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09-04-2008, 23:32
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#1
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Esperto
Qui dal: Jul 2007
Messaggi: 1,953
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Ho visto di recente il film "Come tu mi vuoi".Non è un capolavoro pero' pone l'accento su una delle problematiche del vivere modermo:
La pellicola denuncia la società attuale, quella dell'immagine, quella in cui conta solo l'apparenza.In particolare mi ha colpito questo :Ci fa vedere che anche chi disprezza tanto il consumismo e la bella vita, se ne avesse la possibilità, non si tirerebbe indietro dall'entrarvi. Le persone che veramente non danno peso all'apparenza, non quelle che fanno finta di non darne, nascondendosi dietro ad una maschera ma in realtà soffrendo dentro di loro, dico quelle che veramente se ne fregano, sono poche, troppo poche. E allora il mondo va avanti così, tra chi si diverte, chi soffre, chi sogna, chi si accontenta.
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09-04-2008, 23:57
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#2
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 1,051
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La realtà delle cose però non è così semplice e netta,da una parte i superficiali e dall'altra i sensibili,ci sono tante,tante sfumature.
Quote:
Solo le persone superficiali non giudicano dalle apparenze
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il buon vecchio Oscar,foriero di bizzarre saggezze.
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10-04-2008, 00:12
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#3
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Banned
Qui dal: Oct 2006
Ubicazione: Falerone (Fm)
Messaggi: 1,462
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Stiamo ankora qui a discutere sul fatto che la società moderna si è creata da sola o meno...io ho sempre pensato che se ciò esiste è solo colpa della gente che mette in pratica x propria scelta i valori che i media mettono in mostra...e se lo fa è xke in realtà le persone non sono tutte uguali e nessuno si tratta tra loro come fratelli e sorelle essendo che fanno comunque parte del genere umano ma come hanno l'occasione di poter dare un senso migliore alla propria vita se ne fregano di coloro a cui potrebbero arrecare danno e vanno avanti x la propria strada tanto sanno benissimo che chiunque farebbe tutto il possibile x avere una vita più agiata sotto il profilo economico....
cmq io sto ancora aspettando la risposta dei miei precedenti post dove mi riferivo a colore che pensano che il denaro non da la felicità e a cui chiedevo come mai secondo loro nessuno il denaro lo rifiutà...attendo ancora la risposta... :roll:
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10-04-2008, 01:01
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#4
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da vetro
Ho visto di recente il film "Come tu mi vuoi".Non è un capolavoro pero' pone l'accento su una delle problematiche del vivere modermo:
La pellicola denuncia la società attuale, quella dell'immagine, quella in cui conta solo l'apparenza.In particolare mi ha colpito questo :Ci fa vedere che anche chi disprezza tanto il consumismo e la bella vita, se ne avesse la possibilità, non si tirerebbe indietro dall'entrarvi. Le persone che veramente non danno peso all'apparenza, non quelle che fanno finta di non darne, nascondendosi dietro ad una maschera ma in realtà soffrendo dentro di loro, dico quelle che veramente se ne fregano, sono poche, troppo poche. E allora il mondo va avanti così, tra chi si diverte, chi soffre, chi sogna, chi si accontenta.
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Ma io penso che l'immoralità del consumismo non stia nei piaceri materiali che porta, ma nel fatto che è un sistema che non può soddisfare tutti. L'immoralità sta nel fatto che il mio vantagio implica, a un livello superiore, lo svantagio di qualcun altro.
Per chiarirlo meglio si può paragonare il consumismo a una partita a scacchi, dove uno dei due giocatori ha in partenza la metà delle pedine.
In questo caso la vittoria dell'altro giocatore è sleale, non perchè è brutto il gioco, ma perchè il gioco non ha regole leali.
Ecco perchè non necessariamente chi critica il consumismo ma manifesta un'attrazione per il consumismo è un ipocrita.
Sono solo le regole sleali a rendere il consumismo eticamente condannabile.
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10-04-2008, 11:03
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#5
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Esperto
Qui dal: Apr 2007
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,091
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Il problema sono i modelli che vengono proposti: quando vengono prosentati come esempi di persone di successo i tronisti alla costantino o le veline varie è ovvio che le persone più facilmente influenzabili li prendano ad esempi di vita e comportamento.
I media , le grandi multinazionali hanno interesse in questo: creare una generazione di persone che non si fa troppe domande ( e quindi comoda per il sistema) , attenta solo all'effimero e all'apparenza e vuota di valori e ideali , in modo da riempire quel vuoto con il mero consumismo di prodotti che magari nemmeno servono in realtà ma vengono comprati perchè fanno "figo" ( perchè così sono proposti )
Il problema è che una volta c'era il ruolo importante delle famiglie, che con l'esempio e l'educazione proponavano altri modelli di vita..ora questo ruolo è venuto meno in gran parte ed è stato subappaltato alla TV.
