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Vecchio 10-05-2015, 21:09   #1
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Per me, l'amore incondizionato è umiliante, svilente, offensivo.
L'amore incondizionato, ad esempio quello di una madre per un figlio qualunque cosa lui faccia (che in realtà è condizionato dalla prossimità del rapporto) quello di un umanista, di un cristiano, per gli essere umani tutti: è cieco. Puoi essere il più abietto degli individui, il più sporco e depravato, ma “tua madre ti amerà sempre”. Ma se lo merita l'amore questo individuo abietto? Soltanto quelli che appartengono ai casi più disgraziati della vita potrebbero ricercare, invocare un siffatto amore che si rivolge a.. nessuno in particolare, in quanto sanno di non avere nulla di amabile, nessun segno distintivo, nessuna qualità, anzi forse solo difetti; alcun segno che giustificherebbe un amore reale. E non vedo poi come una cosa che non si è conquistata, guadagnata, possa essere fonte di soddisfazioni, se non, per l'appunto, nel caso specifico di individui sventurati, che non potendo conquistare, lottare per le cose.. le devono elemosinare. Dovrebbe essere umiliante, offensivo, per un individuo onesto, orgoglioso ricevere sentimenti amorevoli in modo indiscriminato; che appunto alla base di ciò c'è la consapevolezza di essere amati in modo generico, non per ciò che singolarmente si è (la madre ama il figlio, non quello specifico figlio). Dovrebbe poi, per un essere riguardoso, essere motivo di afflizione poiché si genererebbe il senso di colpa nel riconoscersi indegni di amore, nel caso non lo si meritasse.

E' giusto pretendere l'amore dunque, pretendere di essere amati a prescindere, pretendere il diritto di essere amati per stato di natura? Non vuol dire ciò anche pretendere che non vengano più riconosciute le cose di valore, le cose amabili, fatte bene, e nel mucchio del sentimento universale, che questo riconoscimento si accordi alla mediocrità o a ciò che è brutto (in senso lato)? (Che vorrebbe poi dire pretendere un amore che non esiste, in quanto appunto generico, rivolto a tutti e che quindi non valorizza l'individuo.)

Ultima modifica di QuantumGravity; 10-05-2015 a 21:12.
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cancellato8738 (10-05-2015), HelterSkelter (11-05-2015)
Vecchio 10-05-2015, 21:13   #2
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Lasciamo da parte i diritti, e gli adulti.
I bambini hanno o non hanno 'bisogno' di essere amati (o quantomeno 'riconosciuti') incondizionatamente?
Ringraziamenti da
cancellato8738 (10-05-2015)
Vecchio 10-05-2015, 21:14   #3
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certo che è giusto, l'amore incondizionato è una delle cose che se messe veramente in atto cambierebbe il mondo. ma per egoismo e crudeltà non sarà mai possibile farlo. non capisco quale chissà merito o ''amabilità'' si deve avere per essere amati. bah.

per il resto concordo solo quando dici che un essere spregevole, che fa del male ecc li non deve essere amato ovviamente, ma se il soggetto non fa del male a niente e a nessuno, non vedo il perchè non amarlo cosi come è, non per quello che può dare.

poi c'è un altro paio di maniche nel rieducare il soggetto ''malevolo'' ma li sono appunto un altro paio di maniche non sempre attuabili.
Ringraziamenti da
gruefiori (10-05-2015)
Vecchio 10-05-2015, 21:22   #4
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Originariamente inviata da Angus Visualizza il messaggio
Lasciamo da parte i diritti, e gli adulti.
I bambini hanno o non hanno 'bisogno' di essere amati (o quantomeno 'riconosciuti') incondizionatamente?
Sì, certo che sì. Però non è proprio incondizionatamente, come dicevo, c'è la prossimità nel rapporto madre-figlio. Tant'è vero che lasciamo morire indirettamente, senza indignarci, migliaia di bambini solo perchè non sono i nostri, in giro per il mondo.

