Ennesimo litigio ieri con i miei genitori che hanno dato il meglio di sé.
Mi hanno detto che sono un "debole", che sono un "fallito tanto quanto mio zio" (che è caratterialmente malinconico e separato dalla moglie), che sono stufi di sentirmi lamentare e che il mio malessere è solo una scusa per non fare niente tutto il giorno perché non voglio studiare. E giuro su chi volete che non mi invento nulla, sono esattamente le parole che mi hanno detto.
In parte hanno ragione: io NON ho più voglia di studiare e non ho proprio voglia di fare niente. Ma semplicemente perché niente ha più senso per me. Niente.
Infatti di qui a un mese si inizierà a parlare di università ed esami, ovviamente per mettermi fretta il mio ateneo ha già fatto uscire le date di settembre (giustamente). Ma io non ho davvero intenzione di continuare.
Quel che mi pesa in assoluto è il dover studiare per costruirmi un futuro. Non vedo nessun futuro qui, non ho davvero voglia di sprecare tempo a fare qualcosa che non voglio fare e di cui per ora non trovo nessun senso. Mi piacerebbe trovare lavoro, uno qualsiasi, e mantenermi con quello e pagarmi un posto letto con i miei soldi in modo da potermene andare da questo posto. Oggi ho anche inviato random un curriculum all'Auchan che si trova a pochi metri da una delle fermate del treno che prendo ogni santa mattina per andare all'università.
Non ce la faccio. Più.