Comunque invito sempre a non generalizzare: persone che hanno ancora valori e ideali e fanno altre scelte ci sono
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10-04-2008, 11:08
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#6
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Principiante
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 59
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Tutti i sociofobici vorrebbero essere come Costantino questa è la verità.
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10-04-2008, 11:36
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#7
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Esperto
Qui dal: Apr 2007
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,091
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Quote:
Originariamente inviata da sognatore
Tutti i sociofobici vorrebbero essere come Costantino questa è la verità.
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Sarà vero nel tuo caso, nel mio per nulla.
Sinceramente per me Costantino rappresenta proprio quello che NON vorrei essere
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10-04-2008, 11:47
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#8
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Principiante
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 59
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Quote:
Originariamente inviata da inadatto
Quote:
Originariamente inviata da sognatore
Tutti i sociofobici vorrebbero essere come Costantino questa è la verità.
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Sarà vero nel tuo caso, nel mio per nulla.
Sinceramente per me Costantino rappresenta proprio quello che NON vorrei essere
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Diciamo che il mio cervello sul suo fisico non mi dispiacerebbe.
Comunque se tanti utenti del forum non sono felici e sono costretti a ricorrere a varie terapie vuol dire che tanto bene non stanno.
E se forse tra il pensiero di un suicidio e l'altro hanno pregato di essere come RAUL BOVA.
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10-04-2008, 11:48
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#9
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Principiante
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 59
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Quote:
Originariamente inviata da inadatto
Quote:
Originariamente inviata da sognatore
Tutti i sociofobici vorrebbero essere come Costantino questa è la verità.
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Sarà vero nel tuo caso, nel mio per nulla.
Sinceramente per me Costantino rappresenta proprio quello che NON vorrei essere
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Scusa e invece chi voresti essere?
Non certo INADATTO.
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10-04-2008, 12:16
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#10
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Esperto
Qui dal: Apr 2007
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,091
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Quote:
Originariamente inviata da sognatore
Comunque se tanti utenti del forum non sono felici e sono costretti a ricorrere a varie terapie vuol dire che tanto bene non stanno.
E se forse tra il pensiero di un suicidio e l'altro hanno pregato di essere come RAUL BOVA.
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Questo è ovvio. Chi sta qui ha dei problemi che cerca di risolvere; ma non credo che se una persona si risvegliasse un giorno come RAUL BOVA ( comne scrivi te ) i suoi problemi come per magia sarebbero svaniti all'istante.
Pensare che l'aspetto fisico sia l'unica discriminante per avere o meno dei problemi è quantomeno riduttivo e semplicistico e basta farsi un giro sul thread delle foto (credo sia nel forum Off-topic ) per convincersene .
Quote:
Originariamente inviata da sognatore
Scusa e invece chi voresti essere?
Non certo INADATTO.
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Vorrei essere una persona migliore di quella che sono adesso; vorrei che timidezza e ansia mi creassero meno impedimenti o preoccupazioni inutili , vorrei essere più "libero" in questo senso ...ma non cambierei una virgola dei miei valori e dei miei ideali.
E se proprio dovessi scegliere un modello , cosa che non faccio mai perchè non ne vedo alcuna utilità , sceglierei non certo quello di un belloccio che non sa mettere due parole in fila ma quella di una persona che oltre ad avere un bello aspetto fosse anche colta, raffinata , intelligente e moralmente stimabile ( che so tipo alla Darcy di Pride & Prejudice ad esempio)
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10-04-2008, 12:32
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#11
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 666
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Quote:
Originariamente inviata da vetro
Ho visto di recente il film "Come tu mi vuoi".Non è un capolavoro pero' pone l'accento su una delle problematiche del vivere modermo:
La pellicola denuncia la società attuale, quella dell'immagine, quella in cui conta solo l'apparenza.In particolare mi ha colpito questo :Ci fa vedere che anche chi disprezza tanto il consumismo e la bella vita, se ne avesse la possibilità, non si tirerebbe indietro dall'entrarvi. Le persone che veramente non danno peso all'apparenza, non quelle che fanno finta di non darne, nascondendosi dietro ad una maschera ma in realtà soffrendo dentro di loro, dico quelle che veramente se ne fregano, sono poche, troppo poche. E allora il mondo va avanti così, tra chi si diverte, chi soffre, chi sogna, chi si accontenta.