Vi amiamo, però morite sui barconi o di malaria in Africa

Ultima modifica di QuantumGravity; 10-05-2015 a 21:39.
Vecchio 10-05-2015, 21:25   #5
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Originariamente inviata da IO&EVELYN Visualizza il messaggio
certo che è giusto, l'amore incondizionato è una delle cose che se messe veramente in atto cambierebbe il mondo. ma per egoismo e crudeltà non sarà mai possibile farlo. non capisco quale chissà merito o ''amabilità'' si deve avere per essere amati. bah.

per il resto concordo solo quando dici che un essere spregevole, che fa del male ecc li non deve essere amato ovviamente, ma se il soggetto non fa del male a niente e a nessuno, non vedo il perchè non amarlo cosi come è, non per quello che può dare.

poi c'è un altro paio di maniche nel rieducare il soggetto ''malevolo'' ma li sono appunto un altro paio di maniche non sempre attuabili.
Sì ok, però è un amore privo di valore per me questo.
L'amore di mia madre per me non vale niente; non dice niente di me

Comunque vedi già tu hai posto delle condizioni, nell'essere che fa del male, per cui non si deve amare.
L'amore incondizionato si rivolge a tutti. TUTTI

Ultima modifica di QuantumGravity; 10-05-2015 a 21:30.
Vecchio 10-05-2015, 21:27   #6
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Originariamente inviata da QuantumGravity Visualizza il messaggio
Sì ok, però è un amore privo di valore per me questo.
L'amore di mia madre per me non vale niente; non dice niente di me


descrivimi un amore pieno di ''valore'' per te.
Vecchio 10-05-2015, 21:37   #7
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Originariamente inviata da IO&EVELYN Visualizza il messaggio
descrivimi un amore pieno di ''valore'' per te.
L'amore condizionato. L'amore di coppia. Sei una persona amabile, per questo, questo, questo, ecc.. Allora il sentimento ha un senso. Sei zero, un miserabile, un niente? Mi dispiace, ma cosa devo valorizzare in te? (te generico)
Vecchio 10-05-2015, 21:38   #8
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Originariamente inviata da QuantumGravity Visualizza il messaggio
L'amore condizionato. L'amore di coppia. Sei una persona amabile, per questo, questo, questo, ecc.. Allora il sentimento ha un senso. Sei zero, un miserabile, un niente? Mi dispiace, ma cosa devo valorizzare in te? (te generico)


ognuno ha le sue opinioni. se per te è questa ok.
Vecchio 10-05-2015, 22:03   #9
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Più che da ricevere, dicono sia bello da provare.Dicono, eh
Vecchio 10-05-2015, 22:14   #10
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Originariamente inviata da QuantumGravity Visualizza il messaggio
Per me, l'amore incondizionato è umiliante, svilente, offensivo.
Si, lo è al pari di ogni altro sentimento umano proiettato verso gli altri (o l'altro) come un colpo di fionda. L'elastico della fionda lo tiri Tu, la carichi Tu, il sasso viene lanciato grazie a Te, e l'altro ne viene colpito. Fine.
E allora odio, rabbia, livore, gelosia... ogni cosa senza giustificazione è offensiva, svilente e umiliante. Tralasciando lo spreco di energie che questo procedimento è, in realtà (anzi, che approfondirò poi).

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Originariamente inviata da QuantumGravity Visualizza il messaggio
L'amore incondizionato, ad esempio quello di una madre per un figlio qualunque cosa lui faccia (che in realtà è condizionato dalla prossimità del rapporto) quello di un umanista, di un cristiano, per gli essere umani tutti: è cieco.
...e stupido.
Una madre ama ciò che può esserci di lei, nel figlio; ama le speranze che vi ha rimesso, i ricordi che la lega a questo (e al suo passato), la natura che la vede reclinata verso la propria prole in modo automatico e vestigiale... ovvio, non sempre è così. Sto generalizzando... molte madri sono assai esigenti e non si sprecano, tutt'altro, chiedono conferma che il loro impegno, che le loro forze spese, valgano “la pena” di esser date, ma in linea di massima se un ladro ruba o se un assassino ammazza, per una buona percentuale dei casi (sempre rimanendo nel mondo degli esempi) certamente potrà trovare rifugio presso la propria madre.
E forse ci sta, o forse no.

