Evandro Flores

Non so se vada postato qui o in Sessualità, i moderatori spostino pure se lo ritengono necessario.

Ho 34 anni, e da che posto qui ho sempre affermato di non avere problemi con il sesso. In realtà non è vero, o meglio, è vero solo in parte.

È vero nel senso che il mio problema attuale con la sessualità non è quello tipico dell’utente medio di questo forum (non trovare un partner), in quanto nella mia vita di partner ne ho avute molte. Ho iniziato tardi: prima volta a 25 anni, e prima d’allora ero il classico impacciato, timidissimo, tenuto alla larga dalle ragazze che lo consideravano strano, e di conseguenza considerato ancor più strano dai più in quanto privo di ragazze. Il classico circolo vizioso, insomma.

Le cause vanno ricercate essenzialmente nell’educazione familiare rigida, anaffettiva, che privilegiava i successi scolastici e lavorativi a discapito delle relazioni personali, nella sociofobia di mio padre che mi ha insegnato a essere prima di tutto diffidente verso chi diceva di apprezzarmi (solo gli idioti sono benvoluti perché sono innocui, usava ripetermi) e nelle imposizioni genitoriali che, forse complice una certa apatia e sudditanza psicologica da parte mia, non mi permettevano di frequentare certe persone e, più in generale, i classici luoghi di aggregazione dei miei coetanei.

Poi tutto è cambiato da quando ho conosciuto la mia prima ragazza: è stata lei ad aiutarmi a realizzare quanto il mio passato privo di relazioni fosse colpa dell’ambiente in cui ero vissuto e non del mio aspetto né del mio carattere, e grazie a quella storia, durata un anno e mezzo, sono cresciuto tantissimo in maturità sentimentale.

Da allora, progressivamente, sono cambiato, gradualmente, in maniera radicale, fino a trasformarmi nell’opposto di ciò che ero. Chi mi conosce da pochi anni ha di me l’immagine della classica “farfalla che vola di fiore in fiore”, sfacciato, intraprendente e privo di tabù. Ho imparato a osare, e anche a distinguere dallo sguardo, dal tono della voce, le persone attratte da me, ho avuto molte partner con le quali sono passato attraverso tutte (e dico tutte) le esperienze possibili, dal semplice bacio fino a cose che nemmeno gli estroversoni che più se la tirano farebbero mai (niente di illegale, ci tengo a sottoliinearlo!), eppure…

Eppure mi rendo conto di avere con tutto ciò un rapporto malato, ossessivo, alienante. Il sesso, che dovrebbe per le persone normali essere una valvola di sfogo per i problemi, ne è per me la causa principale. Non riesco a vivere queste esperienze con l’equilibrio e l’appagamento che richiederebbero: le vedo piuttosto come una sorta di ”obbligatorio riscatto” per l’essere apatico e anaffettivo che sono stato per anni, come se lo facessi non perché mi diverte, ma per cancellare la mia vecchia immagine dalla testa della gente, comprese le persone che del mio passato da “sfigato” non sanno nulla.

È come se sentissi dentro di me che l’essere goffo e isolato che sono stato in passato traspaia ancora tutto dalla mia immagine, e dovessi costantemente dimostrare a tutti che non è così, e avessi trovato in una sessualità esagerata e promiscua il mezzo per dimostrarlo.

Solo che appunto, questa costante smania di dimostrare mi porta a non godermi neppure ciò che realizzo al difuori della sfera sentimentale-sessuale, e viceversa anche all’interno di questa sfera mi godo poco le mie esperienze in quanto nella mia mente l’appagamento per ciò che ho fatto è superato dall’ansia di “dover restare a quei livelli”. Vivo come una sconfitta bruciante qualsiasi fallimento in quel senso, e so che tutto ciò non ha ragione di essere, perché anche fuori da tutto ciò ho mille qualità e una vita soddisfacente.

Non voglio ”smettere di comportarmi così”, vorrei solo riuscire far capire a me stesso che il mio passato di “sfigato senza amici bullato a scuola e scansato dalle donne”, del quale peraltro nessuna delle persone che frequento IRL è a conoscenza, è acqua non solo passata ma ormai tutta evaporata, e qualsiasi cosa ora faccia devo farla perché mi va, e non per dimostrare alcunché…

Ventolin

credo che tu sia effettivamente affettivamente affetto da una fetta di salame al cuore che ti impedisce di provare affettività.

In un mondo come il nostro, in cui l'amore è considerato esistente, ciò determina dei disturbi, onde la necessità di togliere effettivamente l'affettato dal cuore e provare affettività amorosa verso una donna, o se vuoi, anche un salume.

non so come sia possibile fare ciò, non essendo io un salumiere. Tuttavia ti auguro buona fortuna e un colpo di fulmine a effetto che fulmini il salume che risiede nel tuo cuore.

PS: potresti accorgerti del colpo di fulmine quando comincerai ad essere più...affettato con la possibile donna che ti fulminerà il salume.

Con fiducia e affetto,

Ventolin

ciarliera

Questo tuo cruccio in realtà a me sembra essere in linea con le altre dimensioni della tua vita (per quel poco che ho letto di te). Anche negli studi, nelle competenze che hai acquisito negli anni, nelle tante cose in cui ti sei cimentato hai sempre raggiunto dei livelli altissimi. E' come se tu fossi un po' vittima di te stesso, della tua pretenziosità verso la tua stessa persona, di un tuo sè reale che lotta quotidianamente per raggiungere gli alti standard di un sè ideale. E ci riesce benissimo, ma immagino che costi anche tanta fatica...

pesco

anch'io dopo la prima volta sono cambiato, ma , non entro quasi mai in modalità ricettiva/seduttiva...preferisco isolarmi e resistere.

Evandro Flores

Non la chiamerei fase sciupafemmine, un po' perché non credo di esserlo, un po' perché comunque cerco di privilegiare la "singolarità" dell'esperienza, l'emozione forte, piuttosto che la quantità

Io in realtà riesco a provare affettività, anzi sono una persona molto affettuosa. Ho una fidanzata da sei anni (ieri era il nostro anniversario), solo che abbiamo un rapporto molto libero e "particolare", per cui ci concediamo ogni esperienza possibile anche al difuori della coppia. La differenza è che io per lei provo anche molto affetto e tenerezza, mentre per le altre all'infuori dell'attrazione non provo nulla di particolarmente forte...

Ecco, hai centrato il punto, l'eterna lotta tra ciò che sono è l'immagine ideale che mi sono costruito di me. Che è un problema che ho anche in altri campi (l'arte, il disegno, lo sport, le lingue, eccetera), solo che forse vedendo il sesso come qualcosa più "alla portata di tutti" vivo in questo campo il conflitto in maniera ancora più forte e ossessiva.

Ventolin

capisco. Tu sai già qual'è il tuo "male" e il punto in cui vuoi arrivare (convincere te stesso che non ti comporti in quel tal modo per "compensare" il tuo passato ma perchè lo vuoi davvero, e quindi goderti tranquillamente le esperienze)

a questo punto, se proprio non ti va di parlare con uno psicologo, magari sfogarti un pò su questo forum potrebbe aiutarti, anche se casi come i tuoi da queste parti sono più unici che rari.

Tante buone cose, in ogni caso.

ftz-Bastiani