Lost75

Lo so, quasi per nessuno qua dentro quella di adesso è la vita che voleva, ma allora quando eravate adolescenti o molto giovani qual'era la vita che sognavate di avere poi da grandi? Adesso che siete più grandicelli la vorreste ancora la vita che sognavate una volta? Come dovrebbe essere questa vita? Lasciamo perdere cose tipo diventare un attore o un cantante famoso, diventare molto ricchi da potervi permettere qualsiasi capriccio. Lasciamoli ai normaloni questi sogni, noi guardiamo i normaloni nello stesso modo che loro guardano vip e ricconi, come un qualcosa quasi impossibile da realizzare, ma noi non sogniamo ville lussuose, macchinoni sportivi, fama e milioni di fans, noi sognamo solo una vita normale, giusto? O meglio, sognavamo, si perchè prima o poi arriva la consapevolezza che i sogni rimarranno solo sogni, se non è già arrivata questa consapevolezza.

Quindi ripeto la domanda, qual'era la vita che volevi? Come avrebbe dovuto essere questa vita? Adesso che siete cresciuti, adesso che siete invecchiati, la vorreste ancora la vita che sognavate da giovani? Se ancora la vorreste nutrite ancora speranze?


Scusate gli errori ortografici ma non è colpa del telefono, sono io che sono un zuccone, ma come disse quello la che poi gli spararono addosso "se sbaglio mi corrigirete"! Buonanotte!

Nightlights

Al momento mi va bene.
Non è idilliaca, non è niente di speciale, ma è quello che mi fa stare bene.
I sogni adolescenziali sono roba morta e sepolta da un pezzo.

juan

Mi è sempre interessata una vita semplice, la classica vita dell’uomo medio, serenità economica senza essere sempre sul lastrico, vita coniugale tranquilla, figli. Adesso sogno ancora la stessa cosa, ma dubito si realizzerà. Mi dispero perché chiedo così poco e nemmeno quel poco posso ottenere.

Gufetto

Ricordo di non aver mai desiderato una vita, nel senso, non ho mai avuto ambizioni di vita. Da bambino provavo a fare il bambino, non pensavo a quel che sarei stato, che avrei fatto.
La mia vita così me l'hanno fatta gli altri o le circostanze, quel che mi è successo negli anni...dall'adolescenza in poi non ho mai sentito di avere avuto potere su niente...e tutte le poche scelte le ho sbagliate, a cominciare dagli indirizzi di studio...

Adesso mi sento quantitativo biologico, un di più, senza avere potere su niente...ogni giorno che si ripete uguale a quello prima...una specie di loop, di prigione della quale neanche io ho le chiavi...

claire

Non sono mai stata ambiziosa, credo mi sarebbe andato bene un po' tutto, cose minime e semplici. Come adesso, stesse cose grossomodo.
Poi una parte di me si entusiasmava anche a vedere le "grandi cose" , magari dopo aver letto aspe' aspe' o visto film, documentari, persone che dici "vorrei diventare così "..mai
ricchezze estreme, altri esempi di gente" con le palle".
Ma credo sarei stata bene con una vita semplice e banale.
Dico credo, poi bisogna vedere, non saprò mai.

Hassell

Poche "ambizioni":
- ero convinto che avrei frequentato l'università, sapevo che avrei ottenuto buoni risultati, ma purtroppo la mia situazione familiare me lo ha impedito, questa cosa è stata molto deludente per me.
- per un periodo ho creduto che avrei potuto fare il musicista. Sogno infranto, ma giustamente! facevo cagare. E non perché suonassi male.
- speravo di trovare una o più anime affini a me, e di percorrere la vita insieme a loro. Mi riferisco a amici veri con cui sentirmi me stesso. So che non è impossibile, da adolescente mi fu permesso. Ora, il nulla.

