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10-05-2009, 21:14
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#101
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: nella vera capitale d'Italia
Messaggi: 10,358
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ma non eri incazzeta perchè è sparito senza dire niente facendo preoccupare tutti?
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10-05-2009, 21:20
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#102
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
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Ho gia chiarito con lui 1secolo fa sta cosa...Buongiorno cicci!!
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10-05-2009, 21:22
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#103
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Guest
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Quote:
Originariamente inviata da animaSola
Ho gia chiarito con lui 1secolo fa sta cosa...Buongiorno cicci!!
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potreste anche rendere le cose pubbliche ogni tanto, invece di fare sempre i soliti intrallazzi
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10-05-2009, 21:27
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#104
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: nella vera capitale d'Italia
Messaggi: 10,358
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non mi aggiorni
buon giorno pettia che te sei appena svegliata
prrrrrrrr
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10-05-2009, 21:31
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#105
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
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Quote:
Originariamente inviata da Non registrato
potreste anche rendere le cose pubbliche ogni tanto, invece di fare sempre i soliti intrallazzi
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Potresti anche identificarti..piuttosto che nasconderti....
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11-05-2009, 07:35
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#106
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Banned
Qui dal: Sep 2008
Messaggi: 1,979
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Io non ho capito bene questo concetto di metacomunicazione. Me lo puoi spiegare meglio HurryUp? ma in modo semplice, per favore, perché io sono una persona semplice, magari anche con un esempio pratico...
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11-05-2009, 13:49
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#107
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da moon-watcher
Io non ho capito bene questo concetto di metacomunicazione. Me lo puoi spiegare meglio HurryUp? ma in modo semplice, per favore, perché io sono una persona semplice, magari anche con un esempio pratico...
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E' chiaro che non l'hai capito: non l'ho neanche spiegato. Però non è un concetto complicato. Quello che volevo dire è che vorrei che una delle finalità della comunicazione sia rendere il più possibile transitivi da mente a mente le informazioni che si vogliono comunicare. Se considero la telepatia la forma di comunicazione perfetta, che trasmette ogni messaggio da mente a mente in modo perfetto (cioè, senza l'incertezza dell'interpretazione altrui), la meta-comunicazione sarebbe la comunicazione che tende il più possibile alla comunicazione telepatica.
Cioè, se la comunicazione telepatica fosse un numero irrazionale, la metacomunicazione è un numero razionale che approssima il numero irrazionale con la precisione voluta: lo vuoi approssimare a meno di 1/100? Trovi un numero razionale che dista meno di 1/100 dal numero che vuoi approssimare. Vuoi approssimarlo a meno di 1/1000000? Trovi un numero razionale ancora più vicino al numero che vuoi approssimare, basta aggiungere sempre più cifre decimali, quante te ne servono.
Allo stesso modo, la meta-comunicazione cerca di approssimare la comunicazione telepatica con l'approssimazione voluta.
Se infatti un messaggio non è chiaro, basta aggiungere nuove informazioni (verbali o non verbali) per rendere il messaggio più chiaro, e la chiarificazione non ha un limite oltre il quale non si può andare.
Ma per poter fare meta-comunicazione è necessario che i comunicanti la vogliano fare, cioè che non diano per scontata la prima interpretazione del messaggio che ricevono (ma neanche che diano per scontato di non poter capire il messaggio qualunque sforzo si faccia, cosa anch'essa deleteria). Quindi, per esempio, bisognerebbe preferire l'analiticità alla sintesi, perchè la sintesi mette dei limiti alla quantità di informazione (anche se per economia di tempo può essere preferibile la compattezza dell'informazione, come l'utilizzo del simbolo di sommatoria per rappresentare l'addizione di più addendi, ma una compattezza che non faccia perdere informazioni).
Inoltre per la meta-comunicazione non servono abilità sociali, ne avere un codice extra-verbale standard, ne la preoccupazione di fare una figura di m*** se balbetti o se controlli male la dizione.
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Ultima modifica di HurryUp; 11-05-2009 a 13:56.