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Originariamente inviata da QuantumGravity Visualizza il messaggio
Puoi essere il più abietto degli individui, il più sporco e depravato, ma “tua madre ti amerà sempre”. Ma se lo merita l'amore questo individuo abietto?...
Precisamente la parola che smonta ogni sentimento incondizionato: Merito.
Ogni cosa va meritata dall'altro, o dagli altri, nel rispetto di quell'equilibrio cosmico che dovremmo rispettare per restare in sintonia con tutto quanto ci circonda (e che non facciamo, in quanto creature tutto sommato abbastanza primitive e caotiche, cosa che dico e che è da tener sempre presente quando ci lanciamo in autocritiche spietate...mh?).
L'universo non fa regali, bensì ripaga (se sei intelligente e fortunato). Tutto quello che arriva a secco come quel colpo di fionda, arriva con strascichi amari e destabilizzanti.
Ciò non toglie che proprio perché caotiche e primitive, ci saranno sempre madri sull'uscio di casa ad aspettare il proprio figlio cialtrone, o una donna che odia indiscriminatamente gli uomini per torti avuti da uno solo, o un uomo che picchia la famiglia per umiliazioni avute nella sua ed in passato.
Gli esempi di sentimenti sputati fuori in modo violento e immeritato sono infiniti. Tutti pericolosi.

Questi amori incondizionati esistono eccome, sono pesanti e vengono tante volte accompagnati da fatti. Minano i meriti genericamente riconosciuti come valevoli e, peggio che peggio, tante volte non vengono presi in considerazioni dai destinatari in quanto considerati come qualcosa di sempre presente, come quel perenne rumore di sottofondo che via via diventa sordo e pare non esistere.
Allora è doppiamente sbagliato.

Ultima modifica di SugarPhobic; 23-11-2018 a 00:21.
Ringraziamenti da
_Diana_ (10-05-2015)
Vecchio 10-05-2015, 22:16   #11
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Se intendi per amore incondizionato l'amore per tutti, nel senso ad esempio cristiano, ovvero un singolo che deve amare tutti gli umani, inclusi i suoi nemici, questo per me non ha senso.
Se invece intendi il fatto che ci si possa innamorare anche di persone abiette e senza valore (una volta che si possa stabilire oggettivamente una cosa del genere) , beh l'amore è una cosa soggettiva, non è che gli si può chiedere di essere giusto.
Anzi non credo neanche che ci sia un amore effettivamente incondizionato: se uno si innamora lo fa perché sente che quella persona gli dà un motivo per farlo.
Può divenire incondizionato diciamo con il passare del tempo: ovvero, dopo l'innamoramento, la persona amata si rileva o diventa stronza o cose del genere e l'amante continua imperterrito a volerlo, ad apprezzarlo, a vedere in lui/lei più cose belle che brutte, ecc.
In questi casi può essere deleterio perché l'amante ha ormai idealizzato quella figura e non riesce a staccarsene e ne è completamente in balia. Ma dopotutto è la persona stessa che deve essere in grado di sapere cosa è meglio per lei, se quell'amore è valido per lei.
Poi molti esseri spregevoli potrebbero anche migliorare se amati.
L'amore, secondo me, non stabilisce cosa è giusto e buono ecc. L'amore, secondo me, non ha niente a che fare con il termine 'dovere'.

Ultima modifica di alien boy; 10-05-2015 a 23:28.
Ringraziamenti da
Garrus_92 (10-05-2015), XL (10-05-2015)
Vecchio 10-05-2015, 23:42   #12
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Amore incondizionato io intendo potersi mostrare esattamente per come si è sapendo che si è accettati , il che per quel che riguarda le azioni non significa che queste siano tutte permesse e indifferenti ma che se c'è il pentimento sincero non c'è nulla che non possa essere perdonato.
Voler vedere quel che di buono c'è in una persona e volere il suo bene , a presecindere da ogni altra considerazione.

