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24-11-2022, 20:18
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#1
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Principiante
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 57
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Quando sarò economicamente autonomo mi rivolgerò ad uno psichiatra per mettermi in cura per la Fs.
Per rendere l'esperienza meno "spaventosa" c'è qualcuno che vuole raccontarci la sua esperienza, su come si svolge una seduta da un professionista? C'è uno schema che si ripete ogni volta oppure ogni seduta è diversa?
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24-11-2022, 20:27
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#2
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Esperto
Qui dal: Mar 2022
Messaggi: 1,713
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-Saluti
-Ti siedi
-parli, parli, parli
-cerchi di capire se l'interlocutore ci è o ci fa
-ascolti ,parli
-se ne hai bisogno ti fai dare le medicine.(direi la parte migliore)
-prenoti la prossima seduta
-paghi
-saluti e auguri una buana giornata.
-( se sei particolarmente sensibile, piangi nel parcheggio in macchina)
E' qualcosa di molto semplice, non ti preoccupare. Sicuramente sarà doloroso dover esporre e tirare fuori problematiche o emozioni che ti creano dolore. Ma a volte è necessario.
A volte ti potrà sembrare poco utile, ma se trovi la persona giusta io credo che possa aiutare. Indipendentemente da tutto. Ora sto parlando di terapie in generale , non solo quella con lo psichiatra. Ma comunque imparare a conoscersi è sicuramente positivo, per svariate ragioni.
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Ultima modifica di CongaBlicoti_96; 24-11-2022 a 20:31.
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24-11-2022, 20:39
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#3
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,298
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La mia esperienza per quanto riguarda gli psichiatri è limitata al settore pubblico.
Ne ho cambiati cinque in dieci anni e attualmente mi sta seguendo appunto la quinta.
Di norma io li ho trovati molto focalizzati su questioni concrete: benessere psicologico in senso generale, cura della persona, cura della casa, situazione lavorativa, situazione della socialità, presenza di attività ricreative come interessi ecc.
È un approccio che non mi è mai piaciuto molto, perché mi sembra uno spuntare delle caselle relative a un'idea di normalità a cui il paziente deve aderire, e a cui, se non vi aderisce, va gentilmente ricondotto. In particolare la seconda psichiatra che ho avuto seguiva rigidamente questo modello, anche a prescindere da quali fossero le mie esigenze e le mie idee in merito. Con questa psichiatra non mi sono trovato bene e a volte mi ci sono pure scontrato.
Ho trovato poca volontà di andare al fondo delle cose, di conoscermi e capire la mia vita nel dettaglio, in quello che per me conta maggiormente.
Quindi il mio bilancio non è particolarmente positivo. Con la psichiatra che sto frequentando attualmente mi sembra le cose possano andare meglio, ma attualmente ho fatto un solo incontro con lei.
Tengo a sottolineare che questa è la mia esperienza nel servizio pubblico, dove immagini gli psichiatri abbiano parecchî pazienti, forse non sono nemmeno tanto motivati, forse anche perché cambiano spesso sede in cui lavorano (come ho scritto sopra io sono stato seguito da cinque in dieci anni) e quindi non hanno modo di stabilire relazioni secondo me proficue coi pazienti, per cui tutto diventa una specie di lavoro da catena di montaggio.
Immagino che con uno psichiatra privato la cosa possa funzionare diversamente e ti auguro quindi di avere più fortuna di me.
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Ultima modifica di Hor; 24-11-2022 a 20:52.
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24-11-2022, 20:47
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#4
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
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C'è chi è più bravo e riesce a creare una discussione fluida in cui riesce a reperire le informazioni base che gli servono, chi invece te le domanda come se fosse una checklist da controllare: ma alla fine vanno a domandarti tutti delle cose base: com'è il sonno, com'è l'appetito, com'è l'igiene e la cura degli spazi personali, come sono le relazioni amicali e sentimentali, com'è la situazione lavorativa.
Mi paiono anche punti logici su cui ragionare, perché se non vanno bene almeno le cose base è chiaro che tutto il resto ne risente. Però ha ragione Hor quando dice che alcuni peccano di eccessiva rigidità.
Anche io ne ho dovuti cambiare un po' prima di trovarmi bene con l'attuale.
