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03-10-2022, 23:11
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#41
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Esperto
Qui dal: May 2015
Ubicazione: Piemonte
Messaggi: 622
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Quote:
Originariamente inviata da varykino
gli stupidi esistono sia tra camerieri che tra luminari , come esiste gente intelligente sia in lavori umili che non , però tra i 2 stupidi preferisco il cameriere fa meno danni
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Ecco, uno dei fattori che mi spinge nella scelta di un lavoro è proprio quello della minor responsabilità possibile, dove anche nel caso dovessi sbagliare qualcosa, non ci sono gravi conseguenze.
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03-10-2022, 23:14
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#42
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,249
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Quote:
Originariamente inviata da Tragopan
Ecco, uno dei fattori che mi spinge nella scelta di un lavoro è proprio quello della minor responsabilità possibile, dove anche nel caso dovessi sbagliare qualcosa, non ci sono gravi conseguenze.
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concordo con te , e c aggiungerei pure , il lavoro che leva meno tempo possibile , perchè pure se non hai responsabilità ma lavori 16 ore al giorno è inutile , tanto vale sotterrarsi XD , non è un crimine volere ste cose , casomai a me sembrano strambi quelli che pensano il contrario, il tempo dovrebbe essere la valuta più costosa e piu importante , i soldi vanno e vengono , il tempo va e basta
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Ultima modifica di varykino; 03-10-2022 a 23:18.
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03-10-2022, 23:16
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#43
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,258
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Quote:
Originariamente inviata da Keith
Oggi conta tanto l'immagine, se fai un lavoro con un nome inglese tipo sales assistant, etc. in giacca e cravatta e capelli impomatati.. le donne stravedono per quelli così, salvo poi col tempo scoprire che guadagna 700 euro/mese.. e il muratore nel frattempo diventa un piccolo costruttore e si fa la villa, il suv, e pure la barca.
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Che poi sti inglesismi che palle...ormai pure se fanno volantinaggio nel quartiere sul profilo lo scrivono in inglese.
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03-10-2022, 23:21
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#44
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,523
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Sto discutendo con mio padre che ragiona da stakanovista e va a lavoro raffreddato, come se facesse qualcosa di importantissimo e non potessero fare a meno di lui…eppure è un operaio.
Non lo so, siamo molto diversi in questo.
Quando sto male io invece dice di non farmi problemi, che non mi daranno la medaglia.
A parte che ha una salute più forte della mia, però è anche troppo orgoglioso per ammettere che ci sei o non ci sei il mondo va avanti lo stesso. Si fa sfruttare facendo lavori a testa bassa che potrebbero rendergli di più, è esagerato, un fanatico del lavoro
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03-10-2022, 23:24
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#45
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,258
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Quote:
Originariamente inviata da Varano
Sto discutendo con mio padre che ragiona da stakanovista e va a lavoro raffreddato, come se facesse qualcosa di importantissimo e non potessero fare a meno di lui…eppure è un operaio.
Non lo so, siamo molto diversi in questo.
Quando sto male io invece dice di non farmi problemi, che non mi daranno la medaglia.
A parte che ha una salute più forte della mia, però è anche troppo orgoglioso per ammettere che ci sei o non ci sei il mondo va avanti lo stesso. Si fa sfruttare facendo lavori a testa bassa che potrebbero rendergli di più, è esagerato, un fanatico del lavoro
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Anche mio padre è così (era così, ora è in pensione), sono di un altra generazione.
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03-10-2022, 23:27
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#46
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,249
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quando c hai solo quello per forza la pensi cosi , è l unica cosa che a certi fa sentire di far parte di qualcosa , alcuni usano le religioni , altri la seduta di yoga altri il lavoro come attestato di far parte di qualcosa di "utile" , senza offesa , senza sapere le vostre storie , non è manco una cosa negativa poi alla fine , da un certo punto di vista
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03-10-2022, 23:32
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#47
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,258
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Quote:
Originariamente inviata da varykino
quando c hai solo quello per forza la pensi cosi , è l unica cosa che a certi fa sentire di far parte di qualcosa , alcuni usano le religioni , altri la seduta di yoga altri il lavoro come attestato di far parte di qualcosa di "utile" , senza offesa , senza sapere le vostre storie , non è manco una cosa negativa poi alla fine , da un certo punto di vista
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Appena è andato in pensione è andato in crisi, non sapeva come occupare il tempo. Poi col tempo ha capito che la vita non è fatta solo di lavoro, ma quando hai fatto 40 anni di fabbrica il cervello si è abituato, diventi come una macchina coi tempi scanditi, secondo me è quello..