Si tende a venire perennemente giudicati, sentirsi continuamente sulla ribalta e aver paura a mostrarsi per come si è o a dire la verità.
Alla fine a me non importa di essere apprezzata per il bene che faccio, non è per quello che lo faccio; le mie qualità magari non sono meriti, tantomeno ovviamente mi piace mi si facciano notare difetti o critiche che reputo più o meno sensate.
La meritocrazia- almeno in apparenza- e la competizione hanno già tanta parte nel nostro mondo; per quanto utopistico non nego mi piacerebbe un amore realmente incondizionato ( e a volte coi genitori capita l'opposto, per delle sciocchezze fanno sentire un figlio bravo o cattivo e ,almeno nella sua percezione, poco amato).

Ultima modifica di cancellato2824; 11-05-2015 a 07:22.
Ringraziamenti da
Wolferstein (11-05-2015)
Vecchio 11-05-2015, 00:43   #13
XL
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L'avatar di XL
 

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Originariamente inviata da QuantumGravity Visualizza il messaggio
E' giusto pretendere l'amore dunque, pretendere di essere amati a prescindere, pretendere il diritto di essere amati per stato di natura? Non vuol dire ciò anche pretendere che non vengano più riconosciute le cose di valore, le cose amabili, fatte bene, e nel mucchio del sentimento universale, che questo riconoscimento si accordi alla mediocrità o a ciò che è brutto (in senso lato)? (Che vorrebbe poi dire pretendere un amore che non esiste, in quanto appunto generico, rivolto a tutti e che quindi non valorizza l'individuo.)
E le cose di valore chi dovrebbe decidere quali sarebbero?
Il brutto è qualcosa che non ha valore?
Se le persone vanno considerate cose amabili e le cose non amabili vanno buttate via... Allora mi chiedo... In cosa certe organizzazioni totalitarie si sbagliavano quando si decideva di sterminare certe persone "non amabili" secondo certi criteri?
Si valorizza un tipo di individuo sempre a discapito di un altro, questa cosa qua poi non la osservi?
Ed è giusta secondo te?

Ci vorrebbe un mondo in cui c'è amore per tutti, e questo non significa che l'amore non sia rivolto verso l'individuo e le sue specificità. Non riesco a comprendere da cosa si deduce che se tutti venissero amati incondizionatamente (nel senso che non devono fare nulla di particolare forzandosi ad essere qualcosa di diverso da quel che sono) questo implicherebbe che l'amore non è rivolto verso certe loro specificità e qualità essenziali.

Per me essere amato incondizionatamente significa che non devo fare nulla di particolare per essere amato, ma questo che c'entra con le mie specificità?
Se sono introverso e mi viene dato amore per questo, non si pone alcuna condizione (non devo divenire estroverso per essere amato ad esempio) ma questo non implica che io non venga amato proprio a causa di questa caratteristica qua.

Anche un figlio non viene amato indipendentemente da certe specificità, e la specificità in questione è appunto quella di esser figlio di quella persona. Già solo questo lo rende un individuo più specifico e determinato rispetto ad altri e in fin dei conti viene amato dal suo genitore proprio per questo.

L'amore è rivolto verso certe caratteristiche specifiche (anche quello di Dio, che secondo la teologia ama più noi esseri umani che altre creature) ma diviene incondizionato nel momento in cui non viene chiesto nulla in cambio alla persona amata (uno sforzo ad essere altro per esempio) ma è un concetto ben diverso questo rispetto all'idea che poi debba essere anche indipendente dalle specificità individuali. (anche l'amore di Dio insomma poi non è così incondizionato, ci viene chiesto molto in cambio).

Amore incondizionato per me significa gratuito (un amore che non chiede nulla), non che non è rivolto verso certe qualità specifiche ed essenziali individuali.

Se io vengo amato gratuitamente da una certa persona questo non implica che questa persona potrebbe amare tutti in modo indifferente. Direi che a me piacerebbe avere entrambe le cose: un amore incondizionato e cioé gratuito, ed anche esclusivo .
Chi riuscisse a trovare questo (ammesso che esista) penso che non si potrà lamentare di certo.