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11-05-2009, 14:18
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#108
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Banned
Qui dal: Sep 2008
Messaggi: 1,979
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
E' chiaro che non l'hai capito: non l'ho neanche spiegato. Però non è un concetto complicato. Quello che volevo dire è che vorrei che una delle finalità della comunicazione sia rendere il più possibile transitivi da mente a mente le informazioni che si vogliono comunicare. Se considero la telepatia la forma di comunicazione perfetta, che trasmette ogni messaggio da mente a mente in modo perfetto (cioè, senza l'incertezza dell'interpretazione altrui), la meta-comunicazione sarebbe la comunicazione che tende il più possibile alla comunicazione telepatica.
Cioè, se la comunicazione telepatica fosse un numero irrazionale, la metacomunicazione è un numero razionale che approssima il numero irrazionale con la precisione voluta: lo vuoi approssimare a meno di 1/100? Trovi un numero razionale che dista meno di 1/100 dal numero che vuoi approssimare. Vuoi approssimarlo a meno di 1/1000000? Trovi un numero razionale ancora più vicino al numero che vuoi approssimare, basta aggiungere sempre più cifre decimali, quante te ne servono.
Allo stesso modo, la meta-comunicazione cerca di approssimare la comunicazione telepatica con l'approssimazione voluta.
Se infatti un messaggio non è chiaro, basta aggiungere nuove informazioni (verbali o non verbali) per rendere il messaggio più chiaro, e la chiarificazione non ha un limite oltre il quale non si può andare.
Ma per poter fare meta-comunicazione è necessario che i comunicanti la vogliano fare, cioè che non diano per scontata la prima interpretazione del messaggio che ricevono (ma neanche che diano per scontato di non poter capire il messaggio qualunque sforzo si faccia, cosa anch'essa deleteria). Quindi, per esempio, bisognerebbe preferire l'analiticità alla sintesi, perchè la sintesi mette dei limiti alla quantità di informazione (anche se per economia di tempo può essere preferibile la compattezza dell'informazione, come l'utilizzo del simbolo di sommatoria per rappresentare l'addizione di più addendi, ma una compattezza che non faccia perdere informazioni).
Inoltre per la meta-comunicazione non servono abilità sociali, ne avere un codice extra-verbale standard, ne la preoccupazione di fare una figura di m*** se balbetti o se controlli male la dizione.
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La teoria mi è ora chiara. Ma la pratica in cosa consiste? Internet? non vedo cosa altro si possa avvicinare di più ai tuoi presupposti...
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11-05-2009, 14:53
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#109
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da moon-watcher
La teoria mi è ora chiara. Ma la pratica in cosa consiste? Internet? non vedo cosa altro si possa avvicinare di più ai tuoi presupposti...
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Veramente penso che neanche internet si avvicini, non c'è nessuno che sia interessato a questa forma di comunicazione. L'unico modo per spendere bene le energie in questo senso è spargere i memi persuasivi ad usare la meta-comunicazione, ma la soddisfazione di poterla instaurare entro questa generazione è ancora un'illusione.
Infatti io sto solo spargendo i memi, nella possibilità che anche una sola mente possa accoglierli e, a sua volta, diffonderli.
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11-05-2009, 17:29
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#110
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Banned
Qui dal: Sep 2008
Messaggi: 1,979
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
non c'è nessuno che sia interessato a questa forma di comunicazione
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Ne sei consapevole anche tu...
Purtroppo non viviamo in un mondo perfetto, quindi in esso non può esistere una forma di comunicazione perfetta. Dobbiamo accontentarci di quel che abbiamo, che comunque a mio avviso non è poco. Sono abbastanza contrario alle utopie.
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11-05-2009, 17:35
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#111
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 1,051
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Non ho ancora capito in cosa consista precisamente la meta-comunicazione,proprio a livello effettivo.
Mi fa un esempio ipotetico di una situazione pratica in cui venga attuata questa cosa?