Sasuke

Campione del mondo dei pesi massimi qualche anno in pensione e morire ancora giovane come Marciano.

claire

Io non avrei mai pensato di fare l'università, mi ci sono ficcata per scappare dal mondo del lavoro e non sapevo cosa fare essendo esclusa la possibilità di stare a casa a fare la neet,e non sono stati anni belli, mi sono sbrigata a finire i tre anni perché li odiavo e perché sentivo il pepe sotto il culo ma poi non sapevo che cazzo fare comunque e poi son successi parecchi patratracche traumatici tutti di fila e non so nemmeno io cosa mi abbia salvata, poi dopo tot anni altri patatracche, adesso sono vecchia con continui patatracche ,e un sacco di soldi sfanculati in terapia, senza niente stanca morta, con tanto amore per me stessa, un bel mucchio di patatracche in vista, zero sensi di colpa e non lo so ancora che cazzo fare riguardo a niente stamm nguaiat
Una terza media e una vita migliore erano preferibili assai.
Cosa fare adesso lo so, andare a fare il pisolo sotto il copriletto con la pioggia fuori e fanculo tutto.
No quote

Bellatrix

Da piccola facevo i calcoli: nel 2000 avrò 28 anni, quasi sicuramente un figlio ma anche due.
Neanche mezzo, purtroppo

Xchénnpossoreg?

Da ragazzina sognavo Milano.
A parte questo



Di base non riuscivo a immaginare un futuro, ero troppo invischiata nel presente. I miei sogni erano legati al momento, desideri concreti come:

- 8 ore di sonno senza interruzioni;
- mangiare una pizza con gli amici;
- nessuna telefonata di emergenza;
- giornate tranquille senza problemi.

Per il resto sì, trasferirmi è ancora una cosa che farei volentieri.

Lost75

Io sognavo la famiglia del mulino bianco, una moglie carina e dei bei figli. Un periodo ho sognato pure di aprire un attività in proprio tipo elettricista o aprire un negozio di riparazioni, oppure ancora fare il lavoro che faccio adesso ma in proprio. Se devo essere sincero non mi è mai andato di lavorare sotto padrone. Vabbè, il lavoro era secondario, mettere su famiglia invece era una cosa a cui tenevo, il problema non è stato non essere riuscito a trovare una ragazza, ho avuto qualcuna che mi broccolava, poche ma ci sono state. Poi purtroppo per tutta una serie di eventi sfavorevoli e problemi famigliari di non poco conto nulla andò come volevo.

Ma nulla è perduto, se riesco a finire sta benedetta macchina del tempo torno indietro e vedo di sistemare alcune cose (scherzo ovviamente)

Miky

Io sognavo di diventare un imprenditore come Paperon De Paperoni.

claire

Mitico,pure io. Ho appreso l'arte del fare affari tirando sui prezzi e del godimento nel risparmiare cent dallo zio.
O lui , oppure stare in amaca disoccupata cronica oziosa come Paperino, questi erano i miei miti.
Ho appreso bene.

Non ho l'amaca né il deposito però.

Era uscito un bel deposito di recente su Amazon, ma
ovviamente...costava troppo e non l'ho comprato.

Valuterò amaca da balcone.

Torno a lucidare monete.

Hor

Ho sempre avuto una forte necessità che a quel che penso e sento venga riconosciuto un valore, che qualcuno lo giudichi significativo e utile.
Sarà anche per questo che ho avuto sempre due sogni, quello di scrivere e farmi leggere e poi quello di poter insegnare, due cose collegate a quanto sopra.
Sullo scrivere per un tot di anni sono riuscito a scavarmi una nicchia, anche se in ambito saggistico e non narrativo, poi non sono più riuscito a stare al passo coi tempi, sono anche subentrati tanti problemi esterni, e così sono uscito dalla nicchia scivolando nell'oblio.
L'insegnamento è uscito di scena presto quando è naufragata la carriera accademica e su questo mi restano solo i ricordi delle lezioni private date a dei ragazzi per qualche estate, ma sono comunque bei ricordi, perché i miei alunni sono stati sempre tutti molto soddisfatti.

Keith

La vita che volevo con il lavoro e la famigliola mi sono reso conto che non la voglio più. Non perché di per se sia sbagliata, ma perché nel mondo odierno è impossibile avere una famiglia come la concepisco io, fra i mille impegni, la vita a incastri e la possibilità del divorzio.

Locharb

Sono sempre stato una pecora in mezzo ai lupi.. pensavo solo a sopravvivere nel miglior modo possibile, non mi ponevo certo idee strane del tipo sedermi allo stesso tavolo in cui mangiavano i lupi.. sono andato avanti per inerzia sbattuto a destra e sinistra dalle questioni della vita come una pallina nel flipper, tutto qua.

Deep breath

Da adolescente desideravo una vita semplice, con qualcuno al mio fianco e soprattutto non soffrire così intensamente in futuro. Ci sono riuscita? Solo in parte.