Consiglio anche io di rivolgersi a un privato, per essere seguiti meglio e poter cambiare se non ci si trova a genio.
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24-11-2022, 21:12
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#5
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Esperto
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,094
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Per mia esperienza ti fanno domande sul sonno, sull'alimentazione, sull'igiene, sul divertimento e la motivazione, e poi i sintomi di ansia e depressione.
Io le prime volte ci sono andato in momenti di crisi dove gli dicevo chiaramente che mi volevo ammazzare, e mi hanno sempre capito.
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24-11-2022, 21:15
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#6
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Divano
Messaggi: 4,819
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Personalmente mi sono trovata molto meglio nel pubblico. Finché stavo da un privato le discussioni erano molto inconcludenti e all'acqua di rose, soprattutto perché era la mia famiglia a pagare e quindi lo psichiatra non osava approfondire tematiche familiari.
Invece quando sono passata al pubblico mi hanno detto molto presto che la chiave del miglioramento consisteva nel distaccarmi dalla mia famiglia.
Al csm sono stati più sinceri, proprio perché era un servizio gratuito. Questa è stata la mia impressione. Dipende anche dall'etica professionale.
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24-11-2022, 21:24
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#7
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Esperto
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,094
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Quote:
Originariamente inviata da dystopia
Personalmente mi sono trovata molto meglio nel pubblico. Finché stavo da un privato le discussioni erano molto inconcludenti e all'acqua di rose, soprattutto perché era la mia famiglia a pagare e quindi lo psichiatra non osava approfondire tematiche familiari.
Invece quando sono passata al pubblico mi hanno detto molto presto che la chiave del miglioramento consisteva nel distaccarmi dalla mia famiglia.
Al csm sono stati più sinceri, proprio perché era un servizio gratuito. Questa è stata la mia impressione. Dipende anche dall'etica professionale.
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Io nel pubblico ho ricevuto risposte esaustive, e il miglioramento l'ho visto quindi la diagnosi di depressione era vera, e non fatta solo per dare un farmaco, per il resto mi hanno detto chiaramente anche che per uscire dalla mia situazione dovrei sentire assistenti sociali o richiedere l'invalidità.
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24-11-2022, 21:36
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#8
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 14,062
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Ne ho avuti due, dal primo mi ci aveva mandato lo psicologo, dal secondo il mio medico.
Il primo due chiacchiere, sarà durata una mezz’ora, uscito con le prescrizioni di benzo e antidepressivi, con l’impegno di rivederci dopo un mese.
Dal secondo quando ho avuto la ricaduta dopo tre anni. Non so chi fosse il paziente dei due, mi ha mandato a fare il test quello che guardi le figure e dici cosa vedi. Tornato col risultato, mi ha detto una cosa tipo “bah se con gli antidep ti trovi bene riprendili, ci vediamo più in là”. Ci sono tornato dopo tipo sei mesi, mi ha detto se ti senti scala se no continua.
Riassunto: sono pusher legalizzati da chiamare quando la gente fa la pazza, ma per me è ok, se non altro non ci butti soldi per mesi e mesi di fila.
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24-11-2022, 21:39
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#9
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 14,062
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Ah il secondo mi aveva dato anche antipsicotici per un mese che mi hanno fatto vivere il periodo più bello della mia vita
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24-11-2022, 22:20
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#10
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Ubicazione: Babilonia
Messaggi: 1,377
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Quote:
Originariamente inviata da CongaBlicoti_96
-Saluti
-Ti siedi
-parli, parli, parli
-cerchi di capire se l'interlocutore ci è o ci fa
-ascolti ,parli
-se ne hai bisogno ti fai dare le medicine.(direi la parte migliore)
-prenoti la prossima seduta
-paghi
-saluti e auguri una buana giornata.
-( se sei particolarmente sensibile, piangi nel parcheggio in macchina)
E' qualcosa di molto semplice, non ti preoccupare. Sicuramente sarà doloroso dover esporre e tirare fuori problematiche o emozioni che ti creano dolore. Ma a volte è necessario.