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11-05-2009, 17:48
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#112
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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Quote:
Originariamente inviata da Chioccioccolata
Non ho ancora capito in cosa consista precisamente la meta-comunicazione,proprio a livello effettivo.
Mi fa un esempio ipotetico di una situazione pratica in cui venga attuata questa cosa?
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In sostanza dici tutto quello che ti passa per la testa, senza filtri. Però solo su quelli che possono capirti. Quindi, siccome non ti potrà mai capire nessuno, non comunichi mai.
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11-05-2009, 18:00
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#113
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 6,117
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Se considero la telepatia la forma di comunicazione perfetta, che trasmette ogni messaggio da mente a mente in modo perfetto (cioè, senza l'incertezza dell'interpretazione altrui),
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HurryUp mode on
Anche se si potesse "copiare" pari pari dell'informazione -diciamo- da un cervello ad un altro così come si fa con i computer, la telepatia non avrebbe senso né dal punto di vista sintattico, né da quello semantico.
Da quello sintattico: perché i cervelli delle persone non sono tutti strutturati in modo uguale nei dettagli, e i "file" in cui inserire questi "dati" potrebbero non corrispondere.
Da quello semantico: perché i cervelli della gente, anche se fossero strutturati in modo perfettamente uguale in generale, sono tutti diversi nei dettagli; il significato che viene attribuito ad un "dato mnestico" dipende fortemente dall'interazione con altri dati e dettagli, e questi dal vissuto individuale.
HurryUp mode off
Quote:
lo vuoi approssimare a meno di 1/100? [...]
[...]Se infatti un messaggio non è chiaro, basta aggiungere nuove informazioni (verbali o non verbali) per rendere il messaggio più chiaro, e la chiarificazione non ha un limite oltre il quale non si può andare.
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Ehehe! Ma non è così che funziona!
In quello che dici sembri sempre dare per scontato che la mente umana possa funzionare, avendone la volontà, in modo perfettamente logico.
Invece non va in quel modo; e per fortuna, altrimenti homo sapiens si sarebbe estinto da tempo: fare inferenze logiche è lento, non sempre strettamente utile, e dispendioso di energie. Il cervello umano affianca a capacità precisamente logico-deduttive (che sono in netta minoranza) una modalità di ragionamento che potremmo chiamare "associativo": mi ricordo A... succede B... B assomiglia ad A... reagisco a B come reagirei ad A. (Credo che diversi studi psicologici, neurologici o quello che vuoi, possano confermarlo).
Morale: riconosciamo alla mente umana, anche nel fare delle "analisi", l'elasticità che le spetta.
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11-05-2009, 19:26
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#114
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: nella vera capitale d'Italia
Messaggi: 10,358
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mah, io cmq inizierei con un quarto di comunicazione, dato che metà non ti viene :p
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11-05-2009, 20:43
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#115
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da moon-watcher
Ne sei consapevole anche tu...
Purtroppo non viviamo in un mondo perfetto, quindi in esso non può esistere una forma di comunicazione perfetta. Dobbiamo accontentarci di quel che abbiamo, che comunque a mio avviso non è poco. Sono abbastanza contrario alle utopie.
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Se sei abbastanza contrario alle utopie allora non mettere quell'avverbio "purtroppo", ma se mai "per fortuna". "Purtroppo", se mai, lo dico io, che sono favorevole alle utopie.
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11-05-2009, 21:00
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#116
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da Who_by_fire
HurryUp mode on
Anche se si potesse "copiare" pari pari dell'informazione -diciamo- da un cervello ad un altro così come si fa con i computer, la telepatia non avrebbe senso né dal punto di vista sintattico, né da quello semantico.
Da quello sintattico: perché i cervelli delle persone non sono tutti strutturati in modo uguale nei dettagli, e i "file" in cui inserire questi "dati" potrebbero non corrispondere.
Da quello semantico: perché i cervelli della gente, anche se fossero strutturati in modo perfettamente uguale in generale, sono tutti diversi nei dettagli; il significato che viene attribuito ad un "dato mnestico" dipende fortemente dall'interazione con altri dati e dettagli, e questi dal vissuto individuale.
