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03-12-2022, 20:10
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#1
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 918
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Mi ha colpito molto una cosa sentita dire da una signora boliviana, cliente dell’ufficio dove lavoro: “ho sentito parlare per la prima volta di depressione quando sono venuta in Europa”.
Brasiliani, cubani, colombiani, dominicani etc…Spesso si é parlato dell’est europeo e delle persone che provengono da lá, delle caratteristiche sociali e storiche di quei contesti che spesso portano a formare caratteri di un certo tipo. Ma per i latinoamericani, invece? Certamente hanno problemi dì povertà e criminalità anche peggiori, e ogni paese ha le sue peculiarità, ma direi che si può attribuire a loro in genere un modo più rilassato di prendere la vita, una maggiore allegria e socievolezza e una minore predisposizione ai disturbi dell’umore. Anche voi avete le stesse impressioni? Abbiamo qualcosa da imparare?
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03-12-2022, 20:20
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#2
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Divano
Messaggi: 4,820
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Dipende molto dalla zona da dove uno proviene, dalla sua estrazione sociale, dal livello culturale e dalla curiosità personale. In fin dei conti anche in Italia ci sono persone molto semplici che non sanno niente di salute mentale e addirittura ne negano l'esistenza, e magari dall'altra parte della strada ci sono persone molto più aggiornate su tanti argomenti. Magari lo stile di vita è più semplice tradizionalmente, ma sono soprattutto stereotipi non sempre applicabili al presente. C'è sicuramente un fondo di verità ma in generale sono immagini poetiche, nate per descrivere un certo popolo, ma sono definizioni un po' cristallizzate e non sempre coerenti con la realtà. Intendo dire che magari una persona che proviene da una zona rurale non ha mai avuto l'opportunità di conoscere questi argomenti e quindi non ne immagina neanche l'esistenza, poi entra in contatto con una realtà diversa, come nel caso di questa signora, e scopre cose che non conosceva. Io questa differenza non la attribuisco tanto alla provenienza geografica, ma soprattutto alla storia personale di ciascuno. Per esempio, se alcuni di noi parlassero con i loro parenti più anziani di depressione e salute mentale, potrebbe facilmente venire fuori che queste cose non sono mai esistite e che sono delle scemenze, eppure vivete nello stesso posto, solo che la vostra personalità si è formata in periodi storici diversi, quindi vedete il mondo attraverso lenti diverse e avete diverse priorità. Poi comunque, apro una parentesi, si fa un uso enorme della lingua spagnola e anche del portoghese per veicolare messaggi di spensieratezza e allegria ma sono per la maggior parte trovate commerciali con poco fondamento. Proprio come si utilizza la lingua francese per trasmettere messaggi di eleganza e sofisticatezza. Penso che si faccia molto leva sull'esotismo evocato dalle lingue straniere.
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Ultima modifica di dystopia; 03-12-2022 a 20:45.
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03-12-2022, 20:21
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#3
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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Bisogna conoscere ovviamente i singoli casi, però effettivamente sembra, e sottolineo il sembra, che le persone sudamericane siano più allegre e propense al clima di festa, parlo dal punto di vista caratteriale, e questo sicuramente aiuta contro la depressione
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03-12-2022, 20:44
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#4
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 918
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Non voglio diventare ancora più banale e grossolano, però ho notato molto spesso, tra i clienti che vengono da quelle parti, una scarsa attenzione alle scadenze, nessuna o quasi programmazione per il futuro e parecchio pressapochismo. Eppure non li vedi mai arrabbiati, sono sempre pronti alla chiacchiera e alla battuta, entrano ed escono col sorriso, mentre gli italiani stanno sempre a lamentarsi di come la burocrazia in questo paese sia un incubo (lo é!). M’interesserebbe anche capire se la comune matrice culturale latina e cattolica, distante ma ancora visibile, potesse in effetti aiutare a gettare più ponti tra noi e loro, tra i nostri modi di vivere, perché io un po’ li invidio sinceramente…
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03-12-2022, 20:49
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#5
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Banned
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,267
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è una visione stereotipata, io ho parlato con una signora brasiliana che mi diceva che in Brasile, essendo lei nera a povera, ha vissuto le pene dell'inferno e certo non era allegra, che ancora oggi ci sono svariate discriminazioni contro neri e gay, che quindi sicuro non sono allegri, al limite li non parlano di depressione e non c'è molta conoscenza dei disturbi mentali, per cui magari si definiscono tristi e basta ecco
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03-12-2022, 20:53
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#6
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Divano
Messaggi: 4,820
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Quote:
Originariamente inviata da Teal
Non voglio diventare ancora più banale e grossolano, però ho notato molto spesso, tra i clienti che vengono da quelle parti, una scarsa attenzione alle scadenze, nessuna o quasi programmazione per il futuro e parecchio pressapochismo. Eppure non li vedi mai arrabbiati, sono sempre pronti alla chiacchiera e alla battuta, entrano ed escono col sorriso, mentre gli italiani stanno sempre a lamentarsi di come la burocrazia in questo paese sia un incubo (lo é!). M’interesserebbe anche capire se la comune matrice culturale latina e cattolica, distante ma ancora visibile, potesse in effetti aiutare a gettare più ponti tra noi e loro, tra i nostri modi di vivere, perché io un po’ li invidio sinceramente…
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Questo l'ho notato anch'io, probabilmente perché in Europa abbiamo un primato di ipertrofia legislativa e quindi chi vive in Europa è spesso fissato con diritti e leggi, nel senso che è continuamente esposto a questi argomenti e facilmente li ripropone, invece in altre zone del mondo se ne fregano beatamente. Questo a grandi linee. Questo vale anche per i protocolli sanitari ecc. Qui abbiamo una quantità di regole spaventosa, tanto che noi stessi non le rispettiamo
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Ultima modifica di dystopia; 03-12-2022 a 20:57.