A volte ti potrà sembrare poco utile, ma se trovi la persona giusta io credo che possa aiutare. Indipendentemente da tutto. Ora sto parlando di terapie in generale , non solo quella con lo psichiatra. Ma comunque imparare a conoscersi è sicuramente positivo, per svariate ragioni.
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Quindi come dallo psicologo con in più la parte delle medicine? Figo!
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24-11-2022, 22:23
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#11
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Ubicazione: Babilonia
Messaggi: 1,377
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Ma la domanda fondamentale per me è: per andare dallo psichiatra è necessaria la richiesta del medico curante, o ci si può andare da soli?
E poi: ci si può andare solo per la terapia farmacologica, o si deve fare tutta la trafila dell'interrogatorio sui traumi infantili, cosavedinellemacchie ecc?
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24-11-2022, 22:32
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#12
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,693
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Ne ho avuti 2, non buone esperienze ma a posteriori avevano ragione, mi hanno fatto parlare e hanno provato a spiegarmi che avevo problemi simili a quasi tutta l'umanità e che i miei disagi dipendevano quasi totalmente dai miei comportamenti, smisi perche' i psicofarmaci mi causarono problemi fisici e secondo loro dovevo prenderli comunque visto il mio stato mentale alterato.
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24-11-2022, 22:47
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#13
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Esperto
Qui dal: Mar 2022
Messaggi: 1,713
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Quote:
Originariamente inviata da Stan Kezza
Ma la domanda fondamentale per me è: per andare dallo psichiatra è necessaria la richiesta del medico curante, o ci si può andare da soli?
E poi: ci si può andare solo per la terapia farmacologica, o si deve fare tutta la trafila dell'interrogatorio sui traumi infantili, cosavedinellemacchie ecc?
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Dipende da che tipo di terapia e percorso . Non credo che riguardi solo traumi infantili , ma sicuramente è consigliato quando ci sono problematiche debilitanti. Se vai tramite il pubblico si devi chiedere al medico. Se no, ne cerchi uno e prenoti una seduta. Poi normalmente sono loro che valutano come agire. Alcuni ti consiglia altre terapie , come la p-comportamentale o la p-analisi ecc ecc.
Certamente queste figure aiutano, ma molto, purtroppo dipende anche da come e quanto reagiamo.
Ah e per le pillole scherzavo eh. Non è bello saper che anche a livello chimico c'è qualcosa che non funziona o che non fa stare bene.
Non so come facciano le persone che devono prenderne dei blister a giornata.
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25-11-2022, 07:49
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#14
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,403
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Il primo psicologo è stato il migliore, è riuscito a farmi aprire e a farmi conoscere meglio anche se poi alla fine rifiutava la diagnosi fatta dallo psichiatra, abbiamo interrotto perché eravamo arrivati ad un punto morto dopo tanti anni poi perché lui si occupava di giovani e io ormai ero adulto. Riuscivo a parlare di tutto con lui e mi sono sempre trovato a mio agio e mi sembrava molto competente, comprensivo e disponibile.
Il primo psichiatra era molto ferrato sulle malattie ma avevo l'impressione che non vedesse persone ma cose da aggiustare era come se pensava di saperne più di me su di me, era molto ambizioso e infatti è andato all'estero dove ha continuato studi e ha trovato un lavoro più redditizio.
L'educatrice sociale era l'opposto dello psichiatra molto più ferrata sui rapporti umani che sulle malattie, mi sono trovato bene ma lei ha cambiato occupazione passando ai tossici. Seconda psichiatra mi trattava come un pazzo poi è andata subito in maternità e mai più vista. Terzo psichiatra si è trovato una patata bollente perché avevo forti effetti collaterali da psicofarmaci e ha cercato di aiutarmi come poteva ma mi ha sbolognato ad una quarta psichiatra. Quarta psichiatra mi ritiene "sano" è molto impegnata ha casi molto gravi e vuole vedermi il minimo indispensabile (a detta sua non avrei bisogno) seconda educatrice/infermiera è quella attuale non vedo da un anno , dal covid l'ho vista pochissimo anche lei dice che non c'è bisogno e che con tutto lo schifo che mi è capitato ultimamente ho retto molto bene. Poi c'è stato un terapeuta famigliare che sembrava uno scam uscito da una pubblicità in tv che non ho più voluto incontrare dopo poche sedute in cui faceva della sparate assurde. Probabilmente l'ultima psichiatra e l'infermiera pensano che non ho bisogno perché non parlo mai spontaneamente, devono cavarmi le parole di bocca e nulla mi frulla in testa dando l'impressione che non ho bisogno di sedute. Poi ci aggiungerei tutti gli operatori vari del centro diurno chi più chi meno mi sembrano tutte persone ok, ho qualche difficoltà con le stagiste, alcune si percepisce proprio una forte insicurezza e inesperienza che può mettermi perfino a disagio. C'è questa cosa nel pubblico che gli operatori psicologi e psichiatri non sono li per sempre ci sono movimenti,trasferimenti cambi e se sei uno che si affeziona diventa dura questo passamano.