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So già che a te non interessa la meta-comunicazione, quindi non ti risponderò per cercare di persuaderti, ma solo per chiarire.
La telepatia che io intendo è una comunicazione che per definizione comunica in modo perfetto ogni informazione: io l'ho definita così, se tu hai in mente un'altra telepatia non è quella che ho definito io.
Tutte le informazioni semantiche sono associate al messaggio, fanno parte del messaggio, e vengono sentite sia dalla mente che le comunica che dalla mente che le riceve telepaticamente, e vengono sentite così come sono, in ogni dettaglio.
E' vero che i cervelli sono strutturati in modo diverso, ma la tua critica funzionerebbe solo sotto l'ipotesi che la mente sia un epifenomeno del cervello, cioè che la mente sia tutta nel cervello.
Nell'ipotesi che la mente non sia un prodotto del cervello, e che sia una sorta di mente "collettiva" capace di collassare in molteplici menti,invece, la comunicazione telepatica perfetta non sarebbe assurda.
Quote:
Originariamente inviata da Who_by_fire
Ehehe! Ma non è così che funziona!
In quello che dici sembri sempre dare per scontato che la mente umana possa funzionare, avendone la volontà, in modo perfettamente logico.
Invece non va in quel modo; e per fortuna, altrimenti homo sapiens si sarebbe estinto da tempo: fare inferenze logiche è lento, non sempre strettamente utile, e dispendioso di energie. Il cervello umano affianca a capacità precisamente logico-deduttive (che sono in netta minoranza) una modalità di ragionamento che potremmo chiamare "associativo": mi ricordo A... succede B... B assomiglia ad A... reagisco a B come reagirei ad A. (Credo che diversi studi psicologici, neurologici o quello che vuoi, possano confermarlo).
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No, non davo per scontato che la mente umana lavori in modo logico, ma costruttivista.
Cioè, la mente umana può fare pensieri illogici, incoerenti, ma questi pensieri si possono scomporre nei loro pensieri costituenti, come una ricetta si può scomporre nei suoi ingredienti. Perciò anche i pensieri illogici si possono comunicare con la telepatia perfetta, basta comunicare il modo in cui gli ingredienti si mettono insieme.
Quote:
Originariamente inviata da Who_by_fire
Morale: riconosciamo alla mente umana, anche nel fare delle "analisi", l'elasticità che le spetta.
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Sì la riconosco, ma penso ugualmente che i prodotti del pensiero siano comunicabili da mente a mente!
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11-05-2009, 21:06
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#117
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da Chioccioccolata
Non ho ancora capito in cosa consista precisamente la meta-comunicazione,proprio a livello effettivo.
Mi fa un esempio ipotetico di una situazione pratica in cui venga attuata questa cosa?
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Beh, riesci a immaginare una comunicazione telepatica perfetta tra gli esseri umani, tale che si possa comunicare ogni cosa in modo tale che ogni messaggio venga interpretato bene dall'interlocutore(compresi i messaggi psicologici, le sensazioni associate al messaggio, quindi a 360 gradi)?
Beh, immagina una comunicazione non telepatica, ma solo a parole, che cerchi di realizzare il più possibile questo modello ideale di comunicazione telepatica. Se tutti gli esseri umani fossero dei geni potrebbero essere interessati ad instaurare questo genere di comunicazione anche sul piano pratico, non solo teorico.
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11-05-2009, 21:09
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#118
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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Hurry up, ti consiglio di leggere un libro di fantascienza di Isaac Asimov, "Fondazione e Terra", dove viene descritta e sviscerata in modo abbastanza esauriente un'utopia di mondo dove tutti i cervelli sono collegati in modo telepatico al punto che non ci sono più individui ma una singola entità, "Gaia".
Tra l'altro nel corso del libri si dipana un dibattito tra il protagonista, Trevize, che preferisce l'imperfetto individualismo e una ragazza, Bliss, che fa parte di Gaia, che sostiene invece quella che tu chiami metacomunicazione.