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03-12-2022, 20:55
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#7
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Banned
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,267
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Quote:
Originariamente inviata da Rikott
è una visione stereotipata, io ho parlato con una signora brasiliana che mi diceva che in Brasile, essendo lei nera a povera, ha vissuto le pene dell'inferno e certo non era allegra, che ancora oggi ci sono svariate discriminazioni contro neri e gay, che quindi sicuro non sono allegri, al limite li non parlano di depressione e non c'è molta conoscenza dei disturbi mentali, per cui magari si definiscono tristi e basta ecco
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e infatti rimasi stupito di questa descrizione horror che fece del brasile e lei disse ah se uno è ricco certo in brasile vivi allegro e spensierato
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03-12-2022, 21:01
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#8
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Quote:
Originariamente inviata da Teal
Anche voi avete le stesse impressioni? Abbiamo qualcosa da imparare?
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Sì, e non ho mai trovato spiegazioni soddisfacenti. Intanto un po' di sfrondatura: mediamente se la passano peggio di noi. Sono tutti paesi politicamente ed economicamente instabili con sperequazioni economiche che persino noi italiani ce le sognamo.
D'altro canto c'è qualcosa di specifico nel carattere dei popoli. Non va di moda dirlo perché viviamo in un'epoca in cui differenze dovute a fattori imponderabili, quello che i nostri lontani progenitori chiamavano il "genius loci" (che lo so, è una cosa un po' diversa ma rende l'idea) sono avversate per motivi vari. Ma Leopardi dedica qualche riflessione nello Zibaldone a questi problemi. Per esempio attribuisce parte del carattere (essenzialmente i difetti) degli italiani alla luce per gran parte dell'anno, ai terreni relativamente fertili che permettono di faticare un po' meno di quanto si deve fare nel nord Europa. Forse da quelle parti succede qualcosa di simile. Clima mediamente tropicale (ma in Bolivia no), vegetazione lussureggiante, sole. Aggiungiamoci il pool genetico incredibilmente vario di molte popolazioni per cui la bellezza fisica è mediamente alta, ovvero si tromba, si sta al sole e non in una fattoria bretone al freddo durante l'inverno.
Comunque non le trovo risposte soddisfacenti, al più prendono una piccola parte di fattori e il resto non me lo spiego. O meglio forse per cose che mi sono mancate penso che molto si riduca alla facilità di divertirsi favoriti da un bell'aspetto ma accetto altre spiegazioni. Ora non mi viene in mente altro.
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Ringraziamenti da
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Teal (03-12-2022), XL (03-12-2022) |
03-12-2022, 21:15
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#9
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Quote:
Originariamente inviata da Rikott
e infatti rimasi stupito di questa descrizione horror che fece del brasile e lei disse ah se uno è ricco certo in brasile vivi allegro e spensierato
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E' così. Il Brasile appartiene a un centinaio di famiglie che sono i diretti discendenti dei notabili del periodo coloniale. Anche etnicamente sono differenti, sono quasi più pallidi di noi mentre a scendere nella scala socioeconomica ci sono più "incroci" tra etnie diverse fino a molti brasiliani praticamente indistinguibili da un africano.
Non c'è quasi una borghesia in nessuno di quei paesi (intendo l'America del Sud) e l'assenza di una classe media è Il Male assoluto per qualsiasi società. Se si fa parte dell'establishment si vive in ville con 200 ettari di parco recintato se no si crepa nelle favelas con poche persone in una condizione intermedia e comunque livellata verso il basso.
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03-12-2022, 22:00
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#10
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Esperto
Qui dal: Aug 2022
Messaggi: 3,880
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non la chiameranno "depressione" ma i mali del vivere non credo abbiano barriere geografiche.
Sennò poi scadiamo nello stereotipo del bianco che va in Africa da turista e dice "laggiù sono felici con poco; sorridono tutti"
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03-12-2022, 22:14
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#11
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 918
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Quote:
Originariamente inviata da cuginosmorfio
non la chiameranno "depressione" ma i mali del vivere non credo abbiano barriere geografiche.