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ma guarda non ti nascondo che probabilmente un fisico di Brad Pitt da "indossare" non mi spiacerebbe più di tanto (altra apparenza...esempio vestiti e macchinoni li trovo semplicemente ridicoli); però dato che mi ritrovo in me stesso mi accontento.
essere Costantino? ma nel fisico...forse...se mi dai il tempo di abituarci perchè no? In fondo non è un ragazzo esteticamente "brutto" (anzi :roll: ).
Nel modo di apparire? sicuramente no.
Preferisco di gran lunga il mio continuo alternare dei lunghi silenzi e delle battute spiritose, ricordandomi che una volta da estroverso ci convivevo bene e comunque oggi da ragazzo più riflessivo e sensibile vivo comunque bene e volendo so "mitigare" il mio lato caratteriale.
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10-04-2008, 12:35
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#12
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 1,051
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Quote:
Originariamente inviata da sognatore
Tutti i sociofobici vorrebbero essere come Costantino questa è la verità.
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Scusami sognatore,i questi discorsi li trovo molto offensivi.Ma perchè generalizzare sempre a questo modo?Perchè pretendere di aver trovato la verità di tutti?Costantino è-a mio avviso-un ragazzo con un viso molto rozzo e inespressivo e certo non si fa notare per personalità,fascino o cervello.Io personalmente non vorrei essere come,che so,Paris Hilton,che è brutta e stupida.
Ora,tu giustamente dici che i sociofobici non sono certo contenti di loro stessi.Già,ma fra non essere contenti di se stessi e considerarsi una nullità ce ne corre!
Oltretutto noto che quando si fanno questi ragionamenti,si mira sempre alla bassezza più totale,quindi non si cita per esempio Johnny Depp o Sharon Stone,che sono considerati belli,ricchi e popolari,ma anche intelligenti e carismatici,no,si va a rovistare nella merda:veline,tronisti,concorrenti di reality,persone che in genere vengono disprezzate per la loro inconsistenza e non è una scelta casuale;Questo è un atteggiamento masochistico,perchè vuol dire dar ragione a quello stesso sistema che ti emargina e ti fa sentire un signor nessuno.Pensaci un attimo:dire di voler essere un personaggio famoso e ammirato ma anche simbolo di idozia,vuol dire sputare su se stessi,sulle tue qualità positive che credi non siano apprezzate e che dunque finisci per odiare trovandole inutili.
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10-04-2008, 12:41
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#13
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Esperto
Qui dal: Jul 2007
Messaggi: 1,953
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Io non penso che essere come Raoul Bova rappresenti la soluzione.Penso che questo pensiero sia dettato piu' dalla constatazione di vedere una persona che in ogni caso ha avuto successo quindi inevitabilmente si tende ad immaginare una vita agiata,bella,perfetta diversa dalla nostra senza considerare che stiamo parlando comunque di un essere umano che puo' avere i suoi pregi e difetti come tutti noi.
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10-04-2008, 13:01
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#14
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 666
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Quote:
Originariamente inviata da vetro
Io non penso che essere come Raoul Bova rappresenti la soluzione.Penso che dietro a questo pensiero sia dettato piu' dalla constatazione di vedere una persona che in ogni caso ha avuto successo quindi inevitabilmente si tende ad immaginare una vita agiata,bella,perfetta diversa dalla nostra senza considerare che stiamo parlando comunque di un essere umano che puo' avere i suoi pregi e difetti come tutti noi.
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Ma un conto è se si parla di aspetto e un conto carattere.
Insomma da quanto ne so Raul Bova è pure una gran bella persona (pure un po' timida).
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10-04-2008, 13:02
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#15
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Avanzato
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 428
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dobbiamo smettere di considerare la bellezza come sintomo di felicità...ci sono persone belle che soffrono come cani per gli stessi motivi di quelle brutte...la bellezza di per sè nn serve a farti vivere meglio, se nn sai come vivere meglio
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11-04-2008, 18:15
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#16
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: In the clouds...
Messaggi: 1,188
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Quote:
Originariamente inviata da sognatore
Tutti i sociofobici vorrebbero essere come Costantino questa è la verità.
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Rispondo a sognatore su un punto che mi sta a cuore, perchè è una canitlena che ritorna spesso su questo sito, anche in altre discussioni.
Non sono proprio d’accordo con quello che tu dici, mentre appoggio in toto Chioccioccolata e Inadatto.
Certo, essere timidi e insicuri non è sinonimo della capacità di stare pienamente bene con se stessi e col mondo, ma non necessariamente noi timidi siamo condannati a rincorrere il successo o la "normalità" altrui.