Tra parentesi, l'autore da ragione ai "metacomunicatori", quindi penso ti piacerà ;-)
Cmq secondo me l'idealismo e il perfezionismo sono tra i problemi delle nostre insicurezze e /o fobie, quindi come tali vanno segati sul nascere. Realismo e concretezza sono gli obbiettivo che mi prefiggo quotidianamente...anche se non sempre ci riesco.
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11-05-2009, 21:23
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#119
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
Hurry up, ti consiglio di leggere un libro di fantascienza di Isaac Asimov, "Fondazione e Terra", dove viene descritta e sviscerata in modo abbastanza esauriente un'utopia di mondo dove tutti i cervelli sono collegati in modo telepatico al punto che non ci sono più individui ma una singola entità, "Gaia".
Tra l'altro nel corso del libri si dipana un dibattito tra il protagonista, Trevize, che preferisce l'imperfetto individualismo e una ragazza, Bliss, che fa parte di Gaia, che sostiene invece quella che tu chiami metacomunicazione.
Tra parentesi, l'autore da ragione ai "metacomunicatori", quindi penso ti piacerà ;-)
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Interessante, grazie per il consiglio.
Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
Cmq secondo me l'idealismo e il perfezionismo sono tra i problemi delle nostre insicurezze e /o fobie, quindi come tali vanno segati sul nascere. Realismo e concretezza sono gli obbiettivo che mi prefiggo quotidianamente...anche se non sempre ci riesco.
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A mio parere la nostra cultura tende all'opposto di quello che dici. Pochi sono interessati all'astrazione e all'applicazione di modelli teorici perfezionisti di giustizia, ma al quieto vivere e la diplomazia come mezzo di equilibrio sociale. E' l'analoga legge psichica del principio della termodinamica secondo cui un sistema tende al massimo disordine possibile: analogamente poche menti sprecano energie per teorizzare modelli di società giusta, sarebbe come se un corpo da freddo diventasse caldo: il principio della termodinamica non lo consente.
Ma l'intelligenza potrebbe funzionare all'opposto della termodinamica, cioè potrebbe tendere a cercare il massimo ordine e equilibrio, e quindi a guardare più lontano del quotidiano.
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11-05-2009, 21:40
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#120
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
A mio parere la nostra cultura tende all'opposto di quello che dici. Pochi sono interessati all'astrazione e all'applicazione di modelli teorici perfezionisti di giustizia, ma al quieto vivere e la diplomazia come mezzo di equilibrio sociale. E' l'analoga legge psichica del principio della termodinamica secondo cui un sistema tende al massimo disordine possibile: analogamente poche menti sprecano energie per teorizzare modelli di società giusta, sarebbe come se un corpo da freddo diventasse caldo: il principio della termodinamica non lo consente.
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Appunto: la società tende al quieto vivere, mentre noi idelisti e perfezionisti miriamo a modelli (che sono inapplicabili per colpa, se vogliamo essere banali, della stupidità umana). La realtà è che siamo noi a pretendere troppo (la mia è una conclusione valida per me e basata sulla mia esperienza) e quindi nello scontro tra le nostre alte aspirazioni e la dolorosa realtà finiamo sempre per perdere e romperci le corna, oppure - cosa ancora peggiore - ci isoliamo da essa, leccandoci le ferite per cercare occasioni migliori. Ma non ne capiteranno. E quindi l'alternativa è l'evitamente o lo scontro doloroso...oppure cambiare noi stessi per adattarci e renderci compatibili.
Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Ma l'intelligenza potrebbe funzionare all'opposto della termodinamica, cioè potrebbe tendere a cercare il massimo ordine e equilibrio, e quindi a guardare più lontano del quotidiano.
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Si, ma il punto è che secondo me il mondo è fondamentalmente stupido, l'intelligenza la usano in pochi e raramente quei pochi hanno la capacità di farsi valere.....anzi più sei stupido e irrazionale e più sali in alto.
Our premier docet ;-)
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