Vi racconto questa storia, una piccola storia, perché voglio usare questo forum come un confessionale e pian piano vorrei arrivare a non avere segreti con voi.
Conobbi una ragazza di nome Eleonora, tra il duemilatredici ed il duemilaquattordici, grazie ad un annuncio pubblicato in un sito internet per pervertiti, il tema erano le pratiche
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Eleonora fisicamente non era il mio ideale anche se non era per niente brutta, in alcuni contesti sarebbe anzi potuta essere giudicata una bellezza, oggi si userebbe il termine "chubby" che nel duemilatredici era ancora un termine elitario per appassionati di pornografia,
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Parlammo per alcuni mesi attraverso i mezzi offerti dallo smartphone (Whatsapp, Telegram, telefonate) senza mai incontrarci, un giorno decidemmo però di vederci di persona, su un treno in corsa, sarei dovuto salire alla metà del viaggio durante un tragitto che collegava due importanti province venete.
Non ci incontrammo mai.
Non me la sentii, il dialogo tra noi sembrava il dialogo tra due patologie che trovano le parole per rinverdire la propria deformità, non c'era traccia di noi nelle nostre parole, non eravamo noi a parlare ma qualcosa che si era posato sulle nostre spalle e che riusciva a comunicare a gesti, nell'etere, mentre noi aspettavamo avesse concluso, per tornare a tacere.
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