ovvero riflessioni sconclusionate nate dal mio continuo osservare e analizzare le vite altrui. (Procrastinare è uno sport)
...Ovvero: ho un amico che segretamente è gay e me lo ha confidato...(uno insospettabile fra l'altro, ma lasciamo perdere) questo amico si è innamorato di un conoscente comune, il quale però è un etero convinto senza possibilità di cambiamento. Ora il poverino si dispera e soffre come un cane (ho un bel da fare a dirgli di mettersi l'anima in pace...dice che non può, che così è l'amore...
Questa storia, che fra l'altro mi ha molto intristita, mi ha fatto venire dei dubbi sull'esistenza dell'amore come "affinità di anime"...quello che dovrebbe abbattere qualsiasi barriera.
Affinità spirituale ok, va bene...e dopo? Romeo ama Giulietta e Giulietta è iscritta all'Arcigay...come la mettiamo?
Tutto amore sprecato e tormento inutile?...dare l'anima e sapere che non c'è alcuna possibilità di venire ricambiati...insistere comunque, amare amare, in silenzio, al buio, tenacemente...inutilmente...
...voi che ne pensate? Non so perchè scrivo questo post, ma è tutto il giorno che questa storia mi ossessiona (forse dovrei farmi una vita mia e smetterla di pensare a quella degli altri....però...) a qualcuno di voi è mai capitata una cosa del genere? come avete risolto? (così magari trovo un modo di rendermi utile e alleviare le pene di quel povero cristo del mio amico)