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03-10-2022, 23:32
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#48
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,523
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No, è da rispettare ma la salute è una. Siccome tengo alla sua salute preferirei non andasse a lavorare malato alla sua età, in un ambiente dove qualcuno lo stimerà pure ma dove non gli hanno mai riconosciuto granché a livello economico. Poi la contraddizione è che vorrebbe andare in pensione subito, ma va a lavorare che non sta in piedi e tossisce.
Per me è un senso del dovere fine a se stesso, altrimenti continuerebbe oltre la pensione se avesse soddisfazione del suo lavoro.
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03-10-2022, 23:37
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#49
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,039
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Quote:
Originariamente inviata da Nightlights
Anche mio padre è così (era così, ora è in pensione), sono di un altra generazione.
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Mio padre invece è come me, non gli è mai andato di fare un cazzo
Non esattamente, diciamo che fino a 50 anni ha lavorato tanto, poi si è seduto e appena ha potuto a 61 anni è andato in pensione. Allora si poteva. Diceva che gli piaceva il lavoro, ma se dopo un po' la carriera finisce non ti senti più stimolato.
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03-10-2022, 23:37
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#50
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
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Quote:
Originariamente inviata da Tragopan
Vi capita di giudicare stupida una persona che svolga un lavoro poco qualificato?
Di solito si pensa che chi faccia questi lavori non sia nemmeno diplomato, che sia ignorante e che non abbia voglia di studiare.
Faccio questa domanda perché mi chiedo come io sia percepito agli occhi degli altri, poiché svolgo uno di questi lavori poco qualificati e per poche ore al giorno. Essendo una specie di ristorante, mi ritrovo sotto gli occhi di molte persone, compresi conoscenti, ex compagni di classi e mi chiedo se pensino cose del tipo "guarda che fine ha fatto". Oppure gente in giacca e cravatta, che potrebbe pensare di essere superiore a me. A volte, se vedo qualcuno che mi conosce, cerco di evitarlo, di non farmi vedere che lavoro lì.
Ok, non sono laureato, ma sono diplomato e dopo le superiori ho frequentato vari corsi. Ho tante passioni alle quali ho dedicato e dedico ore di studio, sono curioso, capisco perfettamente l'inglese (ascoltato e letto), credo di avere una cultura nella media (o leggermente sopra).
Eppure, per motivi caratteriali mi ritrovo a fare questo lavoro. A volte mi sento un pesce fuor d'acqua, so che potrei ambire a qualcosa di più, ma forse non ne ho voglia, forse mi va bene così, perché dopotutto mi lascia molto tempo libero, anche se ovviamente non mi permette di abitare per conto mio.
Comunque, temete anche voi (o fate voi stessi) quest'associazione tra lavoro poco qualificato e persona ignorante/stupida?
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Penso che i pregiudizi siano normale; è la perseveranza nel mantenerli ad essere diabolica.
Ad esempio, mi hai fatto tornare in mente che c'era una donna delle pulizie al centro di settimo milanese che mi era sembrata tutt'altro che stupida o ignorante. Ci siamo messi a parlare un po' e in effetti è venuto fuori che aveva studiato allo scientifico, che aveva iniziato un percorso di laurea poi non andato a buon fine, e che tra le tante cose che le erano capitate, alla fine si era ritrovata a fare le pulizie. Nemmeno lamentandosene particolarmente.
Era pure una donna affascinante, se non fosse stata sposata le avrei proposto di certo un'uscita.
La morale di questa storia è che se sei una persona intelligente, tendi ad emergere anche da situazioni degradanti o sottoqualificate. Quindi perché sentirsi stupidi, quando si può cercare di essere intelligenti?
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03-10-2022, 23:40
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#51
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,249
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Quote:
Originariamente inviata da Nightlights
Appena è andato in pensione è andato in crisi, non sapeva come occupare il tempo. Poi col tempo ha capito che la vita non è fatta solo di lavoro, ma quando hai fatto 40 anni di fabbrica il cervello si è abituato, diventi come una macchina coi tempi scanditi, secondo me è quello..
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pure mio padre , un po diverso ma uguale , lui facendo l artigiano provava proprio il piacere di costruire con le sue mani qualcosa che serviva alla gente , stava bene e male in mezzo alla gente col suo lavoro ma cmq lo teneva vivo , ora in pensione pare un anima in pena , lo capisco ma capisco piu mia madre che sogna la pensione dall età di 10 anni .
in finale uno sviluppa una dipendenza per qualcosa che lo fa stare bene e se ne accorge quando gliela levano , dipende cosa da la spinta e dal carattere che hai .... c è da dire che con certi lavori il fisico se ne va sui 60 anni e c è poco da fare , qua dicono , tadadattà , ti devi adattare XD
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Ultima modifica di varykino; 03-10-2022 a 23:51.