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25-11-2022, 12:02
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#15
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Quote:
Originariamente inviata da Stan Kezza
Ma la domanda fondamentale per me è: per andare dallo psichiatra è necessaria la richiesta del medico curante, o ci si può andare da soli?
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Puoi andare da solo anche nel pubblico, che io sappia è la sola eccezione alla normale trafila della richiesta del medico di base, ma controlla perché non sono sicuro. Basta chiamare la ASL per verificare o forse meglio fare un salto, non so.
Quote:
E poi: ci si può andare solo per la terapia farmacologica, o si deve fare tutta la trafila dell'interrogatorio sui traumi infantili, cosavedinellemacchie ecc?
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Qualcosa ti deve pur chiedere, mica possiamo aspettarci che ratifichi le nostre auto-diagnosi o peggio la richiesta diretta di questo o quel farmaco. Io sono andato in via privata da quello che nella nostra città ha fama di essere il più incline a una visione medico-farmacologica del problema. Ho chiesto a due amici psicologi qualche nome specificando che non credo alle psicoterapie; che il mio problema è che non ho 25 anni e le mie preoccupazioni dipendono da una serie di cose che non solo non ho mai avuto ma che se avessi avuto in quel momento non mi avrebbero modificato la vita; che tutto quello che volevo era un'approccio farmacologico per diminuire il senso di disperazione. Ho scelto quello che compariva in entrambe le liste.
Il risultato è che dopo qualche seduta invece di iniziare a pensare cosa prescrivermi ha tentato di indirizzarmi verso la psicoterapia. Sarò pure la copia di zio Fester ma penso che se esprimo una preferenza capisco se la si vuole dribblare (casualmente lo studio era associato e casualmente c'erano psicoterapeuti a portata di mano) e mi dà fastidio il paternalismo, anche se fosse una diagnosi professionale a cui fosse seguìto il parere su cosa fosse meglio fare. Io non ci credo alla terapia, se le cose non si son risolte a 30-35 anni è impossibile si risolvano dopo. Le si può tamponare, e per questo penso ci siano solo i farmaci.
Gli riconosco però che almeno in un altro senso è stato corretto. Sostanzialmente mi ha detto che potevo puntare essenzialmente a vivere meglio il tempo che ho davanti a me mentre tanti al suo posto avrebbero prescritto farmaci con il controllo ogni tre o quattro mesi e quindi una rendita annua corrispondente all'onorario di 3-4 visite.
L'origine dei miei problemi (essenzialmente fisici) non ha rimedio, anche se essendoci di peggio prendo atto che poteva appunto andarmi anche peggio. Ci ho provato con il professionista più vicino, anzi meno lontano dal mio approccio alle cose quindi mi posso mettere l'anima in pace.
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Ultima modifica di pokorny; 25-11-2022 a 12:07.
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25-11-2022, 14:11
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#16
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Ubicazione: Babilonia
Messaggi: 1,377
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
Io non ci credo alla terapia, se le cose non si son risolte a 30-35 anni è impossibile si risolvano dopo. Le si può tamponare, e per questo penso ci siano solo i farmaci.
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Ma sai che questa cosa mi getta nello sconforto più nero? Perché è esattamente la sensazione che ho io.
Sto facendo psicoterapia, lo psic è giovane ma abbastanza bravo, pure se mantiene un certo distacco formale che in altri ambiti sarebbe pure congruo.
