordinari e trasfertismo, ovvero la negazione di una vita dopo il lavoro e di un luogo dove stabilirsi e vivere.
Riguardo alla sociofobia... Per me il lavoro, ad oggi, è sempre stato il luogo principe dove socializzare, legare e passare 8 ore con persone con le quali rido, scherzo e mi trovo, tutto sommato, decentemente.
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16-02-2013, 01:17
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#7
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Intermedio
Qui dal: Jan 2009
Ubicazione: Milano
Messaggi: 145
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lavoro in ambito networking, certificato ccna e ccnp cisco.
ho lavorato in un provider e ora presso una grande azienda all'estero (sempre in ambito networking).
ho zero relazioni sociali, ma non mi ha mai creato problemi rispondere al telefono. nel mio vecchio lavoro prendevo decine di chiamate al giorno, ma sono riuscito a gestire l'ansia.
con i colleghi zero parole, ma al telefono con clienti, tecnici ecc. riuscivo a cavarmela
Non lasciarti sfuggire nessuna possibilità, provaci e insisti.
Poi una volta dentro ti muovi come ritini più opportuno
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16-02-2013, 13:26
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#8
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Esperto
Qui dal: Nov 2006
Ubicazione: Brianza
Messaggi: 1,483
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Vi ringrazio per le risposte, forse la discussione era passata in secondo piano precedentemente.
E' confortante la testimonianza di Gianluca, però ho una mia conoscenza (fobica) che ha tentato già help desk e gli è andata meno bene.
Ho visto come lavorano lì dentro i ragazzi, c'era una confusione e frenesia, mi è venuta l'angoscia sin dal primo minuto che ero lì e non capivo nemmeno a chi chiedere per il colloquio.
Vediamo, le tento tutte per far altro ma d'altra parte 2 mesi di tirocinio mi tocca farli, per il corso
Sono ben accette dritte per aziende per l'area di Milano e Brianza
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16-02-2013, 13:47
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#9
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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Sistemista da 5 anni.
Non sono fobico ma in questi 5 anni ho ridotto moltissimo la mia timidezza proprio grazie al lavoro.
Vedere come intraprendere relazioni umane costruttive e piacevoli aiuta a raggiungere i propri obiettivi, oltre che a far passare meglio la giornata, mi ha motivato tanto, e l'esempio di un collega estroversone mi è stato di grande aiuto per modellare i miei comportamenti e smussare certi angoli che all'inizio mi portavano spesso a situazioni imbarazzanti coi miei clienti (incomprensioni, litigi, ecc.).
Il miglior lavoro per un sociofobico doc è un lavoro fisico, scaricare i camion alle ribalte, lì non devi parlare minimamente, oppure il dataentry, ma sono lavori alienanti. Secondo me il lavoro di informatico è un buon compromesso che ti porta a contatti sociali limitati, con cui poter fare pratica gradualmente e imparare a superare la tua fobia.
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16-02-2013, 14:31
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#10
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,199
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Quote:
Originariamente inviata da enemyofthesun
Sarei curioso di sapere esperienze di informatici-sociofobici.
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34 anni, lavoro da dieci nell'informatica come programmatore, sempre nella stessa ditta, lavoro a tempo indeterminato.
Quote:
Originariamente inviata da enemyofthesun
E' indispensabile una laurea? o una formazione specifica?
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Io sono ragioniere programmatore e laureato in matematica (il secondo titolo in realtà non è indispensabile per il lavoro che faccio). Ho fatto anche un corso di programmazione Java + stage, però ho iniziato a programmare a 13 anni col Basic del Commodore 64
Quote:
Originariamente inviata da enemyofthesun
Lavorare in ambito informatico vi ha aiutato a conciliare meglio le vostre problematiche sociali con l'esigenza di un'interazione (seppure ridotta) con gli altri presupposta con il lavoro?
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Sì, mi ha aiutato, ridotta interazione.
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23-03-2013, 22:35
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#11
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: Altrove
Messaggi: 4,537
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certo che se invece di passare il tempo durante le lezioni a guardare i porno su internet ti apllicassi almeno in aula....fors eti risulterebbe più facile affrotnare il tirocinio
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