Io personalmente non riesco ad invidiare la cosidetta "normalità", intesa come quel vivere chiusi nelle certezze quotidiane, senza che queste vengano mai scosse da un alito di vento, senza che crollino dalla presa di coscienza dei propri limiti personali, frutto dell’assenza di confronto con la precarietà e il dubbio tipico di chi vive fino in fondo la drammaticità (perché così è) della condizione umana.
Ho a lavoro una collega che a me è molto antipatica: perentoria nei modi, dura, stra-sicura di se stessa e delle sue presunte qualità. È convintissima di fare bene il suo mestiere e soprattutto del suo valore personale e delle sue azioni….eppure, eppure non mi scambierei mai e poi mai con lei. E non lo dico per gelosia.
Nonostante tutte le mie traversie esistenziali, nonostante le insicurezze infantili che mi porto ancora dietro – anche se può sembrare paradossale – sono comunque dotata di un certo orgoglio e fierezza per quanto riguarda la mia persona. Si, perché le mie difficoltà col mondo, il fatto di sentire tutto così profondamente per via della mia forte emotività, mi ha resa comunque una persona estremamente riflessiva, capace di guardare la realtà da un’ottica diversa da quella dell’uomo comune, che si lascia invece vivere cullato nelle serenità delle sue cieche certezze, senza mai stravolgere, con uno sguardo critico e carico di dubbi l’ordine apparente della realtà che - al contrario - dietro di sé, cela caos, complessità e contraddizioni.
Di certo la sensibilità è un’arma a doppio taglio e, se da una parte ferisce e fa sentire più lancinante il dolore e quella distanza dagli altri, dall’altro può offrire anche l’antidoto per proteggerti da esso; nel mio caso mi ha aiutato a forgiare quella personalità che mi ha permesso di tenermi lontana da un certo conformismo, rendendomi anche più predisposta a cogliere la complessità della realtà attorno a noi, senza banalizzarla perché racchiusa in pochi e rassicuranti schemi interpretativi.
Forse questa collega (veramente antipatica e aggressiva poi!!) vivrà meglio di me, spensierata, lanciata nel mondo a gran velocità, ma quanto sarà in grado di coglierlo fino in fondo? Quanto sarà mai sfiorata da certe domande esistenziali o quanto sarà in grado di osservare ciò che la circonda da una prospettiva nuova-diversa-alternativa per illuminarla di quei lati oscuri, lasciati al margine dallo sguardo distratto dei più? Quanto sarà in grado di cogliere la bellezza di ciò che è anche periferico o marginale?
Sarò snobb, sicuramente tale snobbismo è frutto anche di anni di difesa, ma anche tutti i poeti e gli artisti più grandi erano divorati da un’inquietudine e da una strana incapacità di vivere che, se da un a parte li ha consumati nell’anima, dall’altra ha offerto loro quella dote magica che è poi la capacità di trasformare il mondo e reinvenarlo attraverso gli strumenti dell’arte, della fantasia ma anche della senisibiltà e del dolore…
Sinceramente vado più fiera di un presunto “insulto” che mi fece una tizia coatta (mi disse che conducevo la vita di Giacoma Leipardi!!), piuttosto che sentirmi dire di poter assomigliare chissà a quale velina o attricetta del momento…
Non tutti coloro che si sentono “inadatti” vorrebbero per forza di cose assomigliare alla massa o ai modelli imperanti delle società cosumistica….per quanto mi riguarda vorrei essere come sono, con i miei ideali, i miei valori e le mie capacità. Vorrei soltanto imparare a rivestire quell’emotività trasbordante che mi caratterizza di una sana dose di ironia. Vorrei imparare a ridimensionare tutto ciò che vivo come un dramma e a trasformare la pesantezza di vivere in leggerezza, di una leggerezza che non sia supericialità, bensì il sudato frutto di quella stessa pesantezza….
Inoltre vorrei imparare a valorizzare al meglio le mie capacità, cosa che non faccio, perché appunto troppo intimorita e poco fiduciosa di me, ma non per questo vorrei essere come quegli individui che infestano la tv!!
E poi staremmo al gioco proprio della cultura di massa: essa crea dei modelli abbastanza improbabili proprio per far sentire l’uomo comune inadeguato rispetto a questi, rendendolo scontento ed infelice di sé, convicendolo così che egli potrà vivere felice ed essere realizzato veramente soltanto adeguandocisi (e per adeguarsi bisogna COMPRARE!!!). È l’incapacità di stare al passo di questi modelli pseudo-vincenti a generare frustrazione…. E continueremo ad essere frustrati a vita se li si reputa giusti e validi
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11-04-2008, 18:31
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#17
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Avanzato
Qui dal: Jan 2008
Ubicazione: Il Paradiso che finisce
Messaggi: 371
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Quote:
Originariamente inviata da sognatore
Tutti i sociofobici vorrebbero essere come Costantino questa è la verità.