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03-10-2022, 23:46
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#52
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,258
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Quote:
Originariamente inviata da Keith
Mio padre invece è come me, non gli è mai andato di fare un cazzo
Non esattamente, diciamo che fino a 50 anni ha lavorato tanto, poi si è seduto e appena ha potuto a 61 anni è andato in pensione. Allora si poteva. Diceva che gli piaceva il lavoro, ma se dopo un po' la carriera finisce non ti senti più stimolato.
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Ma manco mio padre aveva tutta sta voglia eh quando lavorava diceva che non vedeva l'ora di andare in pensione, ma quando ci è andato sul serio nei primi mesi non sapeva cosa fare nel tempo libero. Quella è proprio l'abitudine ad avere gli orari scanditi sempre uguali, in un certo senso l'ho vissuta anch'io questa cosa quando ero in disoccupazione, ti disabitui a vivere con un ritmo più lento, più elastico, senza orari rigidi da rispettare...
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Ultima modifica di Nightlights; 03-10-2022 a 23:48.
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04-10-2022, 02:57
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#53
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,153
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Dimostrero come un magazziniere invalido che fa le scommesse e cita Manfredi può fatturare di più di sto questi web designer e tutti sto lavori dal nome inglese,che danno fastidio pure a me..un magazziniere a nord prende 1300 1400 ho visto..
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04-10-2022, 10:08
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#54
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: nel pozzo senza fondo del relativismo
Messaggi: 3,525
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"Il mercato del lavoro è sempre più competitivo! Il mercato del lavoro vuole figure sempre più qualificate! Bisogna studiare! Dedicarsi alla formazione! Impegnare ogni momento libero a tale scopo! Impegnarsi seriamente! Specializzarsi! Competere! Competere! Competere!"
"Cosa, non ti sei laureato? Ma guarda che oggi con una laurea non ti prendono nemmeno a pulire i...gabinetti, ma insomma, che spreco, cosa aspetti, sei ancora in tempo, dai, muoviti, attivati, informati, vai!"
"Ehi, che ci fai a lavorare qua, non ti piaceva studiare? Non potevi passare qualche altro annetto sui libri e stare a fare qualcosa di meglio ora?"
Non ho potuto frequentare l'università per innumerevoli motivi e per innumerevoli motivi non riuscirei a farlo ora. Attualmente il mio obiettivo è cercare di campare tranquillo, non chiedo di meglio.
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04-10-2022, 10:45
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#55
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Esperto
Qui dal: May 2015
Ubicazione: Piemonte
Messaggi: 622
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Quote:
Originariamente inviata da varykino
il tempo dovrebbe essere la valuta più costosa e piu importante , i soldi vanno e vengono , il tempo va e basta
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Hai proprio ragione, la valuta più importante è il tempo! Non avevo ancora riflettuto in questi termini, grazie
L'ideale sarebbe far coincidere il lavoro con la propria passione, in modo che il tempo passato a lavorare sia ben speso.
Quote:
Originariamente inviata da Da'at
La morale di questa storia è che se sei una persona intelligente, tendi ad emergere anche da situazioni degradanti o sottoqualificate. Quindi perché sentirsi stupidi, quando si può cercare di essere intelligenti?
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Grazie per questa testimonianza, illuminante!
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04-10-2022, 10:46
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#56
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Divano
Messaggi: 4,820
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Io non vedo i lavori umili come "salvagente". In alcune famiglie non ci pensano neanche a mandare i figli all'Università, i genitori sono i primi a dire "stringi i denti, finisci sta caspita di scuola dell'obbligo così puoi iniziare a lavorare". In altre famiglie c'è il culto dell'istruzione.
Secondo me le persone più fortunate sono quelle che hanno un'attività di famiglia già avviata: avranno un "percorso da seguire" e non cadranno in depressione perché a 30 anni passati non hanno ancora iniziato a lavorare come succede a tanti, me compresa.
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04-10-2022, 11:20
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#57
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Quote:
Originariamente inviata da Tragopan
Ecco, uno dei fattori che mi spinge nella scelta di un lavoro è proprio quello della minor responsabilità possibile, dove anche nel caso dovessi sbagliare qualcosa, non ci sono gravi conseguenze.