Ultima modifica di XL; 11-05-2015 a 01:11.
Ringraziamenti da
IO&EVELYN (11-05-2015)
Vecchio 11-05-2015, 01:02   #14
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L'avatar di chrissolo
 

Mah.. io..
non credo!
Soprattutto in estate.

Poi tipende anche da dove uno vive..
Magari qui in svizzera, se sei sulle Alpe ... che fa fresco.. l'amore incondizionato va bene pure d'estate..
Ma se sei in pianura, no.. io non credo, perché lì si suda... e allora è meglio che l'amore sia condizionato.
Ringraziamenti da
Angus (11-05-2015), DownwardSpiral2 (11-05-2015), Oblomov (11-05-2015), Wolferstein (11-05-2015)
Vecchio 11-05-2015, 11:53   #15
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Io sono cresciuta con la percezione che l'amore verso di me era condizionato( quello dei genitori ma anche degli altri) e questo mi ha portato ad una continua repressione . Quindi in un certo senso ho sempre odiato l'amore condizionato e non lho consideravo (non lho considero ancora ) nemmeno vero amore.
L'amore condizionato e solo un mezzo per controllarti.
Oggi penso che l'amore nasce per dei motivi assurdi ( che non ci sono condizioni anche se queste vengono dichiarate) e non bisogna scervellarsi tanto su come comportarsi con il prossimo ( che e una liberta del prossimo cosa sentire ) . Questo pensiero e ancora giovane e non ancora radicato nel inconsio .
Ringraziamenti da
Angus (11-05-2015)
Vecchio 11-05-2015, 14:10   #16
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Quote:
Originariamente inviata da Sample Visualizza il messaggio
Io sono cresciuta con la percezione che l'amore verso di me era condizionato( quello dei genitori ma anche degli altri) e questo mi ha portato ad una continua repressione.
Credo di capire che tu l'abbia vissuto come una mera merce si scambio. No no, non cerco di fare il Maestro... cerco solo di capire, eh?
Nel senso, ti è stato mostrato che se non facevi così o cosà allora automaticamente non potevi essere amata? E ovviamente vivevi questa cosa in condizione di disagio e privazione, si?

Quote:
Originariamente inviata da Sample Visualizza il messaggio
Quindi in un certo senso ho sempre odiato l'amore condizionato e non lho consideravo (non lho considero ancora ) nemmeno vero amore.
L'amore condizionato e solo un mezzo per controllarti.
Certamente dipende dalle persone con le quali ti raffronti. Si ritorna al famoso discorso che per restare in una specie di equilibrio bisogna, nel corso della vita, avere la fortuna di rapportarsi con persone intelligenti (o, da parte loro, dotate di un equilibrio tale da rendersi conto della cosa).

Ho avuto una madre castrante capace, nel suo disappunto, di farmi notare molto bene quanto non mi fosse vicina. Le condizioni per il suo affetto e amore esplicito erano chiare, se le infrangevo (ed accadeva spesso) mi trovavo accanto un sergente di ferro assai simile a un mercante di sentimenti.
E' accaduto qualcosa di simile anche a te? Avere vicino questi commercianti d'amore capace di dartelo solo in cambio di determinate cose?

Nel tempo ho chiarito le cose con mia madre, capendo che il sentimento c'era, anche se assai profondo e quindi incapace di arrivarmi (cioè, nei fatti, inespresso e inesistente) ma se fosse stato così con tutte le persone attorno a me, penso sarei uscito definitivamente di testa, specialmente in famiglia.