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Io no.
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11-04-2008, 22:14
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#18
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: Tra la Via Emilia e il West
Messaggi: 974
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Personalmente ragazzi non mi scambierei con nessuno.
Noi timidi e sociofobici abbiamo ricevuto un dono magnifico che si chiama sensibilità.
A volte ci soffoca, a volte ci stritola, avolte vorremmo non averla ed essere dei perfetti stronzi, ma è da questo pregio che bisogna ripartire per ricostruire un mondo in cui l'apparenza e l'ipocrisia dilagano.
Occorre a volte capire che ci serve solo un pò più di fiducia in noi stessi e di ottimismo (anche se è facile a dirsi ma non a farsi, lo so.., ed io stesso sono il primo a lasciarmi andare a volte).
desiderare essere costantino o elisabetta canalis non serve a niente, vuol dire solamente voler scappare dal proprio corpo e omologarsi proprio a ciò che noi, senza renderci conto, combattiamo..
Se invece ci rendessimo conto che dovremmo puntare a quello che noi abbiamo dentro, beh, penso che nessuno potrebbe permettresi di guardarci dall'alto in basso, nè noi non potremmo più pensare di essere inferiori a qualcosa o qualcuno..
come la vedete voi?
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11-04-2008, 22:17
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#19
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Principiante
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 59
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Quote:
Originariamente inviata da Assorto
Quote:
Originariamente inviata da sognatore
Tutti i sociofobici vorrebbero essere come Costantino questa è la verità.
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Se proprio devo scegliere, l'unica cosa che vorrei avere di Costantino è il suo conto in banca (sicuramente più carico del mio...).
Altrimenti posso tranquillamente affermare che diventare come lui, vorrebbe dire essere un cretino. Accetto tutto ma non di essere un cretino. 8)
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Ecco, io volevo arrivare a questo punto. FINALMENTE
Molti sociofobici, sono tra i primi a giudicare e poi si lamentano perchè gli altri giudicano.
Te conosci COSTANTINO per poter affermare che è un CRETINO?
Il concetto è che l'essere umano non si divide in categorie, di conseguenza c'è il sociofobico o il depresso stronzo come c'è quello firmato dalla testa e i piedi che è la persona più squisita di questo mondo.
Basta mettere etichette, poi basta con questi discorsi del tipo io non mi cambierei con nessuno ecc. poi magari da altre parti ha scritto mi voglio suicidare.
Basta ipocrisia, il 90% di persone insicure ha almeno una volta detto ma perchè sono nato cosi.
Tutto sta nel riuscire a capire che dobbiamo piacerci come siamo, esserne convinti e non mentire a se stessi con frasi del tipo NON MI CAMBIEREI CON NESSUNO.
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11-04-2008, 22:23
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#20
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Principiante
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 59
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Quote:
Originariamente inviata da Sentenza
Personalmente ragazzi non mi scambierei con nessuno.
Noi timidi e sociofobici abbiamo ricevuto un dono magnifico che si chiama sensibilità.
A volte ci soffoca, a volte ci stritola, avolte vorremmo non averla ed essere dei perfetti stronzi, ma è da questo pregio che bisogna ripartire per ricostruire un mondo in cui l'apparenza e l'ipocrisia dilagano.
Occorre a volte capire che ci serve solo un pò più di fiducia in noi stessi e di ottimismo (anche se è facile a dirsi ma non a farsi, lo so.., ed io stesso sono il primo a lasciarmi andare a volte).
desiderare essere costantino o elisabetta canalis non serve a niente, vuol dire solamente voler scappare dal proprio corpo e omologarsi proprio a ciò che noi, senza renderci conto, combattiamo..
Se invece ci rendessimo conto che dovremmo puntare a quello che noi abbiamo dentro, beh, penso che nessuno potrebbe permettresi di guardarci dall'alto in basso, nè noi non potremmo più pensare di essere inferiori a qualcosa o qualcuno..
come la vedete voi?
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IPOCRISIA, ma chi ha detto che un sociofobico è più sensibile di una persona sicura e viceversa. Poi scusa diventando più ottimista perderesti la tua sensibilità e agli occhi di un sociofobico risulteresti insensibile e ipocrita.
Gli esseri umani non si dividono in categorie.
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