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Vecchio 06-12-2016, 22:17   #1
Esperto
L'avatar di Miky
 

Lavoro in una piccola azienda, circa 30 dipendenti, che se la passa piuttosto bene. Il lavoro non manca, anzi ce n'è anche troppo, ma nonostante ciò questa è la tipica azienda italiana, che non ne vuol sapere di investire sui giovani.
Sarebeb proprio da portare ad esempio, la ditta dove lavoro, del perchè i giovani non vengono assunti.
Vorrei precisare che i titolari, invece di assumere giovani e brillanti laureati, preferiscono avvalesri di vecchi matusalemmi di consulenti strapagati e straricchi e per giunta già pèensionati da molti anni. Ebbene di questi consulenti la mia azienda ne ha ben 3 e sono 3 tizi che hanno più di 70 anni e uno di loro ne ha quasi 80! Certamente hanno una grande esperienza, ma scominciano ad esspere parecchio rincoglioniti e più che lavorare, stanno lì a rompere le palle a quelli che lavorano veramente, con un fare incredibilmente arrogante e saccente. Questi 3 superconsulenti, sono estremamente ricchi e tutti e 3 percepiscono la pensione. Uno di loro possiede un'auto che vale mezzo milione di euro, ville appartamenti, ecc. Percepiscono degli stipendi assurdi! Sui 10mila euro al mese e fondamentalmente, non fanno un cazzo, o meglio, fanno un sacco di danni e coi i dipendenti più giovani, gli tocca farsi un mazzo per sistemare le cazzate che fanno sti tre tizi.
E pensate con lo stipendio di questi 3 parassiti, la ditta potrebbe assuemere almeno 6 giovani e brillanti laureati, che avrebbero un renduimento molto superiore ai 3 matusalemmi. Ma si sa...la mia è la tipica ditta italiana che ha una grande sfiducia nei giovani, li considera incapaci ed incompenti, invece poi ha la massima fiducia in un vecchiaccio che ha solo la 3 media e che lavora come si lavorava 50 anni fa. Ha anche detto che non vuole che si facciano i conti con Excel, solo perchè lui no nè in grado di usarlo.
Poi ci si stupisce che in Italia i giovani non trovano lavoro e per forza, finchè ci saranno aziende che preferiscono vecchi ricchi e già pensionati parassiti a cui affidare il futuro della ditta, non ci sarà spazio per i giovani.
Poi ho visto assumere qualche giovane dalla mia azienda, ma gli hanno proposto dei contratti ridicoli: apprendistato, tirocini, stage... e questi giovani brillanti sono rimasti due o tre mesi e poi hanno dato le dimissioni, perchè stanchi di essere sfruttati. Così l'aizenda si sta tagliando le gambe. Si lascia sfuggire die giovani laureati, che sarebbero il futuro della ditta e preferisce quelle mummie imbalsamate.
Credo che molte aziende in Iatlia ragionano in questo modo. Il lavoro c'è, ma prefersicono darlo a chi è già fin troppo ricco, a chi è già pensioonata.
Altro che job acst e cazzate varie. LA realtà è questo purtroppo.
Vecchio 06-12-2016, 23:12   #2
Esperto
L'avatar di Keith
 

danno lavoro a chi sono costretti a dare lavoro, si vede che a questi glielo devono.. ci siamo capiti
Vecchio 06-12-2016, 23:16   #3
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Quote:
Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
danno lavoro a chi sono costretti a dare lavoro, si vede che a questi glielo devono.. ci siamo capiti
Sarà stato l'effetto di tre dei tuoi pizzini
Ringraziamenti da
Keith (06-12-2016)
Vecchio 06-12-2016, 23:28   #4
Intermedio
L'avatar di Kronos
 

Spesso é vero , la tua situazione é abbastanza frequente in effetti . Ci sono anche altri casi , dove lavoro io per esempio siamo passati dalle stelle alle stalle nel giro di pochi anni. Azienda giovane con grandi aspettative , tanto lavoro e tanti progetti . Ad un certo punto i clienti hanno cominciato a cadere come mosche e con loro tutto il resto . Come purtroppo fanno molti i primi tagli sono sempre quelli del personale , stipendi congelati , zero formazione e stop investimenti. Questa famosa crisi per molti c é stata veramente, per altri é solo un pretesto per fare i furbi.
Vecchio 15-12-2016, 10:38   #5
Esperto
L'avatar di Orion
 

sinceramente più che rabbia mi fanno proprio pena queste cariatidi che a 70 anni suonati invece di godersi la pensione (una pensione a tre zeri) dedicano la vita a rompere quotidianamente le palle al prossimo sul posto di lavoro...
Vecchio 15-12-2016, 12:51   #6
Esperto
L'avatar di Da'at
 

In un'economia libera non sarebbe un problema.
Quanto ci potrebbe volere per un giovane laureato abbastanza brillante e ambizioso il creare un'azienda concorrente, sottraendo clienti, forza lavoro e risorse? E dimostrando di saper portare avanti il business con efficientamento maggiore, a vantaggio di clienti, fornitori, proprietari, dipendenti, stakeholders vari e indotto.

Ma ovviamente la colpa è del neoliberismo, quello che impedisce ai giovani di aprire una p.iva se non hanno finanziamenti a sufficienza da pagarci almeno 2 anni di tasse, a prescindere dal fatturato, e che rende tutta la burocrazia autorizzativa talmente macchinosa da risultare kafkiana, salvo disporre di un "facilitatore" (cioé qualcuno che olii gli ingranaggi, capisc'amme).

C'è troppo liberismo in italia, sì sì.
Vecchio 15-12-2016, 13:13   #7
Esperto
L'avatar di Labocania
 

Interessante testimonianza. Scatta la rabbia al pensiero che a noi la pensione chissà se toccherà mai.
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