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Originariamente inviata da rainy
Ci stavo riflettendo da molto, però solo ora ho capito che è giusto farvi partecipi di alcune mie considerazioni.
La vita è una grande perdita di tempo, una presa per il cu.. appunto.
E' un po' come quando a scuola si studia tutto il giorno per prendere ottimi voti e mantenere una media decente, poi basta un semplice errore, un semplice 3 per perdere ogni cosa, per abbattere ogni media. E si ricomincia, dunque, a studiare, a mettersi sotto con i libri per recuperare la media.
In sostanza: si fatica per arrivare in alto, basta uno starnuto per toccare il fondo.
Stesso discorso può essere applicato nel lavoro (ci si fa il mazzo, poi basta un inconveniente per perdere tutto), nell'economia (anni di risparmi e poi tutto crolla quando meno te lo aspetti).
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Tu non servi a te stesso, servi alla società, per questo devi rimanere
efficiente, sempre pronto, e anche motlo fortunato...
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Ma, soprattutto, accade nei rapporti umani.
Si impiega spesso una vita per guadagnare la fiducia e il rispetto delle persone, anni. Poi basta un semplice sbaglio, pochi secondi di sconfinamento nell'errore, e tutti gli sforzi degli anni passati svaniscono nel nulla.
Ma non vi sembra una presa per il cu..?
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Temo che il principio sia sempre quello: c'è competitività persino lì, siamo in tanti, fuori uno e dentro un altro...
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Ci si deve sempre rimboccare le maniche per ottenere qualcosa, poi basta un capriccio per rovinare tutto, per far apparire ogni goccia di sudore sprecata...
Scusate, magari alcuni di voi se ne erano già accorti.
Per me sono piccole (tragiche) scoperte quotidiane
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Neanche tanto piccole a dire il vero...