dentromeashita

il lavoro su se stessi.il resto del lavoro è relativo...è faticoso perchè devo usare delle tecniche speciali...e mi dico ma chi me lo fa fare a sprecare tutte queste energie per un tozzo di pane...infatti anche se me la cavo bene non lo vorrei fare il centralinista e parlare con i clienti,...ma se voglio lavorare devo fare anche quello...mentre lavorare con i pc è un oasi di pace per me...

Leucina

Pensandoci mi convinco sempre di più che è così: per lavorare, se non si hanno raccomandazioni o le disponibilità per mettersi in proprio, bisogna essere degli intelligentoni. Bisogna essere veramente bravi a superare i colloqui ed essere il migliore fra tutti gli altri e cavoli deve essere proprio una gran soddisfazione!

NatoMorto

lavori in cui si è soli

reknub

io da lavoratore dipendente ho capito che odierò sempre i miei capi.... cercherò di lavorare in proprio, ma ti devi sempre relazionare con fornitori e clienti!

pokorny

E' proprio così. Ed è una delle cause di discussione con mia madre, che dice sempre "sei bello (non vero) intelligente (forse non come Von Mises ma manco uno stupido), conosci una quantità sterminata di cose (non vero ma avevo una certa ampiezza di interessi) eccetera eccetera".

E' chiaro che ogni scarrafon'è bello a mamma sua ma la realtà se non così drastica è comunque triste: siamo sette miliardi, un numero da capogiro per un pianeta di 6500 km di raggio; solo in Italia siamo dieci volte la popolazione sostenibile, non esiste nulla in cui non esiste una competizione pesantissima. Basta una fila a un bar o a un bancomat per non parlare di uffici, burocrazia e rapporti con stato ed enti. Noi ci siamo abituati ma ricorderò sempre, essendoci stato per un po' di tempo, come si sta in un paese civile e con bassa densità di popolazione. Non ci si rende conto di quanto la nostra condizione è pesante finché non si tocca con mano la differenza.

Un livello di vita medio, inteso sia economicamente che come qualità della vita mentale, si conquista se si è molto sopra la media per intelligenza, aspetto fisico e così via. Purtroppo la condizione umana è tale che per emergere e non dico essere felici, ma almeno non frustrati, occorre appartenere a quel 8-10% di popolazione che ha "la marcia in più". Non dico che il rimanente 90% sia condannato all'infelicità ma certamente deve gestire una serie notevole di frustrazioni per tutte le competizioni con i propri affini. Quante migliaia di persone dove sto io, a Roma, si fanno due ore al giorno nel traffico? Invece uno scrittore o un creativo pubblicitario non è raro che possa lavorare a casa... E già mezz'ora di traffico ha rovinato la giornata a chiunque. Siamo troppi, e i sociofobici sono i primi a pagarne il prezzo.

NatoMorto

io capi e la metà dei colleghi....tutti coloro che si approfittano della mia situazione meriterebbero di provare quello che provo io ogni istante...l'ideale sarebbe essere nella mia ditta ma da solo....almeno avrei a che fare solo con capi

bellick

Ha rotto i cosiddetti 46000 volte?

Bloccato da un po' di tempo... Che soddisfazione.

Winston_Smith

Non avrei mai pensato di poter essere paragonato a un DJ

muttley

Il social media managaer

reknub

Oggi colloquio in un'azienda che esternalizza piccoli lavori di web marketing...

Lavorerei da casa... Piena autonomia. Paga buon

Piccola pecca: Test psicologico di 200 domande

reknub

Anzi. Bisogna dirigere le relazioni interne ed esterne ad azienda


Ci son certi che credono si faccia scrivendo ciao su fb

Keith

oggi o uno è un neurochirurgo bravo oppure uno dei primi 100 informatici d'italia..allora è accettata anche l'introversione.. sennò è dura. Rimangono da fare operai call center camerieri..sempre se si trova.

Leucina

Eh ma c'è differenza fra sentirsi dare dell'intelligente ed esserlo davvero.
Che poi non mi riferisco all'intelligenza intesa solo come essere bravi a risolvere le equazioni ma anche a saperci fare e saper affrontare al meglio le cose della vita, le situazioni più svariate... che non significa essere estroversi ma intelligenti.

SugarPhobic

Condivido. Personalmente ho fatto/sto facendo un lavoro di portierato. Lavoro solo e i contatti col pubblico sono minimi e assai formali; le informazioni da dare semplici, concise, le stesse. Le domande che ti pongono sono le medesime... insomma è un lavoro routinario, in virtuale solitudine.

Quindi si suppone che un fobico sociale lavori tipo come guardiano del faro, eh? Oppure, se in contatto con esterni, attraverso una linea di dialogo estremamente scarna, che non lo faccia andare in pallone.

E' un concetto appartenente alla massa, riduttivo e lesivo per l'autostima... l'intelligenza o la cultura sono posti miserevolmente in secondo piano, così. Triste.

cancellato16760

Oggi sono entrato a chiedere lavoro da un pulisecco(quelli che lavano giubbotti).
Sarebbe una figata,stai li,lavi giacche,vedi i clienti per 30 secondi...

tersite

il rentier

mmmax

secondo me la domanda da cui nasce questo topic andrebbe corretta: bisognerebbe chiedersi quali aziende o datori di lavoro sono disposti a prendere uno di noi.
Spesso sugli annunci di lavoro si legge la frase "necessaria predisposizione ai rapporti umani" anche per lavori non a contatto col pubblico.
A me la cosa è sempre parsa pura discriminazione, per non dire razzismo.
Ai tempi in cui facevo il servizio civile (1988) mi assegnarono a lavorare alla reception di una biblioteca in cui oltre a ritirare i libri dagli utenti dovevo anche ricevere e smistare telefonate tra i vari uffici. Temetti il peggio (sono anche balbuziente) ed invece iniziò benissimo. Non balbettai praticamente mai sul lavoro. Inoltre giravano un sacco di belle studentesse
Invece balbettavo parlando con i miei superiori e dopo una decina di giorni mi trasferirono ad un altro incarico. I miei colleghi non ebbero più il coraggio di guardarmi in faccia...

Pablo's way

L'archivista, magari di libri o documenti antichi.

cancellato16760

Si,è proprio discriminazione! Dovremmo chiedere l'istituzione delle quote Fobic nelle aziende. Ovviamente con appropriate mansioni.

cancellato16760

Magari,un sogno!