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Originariamente inviata da myself
vado in terapia da aprile-maggio scorso e non ho avuto nessun risultato...ormai ho capito di essere un caso disperato, e voglio lasciare stare tanto non cambia niente...non cambia la situazione parlando, parlando e parlando...poi ormai non ho piu niente da dire, il terapeuta mi chiede ogni volta come sto ed è sempre la stessa situazione...sto sempre allo stesso modo e non ci sono mai novità...l'ultima volta mi ha detto che cosi non va, e che non vede progressi...io ho deciso di lasciare perchè tanto non miglioro, la vita è sempre la stessa, e mi scoccio ormai a spendere 65 euro a seduta, sono un furto...però mi viene da pensare, se non ci vado piu potrei restare cosi tutta la vita?? oppure visto che parlare non funziona forse dovrei provare ad andare da uno psichiatra?? ormai sono scoraggiato.
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Qualche spunto di riflessione...
Dopo diversi mesi di psicoterapia è comprensibile aspettarsi qualche miglioramento, come, ad esempio, una riduzione dell'intensità dei sintomi ansiosi o una riduzione delle situazioni evitate.
E' sicuro che sotto questi aspetti o altri non sia davvero cambiato nulla? Spesso le persone in difficoltà tendono a vedere "tutto nero" e a non apprezzare i piccoli cambiamenti, che possono essere molto importanti per mantenere la fiducia in sé e nel percorso terapeutico intrapreso.
Leggo che ha cambiato già tre "terapeuti" (dei quali uno è una pedagogista e non uno psicoterapeuta). A tal proposito mi soffermerei a riflettere sulle motivazioni di questi cambiamenti. Faccio alcune ipotesi per darle qualche spunto... magari però le motivazioni son altre.
Scelta del professionista "sbagliato", ovvero inadatto a trattare il suo problema (vedi pedagogista)? A costo di sembrarle un po' brusco mi domando se per un mal di denti lei va da un oculista?
Aspettative esagerate nei confronti del "terapeuta" o della terapia?
Forse questo spiegherebbe l'idea di rivolgersi ad uno psichiatra, che possa guarirla con una terapia farmacologica. Cosa accadrà al termine della farmacoterapia? Quali "poteri" (oltre a poter prescrivere farmaci) avrebbe lo psichiatra che uno psicoterapeuta non ha? Spesso lo psichiatra viene visto come un terapeuta più "bravo". Cosa le fa pensare una cosa del genere?
Lo psicoterapeuta e/o psicoterapia (se è questo che sta facendo ora) potrebbe non essere adatto al suo problema. In cosa è specializzato il suo terapeuta?
La sua motivazione e collaborazione al processo terapeutico non è sufficiente a produrre un cambiamento. Si attiene alle indicazioni del suo terapeuta? I colloqui sono costanti? Ecc..
In conclusione, dopo un'attenta valutazione se non è soddisfatto dei risultati può essere utile cercare di capire cosa non ha funzionato fino ad ora per evitare di ripetere lo stesso errore e aumentare la sfiducia nei confronti della psicoterapia, che
se appropriata dà sempre qualche risultato apprezzabile.
Spero di aver stimolato la sua riflessione e resto disponibile a eventuali chiarimenti.
Dott. Liverani