Se entrano in gioco le condizioni allora è ovvio che si ha a che fare con persone assai complicate e che, quasi certamente, un po' di dolore volontariamente o meno ce lo daranno, è importante in tutto questo anche capirlo, cosa non facile.
Vecchio 11-05-2015, 14:11   #17
Esperto
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Grazie per le preziose risposte.
Sembrerebbe di trovarsi in un paradosso. L'amore condizionato, che scaturisce da specificità individuali che reciprocamente si attraggono (la prospettiva è giustamente soggettiva QUI, ciascuno pone implicitamente le condizioni del rapporto e lo stesso concetto di valore è soggettivo, come dicevate) è utilitaristico e per niente gratuito, in quanto si deve essere in un modo tale che l'altro possa dimostrare il suo apprezzamento per il nostro essere e godere di questo essere; ciascuna delle parti fa esperienza, simultaneamente, del sentimento di valere qualcosa, derivante dalla constatazione che qualcuno si è interessato a lui e quindi di aver brillato, e anche insieme, del sentimento del piacere vero e proprio, pratico, derivante da quei servizi e da quelle attenzioni che l'altro gli rivolge. Ma questo è appunto amore utilitaristico e condizionato, che pur essendo appagante è “basso”; insulso direi se si è persone oneste, che guardano oltre se stesse, poiché anche in frasi tipo “a me piace dar piacere” è impossibile separare il proprio da quello dell'altro.
L'amore incondizionato, quello cristiano, quello che si dispensa a tutti in modo universale, e forse non solo agli umani, ma a tutti gli esseri viventi; è forse solo un concetto con cui ci si riempie la bocca, utile ai mediocri e agli indesiderabili per mitigare la loro pena e trovare un po' di conforto nella speranza, se non in questo mondo, in uno ultraterreno, di un Dio che possa elargire siffatto sentimento universale che non si ferma davanti a niente e che a tutti si apre o cos'altro? Questo sarebbe un amore incondizionato, non utilitaristico, almeno dalla parte di chi lo dispensa; ma, di nuovo, per quanto mi riguarda questo amore non può rendere gioia e pienezza essendo cieco, un tutto e un niente, privo di riferimento e che perciò non valorizza niente.
Mi sento escluso dall'amore; non voglio utilizzare un altro per il mio piacere, e non voglio essere un oggetto per il piacere dell'altro (amore condizionato), e allo stesso tempo non voglio essere svilito, umiliato, né ripagato immeritatamente da un amore cieco (amore incondizionato), che tra l'altro, come diceva Marcofobik è questo un sentimento che assuefa, inebria fino a perdere totalmente la sua efficacia, la sua eloquenza, e in ultimo il suo valore, poiché fonte continua e inestinguibile da cui poter attingere. E' la fatica, il dolore, la mancanza che dà valore alle cose; quando sono facili, perdono gradualmente di interesse.
Vecchio 11-05-2015, 21:26   #18
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Quote:
Originariamente inviata da Marcofobik Visualizza il messaggio
Credo di capire che tu l'abbia vissuto come una mera merce si scambio. No no, non cerco di fare il Maestro... cerco solo di capire, eh?
Nel senso, ti è stato mostrato che se non facevi così o cosà allora automaticamente non potevi essere amata? E ovviamente vivevi questa cosa in condizione di disagio e privazione, si?



Certamente dipende dalle persone con le quali ti raffronti. Si ritorna al famoso discorso che per restare in una specie di equilibrio bisogna, nel corso della vita, avere la fortuna di rapportarsi con persone intelligenti (o, da parte loro, dotate di un equilibrio tale da rendersi conto della cosa).

Ho avuto una madre castrante capace, nel suo disappunto, di farmi notare molto bene quanto non mi fosse vicina. Le condizioni per il suo affetto e amore esplicito erano chiare, se le infrangevo (ed accadeva spesso) mi trovavo accanto un sergente di ferro assai simile a un mercante di sentimenti.
E' accaduto qualcosa di simile anche a te? Avere vicino questi commercianti d'amore capace di dartelo solo in cambio di determinate cose?

Nel tempo ho chiarito le cose con mia madre, capendo che il sentimento c'era, anche se assai profondo e quindi incapace di arrivarmi (cioè, nei fatti, inespresso e inesistente) ma se fosse stato così con tutte le persone attorno a me, penso sarei uscito definitivamente di testa, specialmente in famiglia.

Se entrano in gioco le condizioni allora è ovvio che si ha a che fare con persone assai complicate e che, quasi certamente, un po' di dolore volontariamente o meno ce lo daranno, è importante in tutto questo anche capirlo, cosa non facile.
E difficile dare una risposta chiara perche la situazione e cambiata nel tempo. domani ci provo Mi fa piacere che hai chiarito con tua madre
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