Sennò poi scadiamo nello stereotipo del bianco che va in Africa da turista e dice "laggiù sono felici con poco; sorridono tutti"
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E infatti io parlavo di quello che stanno qua. Poi magari tornano a casa e dicono “in Europa quei bianchi hanno tutto ma sono sempre incazzati e tristi”
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03-12-2022, 22:48
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#12
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Banned
Qui dal: Nov 2020
Ubicazione: UMBRIA
Messaggi: 647
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la producono looro, gira quella buona,logico che sono sempre felici
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03-12-2022, 23:34
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#13
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,693
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Le zone più fredde del pianeta(esclusi alcuni paesi legati alla ex SSSR compresa la Russia) hanno un welfare migliore, nelle aree calde del mondo invece povertà e stato carente dominano o sono maggiori.
Questo porta ad avere problemi differenti, se uno Svedese è maggiormente spinto al suicidio anche perchè le condizioni climatiche sono sfavorevoli e rimane più isolato, avendo tempo forse troppo per ragionare senza attività fisica, magari bevendo parecchio, un Venezuelano o un Congolese non se lo possono permettere, la natura è clemente e lo stato non li aiuta, devono stare in giro per svoltare la giornata, fanno tanti figli e hanno sempre da come passare la giornata, li puoi chiamare barrio calle o favela ma sempre comunità è, stanno là per strada e passano tempo, magari sembrano più allegri ma non credo lo siano.
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04-12-2022, 00:15
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#14
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Esperto
Qui dal: Mar 2022
Messaggi: 1,713
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Conosco e ho conosciuto persone sud americane. Certamente è vero che hanno uno stile di vita più "rilassato". Che poi anche qui, non vorrei scadere nella generalizzazione, perché chiaramente è un'attitudine circoscritta a determinati contesti. Chiaro che se vai dal cittadino x che vive a Bogotá, non avrà sicuramente lo stesso modo di vivere di uno di Panama, o ancora più diverso in Bolivia. Chiaro che per via della distribuzione della ricchezza non è facile riuscire a fare un analisi veritiera.
Io non credo che non abbiano e non soffrano di disturbi mentali, anzi. Il problema , (parlo delle zone remote o le slum ) è che non dispongono delle risorse necessarie, ne per individuare questi problemi , ne per curarli.
Poi ci sono le eccezioni, tipo Cuba, che fino a qualche anno fa era uno dei luoghi migliori dove curarsi, anche per la salute mentale. Ma in generale, è ormai provato che dove ci sono problematiche legate alla povertà e situazioni di degrado, ci saranno sicuramente anche problematiche mentali.
Poi c'è anche da considerare che il alcune zone, queste malattie vengono proprio stigmatizzate, per via dell'ignoranza, la religione l'impossibilità economica. Non è raro imbattersi in situazioni giudiziarie da denuncia, dove persone che magari soffrono semplicemente i schizofrenia, vengono rinchiuse o torturate.
Non so, io alcuni discorsi faccio fatica a capirli.
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04-12-2022, 02:25
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#15
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Banned
Qui dal: Nov 2020
Ubicazione: UMBRIA
Messaggi: 647
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Quote:
Originariamente inviata da CongaBlicoti_96
Conosco e ho conosciuto persone sud americane. .
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anchio e non ho avuto per quel poco che ci ho interagito all'estero,un buon ricordo
ho ricevuto da alcuni,maleducazione, mancanza di empatia,e ostruzionismo,ostracismo.
alcuni son maleducati e presuntuosi
oltre la gia citata mancanza di empatia
purtroppo l'ambiente dove uno cresce fa la differenza, parliamo di paesi che hanno tristi primati di inciviltà e delinquenza.
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04-12-2022, 11:19
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#16
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Esperto
Qui dal: Oct 2016
Messaggi: 2,466
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in sudamerica sono depressi solo che non lo sanno, basta vedere quanti qui da noi bevono, molti stanno ubriachi un giorno si e l'altro pure, spesso inclini alla violenza e allo scontro gratuito, pieni di rabbia repressa, se non sono sintomi depressivi....
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04-12-2022, 13:33
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#17
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Esperto
Qui dal: Mar 2022
Messaggi: 1,713
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Certo....sicuramente. Non ho alcun dubbio che possa vivere meglio una persona che abita nelle favelas, circondato da criminalità, morte e ingiustizia A dormire in baracche e abitazione costruite alla bene e meglio, con l'eternit al posto delle cornici e rosoni del soffitto, che cancro spostati. Un paragone unito ad una visione veramente oggettiva.
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04-12-2022, 13:50
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#18
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 4,017
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Probabilmente al cambiare delle condizioni di vita, cambia l'educazione ricevuta, il modo di affrontare le cose, i problemi e le priorità.
Si tratta pur sempre di sistemi complessi nei quali anche un fattore può andare ad incidere in maniere significativa.
Ovviamente non affermo che sia uno spasso crescere in un paese del terzo mondo, ma che ci saranno approcci differenti e altri tipi di problematiche.
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