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25-05-2009, 10:22
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#141
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da Who_by_fire
Provo:
Perché vi imbarazza il fatto che possa esistere una comunicazione tra gli altri non rivolta esclusivamente a voi (che non è "controllabile" e all'interno della quale può trovare spazio una -presunta- critica/giudizio verso di voi). E in ogni gruppo di tre o più persone in cui vi trovate può a priori esserci comunicazione non rivolta a voi.
Può essere?
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No, ma è qualcosa di simile. La preoccupazione è o non avere la risposta giusta o fare una battuta che venga fraintesa e non poter chiarire la giusta interpretazione, perchè non si può rallentare il flusso della comunicazione concentrandola su una sola persona per chiarire una frase (solo nel mio modello utopico della meta-comunicazione si può fare). Se c'è una sola persona invece c'è la possibilità di chiarire tutti gli eventuali fraintendimenti.
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25-05-2009, 10:59
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#142
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Intermedio
Qui dal: Feb 2009
Ubicazione: la mia testa
Messaggi: 218
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
perchè non si può rallentare il flusso della comunicazione concentrandola su una sola persona per chiarire una frase (solo nel mio modello utopico della meta-comunicazione si può fare).
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Perché non si può fare? E' solo paura di concentrare tutta l'attenzione altrui su di te o c'è dell'altro?
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25-05-2009, 11:33
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#143
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da Finto
Perché non si può fare? E' solo paura di concentrare tutta l'attenzione altrui su di te o c'è dell'altro?
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Ho paura che venga percepita come una forma di egocentrismo.
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25-05-2009, 14:33
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#144
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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Quote:
Originariamente inviata da Who_by_fire
A me invece succede (in genere) il contrario: mi trovo bene nei piccoli gruppi di persone perché ho sia abbastanza spazio per "esistere" (visto che il gruppo è piccolo) sia ho la possibilità di mettermi momentaneamente in "standby" cioè di "assentarmi" momentaneamente dalla comunicazione senza per questo interrompere l'intera comunicazione (in una interrelazione a due, invece, se sto zitto la comunicazione cessa di esistere e piomba il silenzio, o l'imbarazzo): cioè non tutto l'ònere (!) della comunicazione grava su di me.
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A me succede esattamente come te....riflettendoci un attimo, credo che il numero perfetto sia cinque persone me compreso.
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25-05-2009, 21:43
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#145
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: nella vera capitale d'Italia
Messaggi: 10,358
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Quote:
Originariamente inviata da moon-watcher
Anche per me da due persone in su il blocco è pressappoco equivalente. Secondo te qual è la motivazione di questo fatto? Perché sentirsi bloccati enormente di più quando da una coppia si passa a un trio?
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si chiama la sindrome del broccolatore
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25-05-2009, 21:47
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#146
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: nella vera capitale d'Italia
Messaggi: 10,358
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hurry e se avessi un problema con l'attenzione selettiva?
magari a causa di qualche lesione nella via ventrale (cit.)
non riesci a focalizzarti sul giusto stimolo quando ce ne è più di uno e quindi rimani bloccato
(visto che ami le fantateorie )
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25-05-2009, 22:02
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#147
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da calinero
hurry e se avessi un problema con l'attenzione selettiva?
magari a causa di qualche lesione nella via ventrale (cit.)
non riesci a focalizzarti sul giusto stimolo quando ce ne è più di uno e quindi rimani bloccato
(visto che ami le fantateorie )
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Mah, questo problema ce l'ho, ma solo quando la selezione riguarda una disposizione di sensazioni tattili destra/sinistra. Qualunque scelta provoca una rottura di simmetria e richiede un processo di compensazione tattile infinito (per un meccanismo matematico noioso da spiegare). Ma questo problema potrebbe darmi difficoltà solo nell'atto di camminare. Per fortuna in quei momenti non ci penso.
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25-05-2009, 22:04
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#148
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: nella vera capitale d'Italia
Messaggi: 10,358
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e con gli input uditivi e quelli visivi?
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25-05-2009, 22:06
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#149
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da calinero
e con gli input uditivi e quelli visivi?
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Per fortuna quelli ancora non li pretendo disposti simmetricamente.
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26-05-2009, 17:56
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#150
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Banned
Qui dal: Sep 2008
Messaggi: 1,979
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Non so se per te è uguale, ma una delle cose che più mi blocca è l'indecidibilità del tempo giusto per fare una battuta qualsiasi, perchè ho sempre la preoccupazione che, nel momento in cui farò la battuta, non mi stanno bene a sentire, oppure sta ascoltando l'altro.
Questa preoccupazione non è infondata, infatti mi sono accorto che nella comunicazione di solito prima di intervenire bisogna lanciare un segnale di "aggancio", magari con lo sguardo, oppure deve esserci una continuità tra la fine della battuta sua e la mia (un po' come quando in musica le voci entrano al tempo giusto).
Se c'è più di una persona è inevitabile il problema dell'aggancio nella conversazione. Se invece c'è una sola persona no, perchè tanto lui può ascoltare solo me.
Mi sono accorto, infatti, che io riesco a stare a mio agio in un gruppo, senza avere il problema dell'aggancio, quando c'è uno spirito di sovraffazione ludico (non so come meglio definirlo), cioè quando c'è quasi il gusto di interrompere l'altro, di sopraffarlo con i propri interventi, senza rispettare necessariamente i tempi giusti.
Perciò potrebbe accadere che io mi sciolga con un gruppo dopo essere stato bloccato per due ore... solo perchè la comunicazione del gruppo ha cambiato modalità, cioè sono diventati più "pazzi", più irrispettosi di rispettare i tempi di aggancio: se si verifica questa condizione c'è la probabilità che io riesca a sciogliermi in un gruppo.
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Mi sembra sensato. Ma oltre al pensiero "quando lo dico?", credo che ciò che mi blocca di più sia anche il pensiero "è davvero utile che lo dica? posso forse farne a meno?" Mi spiego: se mi trovo in una conversazione che riguarda un argomento specifico (penso ad esempio a una riunione di lavoro, ma anche a una conversazione per decidere chessò ad esempio dove andare in vacanza), la conversazione ha un fine, un obiettivo da perseguire. In una normale conversazione di cazzeggio invece questo fine non c'è. E' questo che mi infastidisce e mi spazientisce. Insomma, il mio problema è forse che sono un fanatico della sintesi.
Quote:
Originariamente inviata da Who_by_fire
Provo:
Perché vi imbarazza il fatto che possa esistere una comunicazione tra gli altri non rivolta esclusivamente a voi (che non è "controllabile" e all'interno della quale può trovare spazio una -presunta- critica/giudizio verso di voi). E in ogni gruppo di tre o più persone in cui vi trovate può a priori esserci comunicazione non rivolta a voi.
Può essere?
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Può essere. In effetti l'avevo già pensata questa ipotesi: se mi trovo con una sola persona posso tutto sommato "monitorare" le sue reazioni e prevedere se è in disaccordo con quello che voglio dire, se mi trovo in un gruppo ciò è impossibile, ed aumentano le possibilità di essere disapprovato da qualcuno, cosa che evidentemente temo.
Quote:
Originariamente inviata da calinero
si chiama la sindrome del broccolatore
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Nel conversare con una ragazza un fine c'è.
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