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Come ad esempio un "normale" elettricista che si dimentica di stringere bene il morsetto al magnetotermico principale e manda a fuoco un intero palazzo? Si potrebbero fare esempi identici per qualsiasi lavoro, indipendentemente dal suo status. Ti assicuro che quando vedo un cameriere al lavoro un po' lo invidio; ci vuole tenuta fisica, capacità di coordinazione motoria (io faccio cadere i piatti anche a casa mia), memoria, capacità di relazionarsi e tanto altro. E appunto, si potrebbe dire lo stesso per qualsiasi lavoro.
Faccio eccezione per i burocrati come ad esempio un funzionario negligente che non manda avanti le pratiche di un contribuente per avviare un'attività e la vittima si suicida per il peso della burocrazia. E faccio eccezione perché se pure in forma meno evidente, indiretta, per quel tipo di impieghi, fare danni gravi è la norma e non l'eccezione.
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Ultima modifica di pokorny; 04-10-2022 a 11:25.
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04-10-2022, 11:24
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#58
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Quote:
Originariamente inviata da dystopia
Secondo me le persone più fortunate sono quelle che hanno un'attività di famiglia già avviata: avranno un "percorso da seguire" e non cadranno in depressione perché a 30 anni passati non hanno ancora iniziato a lavorare come succede a tanti, me compresa.
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E se non gli piace e i genitori si mettono di punta? E' stato il mio caso, che poi ha portato anche a rovinare i rapporti con mio padre, che se pure in modo indiretto e senza mai alzare la voce o altro mi voleva costringere a proseguire le attività di famiglia (che tra parentesi hanno solo fagocitato soldi invece di renderne).
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04-10-2022, 11:32
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#59
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Divano
Messaggi: 4,820
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
E se non gli piace e i genitori si mettono di punta? E' stato il mio caso, che poi ha portato anche a rovinare i rapporti con mio padre, che se pure in modo indiretto e senza mai alzare la voce o altro mi voleva costringere a proseguire le attività di famiglia (che tra parentesi hanno solo fagocitato soldi invece di renderne).
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Sì hai ragione anche tu, ad alcuni figli l'attività di famiglia può non piacere e i parenti possono diventare insistenti. Io non ho un buon rapporto con i miei proprio perché loro volevano che io studiassi Giurisprudenza e io a metà percorso ho lasciato perché stavo sbroccando per vari motivi, volevano per me un certo tipo di carriera e io ho deluso le aspettative. Quindi posso capire il tuo ragionamento. Ho commentato in quel modo perché negli ultimi anni ho conosciuto una famiglia che sta indirizzando i figli verso l'attività di famiglia e la cosa sembra andare bene, quindi stavo pensando a loro nel momento in cui scrivevo ma in effetti in certi casi può andare diversamente.
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04-10-2022, 12:14
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#60
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Divano
Messaggi: 4,820
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Quote:
Originariamente inviata da spezzata
... I miei genitori sono anni e anni che cercano di forzarmi a prendere in mano un'attività di famiglia e io non voglio. Già spesso mi tocca lavorarci a forza. Senza giri di parole i miei sono persone dalle quali voglio stare più lontano possibile. ... Sarebbe un ulteriore legame a loro, l'enessimo laccio che non riesco a strappare... ... Quel discorso che fai tu va bene per chi si trova a suo agio in famiglia.
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Mi dispiace, ho una situazione simile alla tua e condivido quello che dici sul concetto di "trappola". I miei non hanno un'attività ma comunque hanno cercato di indirizzarmi il più possibile verso un certo tipo di studi e carriera (mi hanno impedito di studiare quello che volevo e da allora i rapporti sono peggiorati). Mi è impossibile rendermi indipendente, pur lavorando (ogni tanto) guadagno troppo poco e non potrei mai mantenermi da sola, quindi esattamente come te mi sento in trappola, con libertà che sono solo parziali.
Il discorso che facevo era ispirato ad una situazione diversa dalla nostra, in cui i figli sembrano essere contenti di collaborare nell'attività di famiglia e quando sono entrata in contatto con loro sono stata istintivamente contenta, perché mi sono detta "se a loro va bene lavorare con la famiglia si risparmieranno tutti i giri inutili che ho fatto io tra corsi, candidature e colloqui e tutta la frustrazione di non trovare lavoro". Però in effetti ho conosciuto anche una famiglia in cui i figli erano costretti a dipendere dai genitori per lavorare e il clima era teso, c'erano lotte di potere, quindi capisco quello che dici.
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