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Vecchio 19-01-2014, 00:48   #1
Serrant
Guest
 

Buonasera a tutti.

Sono un ragazzo di diciotto anni che, come tanti altri qui dentro, ha da diversi anni un problema con la timidezza (dalla prima media più o meno). Non penso che sia un problema gravissimo, non ho mai avuto attacchi di panico. Penso, semmai, di avere il problema contrario: non c'è nulla che mi turbi né che mi ecciti in nessuno dei sensi che la parola ha. Sono... apatico. E disinteressato a conoscere gente nuova.

Conversando mi annoio, continuo a sbadigliare, finché non mi viene mal di testa. E questa noia mi paralizza la mente... Nel senso che, se con i miei familiari e gli amici stretti (quelli che conosco sin dall'infanzia, e quindi è un numero che va via via assottigliandosi, perché i contatti si perdono col tempo; e pochi altri) sono molto arguto e riesco a ridere e scherzare, con tutti gli altri la mia mente si svuota d'improvviso, e tutto quello che riesco a tirare fuori sono solo risposte scontate e banali, quasi volessi rendermi il più prevedibile possibile. Ma così la gente si annoia, e io con loro, e cerco di terminare la conversazione il prima possibile.

Inoltre, faccio fatica a mantenere il contatto con gli occhi del mio interlocutore. Mi dà... disagio, desiderio di andarmene.

In particolare ho problemi a socializzare con le ragazze, indipendentemente che mi piacciano o meno (ZERO amiche), però non so il perché... Provo un disagio maggiore con loro, sento quasi di non poter parlare di nulla con loro, perché le vedo così distanti da me, ma non so bene spiegarmi il perché di ciò...

Devo dire che con alcune persone, solo maschi, riesco a essere me stesso e a divertirmi, ma si tratta di un numero ristretto, e di solito non ho problemi a interagire con suddette persone sin dal primissimo approccio. È come se con certe persone, Dio solo sa perché, riesco a essere completamente a mio agio, con tutti gli altri, in particolare - ripeto - le ragazze, no. L'ultima vera amica che ho avuto era quando andavo in terza elementare, quindi non conta.

Ho avuto una sola fidanzata, ma preferisco non entrare nel merito della questione.

La causa della mia timidezza penso vada ricercata in una serie di situazioni di estremo disagio che ho provato alle scuole elementari e medie (metto sotto quote perché è noioso - skippate senza remora).

Quote:
Fino alla terza elementare sono sempre stato un ragazzo molto loquace e socievole, poi, in quello, mi ricordo di una bruttissima sgridata che mi presi, e... e da allora iniziai a starmi zitto, per paura di essere sgridato ancora. In seguito, in quinta elementare, ricordo che venni preso in giro da alcuni ragazzi e, avendone sofferto molto, fra me e me pensai "non voglio che nessuno provi quel che sto provando io adesso". Così, da ragazzo disinibito e giocherellone che ero, ho iniziato a darmi una calmata e a evitare di parlare con gli altri, perché era l'unico vero modo per non mettere a disagio nessuno. Infatti, ogni minima cosa che potesse mettere a disagio qualcuno la evitavo. Iniziata la prima media, l'inferno. Ricordo di un gruppetto di ragazze che si divertiva a prendermi in giro e io ne soffrii tantissimo; mi ricordo che andare a scuola era una tortura, non potevo vederle: mi terrorizzavano. Probabilmente è colpa loro se con le ragazze non riesco proprio a trovarmi a mio agio. Inoltre, so che mia mamma ha sofferto di timidezza e depressione in gioventù, forse più di me. Però ora è tornata ad essere vispa e allegra (beata lei)!
Non mi sono mai confidato con nessuno...
Ed è proprio per confidarmi con altre persone che mi sono iscritto a questo forum: ho letto che può aiutare parecchio, e mi rendo conto in effetti di avere bisogno di sostegno. Sostegno che non ho la forza di procurarmi altrove, e spero di trovare qui... Sostegno che, ovviamente, sono disposto a dare oltre che ricevere .

Sono sicuro di poter fare tante conoscenze interessanti presso questi lidi! Spero di essere il benvenuto, e scusate il papiro. Anzi, avrei molto altro da dire, ma non voglio tediarvi oltre...

Un piccolo appunto, se c'è qualche ragazza che legge, mi piacerebbe provare a parlare un po' insieme. Non per provarci, quello non mi interessa, ma semmai per aiutarmi a superare la mia timidezza (che, appunto, è perlopiù col gentil sesso). Quindi, boh, parleremmo del più e del meno e ci sosterremmo a vicenda :P

Ah, la conclusione del titolo della discussione è «...ma chi di speranza vive, disperato muore». Buona serata!
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