Ma il fatto è che questo è il quarto ciclo di psicoterapia che faccio (se ricordo bene, perché magari me ne è scappato un paio) dall'adolescenza (ho passato i 50 ormai). Sì, per un periodo sto meglio, ma poi puntualmente ricado nella depressione. Non è che posso fare psicoterapia costantemente fino alla morte, c'è qualcosa che non funziona.
Forse è da questo che viene la mia fascinazione per lo psichiatra: voglio solo le medicine per non farmi divorare dall'ansia e dalla depressione, sti cazzi di tutto il resto, datemi le medicine!
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25-11-2022, 14:16
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#17
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Divano
Messaggi: 4,819
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Quote:
Originariamente inviata da edward00767
Io nel pubblico ho ricevuto risposte esaustive, e il miglioramento l'ho visto quindi la diagnosi di depressione era vera, e non fatta solo per dare un farmaco, per il resto mi hanno detto chiaramente anche che per uscire dalla mia situazione dovrei sentire assistenti sociali o richiedere l'invalidità.
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Anch'io ho riscontrato miglioramenti, più nel pubblico che nel privato. Anche perché la mia diagnosi non era sempre chiara, ma devo dire che loro non si sono soffermati tanto sulle etichette.
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Ultima modifica di dystopia; 16-12-2022 a 20:20.
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25-11-2022, 14:35
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#18
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Quote:
Originariamente inviata da Stan Kezza
Ma sai che questa cosa mi getta nello sconforto più nero? Perché è esattamente la sensazione che ho io.
Sto facendo psicoterapia, lo psic è giovane ma abbastanza bravo, pure se mantiene un certo distacco formale che in altri ambiti sarebbe pure congruo.
Ma il fatto è che questo è il quarto ciclo di psicoterapia che faccio (se ricordo bene, perché magari me ne è scappato un paio) dall'adolescenza (ho passato i 50 ormai). Sì, per un periodo sto meglio, ma poi puntualmente ricado nella depressione. Non è che posso fare psicoterapia costantemente fino alla morte, c'è qualcosa che non funziona.
Forse è da questo che viene la mia fascinazione per lo psichiatra: voglio solo le medicine per non farmi divorare dall'ansia e dalla depressione, sti cazzi di tutto il resto, datemi le medicine!
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Io ci ho riflettuto e ho capito che a modo suo la mia è una zona di comfort anche se fino a un certo punto. Ma in totale onestà con me stesso ho fatto almeno quattro tentativi sostanziali di uscirne, l'unico che ha prodotto qualcosa è stato uno sport che mi ha lasciato cambiamenti sì, strutturali, ma ampiamente insufficienti per dare una sterzata. Per il resto sono falliti, quindi è ovvio che io non ci pensi nemmeno a riprovare.
Oltretutto ho una capacità di introspezione abbastanza buona, so benissimo cosa non va e perché non ne esco: non ne esco perché lo stress e il dolore della delusione sono più forti dello stato di costante malessere, più sempre l'aspetto fisico che è ineludibile. Queste sono cose che passano tutti gli esseri umani. La sola differenza è che l'essere umano più o meno normale ha tante cartucce e l'utente medio di questo forum ne ha pochissime, e il numero di cartucce è ampiamente determinato da fattori incontrollabili.
A mio parere la psicoterapia è per casi molto rari. Ovvero persone che davvero vogliono uscire dalla propria condizione (rare) e che per un incredibile caso (raro) non riescono a mettere a fuoco i propri problemi. Dubito molto che una persona determinata non abbia quella minima capacità di conoscersi e abbia bisogno di uno "specchio" esterno, ma possono sempre esistere e se fosse in mio potere farlo o meno, per questo motivo non vieterei mai la professione del terapeuta. Resta però che il 85% (a naso) di chi ricorre alla terapia cerca essenzialmente qualcuno con cui parlare, solo che costa e da quel che leggo sul forum nessun terapeuta ha detto con energia che se non c'è una determinazione a migliorare si butteranno solo dei soldi.
EDIT: oltre al tentativo con lo psichiatra ho fatto anche psicoterapia anche se molto tempo fa; penso di esprimere la mia opinione con tutti i suoi limiti ma a ragion veduta.
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